In campionato il Milan subisce solo 2 sconfitte (entrambe in trasferta) nel girone di andata, che chiude in 1ª posizione a quota 22 punti, tanti quanti quelli realizzati dalla Juventus.[8] anche grazie all'apporto di un attacco prolifico. Alla fine saranno 65 le reti realizzate, con una media di più di due a partita. Nel corso dell'annata i rossoneri si rendono autori di alcune goleade, come il 9-3 inflitto all'Atalanta il 15 ottobre 1972,[9] che costerà di fatto ai bergamaschi la retrocessione per la differenza reti al termine del torneo, chiuso a pari punti con Roma, Sampdoria e Vicenza. La partita contro l'Atalanta è quella con il record di reti segnate complessivamente in Serie A.[10]
Nella prima parte di campionato Rivera e compagni sono secondi alle spalle della Lazio di Tommaso Maestrelli, prima di competere con i romani e la Juventus. Rossoneri e bianconeri continuano poi appaiati fino alla 20ª giornata, quando la Juventus perde il derby con il Torino mentre il Milan batte il Lanerossi Vicenza,[11] guadagnando così 2 punti sui bianconeri.[12][13] A marzo il Milan ha tre punti di vantaggio sulle concorrenti ma la sconfitta del 22 aprile all'Olimpico contro i biancocelesti, con un gol annullato a Chiarugi dall'arbitro Concetto Lo Bello e la conseguente espulsione di Rocco per proteste,[14] rende decisiva l'ultima giornata, in programma il 20 maggio 1973, con i Diavoli avanti di un punto rispetto alle rivali.[10]
Alla penultima giornata, in particolare, il Milan guida la classifica con 44 punti davanti a Juventus e Lazio (unica ad aver battuto i rossoneri nel girone di ritorno), appaiate a quota 43.[3][4] Il Milan, che pochi giorni prima aveva disputato una dispendiosa finale di Coppa delle Coppe, deve affrontare in trasferta il Verona, che batte i rossoneri per 5-3;[15] la Lazio perde nel finale a Napoli[16] e la Juventus, invece, sta pareggiando contro la Roma, ma a pochi minuti dal termine Antonello Cuccureddu segna il gol-vittoria che dà lo scudetto ai bianconeri.[3][4][17] Il Milan chiude così il campionato al 2º posto[3], e questo episodio fu soprannominato la Fatal Verona.[18] Il capitano rossonero Gianni Rivera risulta capocannoniere della competizione con 17 gol, a pari merito con Paolo Pulici e Giuseppe Savoldi.[19][20] La vittoria in contemporanea di tre giocatori del titolo di capocannoniere è un evento rimasto unico nella storia della Serie A.[21]
La stagione si conclude con la Coppa Italia dove il Milan, in qualità di detentore del trofeo, inizia dal secondo turno.[25] I rossoneri chiudono il girone B, nel quale sono inseriti anche Atalanta, Cagliari e Napoli, al 1º posto con 10 punti frutto di 5 vittorie e una sconfitta[25][26] e si qualificano per la finale del 1º luglio 1973 all'Olimpico di Roma contro la Juventus. Circa un mese dopo la Fatal Verona il Milan si prende la rivincita battendo 6-3 dopo i calci di rigore la Juventus nella finale di Coppa Italia, conquistando così la sua terza coppa nazionale[4]. Il match termina 1-1 dopo i tempi supplementari (nel primo tempo al gol bianconero di Roberto Bettega risponde, su rigore, Romeo Benetti). Dal dischetto Schnellinger, ancora Benetti, Chiarugi, Biasiolo e Magherini non falliscono, mentre i bianconeri sbagliano 3 tiri su 5, fissando il risultato sul 5 a 2 per i rossoneri[22].
La divisa è una maglia a strisce verticali della stessa dimensione, rosse e nere, con pantaloncini bianchi e calzettoni neri con risvolto rosso. La divisa di riserva è una maglia bianca con colletto e bordi delle maniche rossi e neri, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi con risvolto nero e rosso.
^ Enzo Bordin, Nereo Rocco prudente e polemico (PDF), su archiviostorico.unita.it, l'Unità, 5 marzo 1973, p. 8. URL consultato il 19 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2014).
^Aggregato alla prima squadra dalla formazione Primavera.
^Partita sospesa per nebbia al minuto 81' dall'arbitro Sig. Gonella sul punteggio (1-0) con rete di Chiarugi al minuto 78', e recuperata il 17 gennaio 1973:
Rodolfo Pagnini, Chiarugi-gol: ed è subito nebbia (PDF), su archiviostorico.unita.it, l'Unità, 18 dicembre 1972, p. 7. URL consultato il 19 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).