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Tivegna
Tivegna frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Provincia | La Spezia |
Comune | Follo |
Territorio | |
Coordinate | 44°10′48″N 9°50′01″E |
Altitudine | 377 m s.l.m. |
Abitanti | 205[1] (2020) |
Sottodivisioni | Piè di Foce, Brancorasco, Vicchieda |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 19020 |
Prefisso | 0187 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Tivegnini |
Patrono | san Lorenzo Martire |
Giorno festivo | 10 agosto |
Cartografia | |
Tivegna è una frazione di 205 abitanti nel comune di Follo, nella bassa Val di Vara, in provincia della Spezia.
Origine del nome
[modifica | modifica wikitesto]Secondo alcuni studiosi del Novecento il toponimo Tivegna starebbe ad indicare una sua origine etrusca in TIV (luna) + ENA.[2]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il paese si sviluppa su un alto colle e presenta uno schema compatto, tipico dei borghi medievali, raccolto attorno alla chiesa parrocchiale e composto dai tradizionali rioni che in passato ne caratterizzavano la divisione: Castello, Aretta, Borgo, Cadro, Rocchetta, Chiesuola, Piana della Chiesa e Cubia. Ad essi, allontanandosi dal paese, si aggiungono le località di Piè di Foce, Brancorasco e Vicchieda.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Età Medievale
[modifica | modifica wikitesto]Il borgo di Tivegna vede la sua prima citazione scritta in un diploma riportato nel Codice Pelavicino datato al 19 maggio 963, nel quale l’imperatore Ottone I riconosce al Vescovo di Luni Adalberto i diritti sulla “Curtis di Tivenia”.[2] La situazione rimase tale fino al 1252 circa, quando il pontefice Innocenzo IV ottenne che i castelli di Castiglione, Tivegna, Bracelli e il bosco di Padivarma venissero concessi in feudo al nipote Nicolò Fieschi.[4]
Nel XV secolo Tivegna assunse molta importanza e si dotò di un proprio ordinamento, i Capitula facta ordinata et firmata per homines Tivenie, approvati il 13 maggio 1465 dal Governatore Corrado da Fogliano.[5] Il paese ebbe sempre tradizioni legislative: nell’Aia della Corte si teneva un parlamento e si legiferava per tutte le comunità vicine, firmando atti pubblici all’ombra di un antico leccio.[4]
Età Moderna
[modifica | modifica wikitesto]Tra il XV e il XVII secolo gli Statuti della Comunità vennero ampliati fino a comprendere:
- Capitula requisita concedi per homines Tivenie et universitatem dicti loci, antecedenti al dicembre 1494, approvati nel dicembre 1494 e confermati il 13 maggio 1521.
- Liber Statutorum ac Capitulorum Municipalium Magnificae Communitatis Tiveniae, approvati nel dicembre 1494, confermati il 4 marzo 1535, aggiornati nel 1575.
- Capitoli campestri, rogati il 21 aprile 1609, approvati il 23 aprile 1610.
Cessata l'influenza genovese con la caduta della Repubblica di Genova nel 1797, in seguito alla Campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, Tivegna divenne capoluogo di uno degli otto cantoni facenti capo alla Giurisdizione del Golfo di Venere nel 1798.[6]
Età contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1806 il paese entrò a far parte del comune di Follo, costituendone sede comunale fino al 1911, quando venne soppiantato da Piana di Follo.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire, di origine medievale, presenta rifacimenti seicenteschi.[7]
- Oratorio della Madonna del Carmine.[3]
- Oratorio di Sant'Antonio Abate, di proprietà privata.[7]
- Chiesa del Palazzo, intitolata alla Madonna della Neve.[3][7]
- Chiesina della Madonna dell'Orto, la cui festività cade il 2 luglio.[3][7]
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Castello di Tivegna, viene più volte citato nel Codice Pelavicino; l’ultima citazione risale ad un documento del 1252 quando due componenti della famiglia Aldoberti di Pontremoli sono nominati dal Vescovo di Luni e si impegnano a difendere il “castrum Tiveniae”. Non risulta nulla sulla sua distruzione. Le mura circondavano il paese ed erano interrotte da due porte – ancora visibilmente delineate – ai lati del paese: Porta Vecchia sull’angolo destro della piazza di entrata e Porta Nuova nella parte bassa.[3]
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Villa delle streghe;[8]
- Palazzo di Piè di Foce.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Eventi
[modifica | modifica wikitesto]Pur trattandosi di un piccolo paese ha sempre mantenuto vive le sue tradizioni, tra queste ricordiamo:
- 25 aprile: tradizionale "Caminada", la ProLoco di Tivegna organizza una passeggiata, attraverso i vecchi sentieri nei boschi, per raggiungere ogni anno un paese diverso tra quelli limitrofi; è abitudine pranzare tutti assieme presso una delle numerose strutture ricettive della zona.
- 1º maggio: in occasione della festa dei lavoratori la tradizione vuole che gli uomini del paese vadano nei boschi circostanti il paese per scegliere e tagliare uno dei pini più belli che, nottetempo, verrà eretto presso l'abitazione di un compaesano o nella piazza del paese (Aia della Corte già Piazza Umberto I). Al termine del mese di maggio il pino (denominato "er Mazo") viene "riabbattuto" e tagliato a pezzi come legna da ardere, in tale occasione il padrone di casa offre a tutti i partecipanti un rinfresco principalmente basato su fave, salame, pecorino focaccia e vino locale. La giornata di fine maggio è accompagnata, dopo il lavoro e meritato banchetto, da un canto popolare denominato "Maggio Tivegnino".
- 2 luglio: in concomitanza con il Palio di Siena a Tivegna si svolge la Santa Messa presso la piccola pieve della chiesuola intitolata alla "Madonna dell'Orto" che si festeggia in tale data.
- 10 agosto: celebrazioni del Santo Patrono, San Lorenzo Martire. Vengono celebrate la S.Messa, i Vespri e una suggestiva processione lungo le vie del paese con la statua del santo portata a spalle dagli uomini del paese. In precedenza la celebrazione del Santo Patrono iniziava alcuni giorni prima con il trasporto della statua nella pieve di Vicchieda dove veniva celebrata la Santa Messa, il giorno della ricorrenza la statua veniva nuovamente porta in paese passando per le principali contrade.
- Sagra del Vino: nata nel 1970, si svolge il primo week-end di Settembre nella piazza del paese (Aia della Corte), è caratterizzata da una gara di vini locali e dalla presenza di banchi gastronomici con piatti tipici preparati della signore del luogo. La sagra ha inizio il giovedì sera,prosegue venerdì sera, sabato sera e domenica per tutta la giornata; le principali prelibatezze che si possono gustare presso gli stand sono:
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Immagine notturna
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Tivegna vista da Follo Alto
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ https://www.comuniecitta.it/frazioni-del-comune-di-follo-11013
- ^ a b (EN) Il Borgo di Tivegna, su www.varatravel.it, 30 marzo 2023. URL consultato il 3 dicembre 2024.
- ^ a b c d e (EN) Il Borgo di Tivegna, su www.varatravel.it, 30 marzo 2023. URL consultato il 3 dicembre 2024.
- ^ a b Comune di Follo » Tivegna, su comunefollo.it. URL consultato il 3 dicembre 2024.
- ^ Rodolfo Savelli, Repertorio degli Statuti della Lunigiana, p. 419.
- ^ Comune di Follo (SP) – Sito Istituzionale, su comunefollo.it. URL consultato il 6 novembre 2021.
- ^ a b c d Tivegna - S. Lorenzo Martire | Diocesi della Spezia Sarzana e Brugnato, su www.diocesilaspezia.it. URL consultato il 3 dicembre 2024.
- ^ Meggy Bettolla, Luoghi Abbandonati della provincia spezzina.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tivegna