Cappadocia comune | |
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Foto panoramica di Cappadocia con alle spalle il monte Aurunzo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Provincia | L'Aquila |
Amministrazione | |
Sindaco | Lorenzo Lorenzin (Lista civica Cappadocia nel cuore) dall'11-6-2017 (2º mandato dal 22-9-2020) |
Territorio | |
Coordinate | 42°00′27″N 13°16′51″E |
Altitudine | 1 108 m s.l.m. |
Superficie | 68,58 km² |
Abitanti | 572[1] (30-6-2024) |
Densità | 8,34 ab./km² |
Frazioni | Camporotondo, Petrella Liri, Verrecchie |
Comuni confinanti | Camerata Nuova (RM), Castellafiume, Filettino (FR), Pereto, Rocca di Botte, Tagliacozzo, Vallepietra (RM) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 67060 |
Prefisso | 0863 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 066023 |
Cod. catastale | B677 |
Targa | AQ |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 272 GG[3] |
Nome abitanti | cappadociani |
Patrono | san Biagio santa Margherita |
Giorno festivo | 3 febbraio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Cappadocia all'interno della provincia dell'Aquila | |
Sito istituzionale | |
Cappadocia (Cappadoza in dialetto marsicano[4]) è un comune italiano di 572 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio comunale, situato nella valle di Nerfa, tra i versanti sud-orientale dei monti Carseolani (monti Padiglione e Aurunzo) e nord-orientale dei monti Simbruini, segna il confine dell'Abruzzo con il Lazio, nel cuore dell'Appennino centrale abruzzese.
Fanno parte del territorio comunale le frazioni di Petrella Liri e Verrecchie e la località turistica di Camporotondo, situata sul monte Cesa e sede dell'omonima stazione sciistica.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Sull'origine del nome, incerta, ci sono diverse ipotesi[5]:
- dal latino Caput Duodecim, secondo cui il paese sarebbe stato fondato da dodici briganti che avrebbero compiuto una sorta di "ratto delle Sabine" presso la vicina Petrella Liri.
- sempre dal latino Caput Otium, ossia luogo di riposo per i pastori che conducevano al pascolo le greggi.
- dall'omonima regione dell'Anatolia, nell'attuale Turchia[6].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nell'antichità Equi e Marsi abitavano la valle di Nerfa prima dell'occupazione romana, ma sono scarse le testimonianze archeologiche, tra cui i ritrovamenti dentro Grotta Cola sopra Petrella Liri e i resti di mura di opus incertum lungo la parte iniziale del corso del fiume Liri.[7]
Il primo documento storico che cita Cappadocia[7][8] è la bolla del 1188 di papa Clemente III, che elenca le chiese di San Biagio e Santa Margherita[9], che sorgevano nella località di Vallefredda, in prossimità del Liri. Nell'Alto Medioevo Cappadocia era soggetta al monastero di Montecassino (i cui monaci costruirono il convento di San Tommaso, sopra le sorgenti del Liri in località La Spogna, e quello di San Pietro a sud di Petrella[10]), tanto che i parroci ottennero il titolo di abate. Successivamente fece parte della contea di Albe e del ducato di Tagliacozzo, feudi del Regno di Napoli posseduti prima dagli Orsini e poi dai Colonna, fino all'eversione della feudalità del 1806.
Nel periodo successivo alla proclamazione del Regno d'Italia del 1861, tutta la Marsica visse il fenomeno del brigantaggio postunitario, con rivolte e sommosse anche a Cappadocia e Petrella Liri, fino alla fucilazione il 18 o 20 agosto 1861 del brigante cappadociano Antonio Coletti e di Domenico Spacconi di Pietrasecca[11][12].
I suoi abitanti erano principalmente dediti alla transumanza verso l'Agro Romano[13] e alla raccolta della legna nei grandi boschi sopra il paese. Gravemente danneggiata dal terremoto della Marsica del 1915 e segnata dalla partenza di molti ragazzi come alpini nella prima guerra mondiale, Cappadocia subì il fenomeno dello spopolamento con l'emigrazione verso Roma e altre città del centro Italia nel secondo dopoguerra.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma è stato riconosciuto con DPCM del 7 giugno 1952.
«Un cappello baronale di colore avana, guarnito di una penna di struzzo rosa, sormontato da una stella a otto raggi, in campo blu.»
Il gonfalone, concesso con DPR del 30 luglio 1953, è un drappo di azzurro.[14]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiese di San Biagio e Santa Margherita nel capoluogo[15][16]
- Chiese di San Michele Arcangelo, Santa Maria delle Grazie, San Rocco e San Giovanni a Petrella Liri[17]
- Vecchia chiesa medievale e nuova chiesa di Sant'Egidio a Verrecchie[18]
- Convento delle Suore Trinitarie[19]
- Casa Don Calabria[20]
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Torre dell'orologio con monumento ai caduti per la Patria realizzato nel 1920.
Monumenti
[modifica | modifica wikitesto]- Monumento dedicato a Salvatore Lilli e ai sette compagni martiri.
- Statua bronzea del mulo.
Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]- Sorgenti del fiume Liri
- Non più visibili nella loro interezza originale, perché le acque sono in parte incanalate in galleria per alimentare una centrale idroelettrica e in parte utilizzate dalla rete idrica locale.
- Grotte di Beatrice Cenci
- Complesso naturalistico delle grotte, erroneamente così definite per confusione tra Petrella Liri e Petrella Salto (RI) dove si svolsero effettivamente le vicende legate alla nobildonna romana Beatrice Cenci[21][22][23].
- Faggeta dei monti Simbruini
- L'area, situata tra Abruzzo e Lazio, è una tra le più vaste faggete presenti in Europa. Nell'area marsicana di Cappadocia, Pereto e Tagliacozzo presenta vari accessi, i più percorsi si trovano a Camporotondo, rifugio di Campo Catino, Marsia e Roccacerro[24].
- Monte Aurunzo, incluso tra i siti di interesse comunitario dell'Abruzzo
- Pozzo dell'Ovìdo
- Inghiottitoio dell'Otre
- Sorgenti del fiume Imele, mulino ad acqua e museo delle tradizioni contadine a Verrecchie[25].
- Centro visita Il Grifone a Petrella Liri[26].
- Valle del Fucero, area d'interesse naturalistico[27].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[28]
Tradizioni e folclore
[modifica | modifica wikitesto]Il 3 febbraio di ogni anno si celebra la festa patronale di san Biagio compatrono insieme a santa Margherita del comune di Cappadocia.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Petrella Liri
- Frazione situata a due chilometri dal capoluogo, situata alle falde del monte Aurunzo dove ci sono le sorgenti del fiume Liri. Fino al 1837 ha ospitato la sede comunale spostata successivamente a Cappadocia. Nel 1915 il borgo fu gravemente danneggiato dal terremoto della Marsica.
- Verrecchie
- Frazione posta a nord del territorio comunale, alle falde del monte Padiglione. Nel suo territorio montano ci sono le sorgenti del fiume Imele e diverse cavità carsiche come le grotte di Beatrice Cenci.
Camporotondo
[modifica | modifica wikitesto]Località di villeggiatura e soggiorno estivo ed invernale situata ad oltre 1 400 m s.l.m. sul versante orientale dei monti Simbruini, nell'alta valle di Nerfa, a ridosso della catena della Renga a sud, nei pressi del valico della Serra (1450 m s.l.m.), e del parco naturale regionale Monti Simbruini a nord-ovest. I monti Carseolani la separano a nord dalla piana del Cavaliere. La frazione si è sviluppata a cominciare dalla fine degli anni settanta a seguito della realizzazione della stazione sciistica del monte Cesa che permette la pratica dello sci e dello sci di fondo[29].
Il territorio montano, meta degli amanti dell'escursionismo leggero, si caratterizza per la presenza di numerosi sentieri e di rifugi montani immersi in una delle più grandi faggete d'Europa[24]. La piccola chiesa è dedicata a Nostra Signora della Neve. Una strada sterrata prosegue a nord oltre la località e raggiunge dopo circa 15 chilometri la località sciistica di Marsia nel comune di Tagliacozzo sui monti Carseolani attraversando un vasto pianoro carsico in quota. Da Camporotondo è possibile raggiungere il santuario della Santissima Trinità nel limitrofo territorio laziale di Vallepietra (RM) dopo aver attraversato le faggete vetuste dei monti Simbruini, il rifugio di Campo Catino e il pianoro carsico di Campo della Pietra, da cui è possibile ridiscendere verso Pereto tramite percorsi sterrati[30].
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Turismo
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Cappadocia fa parte dell'associazione nazionale Borghi autentici d'Italia[31].
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Sul sito del Ministero dell'interno sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Cappadocia dal 1985 ad oggi[32].
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1º luglio 1985 | 31 dicembre 1994 | Angelo Coletta | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 2004 | Giovanni Sartori | Lista civica | Sindaco | |
14 giugno 2004 | 8 luglio 2011 | Bruno Murzilli | Lista civica | Sindaco | [33] |
9 luglio 2011 | 6 maggio 2012 | Teresa Lilli | Vicesindaco | [34] | |
7 maggio 2012 | 11 ottobre 2016 | Lucilla Lilli | Lista civica Insieme per crescere | Sindaco | [35] |
12 ottobre 2016 | 11 giugno 2017 | Maria Cristina Di Stefano | Comm. pref. | [36] | |
11 giugno 2017 | 25 aprile 2019 | Lorenzo Lorenzin | Lista civica Cappadocia nel cuore | Sindaco | [37] |
26 aprile 2019 | 21 settembre 2020 | Lucia Chiara Buonocore | Comm. pref. | [38] | |
22 settembre 2020 | in carica | Lorenzo Lorenzin | Lista civica Cappadocia nel cuore | Sindaco |
Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]Il comune fu istituito nel 1811, composto dalle frazioni di Petrella Liri, Verrecchie, Castellafiume e Pagliara dei Marsi facente parte dell'Abruzzo Ulteriore II, distretto di Avezzano, circondario di Tagliacozzo; nel 1830 Castellafiume si separò con Pagliara, mentre nel 1928 cedette a Tagliacozzo la frazione di Verrecchie che riacquistò nel 1947[39].
Sport
[modifica | modifica wikitesto]- Sci: sport invernale praticato a Camporotondo, presso il complesso sciistico del monte Cesa dotato di impianto scioviario di risalita[40].
- Downhill: disciplina sportiva praticata dai mountain bikers[40].
- Arrampicata sportiva: la falesia di Petrella Liri richiama appassionati di arrampicata libera, che scalano le pareti rocciose dell'area posta a sud del paese. Sono oltre 60 le vie d'arrampicata sportiva che la roccia offre[41].
- Torrentismo: attraverso corsi con guide qualificate è possibile effettuare escursioni attraverso i torrenti. Attraverso corsi qualificati di canyoning si discende in gole e forre e attraverso cascate e torrenti del territorio montano tra Cappadocia e Verrecchie[42].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 136, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Fiorillo 2005, pp. 10-16.
- ^ Sebbene manchino elementi storici per avvalorare tale legame, va notato come entrambi i santi patroni di Cappadocia (Margherita di Antiochia e Biagio di Sebaste) siano originari dell'Anatolia
- ^ a b Fiorillo 2005.
- ^ Storia, su cappadocia.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 19 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2016).
- ^ "Sanctii Blasii. Sanctae Margheritae in Cappadocia"; elenco "Ab Ecclesia Sanctii Blasii, grani cuppas sex; Ab Ecclesia Sanctae Margheritae, grani cuppas sex" equivalenti a circa 240 chilogrammi di grano complessivamente
- ^ Angelo Melchiorre, Dall'età romana all'XI secolo, su cappadocia.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 19 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2016).
- ^ Cappadocia (AQ), tradizioni e natura: I briganti della Marsica, di Alessandro Fiorillo, su cappadociawebmarsica.blogspot.it. URL consultato il 2 febbraio 2016.
- ^ Pereto (Aq) - Don Antonio Gagliardi, su pereto.info. URL consultato il 2 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2018).
- ^ Fiorillo 2005, pp. 77-82.
- ^ 431: Cappadocia, su patrimonioacs.cultura.gov.it. URL consultato l'11 maggio 3924.
- ^ Chiese di Cappadocia, su cappadocia.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 28 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2015).
- ^ San Biagio di Cappadocia, su SanBiagioDiCappadocia.it (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2015).
- ^ Chiese di Petrella Liri, su cappadocia.terremarsicane.it, Terre Marsicane (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2015).
- ^ Chiese di Sant'Egidio a Verrecchie, su cappadocia.terremarsicane.it, Terre Marsicane (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2018).
- ^ Convento Suore Trinitarie, su grotteaquilane.it, Città delle Grotte (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2015).
- ^ Casa per ferie Don Calabria, su ViaggiSpirituali.it.
- ^ Grotta Beatrice Cenci, su Grottabeatricecenci.it (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2016).
- ^ Mario Di Berardino, Grotta di Beatrice Cenci, su cappadocia.terremarsicane.it, Terre Marsicane (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2016).
- ^ Guglielmo Di Camillo, Le Grotte di Beatrice Cenci e L'Ovido di Verrecchie – Monti Carseolani, su Paesaggi d'Abruzzo. URL consultato il 28 giugno 2015.
- ^ a b La faggeta di Marsia, su Comune di Tagliacozzo. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ A Verrecchie rivive il mulino ad acqua, su vivereonline.it, Vivere la Marsica (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2015).
- ^ Centro visita Il Grifone, su cappadocia.terremarsicane.it, Terre Marsicane (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
- ^ Valle del Fucero - Piccola Svizzera, su I Luoghi del Cuore (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2015).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Nino Motta, Cappadocia, l'ex paese dei mulattieri, in Il Centro, 1º maggio 2014. URL consultato il 4 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2017).
- ^ Camporotondo, su camporotondo.altervista.org. URL consultato il 4 febbraio 2017.
- ^ Cappadocia (Abruzzo), su Borghi Autentici d'Italia. URL consultato il 22 dicembre 2016.
- ^ Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno.
- ^ Morto durante il secondo mandato. È venuto a mancare il sindaco di Cappadocia Bruno Murzilli, abruzzo24ore.tv, 8 luglio 2011. URL consultato l'8 ottobre 2016.
- ^ Il vicesindaco è incaricato della gestione corrente fino alle elezioni. Giunta di Cappadocia, niente commissario. La prefettura affida i poteri al vicesindaco, su ilcentro.gelocal.it, Il Centro, 28 luglio 2011. URL consultato il 10 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2016).
- ^ Decaduta per le dimissioni di alcuni consiglieri comunali. Maggioranza e opposizione fanno cadere l'amministrazione Lilli, arriva il commissario prefettizio, su Marsica Live. URL consultato l'8 ottobre 2016.
- ^ Anagrafe - Ricerca per ente - Amministratori Comunali - Cappadocia, su amministratori.interno.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 19 ottobre 2016.
- ^ Decaduto per le dimissioni di alcuni consiglieri comunali. Si dimettono altri sei consiglieri comunali di Cappadocia, <<non ci sono più le condizioni per continuare ad amministrare>>, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 28 maggio 2019.
- ^ Decreto (PDF), su prefettura.it, Prefetto della Provincia dell'Aquila. URL consultato il 28 maggio 2019.
- ^ Antonio Sciarretta, Geo-storia amministrativa d'Abruzzo. Provincia di Abruzzo Ulteriore II o dell'Aquila. Area Marsicana, su asciatopo.xoom.it, Antonio Sciarretta's Toponymy. URL consultato il 18 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2019).
- ^ a b Kristin Santucci, Video Camporotondo, su infomedianews.it, Info Media News, 13 marzo 2018. URL consultato il 17 marzo 2018.
- ^ Falesia di Petrella Alta, su Abruzzoverticale.it (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2015).
- ^ Speleotour Center Canyoning, su speleotourcenter.com (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vincenzo Masotti (a cura di), Historia Cappadociae: storia del paese di Cappadocia dalle origini ad oggi, Cappadocia, Ente Provinciale Turismo/Ass.ne Pro Cappadocia, 1996, SBN AQ10030370.
- Alessandro Fiorillo, Storia di Cappadocia, Petrella Liri e Verrecchie, Cappadocia, Ass.ne culturale Nuovo Mondo, 2005, SBN AQ10127418.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cappadocia
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.cappadocia.aq.it.