Barbara Gonzaga
Barbara Gonzaga | |
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Barbara Gonzaga (Andrea Mantegna, Camera degli Sposi, Mantova). | |
Duchessa consorte di Württemberg | |
In carica | 1474 - 1493 |
Predecessore | Mechthilde del Palatinato |
Successore | Elisabetta di Brandeburgo |
Nascita | Mantova, 11 dicembre 1455 |
Morte | Böblingen, 30 maggio 1503 |
Luogo di sepoltura | chiesa di San Giovanni Battista, Kirchheim unter Teck |
Dinastia | Gonzaga |
Padre | Ludovico III Gonzaga |
Madre | Barbara di Brandeburgo |
Consorte | Eberardo V di Württemberg |
Figli | Barbara |
Religione | Cattolicesimo |
Barbara Gonzaga (Mantova, 11 dicembre 1455 – Böblingen, 30 maggio 1503) fu una nobile mantovana e duchessa consorte del Württemberg.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Barbara detta "Barbarina"[1][2] era figlia di Ludovico III Gonzaga, marchese di Mantova dal 1444 al 1478, e di Barbara di Brandeburgo. Suo nonno materno era Giovanni l'Alchimista, erede dell'elettore del Brandeburgo Federico I.
Il 12 aprile 1474 a Mantova venne data in sposa a Eberardo V di Württemberg detto "il Barbuto", che era succeduto nel 1459 al fratello Ludovico II di Württemberg-Urach, conte di Württemberg-Urach[3]. Con queste nozze si consolidò la vocazione filogermanica, imperante all'epoca nella corte mantovana in quanto sostenuta dalla Marchesa Barbara, artefice altresì delle nozze tra il figlio ed erede Federico con la principessa bavarese Margherita. Nel mese di luglio Barbara abbandonò per sempre la corte di Mantova, trasferendosi nella sua nuova patria.
Con il matrimonio, Barbara divenne quindi contessa consorte di Württemberg-Urach e risiedette nel castello di Urach. Successivamente, grazie al trattato di Münsingen del 1482 che riuniva le due contee di Württemberg-Stoccarda e Württemberg-Urach, divenne nel 1495 la prima duchessa consorte di Württemberg.
Barbara non riuscì però a dare un erede maschio al ducato di Württemberg. In ventidue anni di matrimonio infatti mise al mondo soltanto una bambina, morta in fasce. Oltre tutto, la duchessa non riuscì mai ad ambientarsi in Württemberg, la cui corte appariva arretrata se confrontata con quella mantovana. Nel corso della sua vita Barbara si augurò quindi di poter far ritorno nella sua città natale, ricongiungendosi alla propria famiglia. Ma questa speranza rimase sempre irrealizzata, anche dopo la morte del marito nel 1496. Tuttavia, fu proprio Barbara ad introdurre nel Ducato, grazie all'influenza da lei esercitata sul consorte, la cultura rinascimentale italiana. Eberardo divenne un entusiasta ammiratore della cultura italiana, a seguito dell'ispirazione fornitagli dalla moglie; fondò, nel 1477, l'università di Tubinga, una delle più importanti della Germania.
Quando Eberardo morì, a Tubinga il 25 febbraio 1496, al ducato succedette suo nipote Eberardo II. Barbara fu sepolta nella chiesa del convento domenicano di Kirchheim unter Teck. Durante la demolizione del convento nel 1537, i suoi resti vennero però dispersi.[4]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Barbara ed Eberardo ebbero una bambina:
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Le nozze di Barbarina
- ^ Le nozze di Barbarina (PDF), su lnx.societapalazzoducalemantova.it. URL consultato l'8 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2014).
- ^ Schloesser-Magazin: New Palace Stuttgart > History > Famous Persons, su neues-schloss-stuttgart.de. URL consultato il 17 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2011).
- ^ Un riposo senza pace: Barbara Gonzaga nel convento delle domenicane a Kirchheim., su landesarchiv-bw.de. URL consultato il 27 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2014).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Barbara Gonzaga
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Rotraud Becker, GONZAGA, Barbara, duchessa del Württemberg, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 57, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2001.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 60940102 · ISNI (EN) 0000 0000 5491 1062 · CERL cnp00581250 · LCCN (EN) n2004095743 · GND (DE) 124505775 |
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