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José Ibáñez Martín
José Ibáñez Martín (Valbona, 18 dicembre 1896 – Madrid, 21 dicembre 1969) è stato un politico spagnolo, ministro dell'educazione dal 1939 al 1951 e primo presidente del Consiglio superiore delle ricerche scientifiche. Fu conte consorte di Marín[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Laureato con premio straordinario in giurisprudenza e lettere e filosofia all'Università di Valencia, fu insegnante di geografia e storia all'Instituto de San Isidro, una scuola secondaria di Madrid. Era membro dell'Asociación Católica Nacional de Propagandistas. Collaborò con Miguel Primo de Rivera e fu legato all'Acción Española. Fu collaboratore della rivista omonima del movimento, diretta dal marchese di Quintanar.[1]
Durante la dittatura di Primo de Rivera, Ibáñez, che era segretario del comitato provinciale dell'Unione Patriottica in Murcia e segretario dell'Asociación Católica Nacional de Propagandistas, ebbe gli incarichi di consigliere regionale della Murcia, deputato provinciale, vicepresidente della Deputazione provinciale di Murcia, e, finalmente, presidente della stessa Deputazione provinciale dal 23 settembre 1926 al 5 marzo 1929.[2] Fu inoltre membro dell'Assemblea Nazionale, in rappresentanza della deputazione.[3]
Quando scoppiò la Guerra civile spagnola era stato deputato delle Cortes de la Seconda Repubblica per Confederazione Spagnola delle Destre Autonome (CEDA). Legato alla sollevazione dell'esercito franchista fin dal principio, si occupò di rappresentare gli interessi della dittatura in America Latina.
Dopo la destituzione di Pedro Sainz Rodríguez, resse il ministero dell'educazione nazionale dal 1939 al 1951.[4] In questo periodo, applicò la politica di sottomettere l'istruzione spagnola all'ideologia del regime[5] e alla dottrina della Chiesa cattolica,[6] e continuò l'epurazione della classe docente.
Nel 1939 fu nominato primo presidente del Consiglio superiore delle ricerche scientifiche, organismo che sostituì la vecchia Junta para Ampliación de Estudios e Investigaciones Científicas del periodo monarchico e repubblicano, inglobando altri centri di ricerca prima dispersi.
Lo spirito che lo animava è espresso in queste parole del suo discorso inaugurale:
«Vogliamo una scienza cattolica. Liquidiamo, per tanto, in questa ora, tutte le eresie scientifiche che seccarono e inaridirono i canali del nostro genio nazionale e ci gettarono nell'atonia e nella decadenza. [...] La nostra scienza attuale, in collegamento con quella che nei secoli passati ci definì come nazione e come impero, vuole essere innanzitutto cattolica.[7]»
Al termine del suo mandato, nel 1967, fu nominato presidente onorario vitalizio.
Altri incarichi
[modifica | modifica wikitesto]Ibáñez fu anche procuratore in parlamento (Procurador en Cortes), presidente della Commissione giustizia e presidente del Consiglio di Stato. A partir dal 1958 fu ambasciatore di Spagna in Portogallo, fino alla sua giubilazione nel 1969. Era membro numerario della Real Academia de Jurisprudencia y Legislación, della Real Academia de Bellas Artes de San Fernando e della Real Academia de Ciencias Morales y Políticas.
Ricevette la laurea honoris causa dall'Università cattolica di Santiago del Cile (1938), dall'Università di Siviglia (1956), dall'Università di Oviedo (1960) e dalla Pontificia Università di Salamanca (1966). Nel 1951 fu nominato cavaliere di Collare dell'Ordine civile di Alfonso X il Saggio[8] ed ebbe anche i cavalierati di Gran Croce degli ordini di Carlo III, di Isabella la Cattolica e di San Raimondo di Peñafort.
Famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Contrasse matrimonio con María de los Ángeles Mellado y Pérez de Meca, I contessa di Marín, da cui ebbe i figli: María del Pilar, Víctor, María de la Concepción, José Antonio ed Emilia.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b González Cuevas, op. cit., 1996, p. 100
- ^ Saorín Pérez, Blasco Gil, op. cit., 2017, p. 266
- ^ (ES) Elezioni del 12 settembre 1927 Consultato il 2 dicembre 2011.
- ^ Urquijo Goitia, op. cit., 2008, p. 135
- ^ (ES) Decreto del 29 marzo 1944 (BOE 10 aprile 1944) con cui si stabiliscono nelle università corsi per la formazione politica degli studenti
- ^ (ES) Decreto del 26 gennaio 1944 (BOE 8 febbraio 1944) con cui si stabilisce nelle università spagnole l'insegnamento religioso obbligatorio.
- ^ C. Elías, «Los científicos piden que el CSIC no tenga carácter político», El Mundo, 15 ottobre 2000
- ^ (ES) Boletín Oficial del Estado.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Formentín Ibáñez, Justo, Carrascosa, Alfonso V. y Rodríguez Fraile, Esther, "José Ibáñez Martín y la ciencia española: el Consejo Superior de Investigaciones Científicas", Madrid, CEU Ediciones, 2015, 1ª, 166 pp. ISBN=9788416477043
- (ES) Pedro Carlos González Cuevas, "Habitus" e ideología. El pensamiento político de Francisco Moreno y Herrera, Marqués de la Eliseda, in Cuadernos de Historia Contemporánea, vol. 18, Madrid, Ediciones Complutense, 1996, ISSN 0214-400X .
- (ES) Tomás Saorín Pérez e Yolanda Blasco Gil, Universidad e Hispanidad. Tres décadas de trayectorias entrecruzadas del ministro José Ibáñez Martín y el catedrático exiliado Mariano Ruiz-Funes, in Revista de Indias, LXXVII, n. 269, Madrid, Consejo Superior de Investigaciones Científicas, 2017, pp. 263-304, DOI:10.3989/revindias.2017.009, ISSN 0034-8341 .
- (ES) José Ramón Urquijo Goitia, Gobiernos y ministros españoles en la edad contemporánea, Madrid, CSIC, 2008.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su José Ibáñez Martín
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Breve biografia sul sito web del Consejo Superior de Investigaciones Científicas.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 87982511 · ISNI (EN) 0000 0001 1773 6311 · BAV 495/183389 · LCCN (EN) no2015135542 · GND (DE) 1096810395 · BNE (ES) XX975352 (data) |
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- Politici spagnoli del XX secolo
- Nati nel 1896
- Morti nel 1969
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- Nati a Valbona (Spagna)
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- Conti della Spagna
- Collare dell'Ordine Civile di Alfonso X il Saggio
- Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine di Carlo III
- Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica
- Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine di San Raimondo di Peñafort