Tottenham Hotspur Football Club
Tottenham Hotspur FC Calcio | |
---|---|
Spurs, Lilywhites | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Bianco, blu |
Simboli | Gallo da battaglia |
Inno | Glory Glory Tottenham Hotspur Chas & Dave |
Dati societari | |
Città | Londra (Tottenham) |
Nazione | Regno Unito Inghilterra |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FA |
Campionato | Premier League |
Fondazione | 1882 |
Proprietario | Joe Lewis |
Presidente | Daniel Levy |
Allenatore | Ange Postecoglou |
Stadio | Tottenham Hotspur Stadium (62.303 posti) |
Sito web | www.tottenhamhotspur.com |
Palmarès | |
Titoli d'Inghilterra | 2 |
Coppe d'Inghilterra | 8 |
Coppe di Lega inglesi | 4 |
Charity/Community Shield | 7 |
Trofei internazionali | 1 Coppe delle Coppe 2 Coppe UEFA/Europa League 1 Coppa di Lega Italo-Inglese |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il Tottenham Hotspur Football Club (pron. ˈtɒtnəm ˈhɒtˌspɜr), noto più brevemente come Tottenham Hotspur o semplicemente Tottenham, è una società calcistica inglese avente sede nell'omonimo sobborgo di Londra sito nel borgo di Haringey. Milita nella Premier League, la massima divisione del campionato inglese di calcio.
Fondato nel 1882, disputa le partite interne al Tottenham Hotspur Stadium dal 2019, stadio che ha sostituito lo storico impianto di White Hart Lane (1889).
A livello internazionale nella bacheca del club figurano: 1 Coppa delle Coppe e 2 Coppe UEFA. La Coppa delle Coppe vinta nel 1962-1963 rappresenta un record, vale a dire il primo trofeo vinto da una formazione inglese in una competizione europea. È una delle quindici squadre che hanno raggiunto le finali di tutte le tre principali competizioni UEFA per club disputate fino al 2020-2021: Champions League (2018-2019), Coppa UEFA-Europa League (1971-1972, 1973-1974 e 1983-1984) e Coppa delle Coppe (1962-1963).
A livello nazionale é la sesta squadra in Inghilterra per numero di titoli ufficiali vinti: 21. Nella bacheca del club figurano: 2 campionati, 8 Coppe d'Inghilterra, 4 Coppe di Lega e 7 Supercoppe d'Inghilterra (di cui 4 condivise). Complessivamente il club si è aggiudicato 24 trofei ufficiali, 21 nazionali e 3 internazionali, che la rendono la sesta squadra più vincente in Inghilterra dietro Liverpool (68), Manchester United (68), Arsenal (48), Manchester City (34) e Chelsea (32).
Insieme a Liverpool, Manchester Utd, Arsenal, Chelsea e Manchester City formano le "Big Six" del calcio inglese. Il club vive un'accesa rivalità con l'Arsenal, squadra con cui disputa il North London Derby.
È stato il primo club non affiliato alla Football League dal 1888, a vincere la Coppa d'Inghilterra nel 1900-1901. È stato il primo club londinese nel 1960-1961 a conseguire un prestigioso double aggiudicandosi campionato e coppa nazionale. Nel 1961-1962 rivinse la FA Cup.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dalle origini al 1960
[modifica | modifica wikitesto]Il 5 settembre 1882 fu fondato l'Hotspur Football Club, che nell'aprile 1884 fu rinominato Tottenham Hotspur per evitare confusioni con un altro club di Londra. Nel 1892 la squadra disputò per la prima volta un campionato, la Southern Alliance. Il 20 dicembre 1895 il club entrò nel dilettantismo e nell'estate del 1896 fu ammesso alla Division One della Southern League. Il 2 marzo 1898 il club diventò il Tottenham Hotspur Football and Athletic Company. Nel 1900 il Tottenham Hotspur vinse la Southern League, primo trofeo. L'anno dopo, il 27 aprile 1901, gli Spurs vinsero la FA Cup battendo lo Sheffield Utd per 3-1 (in una ripetizione della finale) e diventarono il primo club non in First Division a vincere il titolo nella storia della competizione. L'attività professionistica del Tottenham ebbe inizio nel 1908 e già nella stagione 1908-1909 il club fu promosso in First Division.
ll Tottenham rimase in First Division per sei anni prima di retrocedere nella stagione 1914-1915. Tornato in prima divisione al termine della stagione 1919-1920, già nella stagione successiva il club vinse la FA Cup e, per la prima volta, il Charity Shield, poi ottenne il secondo posto. le prestazioni, tuttavia, peggiorarono negli anni seguenti, sino a una nuova retrocessione al termine del 1927-1928. Tornato in massima serie alla fine dell'annata 1932-1933, il club si piazzò terzo l'anno dopo, ma nel 1935 retrocesse nuovamente.
Complice il secondo conflitto mondiale ed una nuova sospensione delle attività sportive, fu necessario attendere il 1950 per rivedere il club in massima serie. L'anno seguente la squadra guidata da Arthur Rowe fu protagonista, da neopromossa, di una clamorosa impresa, laureandosi campione d'Inghilterra per la prima volta nella storia, prima di piazzarsi seconda e vincere anche il Charity Shield nel 1955. Il decennio proseguì tra alti e bassi, con il secondo posto del 1956-1957 e i due terzi posti 1957-1958 e 1959-1960.
Il double del 1961 e la vittoria in Europa
[modifica | modifica wikitesto]Nella stagione 1960-1961 gli Spurs, allenati da Bill Nicholson, vinsero per la seconda volta il titolo inglese, stabilendo il record di reti realizzate nella storia del club (115). Il Tottenham chiuse la stagione con otto punti di vantaggio sullo Sheffield Weds e a fine stagione centrò la doppietta con la vittoria della FA Cup. Nella stagione successiva gli Spurs si aggiudicano per la seconda volta consecutiva la FA Cup e il Community Shield, mentre in campionato fu terzo posto.
Tutte le forze furono, tuttavia, spese nella Coppa dei Campioni 1961-1962, nella quale il Tottenham fu eliminato in semifinale dal Benfica. Due anni dopo il successo in campionato, il club si aggiudicò la Coppa delle Coppe battendo in finale a Rotterdam l'Atlético Madrid per 5-1 e diventando così la prima compagine britannica a vincere un trofeo europeo. Nella medesima stagione la squadra chiuse il campionato al secondo posto.
Dal 1966 al 1980: la Coppa UEFA e le due finali europee
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1966-1967 il Tottenham vinse la FA Cup e il Charity Shield (titolo condiviso con il Manchester Utd, nella partita che vide andare in gol il portiere degli Spurs Pat Jennings).
Nel 1970-1971, invece, il club si aggiudicò per la prima volta la Coppa di Lega, garantendosi la qualificazione alla Coppa UEFA per la stagione successiva. Nell'edizione inaugurale della coppa il Tottenham riuscì a raggiungere la finale, dove trovò, in una partita tutta inglese, il Wolverhampton: grazie alla vittoria esterna per 2-1 e al pareggio in casa per 1-1 i londinesi si aggiudicarono il trofeo. Nel 1972-1973 il club bissò il successo in Coppa di Lega, mentre nel 1973-1974 il Tottenham raggiunse ancora una volta la finale di Coppa UEFA, ma uscì sconfitto contro il Feyenoord. Bill Nicholson lasciò l'incarico due anni più tardi.
La partenza di Nicholson fu tra le cause della retrocessione al termine della stagione 1976-1977, ma già l'anno successivo il Tottenham riguadagnò la promozione in massima serie. Nel 1978 il club acquistò Osvaldo Ardiles e Ricardo Villa, due dei protagonisti della nazionale argentina vincitrice del campionato mondiale dello stesso anno.
Anni ottanta e novanta
[modifica | modifica wikitesto]Nella stagione 1980-1981 il Tottenham vinse la FA Cup con un gol di Ricky Villa, ancora oggi reputato tra i più belli della storia della Coppa d'Inghilterra. Nell'estate del 1981 la squadra si aggiudicò insieme all'Aston Villa il Charity Shield dopo una partita terminata 2-2. Vinta la FA Cup nel 1982, nell'anno del centenario del club, il Tottenham vinse la Coppa UEFA 1983-1984 battendo l'Anderlecht ai tiri di rigore. Di quella squadra facevano parte Glenn Hoddle, Osvaldo Ardiles, Steve Perryman, Paul Jennings e Steve Archibald. Negli anni ottanta il club arrivò per tre volte terzo in campionato (1984-1985, 1987-1988 e 1989-1990).
Gli anni novanta si aprirono con la vittoria della FA Cup 1990-1991 e del Charity Shield 1991 (titolo condiviso con l'Arsenal) e nel 1992 il Tottenham fu tra le squadre che diedero vita alla prima edizione della Premier League, ma il decennio fu deludente su tutti i fronti, visti i risultati al di sotto delle attese. I migliori traguardi furono, infatti, in campionato il settimo posto del 1994-1995 e in FA Cup tre eliminazioni in semifinale. Parallelamente vi furono dei problemi sul fronte societario, tra cui delle criticità economiche molto serie, che condussero il club a giocarsi financo la permanenza in Premier League più di una volta. L'unico risultato rilevante per il club fu registrato alla fine del decennio, con la vittoria della Coppa di Lega inglese del 1998-1999, primo trofeo dopo sette anni; in quella stagione furono raggiunte, inoltre, le semifinali della FA Cup.
Anni duemila e duemiladieci
[modifica | modifica wikitesto]Dopo oltre un lustro di amarezze, nel 2005-2006 la squadra si piazzò quinta, sfiorando la qualificazione alla UEFA Champions League, poi confermò il piazzamento nel 2006-2007, annata in cui furono raggiunti i quarti di finale di Coppa UEFA e le semifinali di Coppa di Lega. Nel 2007-2008 il club pose fine a un periodo di nove anni senza trofei vincendo la Coppa di Lega, mentre nel biennio seguente raggiunse la finale di Coppa di Lega e le semifinali di FA Cup.
Gli anni duemiladieci si aprirono con il quarto posto del 2009-2010 e, nel 2010-2011, con la qualificazione alla fase a gironi della UEFA Champions League per la prima volta dal 1961-1962[1] (il cammino nella competizione si interruppe poi ai quarti di finale). Nell'estate del 2013 il club cede le stelle Luka Modrić e Gareth Bale, che passano al Real Madrid per 40 e 100 milioni di euro. Nel 2015-2016 la squadra si piazzò terza e l'anno dopo seconda in campionato. Parallelamente si registrarono degli acuti nelle coppe: nel 2011-2012, nel 2016-2017 e nel 2017-2018 gli Spurs raggiunsero le semifinali di FA Cup, nel 2014-2015 la finale della Coppa di Lega, poi, nel 2018-2019, le semifinali della Coppa di Lega e, per la prima volta, sotto la guida dell'argentino Mauricio Pochettino (in carica dal 2014), la finale di UEFA Champions League, dove furono sconfitti per 2-0 dai connazionali del Liverpool.
Nel 2020-2021 la squadra raggiunse la finale di Coppa di Lega, l'anno dopo le semifinali della competizione.
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria del Tottenham Hotspur Football Club | |
---|---|
|
Partecipazione ai campionati
[modifica | modifica wikitesto]Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1º | First Division | 57 | 1909-1910 | 1991-1992 | 89 |
Premier League | 32 | 1992-1993 | 2023-2024 | ||
2º | Second Division | 16 | 1908-1909 | 1977-1978 | 16 |
* Esclusi i primordiali campionati regionali.
Strutture
[modifica | modifica wikitesto]Stadio
[modifica | modifica wikitesto]Il primo campo utilizzato dagli Spurs fu il Tottenham Marshes dove la squadra giocò per sei anni. Nel 1898 si trasferirono al Northumberland Park dove giocarono una sola stagione.
Lo stadio che ha ospitato le partite casalinghe del Tottenham per 118 anni, dal 1899 al 2017, è stato il White Hart Lane. Inaugurato il 4 settembre 1899, aveva una capienza di 36.280 posti. Il primato di affluenza si registrò il 5 marzo 1938: 75.038 persone assistettero a Tottenham-Sunderland, incontro di FA Challenge Cup. Nel settembre 1953 il terreno fu dotato di un sistema di illuminazione per le partite da disputarsi in notturna.
Nel settembre 2012 in zona Bulls Cross è stato costruito il nuovo centro sportivo considerato uno dei migliori al mondo il New Training Centre Hotspur Way.
Nel 2008 è stato reso noto il progetto di costruire un nuovo impianto di capacità superiore ai 60.000 posti, situato nella stessa zona di White Hart Lane.[2] L'architettura sarebbe stata ispirata a quello dell'Emirates Stadium, casa dell'Arsenal.[3] I lavori sono iniziati nel 2015 e sono proseguiti fino al 2019; per questa ragione, il Tottenham è stato costretto a disputare tutta la stagione 2017-2018 e parte di quella 2018-2019 al Wembley Stadium. L'ultima partita giocata al White Hart Lane è stato Tottenham-Manchester United il 14 maggio 2017.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Sponsor
[modifica | modifica wikitesto]Sponsor ufficiali
|
Fornitori tecnici
|
1 - Aurasma è una filiale della Autonomy Corporation
Diffusione nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]La stagione 2019-2020 della società è stata raccontata nel docu-reality, diffuso da Amazon Prime, All or Nothing: Tottenham Hotspur, facente parte della serie All or Nothing.[5]
Allenatori e presidenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1898-1899: Frank Brettell
- 1899-1907: John Cameron
- 1907-1912: Fred Kirkham
- 1912-1927: Peter McWilliams
- 1927-1930: Billy Minter
- 1930-1935: Percy Smith
- 1935: Wally Hardinge (ad interim)
- 1935-1938: Jack Tresadern
- 1938-1942: Peter McWilliams
- 1942-1946: Arthur Turner
- 1946-1949: Joe Hulme
- 1949-1955: Arthur Rowe
- 1955-1958: Jimmy Anderson
- 1958-1974: Bill Nicholson
- 1974-1976: Terry Neill
- 1976-1984: Keith Burkinshaw
- 1984-1986: Peter Shreeves
- 1986-1987: David Pleat
- 1987: Trevor Hartley e Doug Livermore (ad interim)
- 1987-1991: Terry Venables
- 1991-1992: Peter Shreeve
- 1992: Doug Livermore e Ray Clemence (ad interim)
- 1993-1994: Osvaldo Ardiles
- 1994: Steve Perryman (ad interim)
- 1994: Gerry Francis
- 1994-1997: Chris Hughton (ad interim)
- 1997-1998: Christian Gross
- 1998: David Pleat (ad interim)
- 1998-2001: George Graham
- 2001: David Pleat (ad interim)
- 2001-2003: Glenn Hoddle
- 2003: David Pleat (ad interim)
- 2004: Jacques Santini
- 2004-2007: Martin Jol
- 2007-2008: Juande Ramos
- 2008-2012: Harry Redknapp
- 2012-2013 : André Villas-Boas
- 2013-2014: Tim Sherwood
- 2014-2019: Mauricio Pochettino
- 2019-2021 : José Mourinho
- 2021: Ryan Mason (ad interim)
- 2021: Nuno Espírito Santo
- 2021-2023: Antonio Conte
- 2023: Cristian Stellini (ad interim)
- 2023: Ryan Mason (ad interim)
- 2023-: Ange Postecoglou
- 1898: John Oliver
- 1898-1943: Graham Roberts
- 1943-1961: Fred Beaman
- 1961-1969: Fred Wale
- 1969-1980: Sidney Wale
- 1980-1982: Arthur Richardson
- 1982-1984: Douglas Alexiou
- 1984-1991: Irving Scholar
- 1991-2001: Alan Sugar
- 2001-: Daniel Levy
Calciatori
[modifica | modifica wikitesto]Vincitori di titoli
[modifica | modifica wikitesto]- Campioni del mondo
- Campioni del Sudamerica
Statistiche e record
[modifica | modifica wikitesto]Partecipazione ai campionati e alle coppe nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
---|---|---|---|
First Division/Premier League | 89 | 1909-1910 | 2024-2025 |
Second Division | 16 | 1908-1909 | 1977-1978 |
Southern League | 12 | 1896-1897 | 1907-1908 |
FA Cup | 116 | 1896-1897 | 2023-2024 |
League Cup | 51 | 1966-1967 | 2023-2024 |
Charity/Community Shield | 9 | 1920 | 1991 |
Partecipazioni alle coppe europee
[modifica | modifica wikitesto]Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
---|---|---|---|
Coppa dei Campioni / Champions League | 7 | 1961-1962 | 2022-2023 |
Coppa delle Coppe | 6 | 1962-1963 | 1991-1992 |
Coppa UEFA/Europa League | 17 | 1971-1972 | 2024-2025 |
Coppa Intertoto | 1 | 1995 | 1995 |
Conference League | 1 | 2021-2022 | 2021-2022 |
Statistiche individuali
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche aggiornate al 15 dicembre 2024.
Record di presenze
|
Record di reti
|
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]24 trofei
- 1899-1900
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]4 trofei
- Coppa UEFA: 2
Competizioni giovanili
[modifica | modifica wikitesto]- FA Youth Cup: 3
- 1969-1970, 1973-1974, 1989-1990
- 1950
- Milk Cup: 1
- 1990
- 1991, 2009
Tifoseria
[modifica | modifica wikitesto]Il Tottenham gode di un'ampia schiera di sostenitori nel Regno Unito, originari principalmente di North London e delle contee domestiche. L'affluenza allo stadio ha oscillato nel corso degli anni. Dal 1950 al 1962, per cinque volte il Tottenham ha avuto la più alta affluenza media allo stadio d'Inghilterra.[7][8] Nella stagione 2008-2009 era il nono club della Premier League per numero medio di spettatori presenti nel corso del campionato sugli spalti dello stadio di casa e l'undicesimo conteggiando tutte le stagioni della Premier League.[9] Nel 2017-2018, quando ha usato Wembley quale stadio di casa, il club ha fatto registrare la seconda affluenza più alta della Premier League.[10]
Tra i sostenitori celebri del Tottenham Hotspur figurano il filosofo A.J. Ayer, il cantante Phil Collins e l’attore Tom Holland.[11][12][13] Numerosi sono i fans club ufficiali del club sparsi per il mondo,[14] mentre il gruppo indipendente Tottenham Hotspur Supporters' Trust è ufficialmente riconosciuto dalla società quale rappresentante dei tifosi degli Spurs.[15][16]
I tifosi del Tottenham Hotspur utilizzano ampiamente simboli ebraici, poiché la squadra è nata nel quartiere ebraico di Londra ed è sostenuta dalle comunità ebraiche di East London e Northeast London. Si stima che negli anni '30 del XX secolo i sostenitori del Tottenham di origine ebraica fossero un terzo.[17] I primi tre presidenti del club furono uomini d'affari di origine ebraica, già tifosi del club.[17] Oggi il supporto della comunità ebraica per il Tottenham non è maggiore rispetto a quello di altri club inglesi (si stima che il peso odierno di questa comunità sia pari al 5% del totale dei tifosi di calcio in Inghilterra), ma i tifosi avversari continuano a identificare il Tottenham come la squadra della comunità ebraica, spesso facendo ricorso, nei casi più gravi, a cori antisemiti, che si odono dagli anni '60, cori che includono le parole "Yids" or "Yiddos", utilizzate in tono spregiativo per indicare l'origine ebraica.[17][18][19] In risposta alle parole usate come epiteti spregiativi, i sostenitori del Tottenham utilizzano i termini "Yids" o "Yid Army" (esercito Yid) come simbolo identitario dalla fine dagli anni '70.[20]; alcuni espongono stendardi e striscioni con il nome "Yid", contribuendo ad annullare la carica negativa che gli avversari attribuiscono al termine.[21] L'utilizzo del termine "Yid" ("giudaico") è tuttavia controverso, dato che alcuni fanno notare come il ricorso a tale termine sia da ritenere offensivo in quanto "legittima la discriminazione razziale nel calcio",[22][23] Sia il World Jewish Congress che il Board of Deputies of British Jews hanno stigmatizzato e denunciato tale utilizzo.[24] Altre figure quali l'ex premier britannico David Cameron hanno sottolineato come l'utilizzo del termine da parte dei tifosi degli Spurs non sia da intendere in senso offensivo, perché non motivato da odio.[25].
Tra le canzoni più intonate dai tifosi del Tottenham figura Glory Glory Tottenham Hotspur, nata nel 1960-1961 dopo che la squadra ottenne il double vincendo campionato e coppa nazionale, qualificandosi per la prima volta alla Coppa dei Campioni. Il Tottenham esordì in Europa contro i polacchi del Górnik Zabrze, da cui fu sconfitto per 4-2 nella gara di andata del preliminare, in Polonia. La stampa polacca, in riferimento al gioco maschio degli inglesi, scrisse che "non si tratta certo di angeli", parole che suscitarono la curiosa risposta di tre tifosi degli Spurs, i quali, per la sfida di ritorno a White Hart Lane, si vestirono con tre toghe bianche a guisa di angeli, con tanto di sandali, false barbe e recando in mano placche con slogan simil-biblici. Ai tifosi fu concesso l'accesso a bordocampo e la loro presenza invogliò lo stadio a intonare Glory Glory Hallelujah, che ancora oggi si ascolta sugli spalti dello stadio dove gioca il Tottenham e in altri stadi.[26] Per la cronaca, anche la squadra rispose al coro, vincendo per 8-1. L'allenatore dell'epoca, Bill Nicholson, scrisse nella propria autobiografia:
«Ha risuonato un nuovo coro nel calcio inglese nella stagione 1961-1962. Era l'inno Glory, Glory Hallelujah cantato da 60 000 tifosi a White Hart Lane nelle nostre partite europee. Non so come si sia originato o chi l'abbia avviato, ma ha conquistato il campo come un sentimento religioso.»
Quanto al fenomeno dell'hooliganismo, non mancarono gli episodi di violenza negli anni '70 e '80 del XX secolo. A questo proposito vanno citati gli scontri tra i tifosi del Tottenham e quelli del Feyenoord, a Rotterdam per la finale di ritorno della Coppa UEFA 1973-1974, e quelli che si verificarono in occasione delle partite di Coppa UEFA 1983-1984 tra Tottenham e Feyenoord e fra Tottenham e Anderlecht a Bruxelles.[28] Anche se dopo allora le violenze si attenuarono, sono accaduti altri episodi di questo genere.[29][30]
Rivalità
[modifica | modifica wikitesto]Il Tottenham vive un'accesa quanto storica rivalità con i vicini Gunners dell'Arsenal, club nato nel sud di Londra che si trasferì nel North London nel 1913. Entrambe le squadre, con sede nel nord di Londra, danno vita al North London derby, un'accesa sfida che finora ha visto prevalere l'Arsenal, sia in Premier League che in FA Cup e Football League Cup. La rivalità con l'Arsenal nacque, o per lo meno si inasprì, nel 1919 quando i Gunners, giunti sesti in Second Division (allora la seconda divisione nazionale), furono promossi in First Division al posto del Tottenham. Altre accese rivalità vedono contrapposti gli Spurs ai vari cugini londinesi, primi tra tutti ai Blues del Chelsea e agli Hammers del West Ham Utd.
Organico
[modifica | modifica wikitesto]Rosa 2024-2025
[modifica | modifica wikitesto]Rosa, numerazione e ruoli, tratti dal sito ufficiale, sono aggiornati al 19 luglio 2024.[31]
|
|
Staff tecnico
[modifica | modifica wikitesto]Tratto dal sito ufficiale, aggiornato al 1 settembre 2023.[32]
- Allenatore: Ange Postecoglou
- Vice allenatore: Matt Wells
- Vice allenatore: Mile Jedinak
- Collaboratore tecnico: Ryan Mason
- Allenatore dei portieri: Rob Burch
- Responsabile scouting: Peter Braund
- Responsabile medico: Geoff Scott
- Responsabile fisioterapisti: Stuart Campbell
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tottenham, il sogno Champions è realtà[collegamento interrotto], englishfootball.it, 25 agosto 2010.
- ^ (EN) Tottenham reveal new ground plan, BBC Sport UK, 30 ottobre 2008
- ^ (EN) Spurs reveal images of new ground, BBC Sport UK, 15 dicembre 2008
- ^ AIA to become Tottenham Hotspur's new principal partner 13 February 2014 - News - tottenhamhotspur.com
- ^ George Flood, 'All or Nothing: Tottenham Hotspur' - Spurs documentary series released on Amazon Prime, in Evening Standard, 31 agosto 2020. URL consultato il 4 settembre 2020.
- ^ a b c Titolo condiviso.
- ^ (EN) Historical Attendances 1950s, in European Football Statistics. URL consultato il 26 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2006).
- ^ (EN) Historical Attendances 1960s, in European Football Statistics. URL consultato il 26 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2006).
- ^ (EN) Statistics, su FA Premier League. URL consultato il 30 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2010).
- ^ (EN) Premier League 2017/2018 » Attendance » Home matches, su Worldfootball.net. URL consultato il 30 giugno 2018.
- ^ Siobhan Chapman, Key Thinkers in Linguistics and the Philosophy of Language, Edinburgh University Press, 2005, p. 22.
- ^ (EN) Notable Spurs supporters, su mehstg.com, Spurs' famous fans. URL consultato il 26 agosto 2011.
- ^ Scoperta la squadra del cuore di… Spiderman, su minutidirecupero.it. URL consultato il 4 agosto 2022.
- ^ (EN) Find Your Nearest Supporters' Club, su Tottenham Hotspur Football Club. URL consultato il 29 giugno 2018.
- ^ Tottenham Hotspur Supporters' Trust, su thstofficial.com, THST. URL consultato il 30 giugno 2018.
- ^ (EN) An interview with THST, in ShelfsideSpurs. URL consultato il 30 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2018).
- ^ a b c (EN) Martin Cloake e Alan Fisher, Spurs and the Jews: the how, the why and the when, in The Jewish Chronicle, 6 ottobre 2016. URL consultato il 30 giugno 2018.
- ^ (EN) Anna Kessel, Alive and unchecked – a wave of anti-Jewish hate, in The Guardian, UK, 28 ottobre 2007. URL consultato il 30 giugno 2018.
- ^ (EN) David Baddiel, So you think we've kicked racism out of English football, in The Independent, UK, 17 ottobre 2002. URL consultato il 30 giugno 2018.
- ^ (EN) Michael Brenner, Gideon Reuveni (a cura di), Emancipation Through Muscles: Jews and Sports in Europe, pp. 241–245. URL consultato il 30 giugno 2018.
- ^ (EN) Aaronovitch yiddos, in The Times, London, 18 marzo 2007. URL consultato il 30 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2007).
- ^ (EN) Let's forget opposition supporters. Even as a term of endearment, "Yid Army" is offensive, in Jewish News. URL consultato il 22 maggio 2017.
- ^ (EN) David Baddiel, So you think we've kicked racism out of English football?, in The Independent, Londra, 17 ottobre 2002. URL consultato il 15 maggio 2011.
- ^ (EN) Ed Aarons, World Jewish Congress condemns Tottenham fans’ use of ‘Yids’ nickname, in The Guardian, 4 gennaio 2019. URL consultato il 4 gennaio 2019.
- ^ (EN) David Sanderson, Spurs’ Yid Army is not motivated by hate, says Cameron, in The Times, 18 settembre 2013. URL consultato il 30 giugno 2018.
- ^ (EN) Martin Cloake, The Glory Glory Nights:The Official Story of Tottenham Hotspur in Europe, su New Statesman. URL consultato il 25 febbraio 2016.
- ^ (EN) Spurs V Quarabag-Back in Time, su Tottenham Hotspur Football Club. URL consultato il 29 giugno 2018.
- ^ (EN) Vivek Chaudhary, England told: more rioting and you're out, in The Guardian, 19 giugno 2000. URL consultato il 30 giugno 2018.
- ^ (EN) Richard Edwards, 10 fans knifed in Chelsea battle, in London Evening Standard, 12 marzo 2007. URL consultato il 30 giugno 2018.
- ^ (EN) Róisín Gadelrab, Hooligans 'put up their hoods and attacked pub', in The Camden Review, 13 agosto 2010. URL consultato il 30 giugno 2018.
- ^ (EN) Men's First Team Squad, su tottenhamhotspur.com. URL consultato il 6 luglio 2023.
- ^ (EN) First team coaching staff update, su tottenhamhotspur.com, 4 novembre 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tony Matthews, The Official Encyclopaedia of Tottenham Hotspur, Brightspot, 2001, ISBN 0-9539288-1-0.
- Phil Soar, The Hamlyn Official History of Tottenham Hotspur 1882-1998, Hamlyn, 1998, ISBN 0-600-59515-3.
- Bob Goodwin, Spurs: The Illustrated History, Bredon, 2003, ISBN 1-85983-387-X.
- Harry Harris, Tottenham Hotspur Greats, Sportsprint, 1990, ISBN 0-85976-309-9.
- Julian Holland, Spurs – The Double, Heinemann, 1961, no ISBN.
- Ken Ferris, The Double: The Inside Story of Spurs’ Triumphant 1960-61 Season, Mainstream, 1999, ISBN 1-84018-235-0.
- n/k, The Glory Glory Nights, Cockerel, 1986, ISBN 1-869914-00-7.
- Hunter Davies, The Glory Game: A Year in the Life of Tottenham Hotspur, Mainstream, 1985, ISBN 1-85158-003-4.
- Alex Fynn and Lynton Guest, Heroes and Villains: The Inside Story of the 1990-91 Season at Arsenal and Tottenham Hotspur, Penguin, 1991, ISBN 0-14-014769-1.
- Guy Nathan, Barcelona to Bedlam: Venables/Sugar – The True Story, New Author, 1994, ISBN 1-897780-26-5.
- Alex Fynn and H Davidson, Dream On: A Year in the Life of a Premier League Club, Pocket Books, 1996, ISBN 0-671-85509-3.
- Martin Cloake and Adam Powley, We are Tottenham: Voices from White Hart Lane, Mainstream, 2004, ISBN 1-84018-831-6.
- Alison Ratcliffe, Tottenham Hotspur (Rough Guide 11s): The Top 11 of Everything Spurs, Rough Guides, 2005, ISBN 1-84353-558-0.
- Alan Mullery and Paul Trevillion, Double Bill: The Bill Nicholson Story, Mainstream, 2005, ISBN 1-84596-002-5.
- Steve E Hale, Mr Tottenham Hotspur: Bill Nicholson OBE- Memories of a Spurs Legend, Football World, 2005, ISBN 0-9548336-5-1.
- Irving Scholar, Behind Closed Doors: Dreams and Nightmares at Spurs, André Deutsch, 1992, ISBN 0-233-98824-6.
- Mihir Bose, False Messiah: The Life and Times of Terry Venables, André Deutsch, 1996, ISBN 0-233-98998-6.
- Clive Allen, There’s Only One Clive Allen, Weidenfeld and Nicolson, 1987, ISBN 0-213-16953-3.
- Osvaldo Ardiles, Ossie, Sidgewick & Jackson, 1983, ISBN 0-283-98872-X.
- David Bowler, Danny Blanchflower: The Biography of a Visionary, Orion, 1997, ISBN 0-575-06504-4.
- Paul Gascoigne, Gazza: My Story, Headline, 2005, ISBN 0-7472-6818-5.
- David Ginola and Neil Silver, David Ginola: Le Manifique, HarperCollins, 2000, ISBN 0-00-710099-X.
- Jimmy Greaves, Greavsie: The Autobiography, Time Warner, 2004, ISBN 0-7515-3445-5.
- Glenn Hoddle and Harry Harris, Spurred to Success: The Autobiography of Glenn Hoddle, Queen Anne, 1987, ISBN 0-356-12797-4.
- Harry Harris, Klinsmann, Headline, 1995, ISBN 0-7472-1517-0.
- Dave Mackay and Martin Knight, The Real Mackay: The Dave Mackay Story, Mainstream, 2004, ISBN 1-84018-840-5.
- Teddy Sheringham, Teddy, Time Warner, 1999, ISBN 0-7515-2844-7.
- Mel Stein and Chris Waddle, Chris Waddle, Pocket Books, 1998, ISBN 0-671-00495-6.
- Peter Waring, Tottenham Hotspur Head to Head, Breedon Books, 2004, ISBN 1-85983-418-3.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sul Tottenham Hotspur
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Tottenham Hotspur
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, KO) Sito ufficiale, su tottenhamhotspur.com.
- Tottenham Hotspur (canale), su YouTube.
- (EN) Tottenham Hotspur, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (DE, EN, IT) Tottenham Hotspur Football Club, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Tottenham Hotspur Football Club, su int.soccerway.com, Perform Group.
- Tottenham Hotspur Football Club, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN, RU) Tottenham Hotspur Football Club, su eu-football.info.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 265491259 · ISNI (EN) 0000 0004 9482 8924 · LCCN (EN) n50080325 · GND (DE) 1310536945 |
---|