Coordinate: 46°04′00″N 23°35′00″E

Alba Iulia

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando la città croata anticamente nota come Alba Iulia, vedi Pola.
Alba Iulia
municipio
Alba Iulia – Stemma
Alba Iulia – Bandiera
Alba Iulia – Veduta
Alba Iulia – Veduta
Localizzazione
StatoRomania (bandiera) Romania
Regione Transilvania
Distretto Alba
Amministrazione
SindacoMircea Hava (PNL) dal 1996
Territorio
Coordinate46°04′00″N 23°35′00″E
Altitudine186 m s.l.m.
Superficie103,65[1] km²
Abitanti67 970[2] (1-1-2018)
Densità655,76 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale510000
Prefisso258
Fuso orarioUTC+2
TargaAB
PatronoSmau Emanuel Lucian
Cartografia
Mappa di localizzazione: Romania
Alba Iulia
Alba Iulia
Alba Iulia – Mappa
Alba Iulia – Mappa
Posizione di Alba Iulia nel distretto di Alba
Sito istituzionale

Alba Iulia (in ungherese Gyulafehérvár; in tedesco Karlsburg o Weißenburg; in latino Apulum) è un municipio della Romania, capoluogo del distretto di Alba, in Transilvania.

Alba Iulia si trova sul sito dell'antica città di Apulum, fondata dai Romani nel II secolo e distrutta dai Tartari nel 1241. Nel medioevo fu chiamata anche con il nome slavo di Bălgrad (città bianca). Nel XVI e XVII secolo è stata sede dei Principi di Transilvania, di un'arcidiocesi cattolica e di un metropolita ortodosso. Tra il 1599 e il 1601, Alba Iulia fu la capitale dei principati uniti di Valacchia, Transilvania e Moldavia nella persona di Michele il Bravo. Fu sede nel 1918 della redazione della Dichiarazione di Alba Iulia, che portò alla proclamazione dell'unione della Transilvania alla Romania, e dell'incoronazione del re Ferdinando I di Romania nel 1922. La città è situata all'incrocio di antiche vie di commercializzazione dell'oro e del sale. L'ubicazione tra i fiumi Ampoi e Sebeș da un lato e i Monti Apuseni dall'altro dà alla zona un clima temperato e ha favorito fin dai tempi più antichi gli insediamenti umani: le ricerche archeologiche hanno infatti portato alla scoperta di reperti risalenti al Neolitico e all'età del bronzo.

In epoca romana, la zona era sede di un grande accampamento fortificato della legio XIII Gemina, che divenne il nucleo iniziale dell'antica Apulum, dal precedente toponimo Apoulon usato dai Daci. La fondazione della città però risale al Medioevo, quando viene creato il principato ungherese di Transilvania. La città viene citata per la prima volta in un documento del 1276 con i nomi Bãlgrad (slavo) e Gyulafehérvár (ungherese). Essendo una sede vescovile e un importante centro politico e militare la città raggiunse l'apice della sua potenza tra il 1542 e il 1690, quando fu la capitale del principato indipendente di Transilvania e residenza dei principi. Questo fu anche un importante periodo dal punto di vista culturale, in particolare per merito di due vescovi, László Gereb e Ferenc Varday, e soprattutto del principe Gabriele Bethlen, che diedero un'importante spinta alla cultura e all'istruzione di alto livello. Risale infatti al 1622 la fondazione del Collegium Academicum, che fu la culla dell'Umanesimo e del Rinascimento in Transilvania e del quale l'attuale Università di Alba Iulia cerca di continuare la tradizione. La produzione letteraria dell'epoca, favorita anche dalla presenza di diverse tipografie, è testimoniata dai reperti conservati nella biblioteca detta Batthyaneum, parte della Biblioteca nazionale romena, che dispone di una ricca collezione di incunaboli e libri antichi e rari, oltre a ospitare il più antico osservatorio astronomico della Romania.

Il 1º novembre 1599, con l'ingresso vittorioso di Michele il Bravo, Alba Iulia divenne la capitale della prima unione politica di tutte le terre che oggi compongono la Romania, accrescendo ancora la propria importanza politica e culturale, tanto da essere tuttora considerata da molti romeni la capitale morale del Paese. Conquistata dagli austriaci dopo il 1700, la città ha subito dal punto di vista architettonico importanti cambiamenti tra il 1714 e il 1738, con la costruzione di imponenti fortificazioni e di monumenti in stile barocco. Ancora oggi esiste la più grande e ben conservata fortificazione dell'epoca in Romania, divenuta quasi il simbolo della città.

Nel periodo della dominazione austriaca, la città conobbe anche importanti sconvolgimenti sociali, come la cosiddetta Rivolta dei servi, sedata nel sangue il 28 febbraio 1785. Vi era una cospicua minoranza ungherese e tedesca che, dopo la caduta dell'Impero austro-ungarico, si è diluita fino a quasi scomparire. Come importante centro culturale e religioso, Alba Iulia ospitò importanti manifestazioni e convegni nel XIX secolo, tra cui si ricordano in particolare tre Sinodi della Chiesa nazionale ortodossa di Romania, nel 1866, 1875 e 1886.

Il 1º dicembre 1918, dopo la sconfitta dell'Impero austro-ungarico nella Prima guerra mondiale, un'assemblea di 1.228 delegati riunita ad Alba Iulia si espresse per l'unificazione della Transilvania con il resto dell'attuale Romania e successivamente, il 15 ottobre 1922, la città ospitò la cerimonia di incoronazione di re Ferdinando I, il primo monarca della Romania unita.

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica nei censimenti:


Dal punto di vista etnico Alba Iulia è stata una città a maggioranza ungherese fino all'inizio del XX secolo. Con il passaggio alla Romania la componente etnica è stata completamente alterata in favore dell'elemento rumeno, con notevoli interventi governativi di rumenizzazione. Così al censimento del 2002 la popolazione era così suddivisa:[3]

Numero %
Totale 66 406 100
Rumeni 62 722 94,45
Ungheresi 1 836 3,40
Rom 1 475 2,76
Tedeschi 217 0,33
altri 156 0,23

Nella città si trova la fabbrica di ceramiche S.C. Apulum S.A., fondata nel 1970.

Le ceramiche di Alba Iulia sono famose in tutta la Romania, e dopo la caduta del regime comunista hanno lentamente visto aumentare la loro esportazioni in tutto il mondo. Ad oggi[non chiaro] la fabbrica, che si sviluppa su 160 000 metri quadri, dà lavoro a circa 1 000 persone.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
Veduta delle fortificazioni
  • Le fortificazioni: costruite tra il 1714 e il 1738 su progetto dell'architetto italiano Giovanni Morando Visconti, hanno una lunghezza di circa 12 km, hanno pianta a stella e comprendono sette bastioni angolari.
  • Cattedrale cattolica di San Michele
  • Il Palazzo Apor, 1670-1690
  • La biblioteca Batthyani, parte della Biblioteca nazionale romena, molto ricca di codici antichi, tra cui il Codex Aureus
  • Il palazzo del collegio Accademico, l'accademia calvinista di Bethlen Gábor
  • La cattedrale della Riunificazione: cattedrale ortodossa costruita nel 1921 e così chiamata perché ospitò l'incoronazione del primo Re della Romania unita nel 1922
  • Il Museo nazionale dell'unificazione, ospitato in un edificio militare della metà del XIX secolo, con una collezione di circa 130 000 pezzi, laboratori di restauro e una biblioteca
  • Il palazzo principesco

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]

Alba Iulia è gemellata con le seguenti città:[4]

Esiste inoltre un rapporto di collaborazione con la città di Alessandria

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ (RO) Informazioni da sito ufficiale del municipio, su apulum.ro. URL consultato il 5 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2010).
  2. ^ (RO) Dati al 1 gennaio 2018 forniti dall'Institutul National de Statistica (XLS), su insse.ro. URL consultato il 1º gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2012).
  3. ^ (RO) Struttura etnica al censimento 2002, su recensamant.referinte.transindex.ro. URL consultato il 7 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2012).
  4. ^ città gemellate con Alba Iulia, su apulum.ro. URL consultato il 29 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2011).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN155941418 · SBN ANAL000005 · LCCN (ENn80131891 · GND (DE4084851-6 · BNF (FRcb15604514x (data) · J9U (ENHE987007559618405171
  Portale Romania: accedi alle voci di Teknopedia che parlano della Romania