Coordinate: 45°43′01″N 8°16′35″E

Borgosesia

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Borgosesia
comune
Borgosesia – Stemma
Borgosesia – Bandiera
Borgosesia – Veduta
Borgosesia – Veduta
Panorama di Borgosesia
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Vercelli
Amministrazione
SindacoFabrizio Bonaccio (lista civica Borgosesia Oggi e Domani[1]) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate45°43′01″N 8°16′35″E
Altitudine354 m s.l.m.
Superficie41,09 km²
Abitanti12 087[2] (31-10-2023)
Densità294,16 ab./km²
FrazioniVedi elenco
Comuni confinantiCellio con Breia, Grignasco (NO), Guardabosone, Postua, Quarona, Serravalle Sesia, Valduggia, Varallo, Vocca
Altre informazioni
Cod. postale13011
Prefisso0163
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT002016
Cod. catastaleB041
TargaVC
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 765 GG[4]
Nome abitantiborgosesiani
Patronosanti Pietro e Paolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Borgosesia
Borgosesia
Borgosesia – Mappa
Borgosesia – Mappa
Posizione di Borgosesia all'interno della provincia di Vercelli
Sito istituzionale

Borgosesia (Ël Borgh in piemontese; Zar Burg in walser[5]) è un comune italiano di 12 087 abitanti della Valsesia, una valle alpina situata in Piemonte, nella provincia di Vercelli.

È il centro abitato più popoloso della Valsesia e il secondo della provincia d'afferenza.

Geografia fisica

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Panorama di Borgosesia dal Monte Fenera

Borgosesia è un Comune del Parco naturale del Monte Fenera situato ai piedi del Monte Barone, a 354 metri d'altitudine, nell'ambito di un contesto collinare, specie a Nord.[6][7][8] Attraversato dal fiume Sesia, il comune si trova nella bassa Valsesia, ai confini con il territorio di Novara. Borgosesia confina con i vicini comuni di Cellio con Breia, Grignasco Guardabosone, Postua, Quarona, Valduggia e Serravalle Sesia.[6][7][8]

Origini del nome

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Il toponimo è una parola composta da due parti, tanto in lingua latina quanto in quella germanica-walser. La parola "Borgo" (Burgus, in latino; Burg, in lingua walser), indicativa il “centro rurale fortificato" abitato dal popolo, in contrapposizione al castrum o castellum, dimora del signore; mentre "Sesia" è in riferimento al fiume Sesia che scorre attraverso la cittadina.[6][9][10]

Fondata nel 14 a.C. da popolazioni native, è stata ribattezzata Seso dai latini ed ha assunto vari nominativi nel tempo (es. Borgofranco) fino all'odierno Borgosesia.

Posseduta nel periodo medioevale dai Conti di Biandrate, in quanto parte della provincia di Novara ha subito il dominio spagnolo e la peste nera nel 1600.

Le famose giubbe rosse indossate dalle milizie guidate da Giuseppe Garibaldi - i famosi Garibaldini - furono tessute a Borgosesia negli stabilimenti corrispondenti all'attuale ditta Zegna Baruffa Lane Borgosesia, già Manifattura Lane Borgosesia. Uno di questi cimeli originali è conservato presso la biblioteca civica locale.

Minacce alla popolazione di Borgosesia scritte dai militi della Legione Tagliamento dopo l'eccidio del 22 dicembre 1943.

Durante la seconda guerra mondiale la cittadina ed la Valsesia in generale furono interessate da duri scontri tra i partigiani, capitanati da Cino Moscatelli, e le milizie repubblichine.
Il 22 dicembre 1943, dopo un primo vasto rastrellamento, i militi della 1ª Legione d'Assalto "M" "Tagliamento" guidati da Merico Zuccari fucilarono dieci uomini, tra cui l'ex podestà di Varallo, lungo il muro della chiesa di Sant'Antonio a Borgosesia[11]. Nell'aprile 1944 fecero ritorno a Borgosesia i militi della "Tagliamento", nuovamente impegnati in una spietata repressione anti-partigiana. L'11 aprile fucilarono tre partigiani in piazza Frascotti[12] ed il 18 luglio ne assassinarono altri sei presso il cimitero[13].
Il giorno seguente quest'ultima strage i tedeschi assaltarono le frazioni di Rozzo, Lovario, Bastia e Marasco uccidendo complessivamente sedici civili[14].

Borgosesia è anche ricordata per essere la città in cui il partigiano e poi senatore Cino Moscatelli, una delle figure di spicco delle Brigate Garibaldi a livello nazionale, incentrò la sua attività, ingaggiando terribili scontri con le forze nazifasciste anche in prossimità della città (numerosi i monumenti ai giustiziati in città e nei boschi limitrofi).

Lo stemma del comune di Borgosesia è stato riconosciuto con D.P.C.M. del 27 gennaio 1959[15] e raffigura un’aquila al volo spiegato, posta su due monti di verde, tra i quali defluisce un fiume. Il gonfalone municipale, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 5 marzo 1959, è un drappo di azzurro.[16]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
— D.P.R. del 13 dicembre 1957[15]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Evoluzione demografica

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Negli ultimi cinquanta anni, a partire dal 1971, la popolazione residente è diminuita del 25 %.

Abitanti censiti[17]

Tradizioni e folclore

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Il Carnevale di Borgosesia, che si svolge dal 1854: mentre tutti gli altri carnevali di rito romano terminano con il Martedì grasso, il carnevale borgosesiano vive il suo atto conclusivo nel primo giorno di Quaresima, per inscenare con un lungo corteo una sorta di funerale del carnevale stesso.[7]

  • Museo Etnografico e del Folklore Valsesiano, situato nello storico edificio della Manifattura Lane, in Via delle Manifatture n° 10, dal 1977 offre un'esposizione dedicata agli usi e costumi tradizionali della valle.[18][19]
  • Museo di archeologia e paleontologia Carlo Conti, inaugurato nel 2007 e dedicato allo scultore Carlo Conti, il museo conserva materiale paleontologico derivante dalle cavità presenti nel vicino Monte Fenera nonché materiale rinvenuto negli anni '10 da Carlo Conti.[18][20]

Geografia antropica

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Agnona, Albergate, Aranco, Bastia, Bettole, Brina, Cà di Rondo, Cadegatti, Caggi, Calco di mezzo, Calco inferiore, Calco superiore, Caneto, Cardolino, Cartiglia, Cascina Agnona, Cesolo, Costa di Foresto, Costa inferiore, Costa superiore, Cravo, Fenera Annunziata, Fenera di mezzo, Fenera San Giulio, Ferruta, Foresto, Fornace, Frasca, Gianinetta, Guardella, Isolella, Lovario, Marasco, Molino delle Piode, Montrigone, Orlongo, Pianaccia, Pianezza, Plello, Rozzo, Sella, Torame, Trebbie, Vanzone, Valbusaga, Valmiglione, Villa San Giovanni.

Le frazioni di Agnona, Aranco, Ferruta, Foresto, Isolella e Vanzone, fino al 1928, costituivano comuni autonomi.

Borgosesia continua a puntare per quanto riguarda la propria economia su attività di tipo industriale.[21] La città è collocata a cavallo tra due importanti distretti industriali: quello laniero, che ha il proprio centro in Biella, e quello della rubinetteria e del valvolame, tipica della adiacente zona del Cusio. In entrambi questi settori trovano collocazione a Borgosesia alcune importanti aziende, a cui si affiancano numerose piccole e medie imprese dell'indotto.

Dal 1987 fa parte dei "100 Comuni della Piccola Grande Italia".[22]

Infrastrutture e trasporti

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Esterno della stazione ferroviaria

Borgosesia si sviluppa lungo la strada provinciale ( ex strada statale ) 299 di Alagna Valsesia.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Angelo Pianca Centro-destra Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Alice Freschi Centro-destra Sindaco
26 maggio 2014 5 giugno 2016 Gianluca Buonanno Lega Nord Sindaco [23]
5 giugno 2016 13 marzo 2017 Alice Freschi Centro-destra Vicesindaco f.f. [24][25]
13 marzo 2017 12 giugno 2017 Elena Daghetta - Commissario prefettizio [26]
12 giugno 2017 13 giugno 2022 Paolo Tiramani Lega Nord Sindaco
13 giugno 2022 in carica Fabrizio Bonaccio Centro-destra Sindaco

La città è rappresentata sportivamente dal Borgosesia Calcio (Serie D), dagli Eagles Barberi Valsesia (serie D regionale) nel basket e dal Valsesia Team Volley per la pallavolo.

È presente un funzionale centro sportivo che assicura l'attività di diverse discipline quali il nuoto, il tennis, rugby e l'atletica leggera, oltre che il calcio a cinque. Per l'attività calcistica c'è inoltre lo stadio comunale.

  1. ^ Consiglio comunale Archiviato il 9 ottobre 2017 in Internet Archive. - comune.borgosesia.vc.it
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2023 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Sergio Gilardino, I Walser e la loro lingua dal grande nord alle Alpi. Dizionario della lingua walser di Alagna Valsesia, Magenta, Centro Studi Zeisciu, 2008
  6. ^ a b c d e f g h i j Borgosesia, su localidautore.it.
  7. ^ a b c Borgosesia, su italiapedia.it.
  8. ^ a b Comune di Borgosesia, su comune-italia.it.
  9. ^ Storia del Comune, su comune.borgosesia.vc.it. URL consultato il 7 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2016).
  10. ^ Città di Borgosesia (VC), su araldicacivica.it. URL consultato il 10 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2018).
  11. ^ Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia - chiesa di Sant’Antonio, Borgosesia, 21-22.12.1943
  12. ^ Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia - Piazza Frascotti, Borgosesia, 11.04.1944
  13. ^ Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia - Cimitero di Borgosesia, Borgosesia, 18.07.1944
  14. ^ Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia - Rozzo, Lovario, Bastia, Marasco, Borgosesia, 19.07.1944
  15. ^ a b Borgosesia, Vercelli, Piemonte, Italia, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 7 settembre 2024.
  16. ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Borgosesia, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 7 settembre 2024.
  17. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  18. ^ a b Piemonte Italia - Museo Etnografico e del Folklore Valsesiano (Borgosesia), su piemonteitalia.eu. URL consultato il 6 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2017).
  19. ^ Museo Etnografico del Folklore Valsesiano, su monterosavalsesia.com.
  20. ^ Museo di Archeologia e Paleontologia "Carlo Conti", su mrsntorino.it.
  21. ^ Storia del Comune, su comune.borgosesia.vc.it. URL consultato il 7 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2016).
  22. ^ Comune di Borgosesia, su halleyweb.com. URL consultato il 26 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2020).
  23. ^ Deceduto durante la carica amministrativa
  24. ^ Subentra come sindaco facente funzioni
  25. ^ A Borgosesia il timone passa ad Alice Freschi. Elezioni nella primavera 2017 Archiviato il 9 agosto 2016 in Internet Archive.
  26. ^ Freschi non è più sindaco di Borgosesia: arriva il commissario
  27. ^ Gemellaggio, su cittadinovara.com. URL consultato il 20 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2018).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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