Paul Ryan | |
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62º Speaker della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti d'America | |
Durata mandato | 29 ottobre 2015 – 3 gennaio 2019 |
Predecessore | John Boehner |
Successore | Nancy Pelosi |
Membro della Camera dei rappresentanti | |
Durata mandato | 3 gennaio 1999 – 3 gennaio 2019 |
Predecessore | Mark Neumann |
Successore | Bryan Steil |
Circoscrizione | Wisconsin, distretto n.1 |
Dati generali | |
Partito politico | Repubblicano |
Firma |
Paul Davis Ryan (Janesville, 29 gennaio 1970) è un politico statunitense, membro della Camera dei rappresentanti per lo stato del Wisconsin dal 1999 al 2019 e speaker dell'assemblea dal 2015 al 2019.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Quartogenito di Paul e Betty Ryan, il giovane Paul usufruì dei benefits del Social Security Act dopo l'improvvisa morte del padre. Mettendo da parte quel denaro, Ryan riuscì a pagare le tasse universitarie. Durante gli studi Ryan lavorò come stagista nell'ufficio del senatore Bob Kasten. Dopo aver conseguito due bachelor in economia e scienze politiche, il giovane Paul andò a lavorare come assistente del senatore del Kansas Sam Brownback. Fra le sue occupazioni, si ricorda l'impiego come speechwriter (scrittore di discorsi) per alcuni politici repubblicani molto influenti fra cui Jack Kemp e William J. Bennett.
Nel 1998 fu eletto alla Camera dei rappresentanti. Da allora Ryan fu sempre riconfermato con ampi margini di voto, sempre superiori al 60% delle preferenze.
Candidato Vicepresidente con Mitt Romney (2012)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2012 fu scelto come candidato alla vicepresidenza da Mitt Romney. Il team repubblicano Romney-Ryan è sconfitto da quello democratico Obama-Biden alle elezioni presidenziali del 2012.
Speaker della Camera dei Rappresentanti (2015-2019)
[modifica | modifica wikitesto]Il 29 ottobre del 2015 è stato eletto alla carica di speaker della Camera in sostituzione di John Boehner, dimissionario a causa della spaccatura interna al Partito Repubblicano tra l'establishment e l'ala destra rappresentata dal Tea Party. La candidatura di Ryan, il più giovane Speaker dal 1869, riesce a ricostruire l'unità del partito.[1].
Durante la stagione delle primarie repubblicane tra il 2015-16 e la successiva campagna presidenziale di Donald Trump, Ryan rilascia dichiarazioni apertamente critiche contro di lui. Benché annunci pubblicamente il 2 giugno 2016 il sostegno al vincitore delle primarie GOP, crede, come altri politici, che Trump sarà sconfitto da Hillary Clinton. La clamorosa vittoria di Trump lo trova spiazzato: seguono altri attriti, più o meno sotterranei, tra i due politici durante l'inizio del mandato presidenziale del tycoon newyorchese.
L'11 aprile 2018 Ryan annuncia l'intenzione di non ricandidarsi per le elezioni congressuali come rappresentante, ritirandosi dalla politica attiva al termine del proprio mandato, rimanendo fino alla fine della legislatura speaker della Camera dei Rappresentanti. Il 3 gennaio 2019 cessa la carica da Speaker e si ritira.
Vita privata e posizioni politiche
[modifica | modifica wikitesto]Sposato e con tre figli, Paul Ryan è un noto conservatore: è contrario all'aborto, favorevole alle unioni civili, lotta per l'abolizione di alcune tasse, come quella sul guadagno in conto capitale o l'imposta sul reddito delle società; è favorevole alla privatizzazione di Medicare.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Paul Ryan Accepts Gavel, Becomes New Speaker of the House, su newsweek.com, Newsweek. URL consultato il 29 ottobre 2015.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Paul Ryan
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paul Ryan
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 422149106270468492205 · ISNI (EN) 0000 0000 9096 6896 · LCCN (EN) no2010164774 · GND (DE) 1031881727 |
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