Brenta comune | |
---|---|
Brenta - SS. Quirico e Giulitta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Varese |
Amministrazione | |
Sindaco | Gianpietro Ballardin (lista civica Uniti per Brenta) dal 5-6-2016, 2º mandato |
Territorio | |
Coordinate | 45°54′N 8°41′E |
Altitudine | 276 m s.l.m. |
Superficie | 4,18 km² |
Abitanti | 1 731[1] (31-10-2023) |
Densità | 414,11 ab./km² |
Frazioni | loc. S. Quirico |
Comuni confinanti | Azzio, Casalzuigno, Castelveccana, Cittiglio, Gemonio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 21030 |
Prefisso | 0332 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 012019 |
Cod. catastale | B150 |
Targa | VA |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 531 GG[3] |
Nome abitanti | brentesi |
Patrono | santi Vito e Modesto |
Giorno festivo | 15 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Brenta nella provincia di Varese | |
Sito istituzionale | |
Brenta (Brénta in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 1 731 abitanti della provincia di Varese in Lombardia. Fa parte dell'Unione dei comuni del Medio Verbano.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Brenta sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 maggio 1962.[5]
«Di verde, alle tre api d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il verde del campo ricorda la fertilità della terra e la produzione agricola, le api simboleggiano le industrie.[6] Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di verde.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]- 600 nel 1751
- 604 nel 1805
- annessione di Casalzuigno, Cittiglio e brevemente Vararo in età napoleonica
- 773 nel 1853
- annessione a Cittiglio nel 1927
- 1 131 nel 1961
Abitanti censiti[7]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- La Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta eretta in stile romanico, antica parrocchiale.
- Chiesa dei Santi Vito e Modesto, attestata alla fine del XVIII secolo
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Posta lungo la strada statale 394 del Verbano Orientale, fra il 1914 e il 1949 Brenta era servita da una fermata della tranvia della Valcuvia, che transitava lungo tale arteria stradale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2023 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Giovan Battista Pellegrini, Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli, 1990.
- ^ Brenta, decreto 1962-05-14 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 10 giugno 2022.
- ^ Renzo Barbattini, Comune di Brenta (VA), su Le api nell'araldica civica italiana, cartantica.it. URL consultato il 10 giugno 2022.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Brenta
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.brenta.va.it.
- Comunità montana Valli del Verbano