Indice
Sweetener
Sweetener album in studio | |
---|---|
Artista | Ariana Grande |
Pubblicazione | 17 agosto 2018 |
Durata | 47:25 |
Dischi | 1 |
Tracce | 15 |
Genere | Contemporary R&B[1] Pop[1][2][3] Trap[3][4] |
Etichetta | Republic |
Produttore | ILYA, Max Martin, Pharrell Williams, Hitboy, Tommy Brown, Brian Malik Baptiste, Charles Anderson, Michael Foster |
Registrazione | luglio 2016–2018[5] |
Formati | CD, LP, MC, download digitale, streaming |
Note | Miglior album pop vocale 2019 |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Austria[6] (vendite: 7 500+) Brasile[7] (vendite: 20 000+) Francia[8] (vendite: 50 000+) Italia[9] (vendite: 25 000+) Messico[10] (vendite: 30 000+) Portogallo[11] (vendite: 3 500+) Spagna[12] (vendite: 20 000+) Svezia[13] (vendite: 15 000+) |
Dischi di platino | Australia[14] (vendite: 70 000+) Canada (2)[15] (vendite: 160 000+) Danimarca[16] (vendite: 20 000+) Finlandia (2)[17] (vendite: 40 000+) Norvegia[18] (vendite: 20 000+) Nuova Zelanda[19] (vendite: 15 000+) Polonia (3)[20] (vendite: 60 000+) Regno Unito[21] (vendite: 300 000+) Singapore[22] (vendite: 10 000+) Stati Uniti (2)[23] (vendite: 2 000 000+) Svizzera[24] (vendite: 20 000+) |
Ariana Grande - cronologia | |
Logo | |
Singoli | |
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Sweetener è il quarto album in studio della cantante statunitense Ariana Grande, pubblicato il 17 agosto 2018 dalla Republic Records.[25]
L'album, composto da un totale di 15 tracce, contiene collaborazioni con Missy Elliott, Nicki Minaj e Pharrell Williams, e fa da seguito al suo terzo album Dangerous Woman del 2016.
Il primo singolo ufficiale, No Tears Left to Cry, è stato pubblicato il 20 aprile 2018 e si è rivelato un successo commerciale per la cantante, raggiungendo la top 10 delle classifiche ufficiali di oltre 20 Paesi. Il primo singolo promozionale, The Light Is Coming,[26] in collaborazione con la rapper Nicki Minaj, è stato presentato il 2 giugno 2018 al Wango Tango[27] ed è stato messo in commercio il 20 giugno 2018 insieme al pre-ordine dell'album.[28] Il secondo singolo ufficiale, God Is a Woman, è stato pubblicato il 13 luglio insieme al video ufficiale.[29]
Nel 2019 Sweetener ha vinto il Grammy Award al miglior album pop vocale, segnando la prima vittoria di Grande in questa categoria.[30]
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]Le sessioni di scrittura e di produzione dell'album sono iniziate dopo l'uscita di Dangerous Woman nel 2016.[31] A inizio 2017 la cantante ha confermato più volte via Twitter di avere un album pronto.[32] Secondo quanto dichiarato da Grande e dal suo team, la produzione dell'album è stata affidata principalmente ai produttori Max Martin e Pharrell Williams, e la cantante ha collaborato alla scrittura di ogni canzone.[33] L'album è stato completato ufficialmente il 2 marzo 2018 a seguito di una sessione di ascolto con il manager Scooter Braun;[34] a fine maggio la cantante ha affermato di avere aggiunto cinque canzoni alle dieci già confermate nella tracklist.[35]
Composizione
[modifica | modifica wikitesto]Sweetener è un album prevalentemente basato sui generi pop, R&B e trap,[2][1][3][4] con elementi dance pop,[36][37] disco,[38] new wave,[39] hip hop[40] e soul.[36] L'album include melodie e armonie complesse e variegate e include sia brani uptempo che ballate più soft.[41]
In un'intervista con Zach Sang la cantante ha spiegato che la cosa «che amo di più di questo progetto dal punto di vista sonoro è che ciò che ho fatto davvero è stato cantare nel mio dolce registro inferiore».[42]
L'album esplora temi come l'amore, l'intimità sessuale, le relazioni tossiche, la femminilità, l'ansia, la perseveranza durante le difficoltà e diversi eventi e aspetti della vita personale dell'interprete, tra cui il fidanzamento con Pete Davidson e l'attentato di Manchester dell'anno precedente.[43][44]
Promozione
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver condiviso su Instagram un'anteprima della canzone Get Well Soon il 31 dicembre 2017, la cantante ha smesso di usare i social fino al 17 aprile 2018, data in cui è stata pubblicata una breve anteprima dell'imminente singolo No Tears Left to Cry.[45] Nei giorni antecedenti, il team di Grande ha inviato ad amici, familiari e collaboratori della cantante delle felpe con la scritta ʎɹɔ oʇ ʇɟǝl sɹɐǝʇ ou, indossate in diverse foto condivise su Instagram con lo scopo di pubblicizzare la pubblicazione del singolo,[46] avvenuta il 20 aprile 2018 insieme al rispettivo videoclip.[45]
Nella prima settimana di pubblicazione, il singolo ha debuttato alla terza posizione della Billboard Hot 100 con oltre 100.000 copie vendute e 36.900.000 ascolti in streaming,[47] diventando così il debutto più alto della cantante in questa classifica assieme a Problem del 2014.[48] Il singolo ha reso Grande l'unica cantante nella storia di questa classifica ad aver debuttato nella top 10 con ogni primo singolo dei suoi primi quattro album.[49] Inoltre è stato certificato disco di platino dalla Recording Industry Association of America per aver venduto un milione di copie negli Stati Uniti.[50]
Il titolo dell'album, di alcuni dei brani contenuti nella lista tracce e alcuni dei suoi temi principali sono stati invece annunciati da Grande in occasione del The Tonight Show del 1º maggio 2018, nella quale si è esibita con No Tears Left to Cry.[51] Il 2 giugno 2018 la cantante si è esibita al Wango Tango in California, concludendo il suo set con una performance di No Tears Left to Cry e un'anteprima di The Light Is Coming,[52] estratto come primo brano promozionale il 20 giugno 2018 solo in download digitale e streaming insieme al pre-ordine dell'album.[26][53] Realizzato in collaborazione con la rapper Nicki Minaj, il singolo è stato per Grande il secondo ingresso dell'anno nella Billboard Hot 100.[54]
Il 26 giugno, in onore del suo compleanno, la cantante ha reso disponibile per l'ascolto Raindrops (An Angel Cried), traccia d'apertura dell'album.[55] Il 13 luglio è uscito sotto formato di download digitale e nelle piattaforme streaming il secondo singolo ufficiale God Is a Woman, accompagnato dal videoclip, reso disponibile su YouTube lo stesso giorno[56] Esso ha raggiunto l'ottava posizione della Billboard Hot 100, diventando così il terzo ingresso dell'anno per la cantante e la decima top 10 della sua carriera.[57]
L'8 agosto 2018 sono state annunciate tre date di concerti promozionali a New York, Chicago e Los Angeles, con il titolo di The Sweetener Sessions, in collaborazione con American Express. Il 28 agosto dello stesso anno è stato annunciato un quarto concerto a Londra in collaborazione con Capital Up Close. Due mesi più tardi, la cantante ha invece svelato le date nordamericane dello Sweetener World Tour.[58]
Il 18 settembre è stato pubblicato come terzo ed ultimo singolo ufficiale Breathin, nona traccia dell'album,[59] che ha raggiunto la dodicesima posizione della Billboard Hot 100.[54]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Recensione | Giudizio |
---|---|
AllMusic[41] | |
NME[60] | |
Pitchfork[2] | 8.1/10 |
Rolling Stone[61] | |
The Daily Telegraph[1] | |
The Independent[62] |
Sweetener è stato accolto in modo molto positivo dalla critica musicale, ottenendo sul sito Metacritic una punteggio medio di 81 su 100.[63] Nella sua recensione per la rivista NME, Douglas Greenwood ha descritto Sweetener come «una grintosa, grandiosa e spesso inaspettata collezione di vero pop esplosivo».[60] Sul New York Times, Jon Pareles ha descritto la voce di Ariana Grande «setosa, traspirante o tagliente, fluttuare attraverso lunghi melogrammi o battere brevi frasi R&B, è sempre flessibile e dispersa nell'aria, mai forzata [...] La signora Grande naviga sopra qualsiasi mischia, passata o presente. Il suo aplomb è il suo trionfo».[64]
Jillian Mapes su Pitchfork scrive: «Dopo anni di ricerca, Ariana Grande ha trovato la sua vera voce. Sweetener è un album pop esemplare che si irradia con gioia non ostentata e amore ritrovato».[2] Brittany Spanos del Rolling Stone lo ha definito «il miglior album di Grande e uno dei migliori del 2018».[61] Anche Kate Solomon sul The Independent ha commentato che la musica incisa sull'album è «spesso inaspettata, a volte in senso buono, è un album di un artista in divenire, che cerca di andare avanti, sebbene riluttante a rinunciare completamente alle vecchie idee».[62] Neil McCormick del The Daily Telegraph ha dichiarato che «la qualità delle canzoni è alta, anche se ci sono momenti in cui non riescono a dimostrare che la teen queen è ormai cresciuta» e che «Sweetener è una deliziosa confezione», riservando commenti meno favorevoli agli ospiti Nicki Minaj e Missy Elliott.[1]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- E! People's Choice Awards[65]
- 2018 – Nominaton Album dell'anno
- Grammy Awards 2019[30]
- iHeartRadio Music Awards[66]
- 2019 – Pop Album of the Year
Altri riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Rivista | Lista | Posizione |
---|---|---|
Billboard | 50 Best Albums of 2018 | 1[67] |
Complex | The Best Albums of 2018 | 4[68] |
Entertainment Weekly | The 20 Best Albums of 2018 | 3[69] |
Flavorwire | The Best Albums of 2018 | 4[70] |
The Line of Best Fit | The Best Albums of 2018 | 13[71] |
The New York Times | The 28 Best Albums of 2018 | 7[72] |
Noisey | The 100 Best Albums of 2018 | 3[73] |
National Public Radio | The 50 Best Albums of 2018 | 22[74] |
Pitchfork | The 50 Best Albums of 2018 | 11[75] |
Rolling Stone | The 50 Best Albums of 2018 | 5[76] |
The 20 Best Pop Albums of 2018 | 2[77] | |
Stereogum | The 50 Best Albums Of 2018 | 3[78] |
Uproxx | The 50 Best Albums Of 2018 | 5[79] |
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Raindrops (An Angel Cried) – 0:37 (Bob Gaudio)
- Blazed (feat. Pharrell Williams) – 3:16 (Pharrell Williams)
- The Light Is Coming (feat. Nicki Minaj) – 3:48 (Pharrell Williams, Onika Maraj, Ariana Grande)
- R.E.M – 4:05 (Pharrell Williams)
- God Is a Woman – 3:17 (Ariana Grande, Ilya Salmanzadeh, Savan Kotecha, Max Martin, Rickard Göransson)
- Sweetener – 3:28 (Pharrell Williams, Ariana Grande)
- Successful – 3:47 (Pharrell Williams)
- Everytime – 2:52 (Ariana Grande, Ilya Salmanzadeh, Savan Kotecha, Max Martin)
- Breathin – 3:18 (Ariana Grande, Ilya Salmanzadeh, Savan Kotecha, Peter Svensson)
- No Tears Left to Cry – 3:25 (Ariana Grande, Max Martin, Savan Kotecha, KnocDown)
- Borderline (feat. Missy Elliott) – 2:57 (Pharrell Williams, Melissa Arnette Elliott)
- Better Off – 2:51 (Tommy Brown, Chauncey Hollis, Brian Baptiste, Kim Krysiuk, Ariana Grande)
- Goodnight n Go – 3:09 (Tommy Brown, Charles Anderson, Michael Foster, Ariana Grande, Victoria McCants)
- Pete Davidson – 1:13 (Ariana Grande, Tommy Brown, Charles Anderson, Victoria McCants)
- Get Well Soon – 5:22 (Pharrell Williams, Ariana Grande)
- Note
- Tutte le tracce (eccetto la #4 e la prima lettera della #5) sono stilizzate in minuscolo.
- Raindrops (An Angel Cried) è una cover a cappella di An Angel Cried, canzone del 1964 scritta da Bob Gaudio e eseguita dai Four Seasons.
- Goodnight n Go contiene sample melodici e lirici di Goodnight and Go (2006), scritta e eseguita da Imogen Heap.
- Get Well Soon contiene 40 secondi di silenzio alla fine del brano, che porta la durata complessiva della traccia a 5:22 - numero coincidente con la data dell'attentato alla Manchester Arena, accaduto il 22 maggio (5/22 in formato internazionale) del 2017.
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Musicisti
- Ariana Grande – voce, cori (tracce 9 e 10)
- Pharrell Williams – voce (traccia 2), voce aggiuntiva (tracce 4 e 6)
- Nicki Minaj – voce (traccia 3)
- Andrew Coleman – arrangiamento (tracce 2, 4, 6, 7 e 11)
- Mike "Miguel Milliones" Larson – arrangiamento (tracce 2, 3, 6, 7, 11 e 15), programmazione aggiuntiva (tracce 3 e 4)
- ILYA – cori e chitarra (tracce 5 e 9), batteria, tastiera e programmazione (tracce 5, 8, 9 e 10), basso (tracce 8 e 9), percussioni (traccia 10)
- Rickard Göransson – chitarra (traccia 5)
- Max Martin – basso, batteria e programmazione (tracce 8 e 10), tastiera (tracce 8, 9 e 10), percussioni (traccia 10)
- Missy Elliott – voce (traccia 11)
- Peter Lee Johnson – strumenti ad arco (traccia 12 e 14)
- Produzione
- Ariana Grande – produzione esecutiva
- Scooter Braun – produzione esecutiva
- Randy Merrill – mastering
- ILYA – produzione (tracce 1, 5, 8-10), missaggio (traccia 1)
- Max Martin – produzione (traccia 1, 8 e 10)
- Sam Holland – registrazione (tracce 1, 8-10)
- Cory Bice – assistenza alla registrazione (tracce 1, 8-10)
- Jeremy Mertola – assistenza alla registrazione (tracce 1, 8-10)
- Pharrell Williams – produzione (tracce 2-4, 6, 7, 11 e 15)
- Phil Tan – missaggio (tracce 2, 4, 6, 11 e 15)
- Bill Zimmerman – ingegneria del suono aggiuntiva (tracce 2, 4, 6, 7, 11 e 15)
- Andrew Coleman – registrazione e montaggio digitale (traccia 2, 4, 6, 7 e 11)
- Mike Larson – registrazione e montaggio digitale (tracce 2, 3, 4, 6, 7, 11 e 15)
- Thomas Cullison – assistenza alla registrazione (tracce 2, 3, 6, 7, 11 e 15)
- Ben "Bengineer" Sedano – assistenza alla registrazione (tracce 2, 3, 6 e 11)
- Manny Marroquin – missaggio (traccia 3)
- Scott Desmarais – assistenza al missaggio (traccia 3)
- Chris Galland – assistenza al missaggio (traccia 3)
- Robin Florent – assistenza al missaggio (traccia 3)
- Jacob Dennis – assistenza alla registrazione (tracce 3 e 6)
- Ramon Rivas – assistenza alla registrazione (traccia 3)
- Brendan Morawski – assistenza alla registrazione (traccia 3)
- Ambry "Big Juice" Delaine – registrazione voce di Minaj (traccia 3)
- Kris Crawford – assistenza alla registrazione (traccia 3)
- Manny Park – assistenza alla registrazione (traccia 3)
- Guillermo Lefeld – assistenza alla registrazione (traccia 4)
- Jon Sher – assistenza alla registrazione (traccia 4)
- Serban Ghenea – missaggio (tracce 5, 8, 9, 10, 12-14)
- John Hanes – assistenza al missaggio (tracce 5, 8, 9, 10, 12-14)
- David Kim – assistenza alla registrazione (traccia 6)
- Chris Khan – assistenza alla registrazione (traccia 6)
- Iain Findlay – assistenza alla registrazione (traccia 6)
- Hart Gunther – assistenza alla registrazione (traccia 7)
- Noah Passovoy – registrazione (traccia 9)
- Hitboy – produzione (traccia 12)
- Tommy Brown – produzione (tracce 12, 13 e 14)
- Brian Malik Baptiste – produzione (traccia 12)
- Charles Anderson – produzione (tracce 13 e 14)
- Michael Foster – produzione (traccia 13)
Successo commerciale
[modifica | modifica wikitesto]Nella Billboard 200 statunitense Sweetener ha debuttato al primo posto con 231 000 unità di vendita di cui 127 000 copie pure fisiche e digitali, diventando il terzo album numero uno di Ariana Grande. È risultato il secondo maggiore debutto femminile del 2018, dietro ad Invasion of Privacy di Cardi B, a cui è secondo anche per quanto riguarda le riproduzioni in streaming delle singole tracce (Sweetener ne ha accumulate 126,7 milioni nella prima settimana).[80] La settimana seguente è sceso alla 4ª posizione aggiungendo altre 75 000 unità al suo totale, registrando un decremento di vendite del 67%.[81]
Nella Official Albums Chart britannica ha segnato il secondo album numero uno della cantante e il suo miglior debutto, con 44 755 unità totalizzate di cui 17 449 derivanti dallo streaming.[82] È sceso al 3º posto nella seconda settimana vendendo 15 921 unità aggiuntive.[83] Anche in Irlanda è diventato il suo secondo album numero uno, trascorrendo due settimane in cima alla classifica.[84] Nella classifica redatta dalla FIMI italiana ha completato due settimane consecutive al primo posto.[85] In Australia ha esordito in prima posizione, divenendo il terzo disco numero uno consecutivo della cantante.[86]
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifiche settimanali
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2018-22) | Posizione massima |
---|---|
Argentina[87] | 10 |
Australia[88] | 1 |
Austria[88] | 4 |
Belgio (Fiandre)[88] | 1 |
Belgio (Vallonia)[88] | 1 |
Canada[89] | 1 |
Corea del Sud[90] | 24 |
Danimarca[88] | 2 |
Estonia[91] | 1 |
Finlandia[88] | 1 |
Francia[88] | 2 |
Germania[88] | 3 |
Giappone[92] | 5 |
Grecia[93] | 1 |
Irlanda[94] | 1 |
Italia[88] | 1 |
Lettonia[95] | 2 |
Messico[10] | 1 |
Norvegia[88] | 1 |
Nuova Zelanda[88] | 1 |
Paesi Bassi[88] | 1 |
Polonia[96] | 1 |
Regno Unito[97] | 1 |
Repubblica Ceca[98] | 1 |
Slovacchia[99] | 1 |
Spagna[88] | 1 |
Stati Uniti[89] | 1 |
Svezia[88] | 1 |
Svizzera[88] | 1 |
Ungheria[100] | 6 |
Classifiche di fine anno
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2018) | Posizione |
---|---|
Australia[101] | 16 |
Belgio (Fiandre)[102] | 33 |
Belgio (Vallonia)[103] | 90 |
Canada[104] | 35 |
Danimarca[105] | 48 |
Estonia[106] | 24 |
Francia[107] | 101 |
Irlanda[108] | 13 |
Islanda[109] | 45 |
Italia[110] | 64 |
Messico[10] | 19 |
Nuova Zelanda[111] | 27 |
Paesi Bassi[112] | 20 |
Regno Unito[113] | 16 |
Spagna[114] | 50 |
Stati Uniti[115] | 38 |
Svezia[116] | 48 |
Svizzera[117] | 88 |
Classifica (2019) | Posizione |
Australia[118] | 43 |
Belgio (Fiandre)[119] | 56 |
Belgio (Vallonia)[120] | 170 |
Canada[121] | 34 |
Danimarca[122] | 66 |
Francia[123] | 167 |
Irlanda[124] | 28 |
Islanda[125] | 60 |
Lettonia[126] | 67 |
Messico[127] | 62 |
Nuova Zelanda[128] | 31 |
Regno Unito[129] | 50 |
Stati Uniti[130] | 32 |
Svezia[131] | 97 |
Classifica (2020) | Posizione |
Belgio (Fiandre)[132] | 190 |
Classifica (2021) | Posizione |
Polonia[133] | 37 |
Classifica (2022) | Posizione |
Polonia[134] | 95 |
Classifiche di fine decennio
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2010-19) | Posizione |
---|---|
Stati Uniti[135] | 137 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (EN) Neil McCormick, Ariana Grande, Sweetener review: Out of the darkness came sweetness, su The Daily Telegraph, 17 agosto 2018. URL consultato il 17 agosto 2018.
- ^ a b c d (EN) Jillian Mapes, Ariana Grande: Sweetener Review, su pitchfork.com, Pitchfork, 21 agosto 2018. URL consultato il 25 agosto 2018.
- ^ a b c (EN) Damiano Pandolfini, Ariana Grande - Sweetener, su Ondarock, 21 agosto 2018. URL consultato il 27 novembre 2019.
- ^ a b (EN) Elias Leight, Ariana Grande's 'Sweetener' Proves That Trap Is the New Pop, su Rolling Stone, 17 agosto 2018. URL consultato il 25 agosto 2018.
- ^ (EN) arianagrande, sometime in 2016 (maybe early july?) & it was sweetener (Tweet), su Twitter, X, 7 giugno 2018. URL consultato il 20 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2019).
- ^ (DE) Ariana Grande - Thank U, Next – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 9 luglio 2024.
- ^ (PT) Ariana Grande – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 5 gennaio 2019.
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- ^ Sweetener (certificazione), su FIMI. URL consultato il 28 gennaio 2019.
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- ^ (PT) Portuguese album certifications – Ariana Grande – Sweetener (PDF), su AFP. URL consultato il 10 aprile 2024.
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- ^ (FI) POPTAIVAAN KIRKKAIN TÄHTI ARIANA GRANDE JULKAISI POSITIONS-ALBUMIN, su Universal Music Finland. URL consultato il 30 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2020).
- ^ (NO) Troféoversikt - 2019, su IFPI Norge. URL consultato il 3 ottobre 2019.
- ^ (EN) Official Top 40 Albums - 25 February 2019, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 23 febbraio 2019.
- ^ (PL) oficjalna lista wyróżnień, su OLiS. URL consultato il 21 aprile 2023. Digitare "Ariana Grande" in "wyszukaj interesującą Cię frazę".
- ^ (EN) Sweetener, su British Phonographic Industry. URL consultato il 7 febbraio 2020.
- ^ (EN) RIAS Gold and Platinum Awards, su Recording Industry Association Singapore. URL consultato il 24 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2021).
- ^ (EN) Ariana Grande - Sweetener – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 23 agosto 2023.
- ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 31 gennaio 2022.
- ^ (EN) Gab Ginsberg, Everything We Know About Ariana Grande's New Album 'Sweetener', su Billboard, 2 maggio 2018. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ a b (EN) Ariana Grande, su twitter.com, Twitter. URL consultato il 22 settembre 2019.
- ^ (EN) Daniel Kreps, Watch Ariana Grande Debut New Song 'The Light Is Coming' at Wango Tango, su Rolling Stone, 3 giugno 2018. URL consultato il 17 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2018).
- ^ (EN) Ariana Grande Reveals 'Sweetener' Album Pre-Order Date, su 99.5 The River. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ Ariana Grande lancia il nuovo singolo "God is a Woman", su Radio 105, 13 luglio 2018. URL consultato il 21 luglio 2018.
- ^ a b (EN) Noah Yoo, Grammys 2019: Ariana Grande Wins First Grammy, su pitchfork.com, Pitchfork, 10 febbraio 2019. URL consultato il 6 maggio 2019.
- ^ (EN) Vevo on Twitter, in Twitter. URL consultato il 18 giugno 2018.
- ^ (EN) Ariana Grande Today on Twitter, in Twitter. URL consultato il 18 giugno 2018.
- ^ (EN) Ariana Grande Has Reportedly Finished Her New Album, MTV. URL consultato il 18 giugno 2018.
- ^ (EN) Ariana Grande Has Finished A New Album Produced By Pharrell And Max Martin, su Billboard. URL consultato il 18 giugno 2018.
- ^ Ariana Grande: l'album Sweetener conterrà cinque brani in più, 27 maggio 2018. URL consultato il 18 giugno 2018.
- ^ a b (EN) Chris DeVille, Premature Evaluation: Ariana Grande Sweetener, su Stereogum, 17 agosto 2018. URL consultato il 25 novembre 2018.
- ^ (EN) Jon Caramanica, The Playlist: Prince's Own 'Nothing Compares 2 U,' and 12 More New Songs, su The New York Times, 20 aprile 2018. URL consultato il 25 novembre 2018.
- ^ (EN) Richard S. He, Every Ariana Grande Song, Ranked, su Billboard, 27 aprile 2018. URL consultato il 14 luglio 2018.
- ^ (EN) Myles Tanzer, Cover Story: Ariana Grande, su The Fader, 30 maggio 2018. URL consultato l'11 dicembre 2019.
- ^ (EN) Ariana Grande Links With Nicki Minaj On 'The Light Is Coming', su Clash, 20 giugno 2018. URL consultato il 25 novembre 2018.
- ^ a b (EN) Stephen Thomas Erlewine, Sweetener, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 2 settembre 2018.
- ^ (EN) Zach Sang Show, Ariana Grande Talks Sweetener, Pete Davidson & Nicki Minaj, su omny.fm, 18 agosto 2018. URL consultato il 29 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2019).
- ^ (EN) Maeve McDermott, Review: Ariana Grande's 'Sweetener' reconciles the saddest, happiest events in her life, su USA TODAY. URL consultato il 27 novembre 2024.
- ^ (EN) Nicole Froio, Ariana Grande’s sweetener and the soft resilience of women, su Academica Feminista, 1º giugno 2019. URL consultato il 27 novembre 2024.
- ^ a b (EN) Rania Aniftos, Ariana Grande Announces New Song 'No Tears Left to Cry' Out Friday, su Billboard, 17 aprile 2018. URL consultato il 29 dicembre 2018.
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Collegamenti esterni
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