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Elise Stefanik
Elise Stefanik | |
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Membro della Camera dei Rappresentanti - New York, distretto n.21 | |
In carica | |
Inizio mandato | 3 gennaio 2015 |
Predecessore | Bill Owens |
Dati generali | |
Partito politico | Repubblicano |
Firma |
Elise Marie Stefanik (Albany, 2 luglio 1984) è una politica statunitense, designata Rappresentante permanente degli Stati Uniti d'America alle Nazioni Unite nella seconda amministrazione Trump e membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato di New York.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata ad Albany, la Stefanik si laureò ad Harvard[1] e successivamente entrò a far parte dell'amministrazione Bush, lavorando anche per Joshua Bolten[2]. Stefanik curò inoltre la preparazione ai dibattiti del candidato alla vicepresidenza Paul Ryan[3].
Nel 2014, quando il deputato democratico Bill Owens annunciò il suo ritiro dalla Camera dei Rappresentanti, Stefanik annunciò la propria candidatura per il seggio, come esponente del Partito Repubblicano. Dopo aver vinto le primarie riuscì ad aggiudicarsi anche le elezioni generali e venne eletta deputata a soli trent'anni, divenendo così la donna più giovane mai eletta al Congresso; prima di lei questo record era appartenuto per oltre quarant'anni alla democratica Elizabeth Holtzman, eletta a trentun anni nel 1973[4][5].
Ideologicamente Stefanik si è schierata contro l'aborto e contro la riforma del sistema sanitario di Barack Obama[6].
L'impeachment di Donald Trump
[modifica | modifica wikitesto]Il 25 settembre 2019 Stefanik ha annunciato che non avrebbe appoggiato la richiesta di impeachment contro Donald Trump.[7] Durante l'udienza del novembre 2019 in cui il Congresso era impegnato ad ascoltare i testimoni in relazione all'inchiesta di impeachment nei confronti di Trump, Stefanik è emersa come il difensore-chiave del presidente Trump.[8][9][10]
Dopo che Joe Biden ha vinto le elezioni presidenziali del 2020 e Trump si è rifiutato di concedere la vittoria pronunciando frasi di frode elettorale, Stefanik ha aiutato Trump negli sforzi per ribaltare i risultati delle votazioni. Ha detto tra l'altro che "più di 140.000 voti provenivano da elettori minorenni, deceduti e altrimenti non autorizzati" nella contea di Fulton, in Georgia. Ha anche espresso "preoccupazioni" riguardo a Dominion Voting Systems, oggetto di numerose teorie cospirative di destra.[11] Nel dicembre 2020, Stefanik ha sostenuto la causa Texas contro Pennsylvania, un tentativo di invertire la sconfitta di Trump[12] presentando una petizione alla Corte Suprema degli Stati Uniti per respingere i risultati certificati in Michigan, Pennsylvania, Wisconsin e Georgia.[13][14][15]
Dopo che una folla di sostenitori pro-Trump ha preso d'assalto il Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021, Stefanik ha condannato la violenza ma ha respinto l'idea che Trump fosse responsabile di quel progetto.[16][17] Ha promosso teorie considerate cospirative su una "elezione rubata",[18] e poche ore dopo l'invasione del Campidoglio, ha votato contro l'accettazione dei voti elettorali della Pennsylvania alle elezioni del 2020.[15][19] Più tardi, a gennaio, ha espresso opposizione all'impeachment di Trump sul suo ruolo nell'incitare all'assalto del Campidoglio.[20]
Il 12 gennaio 2021 l'Università di Harvard ha annunciato che stava rimuovendo Stefanik dal suo Institute of Politics per il suo ruolo nel promuovere false affermazioni di frodi diffuse nelle elezioni presidenziali. Doug Elmendorf, preside della Harvard Kennedy School, ha detto: "Elise ha fatto affermazioni pubbliche sulla frode elettorale nelle elezioni presidenziali di novembre che non hanno alcun fondamento nelle prove, e ha rilasciato dichiarazioni pubbliche su azioni legali relative alle elezioni che non sono corrette". Stefanik, che si era laureata ad Harvard, si è rifiutata di dimettersi ed Elmendorf l'ha rimossa.[21] In risposta Stefanik ha affermato che Harvard aveva "ceduto alla sinistra woke".[22][23][24]
Nel maggio 2021, Stefanik ha descritto Trump come "il più forte sostenitore di qualsiasi presidente quando si tratta di sostenere la Costituzione".[25] Il 14 maggio è stata eletta presidente della Conferenza della Camera Repubblicana (la terza più importante del partito) dopo la rimozione di Liz Cheney.[26]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Stefanik si è sposata il 19 agosto 2017 con Matthew Manda, che lavora nel marketing e nella comunicazione a Saratoga Springs, New York.[27] Dal dicembre 2018 la coppia abita a Schuylerville, New York.[28]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Who is Elise Stefanik?, su politico.com, Politico. URL consultato il 27 gennaio 2015.
- ^ (EN) Meet Elise Stefanik, the Youngest Woman Ever Elected to Congress, su abcnews.go.com, ABC. URL consultato il 27 gennaio 2015.
- ^ (EN) Elise Stefanik wants to go to Congress, su dailycaller.com, The Daily Caller. URL consultato il 27 gennaio 2015.
- ^ Elezioni Usa, Elise Stefanik, 30 anni, la più giovane congresswoman della storia, su repubblica.it, la Repubblica. URL consultato il 27 gennaio 2015.
- ^ Usa, midterm 2014: Elise Stefanik è la donna più giovane mai entrata al Congresso, su rainews.it, Rai. URL consultato il 27 gennaio 2015.
- ^ Midterm. La vittoria della giovanissima pro life Elise Stefanik e la débâcle dell’icona liberal Wendy Davis, su tempi.it, Tempi. URL consultato il 27 gennaio 2015.
- ^ (EN) Brian Mann, Stefanik opposes Trump impeachment, announces position in campaign email, in North Country Public Radio, 25 settembre 2019 (archiviato il 25 settembre 2019).
- ^ (EN) Natalie Andrews, Elise Stefanik's Questioning During Impeachment Hearings Draws GOP Cheers, in The Wall Street Journal, 16 novembre 2019. URL consultato il 16 novembre 2019.
- ^ (EN) Mike DeBonis, Elise Stefanik emerges in impeachment hearings as key Trump defender - and GOP celebrity, in The Washington Post, 16 novembre 2019. URL consultato il 16 novembre 2019 (archiviato il 16 novembre 2019).
- ^ (EN) Alan Fram, GOP woman gets outsized role at impeachment hearing, in Associated Press, 16 novembre 2019. URL consultato il 16 novembre 2019 (archiviato il 17 novembre 2019).
- ^ (EN) Daniel Dale, Fact check: Elise Stefanik tried to get election overturned, promoted election lies, su CNN, 2021. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (EN) Stefanik endorses suit seeking to overturn election. URL consultato il 12 gennaio 2021.
- ^ (EN) Chris Bragg, Stefanik endorses suit seeking to overturn election, su Times Union, 10 dicembre 2020. URL consultato il 1o dicembre 2020.
- ^ (EN) Motion of U.S. Representative Mike Johnson and 105 Other Members for leave to file amicus brief (PDF), su Supreme Court of the United States. URL consultato l'11 dicembre 2020.
- ^ a b (EN) Karen Yourish, Larry Buchanan e Denise Lu, The 147 Republicans Who Voted to Overturn Election Results, su NYTimes.com, 7 gennaio 2021.
- ^ (EN) Scott Atkinson, Stefanik condemns violence; doesn't fault Trump, su wwnytv.com, 2021. URL consultato il 7 gennaio 2021.
- ^ (EN) David Sommerstein, Stefanik decries "violence in any form" as mob storms Capitol, su NCPR. URL consultato il 7 gennaio 2021.
- ^ (EN) 'Trumpification' of the GOP will persist, in The Hill. URL consultato il 12 gennaio 2021.
- ^ (EN) Jolie Sherman, Stefanik to join GOP House coalition to object to Electoral College results, 5 gennaio 2021. URL consultato il 10 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2021).
- ^ (EN) Stefanik opposes impeachment, wants "a peaceful transition of power", su WMNYTV, 2021. URL consultato l'11 gennaio 2021.
- ^ (EN) Stephanie Murray, Harvard removes Republican Elise Stefanik from advisory committee, in POLITICO, 12 gennaio 2021. URL consultato il 12 gennaio 2021.
- ^ (EN) Republican accuses Harvard of 'caving to the woke left' after school cuts ties, in the Guardian, 12 gennaio 2021. URL consultato il 12 gennaio 2021.
- ^ (EN) Jennifer Bendery, GOP Rep. Elise Stefanik Loses Harvard Post For Lying About Election Fraud, su HuffPost, 12 gennaio 2021. URL consultato il 12 gennaio 2021.
- ^ (EN) Emilie Munson, Harvard Institute of Politics removes Stefanik from advisory role, in Times Union, 12 gennaio 2021. URL consultato il 12 gennaio 2021.
- ^ (EN) Catie Edmondson, Auditioning to replace Cheney, Stefanik calls Trump ‘the strongest supporter’ of the Constitution., in The New York Times, 6 maggio 2021. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ (EN) Emily Jacobs e Juliegrace Brufke, Rep. Elise Stefanik wins GOP conference chair vote to replace Liz Cheney, in New York Post, 14 maggio 2021. URL consultato il 14 maggio 2021.
- ^ (EN) Weddings: Elise Stefanik, Matthew Manda, in The New York Times, 20 agosto 2017. URL consultato il 20 agosto 2017.
- ^ (EN) Lauren Stanforth, U.S. Rep. Elise Stefanik moves to Saratoga County, su Times Union, 10 dicembre 2018.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Elise Stefanik
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 5957156317466202350004 · LCCN (EN) no2019096361 · GND (DE) 1348100842 |
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