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Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Calvizzano)

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Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Calvizzano)
Facciata della chiesa
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneCampania
LocalitàCalvizzano
IndirizzoVia Conte Mirabelli, 38
ReligioneCattolica di rito romano
TitolareSanta Maria delle Grazie
DiocesiDiocesi di Napoli
Consacrazione1596
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1580
Completamento1608

La chiesa di Santa Maria delle Grazie è un luogo di culto di Calvizzano, sito lungo via Conte Mirabelli. Al suo interno è ospitata la Parrocchia di San Giacomo Apostolo.

Cartolina - Chiesa di Santa Maria delle Grazie, 1915.

La chiesa, cinquecentesca, sorse nello stesso luogo dove sorgeva l'antica chiesetta di Santa Maria Annunziata, al centro del paese: essendo questo edificio più antico abbastanza piccolo e non rispondendo più alle esigenze dei fedeli, nel 1550 l'arcivescovo di Napoli Mario Carafa autorizzò l'Universitas Calvizzani ad abbatterla e a costruire nello stesso luogo una nuova chiesa, intitolata a Santa Maria delle Grazie.

La costruzione della nuova chiesa fu iniziata nel 1580; l'edificio fu benedetto nel 1596 e terminato nel 1608 (anche se per il completamento della sagrestia fu necessario aspettare fino al 1746). Fu una chiesa laicale in quanto venivano eletti 25 governatori laici che si interessavano dello stabile, del culto e di tutto ciò che occorreva (l'amministrazione laicale fu abolita nel 1972). Gli oneri venivano soddisfatti grazie alle elemosine.

Dal 1809 è sede della parrocchia di San Giacomo Apostolo Maggiore, trasferitasi qui definitivamente in seguito all'abbandono e alla rovina della chiesa di San Giacomo.[1]

Il 15 febbraio 2015 è stato inaugurato il museo parrocchiale (intitolato a Cristofaro Agliata, politico e storico locale) con la benedizione del vescovo ausiliare di Napoli Salvatore Angerami: esso custodisce ed espone ex voto, calici ed ostensori in argento e oro, datati a partire dal Cinquecento, abiti liturgici ricamati in oro) e l'archivio storico.

Architettura e opere

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Interni della chiesa, anni 30'.
Campanile danneggiato dai fulmini, 1967.

La chiesa presenta una pianta a croce latina a navata unica, lungo la quale si sviluppano un totale di sei cappelle divise per i due lati. Possiede una maestosa cupola, probabilmente disegnata e costruita dall'architetto e scultore napoletano Domenico Antonio Vaccaro, al quale certamente è da attribuire la decorazione a stucco.

Nella chiesa si conservano inoltre i dipinti e le tele di Nicola Vaccaro[2][3], che ha dipinto i tre grandi quadri che adornano la cupola e le cappelle ad essa laterali, e quelle del Domenichino, a cui sono attribuite le tele presenti nelle cappelle minori lungo la navata centrale.

Il soffitto ligneo dorato risale al XVII secolo, precedentemente vi erano solo travi a vista. Esso presenta al suo centro una rappresentazione dell'Assunzione di Maria, opera eseguita nel 1676 dall'artista Andrea Malinconico[4], ai lati invece presenta altri otto quadri, probabilmente rappresentazione delle virtù cardinali, in chiaro stile barocco; il tutto adornato da festoni floreali. Negli angoli del soffitto vi è la rappresentazione dello stemma dei Visconti, consistente in una vipera tortuosa che ingoia un bambino. Le due entrate laterali, con ballatoi e parapetti in piperno furono creati nel 1605, mentre l'entrata centrale fu costruita solo in un secondo momento.

Inizialmente presentava un finestrone centrale sulla facciata, ma nel 1684 fu inserito l'organo a canne e fu murato. La pavimentazione, prima in terra battuta, fu sostituita dal 1744 con mattoni rivestiti a disegno e, dopo l'Unità d'Italia, fu ricoperto di marmo.

È presente anche un piccolo busto dedicato a San Giuseppe Moscati: quando era in vita, venne diverse volte a Calvizzano e fu frequentatore della Chiesa. Il busto fu donato dalla famiglia Morra (che diede anche un sindaco alla città), che lo ospitava.[5]

Il Campanile ha una base quadrata di 7 metri, con una bordura di piperno e quattro colonnini, sempre di piperno, prelevati dalla facciata della Chiesa per decorarla. Alto 45 metri, ha la cuspide poggiante su un globo di rame. L’intero edificio fu ipotizzato di tre piani, con tre campane e con l’orologio a 6 ore (successivamente si aggiunse un orologio moderno). Nel 1833 fu aggiunta la campana per i quarti d’ora. Il quarto piano, realizzato in un secondo momento, fu completato e chiuso da un cupolino con abbellimento in riggiole napoletane policrome e patinate (dal 1967 non più presenti e sostituite da asfalto verde).

Il Campanile della Chiesa andò in parte danneggiato nella notte della Vigilia di Natale del 1696, a causa di un incendio. Pur in modo ridotto, esso fu mantenuto in uso, ma si decise di abbatterlo nel 1712. Nel 1713 si avviarono i lavori per l’edificazione di un nuovo campanile, cioè quello attuale. Nell’estate del 1943, un contingente dell’esercito nazista, nella confusione degli eventi successivi all’armistizio, fece esplodere alcuni colpi di mortaio in direzione della torre campanaria. Nel 1962 e nel 1967 fu parzialmente danneggiato da fulmini, ma fu ristrutturato e dotato di parafulmini.

Particolare della facciata della Chiesa: Orologio con orario a 6 ore.
Particolare della facciata della Chiesa: Orologio con orario a 6 ore.

Voci correlate

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Chiesa di San Pietro (Calvizzano)

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La chiesa di San Pietro è una chiesa di Calvizzano, presente nella frazione e nella via omonima del paese.

Chiesa di San Pietro (Calvizzano)
Ingresso della chiesa
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneCampania
LocalitàCalvizzano
IndirizzoVia San Pietro
ReligioneCattolica di rito romano
TitolarePietro
DiocesiDiocesi di Napoli
Consacrazioneantecedente al 1336
Inizio costruzione1656

La chiesa sorge a poco più di un km dal centro di Calvizzano e fu eretta prima del 1336, come ci testimonia un documento custodito nella Biblioteca apostolica vaticana. Il nome della chiesa, che dà nome all'intera frazione di Calvizzano, secondo diversi storici locali deriva dalla via Antica Consolare Campana, da cui si staccava una deviazione lungo la quale si formò il primo centro abitativo che è l'attuale paese, ed è ricordata storicamente per il passaggio di San Pietro da Napoli a Roma.

L'attuale chiesa risale al 1656, anno della peste che colpì anche Calvizzano: i fedeli avevano infatti lasciato l'abitato e si erano spostati in aperta campagna, dove chiesero al santo protezione dal morbo. Scampato il pericolo, con le loro offerte, i devoti ampliarono e abbellirono la vecchia chiesetta incorporandovi l'originaria abside.[6] Nel 1955, su sollecitazione del cardinale Marcello Mimmi, fu sostituito il fatiscente soffitto ligneo, sostituito da uno intonacato, e la pavimentazione, sostituendo quella di pietra con delle mattonelle. Un'altra ristrutturazione avvenne nel 1971, quando la chiesa fu dotata dell'impianto elettrico, l'altare fu posto a favore dei fedeli astanti e venne intonacata con delle granigliate.[7]

Architettura e opere

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La chiesa è a navata unica. Al suo interno, presenta immagini votive dedicate a San Pietro (raffigurato con le chiavi del Paradiso), alla Madonna delle Grazie e a San Paolo. Nel 1990, fu effettuata un'analisi infrarossi dell'abside, scoprendo l'esistenza sotto le attuali immagini dipinte sull'abside un affresco, rappresentante la Madonna col bambino e con San Pietro e San Paolo ai lati.[7] Sono presenti anche due epigrafi dedicati ai fanciulli e alle sorelle morti "CONDITORIUM INFANTIUM" (cioè durante l'infanzia).

La chiesa presentava un cimitero sottostante, chiuso con la ristrutturazione del 1971 per volontà del parroco locale (ai sepolti furono dedicati gli epigrafi). Presentava anche dei locali adiacenti, tra cui "la casetta dell'Eremita Fra Massimo", che ospitava anziani e bisognosi (abbandonata nel 1971); ma furono abbandonati e demoliti con gli anni perché fatiscenti e inagibili.[7]

Voci correlate

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Chiesa dell'Assunta e di San Ciro Martire

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Chiesa dell'Assunta e di San Ciro Martire (Calvizzano)
Ingresso della chiesa
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneCampania
LocalitàCalvizzano
IndirizzoVia Conte Mirabelli, 35
ReligioneCattolica di rito romano
TitolareMadonna Assunta e San Ciro martire
DiocesiDiocesi di Napoli
Consacrazione1703
Inizio costruzione1701

La Chiesa dell'Assunta e di San Ciro Martire è un edificio religioso di Calvizzano, presente lungo la via Conte Mirabelli, di fronte la chiesa di Santa Maria delle Grazie e a costeggiare l'attuale Piazza Umberto I.

L'edificio fu fatto erigere dalla Congrega dell'Assunta nel 1701, per dotarsi di un luogo di culto personale dove svolgere i propri riti religiosi, a seguito della distruzione della cappella, costruita nel 1620 nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in cui svolgevano i propri riti, a causa di un incendio nel 1696. Fu benedetta il 21 ottobre 1703.[8]

Il 17 agosto 1813 l'altare della chiesa ebbe tramite bolla papale il titolo di "privilegiato perpetuo"; fu poi ristrutturata esternamente nel 1818, anno in cui i Confratelli fecero apporre sull'ingresso una lastra di marmo con le seguenti parole:

(LA)

«EXTRUCTA JAM PRIMUM ÆDE VIRGINI IN CŒLUM ASSUMPTÆ SACRA AD ECCLESIAM SANCTÆ MARIÆ OMNIUM GRATIARUM SUB ANNO MDCXX QUA DEINDE PER IGNEM DISJECTA IN PERVIGILIO DOMINICÆ NATIVITATIS MDCXCVI NOVAM DENIQUE HIC ANNO MDCCCXVIII IN MELIOREM FORMAM REDIGERE STUDUERUNT.»

(IT)

«Edificata un tempo una cappella dedicata a Maria Vergine Assunta in cielo presso la Chiesa Di Maria Santissima Di Tutte Le Grazie intorno all'anno 1620 ed essendo essa andata distrutta a seguito di un incendio nel giorno della vigilia della natività del Signore dell'anno 1696, i Confratelli (della congrega) decisero di edificare qui una nuova cappella a proprie spese nel 1701 e si impegnarono a renderla più bella nell'aspetto esteriore nell'anno 1818.»

La Congrega dell'Assunta è stata dichiarata sciolta il 3 maggio 2004 e la chiesa è passata nelle mani della Parrocchia di San Giacomo Apostolo.[9] Attualmente è in fase di abbandono: è stata utilizzata per riti religiosi solo in qualche occasione particolare; risultando in condizioni carenti. È tutelata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali dal 1997.[10]

Architettura e opere

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La facciata presenta, a incorniciare l'unico ingresso centrale, scolpite delle file di colonne ioniche, prospetticamente poste a rilievo come se volessero rappresentare le colonne di un tempio antico. Su di esse "poggia" il parapetto, su cui affacciano due finestre laterali e un finestrone, centrale, con una rappresentazione religiosa. Al di sopra di esso, infine, vi è un ulteriore finestra a occhio, posta nella parte frontale del tetto spiovente.

È costituita da una sola navata, con l'abside in fondo al lungo locale. La pavimentazione originariamente era in cotto rosso e Inizialmente presentava l'altare in pietra posto in modo tale che la messa fosse svolta dal sacerdote dando spalle ai fedeli; poi nel 1886 fu abbellito l'antico altare con nuovi marmi e staccato dal muro, il pavimento fu ricoperto di mattonelle marmorizzate ed eliminata la balaustra marmorea che separava l'area dei fedeli da quella dei Confratelli.[8] Negli anni settanta del XX secolo, per permettere le funzioni più moderne (in antichità venivano svolte dai prelati alle spalle dei fedeli e non frontalmente), fu costruito un secondo altare frontale.

Sempre negli anni 70', sulla parete sovrastante l'antico altare fu creata una nicchia per ospitare l'immagine di Maria Assunta in cielo, avente ai piedi piccoli angeli a sostenerla. Lungo la navata centrale, per molto tempo, ci fu unicamente una nicchia, poco discosta dall'altezza della balaustra, sul lato sinistro, ed accoglieva la statua di San Ciro Martire (da cui prende nome attualmente la chiesa). Ai lati dell'immagine di Maria Assunta, vi sono due edicole lignee, che ospitano le statue di Sant'Antonio da Padova e San Giuseppe.

Le pareti presentano immagini devozionali, legate a tradizioni locali (i quattro Evangelisti, San Giacomo Apostolo, San Gennaro, San Michele Arcangelo, San Raffaele Arcangelo). Ai due lati del portone d'ingresso campeggiano le icone di San Vincenzo Ferreri e Santa Teresa del Bambin Gesù. Sull'arco sovrastante l'altare storico, c'è una scritta centrale, che indica l'ultimo restauro, avvenuto nel 1989, e il pittore che se ne occupò (Salvatore Alfè). Un piccolo Coro, realizzato in legno, è posto sul portone d'ingresso e, da esso, l'organista accompagnava le funzioni. Accanto all'ingresso, un piccolo ambiente consente ancora oggi di suonare le campane, allocate in una ridottissima torre campanaria. Vi era presente anche un pulpito in legno, a cui vi si accedeva da una scala a chiocciola esterna; ma fu rimosso con le strutturazioni del XX secolo perchè non era più utile.

Voci correlate

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Sindaci di Calvizzano

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Voce principale: Calvizzano#Amministrazione.
Sindaco di Calvizzano
Edificio del municipio. Sulla facciata, un murale dedicato a Francesco Caracciolo, a opera di Ivano Felaco.
StatoItalia (bandiera) Italia
In caricaGiacomo Pirozzi (Lista civica di centrodestra)
da21 Settembre 2020
Eletto daCittadini di Calvizzano
Ultima elezione20-21 Settembre 2020
Prossima elezione2026
Durata mandato5 anni
IndirizzoLargo Caracciolo, 1
Sito webwww.comune.calvizzano.na.it

Di seguito, la lista dei sindaci del comune di Calvizzano, che si sono susseguiti dall'abolizione dei feudi del 1806 nel Regno di Napoli a opera di Gioacchino Murat.

Regno delle Due Sicilie (1806-1860)

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Nel 1806, con l'abolizione dei feudi, l'amministrazione comunale fu ceduta a un Decurionato, capeggiato da un Sindaco.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
settembre 1806 aprile 1807 Gennaro Parola - Sindaco [11]
maggio 1807 novembre 1807 Carlo Visconti - Sindaco [11]
dicembre 1807 aprile 1808 Antonio D'Errico - Sindaco [11]
maggio 1808 dicembre 1808 Castrese Giordano - Sindaco [11]
gennaio 1809 giugno 1810 Luigi Visconti - Sindaco [11]
luglio 1810 febbraio 1811 Nicola Cavallo - Sindaco [11]
marzo 1811 giugno 1811 Ignazio Di Donato - Sindaco [11]
luglio 1811 dicembre 1811 Gennaro Carandente - Sindaco [11]
gennaio 1812 gennaio 1815 Domenico Mirabelli - Sindaco [11]
gennaio 1815 febbraio 1821 Antonio D'Errico - Sindaco [11]
marzo 1821 marzo 1821 Antonio Di Donato - Sindaco [11]
aprile 1821 giugno 1821 Antonio D'Errico - Sindaco [11]
luglio 1821 marzo 1827 Pasquale Cavallo - Sindaco [11]
aprile 1827 febbraio 1833 Nunzio Taglialatela - Sindaco [11]
febbraio 1833 ottobre 1839 Domenico Mirabelli - Sindaco [11]
novembre 1839 dicembre 1844 Nunzio Taglialatela - Sindaco [11]
gennaio 1845 settembre 1851 Annibale Mirabelli - Sindaco [11]
ottobre 1851 dicembre 1859 Giulio Visconti - Sindaco [11]
gennaio 1860 agosto 1860 Francesco Di Donato - Sindaco [11]
agosto 1860 settembre 1861 Luigi Ruggiero - Sindaco [11]

Regno d'Italia (1861-1946)

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Con l'Unità d'Italia, il Decurionato fu sostituito dal Consiglio Comunale.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
settembre 1861 maggio 1863 Giulio Visconti - Sindaco [11]
maggio 1863 maggio 1864 Antonio D'Errico - Sindaco [11]
maggio 1864 aprile 1865 Ovidio Cavallo - Sindaco [11]
dicembre 1865 dicembre 1866 Girolamo Cavallo - Sindaco [11]
gennaio 1867 ottobre 1873 Antonio Di Donato - Sindaco [11]
giugno 1874 giugno 1874 Vito Potenzieri - Sindaco [11]
ottobre 1874 luglio 1896 Annibale Mirabelli - Sindaco [11]
settembre 1896 marzo 1899 Gennaro Mirabelli - Sindaco [11]
aprile 1899 agosto 1902 Antonio Machina - Sindaco [11]
settembre 1902 luglio 1916 Alfredo Di Donato - Sindaco [11]
luglio 1916 marzo 1920 Umberto Castaldi - Sindaco [11]
aprile 1920 ottobre 1923 Luigi Ruggiero - Sindaco [11]
ottobre 1923 luglio 1924 Alfredo Di Donato - Sindaco [11]
luglio 1924 aprile 1926 Umberto Castaldi - Sindaco [11]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
aprile 1926 febbraio 1929 Umberto Castaldi PNF Podestà [11]
febbraio 1929 giugno 1938 Domenico Mirabelli PNF Podestà [11]
giugno 1938 dicembre 1943 Alfredo Revenaz PNF Podestà [1]
Nonno del sindaco
repubblicano omonimo
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1944 1944 Luigi Ruggiero - Sindaco Nominato dal prefetto[1]
1944 11 settembre 1945 Alfonso Ruggiero - Sindaco [1]
11 settembre 1945 5 novembre 1946 Manlio Vadi Commissario [1]

Repubblica italiana (dal 1946)

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Nel 2017, il Comune è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche.[12]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 novembre 1946 giugno 1952 Vincenzo Carandante - Sindaco [1]
1952 1955 Gaetano Morra Lista Civica
(ex-DC)
Sindaco
1955 1956 Arturo Grasso - Sindaco
1956 1964 Antonio Sabatino Lista Civica
(ex-DC)
Sindaco Eletto per due consiliature
1964 1973 Alfredo Revenaz Lista Civica
"La Campana"
(ex-DC)
Sindaco Eletto per due consiliature.
Nella seconda consiliatura
vi è stato consigliere
comunale Giulio Di Donato
1973 1975 Giuseppe Giordano Commissario
4 gennaio 1975 5 settembre 1975 Carlo Di Somma DC Sindaco Dimissionario
5 settembre 1975 1981 Celestino Ferraro DC Sindaco [13][14][15]
1981 6 giugno 1982 Romeo Miraglia Del Giudice Commissario
6 giugno 1982 1986 Luigi Ricciardiello PSI Sindaco [16]
1986 1987 Giuseppe Carandente Giarrusso PCI Sindaco Ex sindaco di
Marano di Napoli
(1975-1976)
18 luglio 1988 23 novembre 1990 Antonio Ruggiero PSI Sindaco [17]
23 novembre 1990 8 aprile 1991 Antonio Migliaccio PCI Sindaco [17]
15 aprile 1991 2 maggio 1992 Luigi Ricciardiello PSI Sindaco [17]
1º luglio 1992 7 giugno 1993 Giuseppe Salatiello DC Sindaco [17]
7 giugno 1993 28 aprile 1997 Giuseppe Salatiello DC Sindaco [17]
28 aprile 1997 14 maggio 2001 Giuseppe Salatiello Lista Civica
(CDX)
Sindaco [17]
14 maggio 2001 24 febbraio 2003 Mario Morra Lista civica
"Insieme per
cambiare"
(Centro)
Sindaco [17]
Figlio di
Gaetano Morra
24 febbraio 2003 27 maggio 2003 Maria Elena Stasi - Commissario
straordinario
[18]
27 maggio 2003 15 aprile 2008 Giacomo Pirozzi Lista Civica
(FI)
Sindaco [17]
15 aprile 2008 30 ottobre 2012 Giuseppe Granata Lista Civica
(PD)
Sindaco [17]
30 ottobre 2012 23 novembre 2012 Ornella Vosa - Commissario
prefettizio
[17]
23 novembre 2012 28 maggio 2013 Ornella Vosa - Commissario
straordinario
[17]
28 maggio 2013 26 luglio 2017 Giuseppe Salatiello Lista Civica
"Per Calvizzano"
(CDX)
Sindaco Deceduto[19]
26 luglio 2017 17 aprile 2018 Lorenzo Grasso Lista Civica
"Per Calvizzano"
(CDX)
Sindaco
facente
funzioni
Scioglimento del
consiglio comunale[20][21]
17 aprile 2018 21 settembre 2020 Luca Rotondi[22],
Gerardo Quaranta,
Francesco Prencipe
Commissari
straordinari
[17]
21 settembre 2020 in carica Giacomo Pirozzi Lista civica
"Calvizzano
Riparte"
(CDX)
Sindaco [17]
  1. ^ a b c d e f Luigi Di Maro, Calvizzano ieri e oggi, sprazzi di storia, Comune di Calvizzano, 1988.
  2. ^ Izzo Mariaclaudia, Nicola Vaccaro (1640 - 1709):un artista a Napoli tra Barocco e Arcadia, Todi, Tau, 2009, pp. 21, 196-197, ISBN 978-88-6244-082-0.
  3. ^ A tutt'oggi la chiesa conserva il documento originale del contratto, stipulato il 9 gennaio 1689 dal notaio Paolo Guarrelli, tra il pittore ed i governatori della chiesa.
  4. ^ Izzo Mariaclaudia, Un'Assunta di Andrea Malinconico a Calvizzano, in Napoli Nobilissima: rivista di tipografia e arte napoletana, volume 4, n. 5, Arte tipografica, 2003, pp. 21-26.
  5. ^ Galiero Raffaele, Il mio paese: cenni storici, Napoli, Laurenziana, 1972.
  6. ^ Russo Carla, Chiesa e comunità nella diocesi di Napoli tra Cinque e Settecento, Napoli, Guida, 1984, p. 286.
  7. ^ a b c Giacomo Di Maria, Una importante scoperta archeologica fa ritrovare a Calvizzano la vera prima Parrocchia degli avi, Centro Studi “Alberto Taglialatela”, Giugliano in Campania, 1992.
  8. ^ a b Raffaele Galiero, Calvizzano: dalle remote origini al IX anno del Littorio,, Napoli, Tipografia Rocco, 1931.
  9. ^ Gazzetta Ufficiale, su www.gazzettaufficiale.it. URL consultato il 18 maggio 2023.
  10. ^ Congregazione dell'Assunta Calvizzano, 1542 ca - 1885 ca, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 3 giugno 2024.
  11. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj Raffaele Galiero, Calvizzano: dalle remote origini al IX anno del Littorio, pagine ottenute da CalvizzanoWeb, Tipografia Rocco, 1931, pp. 70-77.
  12. ^ Fernando Bocchetti, Comune di Calvizzano sciolto per camorra, tre ex amministratori incandidabili. Ecco la sentenza integrale, su TERRANOSTRA | NEWS, 14 dicembre 2018. URL consultato il 16 maggio 2023.
  13. ^ L'Unità - 25 Maggio 1976, pag.21 (PDF), su archivio.unita.news.
  14. ^ L'Unità - 29 Ottobre 1980, pag.30 (PDF), su archivio.unita.news.
  15. ^ L'Unità - 4 Novembre 1980, pag.30 (PDF), su archivio.unita.news.
  16. ^ La Stampa - 26 Maggio 1982, su archiviolastampa.it.
  17. ^ a b c d e f g h i j k l m amministratori.interno.it.
  18. ^ Allegato, su www.gazzettaufficiale.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
  19. ^ Il Mattino, Deceduto il sindaco Salatiello, su ilmattino.it.
  20. ^ Presidenza del Consiglio dei Ministri, Comunicato stampa: scioglimento Consiglio comunale Calvizzano, su governo.it.
  21. ^ A Calvizzano arrivano i commissari dopo lo scioglimento per camorra, su ilmattino.it.
  22. ^ Presidente della Commissione Straordinaria.

Altri Progetti

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Categoria:Calvizzano

Categoria:Liste di sindaci di comuni italiani

Sindaci di Giugliano in Campania

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Di seguito, la lista dei sindaci del comune di Giugliano in Campania, che si sono susseguiti dall'abolizione dei feudi del 1806 nel Regno di Napoli a opera di Gioacchino Murat.[1][2]

Sindaco di Giugliano in Campania
StatoItalia (bandiera) Italia
In caricaNicola Pirozzi (PD)
da5 ottobre 2020
Eletto daCittadini di Giugliano in Campania
Ultima elezione20-21 Settembre 2020
Prossima elezione2026
Durata mandato5 anni
IndirizzoCorso Campano, 200
Sito webwww.comune.giugliano.na.it

Regno delle Due Sicilie (1809-1860)

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1809 1810 Pietro Micillo Sindaco
1810 1811 Orazio Porcelli Sindaco
1812 marzo 1813 Orazio De Blasio Sindaco
marzo 1813 1816 Gennaro Pianese Sindaco
1817 19 gennaio 1819 Donato Di Martino Sindaco
20 gennaio 1819 18 gennaio 1822 Giovanni Taglialatela Sindaco Supplente dal 21
febbraio al 29
marzo 1821:
Michele Pirozzi
19 gennaio 1822 17 luglio 1825 Marco Izzo Sindaco
21 luglio 1825 21 febbraio 1828 Marco Pellegrino Sindaco
25 febbraio 1829 1833 Fabio Marzano Sindaco Supplente dal 1º
ottobre al 30
novembre 1828:
Gennaro Pianese
1834 1836 Antonio Santoro Sindaco
1837 1842 Marco Micillo Sindaco
1843 24 maggio 1849 Domenico Pirozzi Sindaco
25 maggio 1849 14 aprile 1852 Saverio Taglialatela Sindaco
15 aprile 1852 25 novembre 1853 Emilio Del Pezzo Sindaco
28 novembre 1853 1854 Carlo Pianese 2° eletto
funzionante
da sindaco
[3]
1855 19 marzo 1855 Carlo Pianese Sindaco
20 marzo 1855 17 luglio 1858 Domenico Pirozzi Sindaco
18 luglio 1858 1859 Alessio Di Marino 2° eletto[3]
1859 29 luglio 1860 Domenico Pirozzi Sindaco

Regno d'Italia (1861-1946)

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
9 agosto 1860 31 maggio 1864 Felice Pianese Sindaco
1º giugno 1864 21 marzo 1867 Giovanni Di Martino Sindaco Supplente dal 1°
al 13 giugno 1864:
Marco Micillo
(Assessore anziano)
23 marzo 1867 13 agosto 1868 Felice Pianese Sindaco
14 agosto 1868 18 ottobre 1868 Marco Miccillo Sindaco
19 ottobre 1868 28 gennaio 1870 Felice Pianese Sindaco
29 gennaio 1870 10 dicembre 1871 Saverio Cerqua Sindaco Supplente dal 1° al
28 settembre 1871,
dal 1º gennaio al
13 febbraio 1872
e dal 7 al 14
aprile 1873:
Francesco Porcelli
(Assessore anziano)
16 aprile 1873 1885 Aniello Palumbo Sindaco [4]
21 febbraio 1885 1896 Francesco Palumbo Sindaco Deceduto
in carica
4 novembre 1897 9 ottobre 1898 Paolo Sarnelli Pro Sindaco defunto[3]
13 ottobre 1898 17 novembre 1910 Pasquale Palumbo Sindaco
17 novembre 1910 2 marzo 1911 Diego Molfese Commissario
prefettizio
16 marzo 1911 27 aprile 1911 Giovanni Battista Masfara Commissario
prefettizio
8 maggio 1911 1º marzo 1913 Crescenzo De Carlo Sindaco
1º marzo 1913 4 dicembre 1913 Claudio Alberti Commissario
prefettizio
11 dicembre 1913 8 luglio 1914 Pasquale Somma Commissario
prefettizio
15 luglio 1914 17 giugno 1915 Giuliano Taglialatela Sindaco Deceduto
in carica
10 luglio 1915 10 febbraio 1916 Domenico Cante Assessore
anziano
per il sindaco
deceduto
[3]
10 febbraio 1916 8 giugno 1916 Agostino Taglialatela Assessore
funzionante
per il Sindaco
infermo
[3]
8 giugno 1916 10 aprile 1920 Luigi Sarnelli Sindaco
15 aprile 1920 13 maggio 1920 Diego Molfese Commissario
prefettizio
13 maggio 1920 28 ottobre 1920 Giovanni Testa Commissario
prefettizio
30 ottobre 1920 26 ottobre 1922 Antonio Palumbo Sindaco Dimissionario
per non aderire
al PNF
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2 novembre 1922 14 febbraio 1924 Gaetano De Blasio Commissario
prefettizio
[5]
14 febbraio 1924 11 giugno 1927 Giuliano Taglialatela Sindaco
18 giugno 1927 23 marzo 1931 Domenico Micillo PNF Podestà
8 aprile 1931 8 gennaio 1932 Mario De Riso Di Carpinone Commissario
prefettizio
21 gennaio 1932 16 marzo 1940 Giuliano Taglialatela PNF Podestà
16 marzo 1940 24 agosto 1942 Fabrizio Cicala Commissario
prefettizio
[6]
28 agosto 1942 31 ottobre 1942 Feliciano Ciccarelli Commissario
prefettizio
1º novembre 1942 11 novembre 1943 Giuseppe Aprile PNF Podestà [7]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
4 ottobre 1943 16 novembre 1943 assente Gestione Anglo-Americana
16 novembre 1943 12 settembre 1944 Antonio Palumbo Commissario
prefettizio
CLN
23 settembre 1944 19 gennaio 1945 Lorenzo Felepone Commissario
prefettizio
CLN
22 gennaio 1945 19 maggio 1945 Avv. Pasquale Canta Commissario
prefettizio
CLN
2 giugno 1945 24 settembre 1945 Roberto Cardarella Commissario
prefettizio
CLN
1º ottobre 1945 27 ottobre 1946 Nicola Taglialatela Sindaco Acclamato
dal popolo e
confermato
dal Prefetto

Repubblica Italiana

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
27 ottobre 1946 20 marzo 1948 Francesco Frezza PCI Sindaco Deceduto
in carica
5 aprile 1948 26 giugno 1948 Antonio Cuozzo PCI Sindaco
facente
funzioni

(ex assessore
anziano
)
28 giugno 1948 18 gennaio 1950 Aniello Morlando PSI Sindaco Dimissionario
3 febbraio 1950 3 marzo 1950 Antonio Cuozzo PCI Sindaco
facente
funzioni

(ex assessore
anziano
)
3 marzo 1950 3 febbraio 1958 Raffaele Di Nardo PSI Sindaco Dimissionario
perché eletto
Deputato al
Parlamento
21 aprile 1958 4 dicembre 1959 Alberto Taglialatela DC Sindaco Consiglio sciolto
per mancanza di
una maggioranza
4 dicembre 1959 14 gennaio 1961 Aurelio Grasso Commissario
prefettizio
14 gennaio 1961 25 febbraio 1965 Francesco Granata DC Sindaco
25 febbraio 1965 23 settembre 1967 Francesco Pianese PSI Sindaco
23 settembre 1967 12 settembre 1970 Giacomo Mallardo PCI Sindaco
12 settembre 1970 12 febbraio 1972 Andrea Mario Maisto DC Sindaco Consiglio sciolto
per mancanza di
una maggioranza
12 febbraio 1972 7 agosto 1973 Carlo Lessona Commissario
prefettizio
7 agosto 1973 23 luglio 1976 Giacomo Mallardo PCI Sindaco Dimissionario
23 luglio 1976 11 settembre 1978 Francesco Pianese PSI Sindaco
11 settembre 1978 20 ottobre 1980 Giuliano Granata DC Sindaco
20 ottobre 1980 3 dicembre 1981 Andrea Mario Maisto DC Sindaco
3 dicembre 1981 17 gennaio 1983 Giuliano Granata DC Sindaco
31 gennaio 1983 12 ottobre 1983 Giovanni Pianese DC Sindaco
12 ottobre 1983 14 febbraio 1984 Giacomo Mallardo PCI Sindaco Dimissionario
14 febbraio 1984 10 febbraio 1992 Giovanni Pianese DC Sindaco Dimissionario
perché eletto
Consigliere
Regionale
10 febbraio 1992 19 luglio 1993 Pasquale Basile PSDI Sindaco

Elezione diretta del sindaco (dal 1993)

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Nome Mandato Partito Coalizione Carica Note
Inizio Fine
1 Giacomo Gerlini 19 luglio 1993 8 marzo 1995 PDS Sinistra Sindaco Sospeso per
riesame dei
dati elettorali
dal 10 settembre
al 30 dicembre 1993.
Consiglio sospeso
per mancanza di
una maggioranza
2 Fiamma Spena 9 marzo 1995 14 aprile 1995 - - Commissario prefettizio
3 Giacomo Gerlini 14 aprile 1995 17 maggio 2001 PDS Sinistra Sindaco Eletto per due
consiliature
4 Antonio Castaldo 17 maggio 2001 24 giugno 2002 FI Centro-destra Sindaco Consiglio sciolto
per mancanza di
una maggioranza[8]
Bruno Pezzuto 24 giugno 2002 28 maggio 2003 - - Commissario prefettizio
5 Francesco Taglialatela 28 maggio 2003 18 aprile 2008 DS Centro-sinistra Sindaco [9]
6 Giovanni Pianese 18 aprile 2008 30 ottobre 2012 PdL Centro-destra Sindaco Dimissionario[10][11]
Maurizio Vallante,
Giuseppe Ranieri,
Luigia Sorrentino
30 ottobre 2012 10 maggio 2013 - - Commissari prefettizi [12]
Consiglio sciolto
per infiltrazioni
della Camorra[13]
Giuseppe Guetta,
Fabio Giombini,
Luigi Colucci
10 maggio 2013 18 giugno 2015 - - Commissione straordinaria
7 Antonio Poziello 18 giugno 2015 10 febbraio 2020 Lista civica liste civiche di centro-sinistra Sindaco [14]
Consiglio sciolto
per mancanza di
una maggioranza[15]
Umberto Cimmino 10 febbraio 2020 5 ottobre 2020 - - Commissario prefettizio
6 Nicola Pirozzi 5 ottobre 2020 in carica PD Centro-sinistra, M5S Sindaco [16]
  • Mons. Francesco Riccitiello, Giugliano in Campania - Radici Storiche, di Cultura e Civiltà, Giugliano in Campania, Centro Studi Alberto Taglialatela, 1983, pp. 133-137.
  • Emanuele Coppola, 1946/2011 - Le Amministrazioni Democratiche, Giugliano in Campania, Comune di Giugliano in Campania, 2011, pp. 15-17.

Categoria:Giugliano in Campania Categoria:Liste di sindaci di comuni italiani

  1. ^ Riccitiello Mons. Francesco, Giugliano in Campania - Radici Storiche, di Cultura e Civiltà, Giugliano in Campania, Centro Studi Alberto Taglialatela, 1983, pp. 133-137.
  2. ^ Coppola Emmanuele, 1946/2011 - Le Amministrazioni Democratiche, Giugliano in Campania, Comune di Giugliano in Campania, 2011, pp. 15-17.
  3. ^ a b c d e Dicitura presa dal Libro delle Nascite del Comune
  4. ^ Dal 3 febbraio 1884 gli atti di nascita sono stati firmati dal delegato Carlo Marchese (Cancelliere) e a volte da Antonio Rispo (Assessore anziano)
  5. ^ Dall'8 novembre 1923 gli atti di nascita sono firmati dal delegato Avv. Crescenzo De Carlo ("Assessore funzionante per il sindaco impedito")
  6. ^ Gli atti di nascita sono firmati dal delegato Dott. Albenzio Marchitto (Segretario)
  7. ^ Catello Di Girolamo nel suo "Eventi del Settembre '43 a Giugliano" lo definisce come Commissario Prefettizio
  8. ^ GIUGLIANO, L’EX SINDACO ALL’ATTACCO. Il ritratto del personaggio, su internapoli.it.
  9. ^ Giugliano, Taglialatela Sindaco, su internapoli.it.
  10. ^ Giovanni Pianese, è il nuovo sindaco di Giugliano vince al primo turno, su corrierediaversaegiugliano.it.
  11. ^ Si dimette il sindaco di Giugliano, su corrieredelmezzogiorno.corriere.it.
  12. ^ Giugliano: nominato il commissario prefettizio, su internapoli.it.
  13. ^ Camorra, sciolto il Comune di Giugliano, su napoli.repubblica.it.
  14. ^ Giugliano: il ribelle Pd Poziello è il nuovo sindaco, battuto Guarino del centrodestra, su ilmattino.it.
  15. ^ Consiglio comunale sciolto a Giugliano, arriva il commissario prefettizio Cimmino, su ilmattino.it.
  16. ^ Nicola Pirozzi proclamato sindaco di Giugliano: “Trasparenza, legalità e parità di diritti per tutti i cittadini”, su internapoli.it.