Castello di Madrignano Castello Malaspina Castelli della Val di Vara | |
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Il castello in restauro (2011) | |
Ubicazione | |
Stato attuale | Italia |
Regione | Liguria |
Città | Calice al Cornoviglio |
Coordinate | 44°12′46.74″N 9°50′26.97″E |
Informazioni generali | |
Tipo | castello-dimora |
Costruzione | XI secolo-XVIII secolo |
Condizione attuale | in stato di rudere |
Visitabile | sì (esternamente) |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Signoria dei Malaspina Signoria dei Fieschi Signoria dei Malaspina Granducato di Toscana |
Funzione strategica | Protezione del borgo omonimo |
Termine funzione strategica | XVIII secolo |
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Il castello Malaspina è stato un edificio difensivo situato sovrastante il borgo di Madrignano a Calice al Cornoviglio, nella media e bassa val di Vara in provincia della Spezia. L'edificio con i suoi 400 metri circa di altitudine domina dall'alto l'ampia piana del fiume Vara fino al suo naturale sbocco nella zona costiera.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Una prima citazione del castello malaspiniano è datata in un diploma imperiale di Federico Barbarossa, risalente al 1164[1], nella quale espressamente viene concesso il castrum Madrognani ad Obizzo Malaspina. Probabilmente il castello, o un suo primario impianto, fu edificato in un tempo anteriore a quel documento, forse durante la dominazione degli Estensi o dei conti-vescovi di Luni[1].
Dal 1206[1] la proprietà sul feudo di Madrignano - e quindi del relativo castello - fu assoggetta esclusivamente alla famiglia Malaspina che ne mantenne il dominio fino al 1416[1], anno dell'assalto e distruzione operata dalla Repubblica di Genova negli scontri che interessarono tutto il territorio feudale dei Malaspina. Alla famiglia malaspiniana subentrarono i conti Fieschi[1].
Conquistato poco tempo dopo dai conti di Mulazzo e ancora ripreso dalla famiglia fliscana per un breve periodo, solamente nel 1469 il castello ritornò nelle mani dei Malaspina per circa tre secoli.
Una seconda e definitiva distruzione (a cui non seguì una nuova ricostruzione, ma solo un riadattamento delle parti ancora in buono stato) il castello di Madrignano dovrà ancora subire tra il 1705 e il 1706[1] negli scontri tra gli eserciti franco-spagnoli con gli imperiali austriaci (guerra di successione spagnola). Il maniero sarà sotto assedio per ben dodici giorni con danni tuttora visibili.
Dal 1772, così come il castello di Calice al Cornoviglio e i possedimenti viciniori, la proprietà rientrò nei confini del Granducato di Toscana seguendone le sorti. Con il Regno d'Italia il castello fu adibito a prigione[2] e a caserma. Danneggiato dal terremoto che colpì la Garfagnana e la Lunigiana nel 1920[2], subì ulteriori danneggiamenti nei diversi bombardamenti aerei alleati nella seconda guerra mondiale[2].
Solamente nel 1980[2] - dopo decenni di abbandono - furono intrapresi mirati interventi di recupero e consolidamento della facciata, lavori però che nel suo intero complesso non furono completamente portati a termine per mancanza di fondi[2]. Dopo un lungo intervento di recupero, dal 2016 il sito è visitabile in diversi ambienti ed è raggiungibile dal sottostante parcheggio tramite una breve funicolare.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Fonte dal sito La Sprugola.com, su lasprugola.com. URL consultato il 13 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2010).
- ^ a b c d e Fonte dal sito GAL La Spezia, su turismonaturalistico.sp.it. URL consultato il 9 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mauro Minola, Beppe Ronco, Castelli e Fortezze della Liguria, Genova, Edizioni Servizi Editoriali, 2006, ISBN 88-89384-15-8.
- Michele Cogorno, Mauro Moriconi, Castello di Madrignano, Genova, SAGEP, 2021, ISBN 978-8863738117.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti e approfondimenti sul sito La Sprugola.com, su lasprugola.com. URL consultato il 13 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2010).