Carisolo comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Amministrazione | |
Sindaco | Arturo Povinelli (lista civica Per Carisolo) dal 16-5-2010 (3º mandato dal 22-9-2020) |
Data di istituzione | 17-5-1952 |
Territorio | |
Coordinate | 46°10′08.76″N 10°45′49.57″E |
Altitudine | 801 m s.l.m. |
Superficie | 25,12 km² |
Abitanti | 946[1] (31-10-2021) |
Densità | 37,66 ab./km² |
Comuni confinanti | Caderzone Terme, Giustino, Ossana, Pinzolo, Vermiglio |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano |
Cod. postale | 38080 |
Prefisso | 0465 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022042 |
Cod. catastale | B783 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 651 GG[3] |
Nome abitanti | i carisöi |
Patrono | san Nicola |
Cartografia | |
Posizione del comune di Carisolo nella provincia autonoma di Trento | |
Sito istituzionale | |
Carisolo (Carisöl in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 946 abitanti della provincia di Trento, situato in Val Rendena.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è in posizione soleggiata, riparato dai venti, all'imbocco della Val di Genova e della Val di Campiglio, ai piedi della Cima Lancia (2 317 m).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è molto caratteristico. Si possono ammirare le fontane di granito e le pitture murali sacre. Carisolo fu più volte devastato da incendi, frane e alluvioni del fiume Sarca. L'incendio, scoppiato alle 5 del mattino del 5 agosto 1790 distrusse il paese nel giro di appena un'ora, causando 6 vittime. Nel 1857 si ricorda che fu l'accorrere degli abitanti di Pinzolo a salvare gran parte del paese da un incendio[5]. Un altro memorabile incendio fu quello del 19 agosto 1873, provocato da un fulmine: dal fuoco si salvarono solo tre case del paese e non furono risparmiate nemmeno la chiesa e il campanile[6].
Dal 1915, essendo confinante con la Val Genova, vive i duri anni della prima guerra mondiale da protagonista fino al 2 novembre del 1918, giorno in cui gli alpini entrarono in paese. La storia di quegli anni è il cuore del romanzo La penna del Corvo Bianco.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma, approvato con D.G.P. dell'11 ottobre 1979[7], raffigura una pergamena d'oro, accompagnata in capo da fiori di carice e in basso da un artiglio d'aquila.
Il gonfalone, adottato dall'amministrazione comunale con deliberazione n. 67 dd. 5 novembre 1979 e approvato con D.G.P. del 14 dicembre 1979 n. 7669/5-B[8], è un drappo rettangolare di giallo, il lato inferiore terminante con cinque code, caricato al centro dello stemma comunale contornato dall'iscrizione "Comune di" in alto, e "Carisolo" in basso.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Nicolò, chiesa parrocchiale.
- Chiesa di Santo Stefano. Uno dei monumenti storici più importanti che si trova a Carisolo è la chiesa di Santo Stefano, situata appena sopra il paese, a quota 862 m. La chiesa sorge su uno sperone di roccia all'imbocco della Val Genova, una vallata alpina lunga circa 20 km. Dall'alto della roccia accanto alla chiesa, dove attualmente sorgono le tre croci di un Golgotha simbolico, si vede tutto il meraviglioso paesaggio dell'alta Val Rendena. La prima menzione documentata di questa chiesa risale al 1244, in una pergamena, conservata presso la chiesa di Giustino. Nella prima metà del Quattrocento è avvenuta la trasformazione dell'edificio antico, con la sua attuale orientazione non più verso est, ma verso sud, e nel 1454 ebbe luogo la riconsacrazione della chiesa nella sua struttura attuale. Nel 1736 Carisolo divenne curazia autonoma e nel 1751 fu aperta al culto la sua attuale chiesa parrocchiale di San Nicolò[9]. Santo Stefano divenne da allora chiesa cimiteriale. La struttura architettonica è sostanzialmente di stile gotico ma con modifiche dovute alle circostanze ambientali in cui è stata realizzata. Anche se la chiesa ha una sua valenza architettonica e storica, sono i dipinti di Simone II Baschenis che danno a Santo Stefano il suo particolare valore artistico e che in genere maggiormente interessano il visitatore. Di particolare interesse sono gli affreschi dei Profeti (fra i quali si riconosce Daniele) e Re di Israele. Sulla parete di sinistra si può ammirare un affresco, che rappresenta la Madonna con il Bambino, dai lineamenti molto fini e delicati, che ricordano la pittura rinascimentale. La parete destra presenta tre fasce di affreschi: in alto l'Ultima Cena, sotto una schiera di Santi, e più in basso ancora un piccolo Gesù Bambino. L'Ultima Cena, tipica dei Baschenis, ha elementi che si ripetono in diverse altre opere di questi pittori in altre chiese sia del Trentino che del Bergamasco. La prospettiva è ancora primitiva e rudimentale, tutti gli apostoli siedono da un lato della tavola, coperta da una tovaglia bianca e da cibi simbolici. Singolare è qui la presenza di un personaggio in più: vi sono 12 persone a tavola più una figura in primo piano che riceve la comunione dal Cristo. Questa figura è presumibilmente Giuda Iscariota.
- Eremo di San Martino, si trova all’imbocco della Val Genova, sulle pendici meridionali del Monte Lancia, a 1226 metri di quota. Esistente già nel 1312, fu sede di eremitaggio fino al XVIII secolo. Annualmente vi si celebra una messa in occasione della festa di San Martino. Dal piccolo piazzale antistante si può ammirare un panorama unico, con le cime del Brenta e la piana del Sarca [10].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[11]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Letteratura
[modifica | modifica wikitesto]Il paese di Carisolo è al centro del romanzo La penna del Corvo Bianco di Stefano Squassina. Il protagonista del racconto e il suo gruppo di amici nativi del luogo, sono reclutati allo scoppio della prima guerra mondiale e combatteranno tra le montagne della Val Genova. Durante il corso del romanzo, vengono esplorati anche luoghi di interesse del paese, come per esempio la chiesa di Santo Stefano, l'antica vetraria e la chiesa della Beata Vergine del Potere. Il paese, viene descritto così all'interno delle pagine: «Carisolo era l'ultimo villaggio della Val Rendena, ai piedi di due cime imponenti (la Lancia e la Pala) e poco distava dal ghiacciaio dell'Adamello».[12]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]Sport
[modifica | modifica wikitesto]La squadra di calcio a 5 maschile di Carisolo disputa attualmente il campionato di Serie D girone C del Trentino Alto Adige. Il paese ha anche una squadra femminile.
La squadra di calcio a 11 invece è denominata U.S. Carisolo e gioca nel campionato di Prima Categoria trentina.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
- ^ Si veda a questo proposito l'articolo pubblicato su La Gazzetta di Trento in data 4 settembre 1857 pubblicato al seguente link.
- ^ Si veda a questo proposito le corrispondenze pubblicate sul giornale La Gazzetta di Trento in data 22-23 agosto 1873 disponibili a questo link.
- ^ Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 55 del 06/11/1979, pp. 2016-2017.
- ^ Approvazione del gonfalone del Comune di Carisolo (PDF), in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige, n. 4, 22/01/1980, pp. 100-101.
- ^ Chiesa di Santo Stefano Protomartire, su necrologie.corrierealpi.gelocal.it, Corriere delle Alpi. URL consultato il 5 novembre 2016.
- ^ Parrocchie di Rendena, Parrocchia di Carisolo. Eremo di san Martino [collegamento interrotto], su parrocchiedirendena.altervista.org. URL consultato il 13 giugno 2017.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Stefano Squassina, II, in La penna del Corvo Bianco, Edikit, 2022, ISBN 9791280334701.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Aldo Gorfer, Le valli del Trentino (trentino occidentale), pp. 559–560.
- Giacomo F. Maturi, Santo Stefano di Carisolo.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carisolo
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Carisolo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.carisolo.tn.it.
- Carisòlo, su sapere.it, De Agostini.
- Comune di Carisolo, su comunitadellegiudicarie.it, Comunità delle Giudicarie. URL consultato il 24 agosto 2019 (archiviato il 19 ottobre 2015).
- Carisolo, su pnab.it, Parco Naturale Adamello Brenta - Geopark. URL consultato il 24 agosto 2019 (archiviato il 24 agosto 2019).
- Pro Loco Carisolo, su prolococarisolo.it. URL consultato il 24 agosto 2019 (archiviato il 21 agosto 2006).
- Albo Telematico Ufficiale - Comune di Carisolo -, su albotelematico.tn.it, Consorzio dei Comuni Trentini. URL consultato il 24 agosto 2019 (archiviato l'11 agosto 2011).
- Comune di Carisolo, su carisolo.com. URL consultato il 21 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2014).
- ApT - Uffici Azienda per il Turismo: Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, su campigliodolomiti.it. URL consultato il 24 agosto 2019 (archiviato il 16 maggio 2019).
- Comune di Carisolo (TN) - Informazioni utili, su tuttitalia.it, TuttItalia. URL consultato il 24 agosto 2019 (archiviato il 13 giugno 2017).
- Comune di Carisolo (TN) Trentino-Alto Adige - Tutte le informazioni e tutti i dati utili, su italia.indettaglio.it, Italia in Dettaglio. URL consultato il 24 agosto 2019 (archiviato il 26 maggio 2007).
- Comune di Carisolo (TN) - Sito, PEC, CAP, ISTAT, ..., su comuniverso.it. URL consultato il 24 agosto 2019 (archiviato il 3 aprile 2016).
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