Antonov An-26 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da trasporto tattico leggero |
Equipaggio | 4 |
Progettista | OKB 153 diretto da Oleg Konstantinovič Antonov |
Costruttore | Antonov |
Data primo volo | 21 maggio 1969 |
Esemplari | oltre 1 700 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 23,8 m |
Apertura alare | 29,2 m |
Altezza | 8,32 m |
Superficie alare | 74,82 m² |
Peso a vuoto | 15 020 kg |
Peso max al decollo | 24 000 kg |
Capacità | 4 500 kg di carico |
Propulsione | |
Motore | 2 turboelica Progress AI-24VT un turbogetto Tumansky Ru-19-A300 nella gondola di sinistra |
Potenza | 2 820 shp (2 103 kW) ciascuna |
Spinta | 7,85 kN |
Prestazioni | |
Velocità max | oltre 500 km/h |
Velocità di crociera | 440 km/h (240 kt) |
Autonomia | 2 550 km |
Tangenza | 9 000 m |
Airlines Inform[1] | |
voci di aerei militari presenti su Teknopedia |
L'Antonov An-26 (in cirillico Антонов Ан-26, nome in codice NATO Curl)[2] è un bimotore a turboelica da trasporto leggero ad ala dritta progettato dall'OKB 153 diretto da Oleg Konstantinovič Antonov e sviluppato in Unione Sovietica negli anni settanta.
Sviluppato dal precedente An-24 fu progettato per un uso principalmente militare dotandolo di un ampio portellone di carico posteriore che funge anche da rampa. Fu impiegato negli anni successivi dalla Sovetskie Voenno-vozdušnye sily (VVS), l'Aeronautica militare sovietica, e da numerose forze aeree del Patto di Varsavia che ancora oggi hanno esemplari in servizio. Ne fu ricavata anche una versione civile, tuttora operativa con diverse compagnie aeree cargo.
Dall'An-24 fu ricavata una versione da aerofotogrammetria, denominata An-30 (nome in codice NATO Clank),[2] dotata di vari strumenti fotografici applicati nel muso e un laboratorio interno per lo sviluppo delle fotografie. Un successivo sviluppo diede origine al successore, l'An-32.
L'An-26 ha anche una versione prodotta senza licenza dall'azienda cinese Xian Aircraft Factory denominata inizialmente Y-14 e successivamente ridenominata Y-7 che diede origine ad una serie di varianti multiuso.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]L'An-26 fu progettato come velivolo da trasporto tattico a corto raggio, della stessa classe del G.222, basandosi sulle precedenti esperienze acquisite sull'Antonov An-24, velivolo da trasporto passeggeri e merci, usato per lo più per esigenze civili. Dell'An-24 fu progettata una versione con portellone di carico per materiali, l'An-24T; in seguito gli osservatori occidentali si resero conto che questa versione era un progetto nuovo, che entrò in servizio negli anni settanta come complemento di aerei più grandi e dalle maggiori capacità di carico già in linea e come sostituto degli Il-14.
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Il primo volo dell'An-26 avvenne nel 1960, mentre nel 1963 iniziarono le consegne alla compagnia aerea da trasporto civile Aeroflot.[3]
A partire dal 1969 fu sviluppata una nuova versione militare da trasporto tattico a corto raggio denominata Curl-A.Tale versione, che venne prodotta fino al 1985 in 1410 esemplari per varie forze armate, fu il primo velivolo sovietico da trasporto ad avere la stiva completamente pressurizzata.
Nel corso degli anni alcuni Curl-A furono modificati per la guerra elettronica, denominati An-26RTR Curl-B. Successivamente furono costruite versioni speciali per il controllo degli incendi (An-26P), per il monitoraggio della banchisa polare (AN-16 BRL) e per le calibrazioni aeronautiche (AN-26L). Di particolare rilievo sono le versioni S utilizzate dalle aeronautiche della Angola e del Mozambico con il ruolo di contro-guerriglia, essendo stati dotati di piloni per bombe. Altri velivoli della versione S furono adattati dall'aeronautica dell'Afghanistan per lanciare cariche chaff.[4]
Il 28 settembre 2009 gli aerei Antonov An-26 e Antonov An-26B sono stati certificati dall'ЕАSА (Еuropean Aviation Safety Agency) secondo FAR-25, FAR-33, FAR-35 del capitolo IV della ICAO e ТSO-с77. Attualmente nel mercato dell'Unione europea sono presenti 17 Antonov An-26, nelle compagnie aeree ungheresi, lettone e lituane e della tedesca DHL. La certificazione degli aerei è stata effettuata su richiesta della Antonov ASTC del 18 dicembre 2006.[5]
Tra il 1982 e il 2007 l'AN-26 ha subito 19 incidenti in varie zone del mondo.[6]
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Bimotore da trasporto tattico a corto raggio, con due motori sulle ali, in posizione alta rispetto alla fusoliera. I piani di coda sono relativamente convenzionali ma, rialzati, consentono lo spazio per una rampa di carico più grande ed efficiente di quella dell'An-24T, per caricare dai pianali dei camion, ed un uso efficiente per lanciare paracadutisti.
Il vano di carico ha rotaie per movimentare colli da due tonnellate ed un paranco elettrico di sollevamento. Un convogliatore meccanico è sistemato sul pavimento della cabina, mentre a lato vi sono sedili per 38-40 paracadutisti o truppe. Un altro tipo di trasformazione consente di usarlo come aeroambulanza per 24 barelle. Il vano di trasporto è pressurizzato, caratteristica rara in un trasporto tattico militare.
Il posto di pilotaggio è incassato nella parte anteriore della fusoliera, tra le ali alte e il vano del muso, dove vi è il radar meteorologico, con oblò rotondo su ciascun lato.
Il carrello d'atterraggio è basso, dotato di una larga carreggiata, e rientra nel muso e nelle gondole motori.
Quella a destra ospita, oltre a una delle due turboeliche AI-24 da 2800 CV, anche una piccola turbina ausiliaria Tumnansky R-19 da 900 kg di spinta, impiegata per fornire potenza elettrica, ma anche per aumentare la potenza disponibile ed incrementare le prestazioni ad alta quota o durante il decollo.
Anche il precedente An-24 aveva quest'asimmetrica configurazione, per cui gli Antonov sono in realtà trimotori. Per superare questo curioso compromesso tecnico sarebbero poi arrivati, con l'An-32, motori da 5500 cv.
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1981 entrò in servizio la versione An-26B, dotata di un sistema di movimentazione rapida per carichi di 5500 kg in tre colli, controllabile da due uomini a bordo.
Un'altra variante derivata (secondo alcune fonti, però, dall'An-24) è l'Antonov An-30 Cline, uno dei pochi velivoli progettato esclusivamente per i rilievi aerofotogrammetrici e caratterizzato da una struttura ridisegnata, dotata di un abitacolo rialzato ed un muso vetrato, con una struttura per un navigatore, un laboratorio di sviluppo per le pellicole e cinque camere fotografiche. Fu prodotto dal 1974 in pochi esemplari per l'Aeroflot e la Romania.
Dettaglio versioni e varianti
[modifica | modifica wikitesto]- An-26 Curl-A
- versione iniziale bimotore turboelica da trasporto tattico ad uso militare.
- An-26B
- nuova versione introdotta nel 1981, equipaggiata con un sistema di cinture avvolgibili per lo stivaggio del carico e che rientrano nella fusoliera se non utilizzate. Venne inoltre adottata una motorizzazione più potente basata su 2 turboelica ZMDB Progress (Ivchyenko) Al-24VT.
- An-26BRL
- versione da ricerca sul ghiaccio.
- An-26L
- versione per calibrazioni aeronautiche.
- An-26M
- versione aeroambulanza.
- An-26P
- versione per la lotta aerea antincendio.
- An-26RTR Curl-B
- versione specifica per la guerra elettronica, ELINT e SIGINT.
- An-26ST
- versione realizzata sulle particolari specifiche richieste dalla tedesca dell'est Luftstreitkräfte und Luftverteidigung der Deutschen Demokratischen Republik.
Varianti estere
[modifica | modifica wikitesto]- Y-7H
- versione cinese da trasporto militare tattico.
- Y-7-500
- versione cinese da trasporto ad uso civile.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Civili
[modifica | modifica wikitesto]All'agosto 2006 rimanevano in servizio operativo 267 esemplari di An-26. I maggiori operatori includono: Lao Airlines (6), Syrian Arab Airlines (6), Aerocom (5), ARP 410 Airlines (5), Air Urga (10), Exin (9), RAF-Avia (5), Turkmenistan Airlines (5), Iraero (7), Scorpion Air (6), Jakutavia (5) e Aerogaviota (18). Altre 106 compagnie aeree operano con un numero minore di esemplari.[7]
- Aerogaviota (18)
- Aero Caribbean(3)
- SAS Cargo Group (1)
- Lao Airlines (6)
- Aviavilsa (2 - LY-APK, LY-APN)
- Aerocom (5)
- Alrosa Mirnyj Air Enterprise (3)
- Angara Airlines (3)
- Artel' Staratelej Amur (2)
- Avialesochrana
- Chabarovsk Airlines (1)
- Dauria (2)
- IrAero (9)
- Ižavia (3)
- Jamal Airlines (1)
- Kirov Air Enterprise (1)
- KrasAvia (4)
- Lukiaviatrans (1)
- Saransk Air Enterprise (1)
- Petropavlovsk-Kamčatskij Air Enterprise (2)
- Polar Airlines (3)
- Pskovavia (4)
- Transavia-Garantia (5)
- UHCAS (2)
- UTair Cargo (4)
- Utair-Express (1)
- Tomsk Avia (2)
- Jakutavia (2)
- Čukotavia (3)
- Cityline Hungary (4)
- Air Urga (10)
- ARP 410 Airlines (5)
- Antonov Airlines (1)
- Ukraine Air Alliance
- 1 An-26 consegnato ed in servizio all'ottobre 2019.[9]
Militari
[modifica | modifica wikitesto]- Fonte: Aerospace Source Book 2007[10]
- Afghanistan
- 24 An-26 ricevuti tra il 1976 e il 1984.[12][13]
- Bangladesh
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
- Benin
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
- Bielorussia
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
- Ciad
- 43 Y-7 da trasporto e 13 da addestramento in servizio al maggio 2018.[21]
- 3 An-26 consegnati, 2 in servizio al gennaio 2019, in quanto un esemplare è andato distrutto il 24 dicembre 2018.[22][23]
- Corea del Nord
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
- Costa d'Avorio
- 1
- Germania
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
- Germania Est
- gli esemplari ancora operativi alla riunificazione delle due Germanie sono stati assorbiti dalla Luftwaffe fino al loro ritiro.
- Guinea-Bissau
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
- Iraq
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
- Jugoslavia
- 7 An-26 consegnati.[26]
- Kirghizistan
- 3
- Libia
- 3 esemplari di cui 2 rimarranno in servizio fino al 2009.
- Madagascar
- 1
- Moldavia
- 10 An-26 ricevuti a partire dal 1978, dei quali sei risultavano abbandonati ed immagazzinati all'aperto a Maputo nel 2013, mentre due erano a Beira e uno a Cuamba.[33][34] Un esemplare si è schiantato il 30 marzo 1986.[33] Un An-26B di seconda mano revisionato in Ucraina consegnato.[33]
- Namibia
- 3 An-26 in servizio nel 2018, più ulteriori 2 donati dalla Russia il 23 febbraio dello stesso anno.[37][38] In totale dovrebbero essere 7 gli esemplari consegnati.[38]
- Niger
- 1
- Pakistan
- nessuno ancora operativo, tutti ritirati.
- Perù
- 4
- Russia
- 9 An-26 e 21 An-26B
- utilizzati dal 6th Special Operations Squadron
- Sudan
- 6 An-26B in servizio al luglio 2019.[39]
- Sudan del Sud
- 2 An-26B in servizio a tutto il dicembre 2020.[40]
- Unione Sovietica
- alla dissoluzione dell'Unione Sovietica gli esemplari in servizio vennero suddivisi tra le nuove realtà nazionali create nel 1991.
- alla dissoluzione dell'Unione Sovietica gli esemplari in servizio vennero presi in carico dalla nuova aviazione di Marina russa.
- Tanzania
- 22 An-26 in servizio all'aprile 2018.[41]
- 3
- Ungheria
- 10 An-26 ricevuti, i primi sei dei quali a partire dal 1974, mentre ulteriori quattro aerei furono consegnati tra il 1975 e il 1976.[42] Di questi, uno fu perso in un incidente il 6 dicembre 1982, e cinque ritirati dal servizio nel 1997.[42] Un ulteriore An-26 acquistato dall'Ucraina nel 2004 per aumentare la capacità di trasporto aereo dell'aeronautica militare ungherese.[42] Gli ultimi due An-26 sono stati ritirati dal servizio l'11 giugno 2020.[42][43][44][45][46]
- Uzbekistan
- 13
- Vietnam
- 26
- Zambia
- 4
Incidenti
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il sito della Rete di Sicurezza dell'Aviazione (dati aggiornati al maggio 2017).[48] sono stati 116 incidenti con 845 morti Due Antonov An-26 sono stati dirottati. Inoltre sono stati 32 incidenti criminali con 509 morti in seguito. L'ultimo incidente con vittime di un An-26 è accaduto a nei pressi di San Cristóbal, a Cuba con un aereo dell'Aerogaviota (compagnia aerea istituita dall'esercito cubano e di proprietà del governo di Cuba) l'29 aprile 2017, causando 8 morti.[49]
L'incidente più grave nel quale venne coinvolto un Antonov An-26 è accaduto in Etiopia, in Africa con un aereo che trasportava i soldati libici, cubani ed etiopi il 14 gennaio 1982. In seguito all'incidente morirono 73 persone.[50]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Antonov An-26 commercial aircraft. Pictures, specifications, reviews.
- ^ a b (EN) Andreas Parsch e Aleksey V. Martynov, Designations of Soviet and Russian Military Aircraft and Missiles, su Designation-Systems.net, http://www.designation-systems.net, 2 luglio 2008. URL consultato il 10 febbraio 2012.
- ^ http://www.airliners.net/aircraft-data/stats.main?id=37 Airlines.net:Antonov An-26.
- ^ http://www.military-today.com/aircraft/antonov_an26_curl.htm Military Today: An-26 Curl.
- ^ АN-26 Has Been Certified In Europe. URL consultato il 3 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2009).
- ^ Antonov AN-26, su airdisaster.com (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2013).
- ^ Flight International, 3-9 October 2006.
- ^ aviaphoto.ru. URL consultato il 19 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2007).
- ^ "DRAMATIQUE ATTERRISSAGE D’URGENCE D’UN ANTONOV AN-12 EN UKRAINE"., 4 ottobre 2019, URL consultato il 4 ottobre 2019.
- ^ "Aerospace Source Book 2007", Aviation Week & Space Technology, January 15, 2007.
- ^ (EN) AAF retires An-26 aircraft after 30 years of use, su afcent.af.mil.
- ^ "AN-26 LIGHT TRANSPORT AIRPLANE", su antonov.com, URL consultato il 2 luglio 2023.
- ^ "Le forze aeree del mondo. Angola" - "Aeronautica & Difesa" N. 346 - 08/2015 pag. 68
- ^ "L'aviazione della Bielorussia" - "Aeronautica & Difesa" N. 397 - 11/2019 pp. 42-46
- ^ "Le forze aeree del mondo. Bielorussia" - "Aeronautica & Difesa" N. 361 - 11/2016 pag. 66
- ^ (EN) World Air Force 2019 (PDF), su Flightglobal.com, p. 12. URL consultato il 25 novembre 2019.
- ^ "Le forze aeree del mondo. Bulgaria" - "Aeronautica & Difesa" N. 366 - 4/2017 pag. 72
- ^ "Le forze aeree del mondo, Capo Verde" - "Aeronautica & Difesa" N. 374 - 12/2017 pag. 68
- ^ "LES AÉRONEFS DES FORCES AÉRIENNES DES NATIONS DU G5 SAHEL EN 2018 ET EN IMAGES"., su avionslegendaires.net, 10 maggio 2018, URL consultato il 9 marzo 2019.
- ^ "Le forze aeree del mondo. Ciad" - "Aeronautica & Difesa" N. 377 - 03/2018 pag. 70
- ^ "Le forze aeree del mondo. Cina" - "Aeronautica & Difesa" N. 379 - 05/2018 pag. 70
- ^ "DRC AIR FORCE AN-26 CRASHES"., su janes.com, 3 gennaio 2019, URL consultato il 3 gennaio 2019.
- ^ "Le forze aeree del mondo. Congo (Rep. Democratica)" - "Aeronautica & Difesa" N. 384 - 10/2018 pag. 68
- ^ "Le forze aeree del mondo. Costa D'Avorio" - "Aeronautica & Difesa" N. 387 - 01/2019 pag. 72
- ^ "Le forze aeree del mondo. Cuba" - "Aeronautica & Difesa" N. 390 - 04/2019 pag. 70
- ^ "Le forze aeree del mondo. Kazakistan" - "Aeronautica & Difesa" N. 426 - 4/2022 pag. 68
- ^ "Kirghizistan. Due An-26 da trasporto tattico" - "Aeronautica & Difesa" N. 375 - 01/2018 pag. 73
- ^ "Le forze aeree del mondo. Kirghizistan" - "Aeronautica & Difesa" N. 428 - 6/2022 pag. 68
- ^ "Le forze aeree del mondo. Libia" - "Aeronautica & Difesa" N. 434 - 12/2022 pag. 70
- ^ "Le forze aeree del mondo. Moldavia" - "Aeronautica & Difesa" N. 448 - 02/2024 pag. 66
- ^ "Le forze aeree del mondo. Mongolia" - "Aeronautica & Difesa" N. 449 - 03/2024 pag. 68
- ^ "LA MONGOLIA STRINGE NUOVI RAPPORTI MILITARI CON MOSCA"., su analisidifesa.it, 30 novembre 2018, URL consultato il 2 aprile 2019.
- ^ a b c "MOZAMBIQUE AIR FORCE TO GET TWO An-26 TRANSPORTS", su defenceweb.co.za, 7 novembre 2013. URL consultato il 31 luglio 2023.
- ^ "Le forze aeree del mondo. Mozambico" - "Aeronautica & Difesa" N. 450 - 04/2024 pag. 70
- ^ "Le forze aeree del mondo. Namibia" - "Aeronautica & Difesa" N. 451 - 05/2024 pag. 70
- ^ "LE PARC AÉRIEN DE LA NAMIBIAN AIR FORCE EN 2019 ET EN IMAGES"., su avionslegendaires.net, 19 gennaio 2019, URL consultato il 24 gennaio 2019.
- ^ a b "MOSCA REGALA CARGO ANTONOV AN-26 A NICARAGUA E SERBIA", su analisidifesa.it, 1º maggio 2018. URL consultato il 24 giugno 2024.
- ^ a b "Le forze aeree del mondo. Nicaragua" - "Aeronautica & Difesa" N. 453 - 07/2024 pag. 66
- ^ "LES AÉRONEFS DE L’AL QUWWAT AL-JAWWIYA AS-SUDANIYA EN 2019 ET EN IMAGES"., su avionslegendaires.net, 12 luglio 2019, URL consultato il 12 luglio 2019.
- ^ (EN) World Air Force 2021 (PDF), su Flightglobal.com, p. 29. URL consultato il 13 gennaio 2021.
- ^ "LE PARC AÉRIEN DE LA POVITRYANI SYLY UKRAYINY EN 2018 ET EN IMAGES"., su avionslegendaires.net, 18 aprile 2018, URL consultato il 14 agosto 2019.
- ^ a b c d "Good-Bye ANSCA" - "The Aviation Magazine" N. 72 - 01-03/2021 pp. 102-109
- ^ "HUNGARIAN AIR FORCE RETIRES LONG-SERVING AN-26 TRANSPORT AIRCRAFT", su rmx.news, 12 giugno 2020. URL consultato il 2 gennaio 2022.
- ^ "L'Aeronautica Ungherese" - "Rivista italiana difesa" N. 1 - 01/2023 pp. 54-60
- ^ "HUNGRÍA PODRÍA ADQUIRIR AVIONES DE TRANSPORTE AIRBUS C295", su defensa.com, 4 gennaio 2019. URL consultato il 4 gennaio 2019.
- ^ (EN) World Air Force 2019 (PDF), su flightglobal.com, p. 17. URL consultato il 25 novembre 2019.
- ^ Vietnam military plane crash kills five - ABC News (Australian Broadcasting Corporation).
- ^ Aviation Safety Network > ASN Aviation Safety Database > Aircraft type index > Antonov 26 > Antonov 26 Statistics.
- ^ Harro Ranter, ASN Aircraft accident Antonov 26 registration unknown San Cristobal, su aviation-safety.net. URL consultato il 5 maggio 2017.
- ^ ASN Aircraft accident Antonov 26 Addis Ababa.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antonov An-26
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John Pike, An-24 COKE, An-26 CURL , An-30 CLANK (ANTONOV), su GlobalSecurity.org, http://www.globalsecurity.org, 9 novembre 2008. URL consultato il 1º febbraio 2011.
- (RU) Антонов Ан-26, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 10 febbraio 2009.
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