Stagione da incorniciare quella targata 1975-1976, a dispetto di quanto potrebbero far supporre i tre cambi di guida tecnica. Annata da ricordare anche perché sarà l'ultima di Paolo Mazza alla presidenza della SPAL. Si parte con il ritorno in panchina di Francesco Petagna e due novità in squadra: Luciano Aristei a centrocampo e Salvatore Cascella in attacco, che con Angelo Paina e Franco Pezzato formerà un trio straordinario, supportato da Tiziano Manfrin e dallo stesso Aristei.
Petagna viene esonerato dopo il pari interno con il Catanzaro alla tredicesima giornata, gli subentra per una breve parentesi Umberto Pinardi, poi sostituito alla ventunesima dal ritorno di Guido Capello. La formazione estense sarà la quinta più prolifica del campionato, con miglior realizzatore Pezzato, autore di 11 reti in Serie B e 3 in Coppa Italia. Per qualche mese la SPAL accarezza il sogno di tornare in Serie A, poi chiude al settimo posto con 40 punti a sole cinque lunghezze dalle promosse Genoa, Catanzaro e Foggia appaiate in classifica a quota 45.