International Airlines Group

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
International Consolidated Airlines Group
Logo
Logo
StatoSpagna (bandiera) Spagna
Altri statiRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Forma societariaSocietà anonima
Borse valori
ISINES0177542018
Fondazione21 gennaio 2011
Sede principale
Controllate
Persone chiave
  • Luis Gallego (CEO)
  • Javier Ferrán (Presidente)
SettoreTrasporto
Prodotti
Fatturato 23 066 milioni (2022)
Utile netto€ 431 milioni (2022)
Dipendenti59 505 (2022)
Sito webwww.iairgroup.com

L'International Consolidated Airlines Group, S.A. (Borsa di MadridIAG, LSE: IAG), spesso abbreviata in IAG, è una holding multinazionale anglo-spagnola sede legale a Madrid e sede operativa a Londra. È nata il 21 gennaio 2011[1] dalla fusione delle compagnie aeree di bandiera di Regno Unito e Spagna, ovvero British Airways e Iberia.[2] In base al fatturato 2015, IAG è la sesta compagnia aerea più grande al mondo e la terza in Europa.[3] IAG è quotata presso il FTSE 100 della London Stock Exchange dal 24 gennaio 2011 e presso l'IBEX-35 della Borsa di Madrid dal 1º aprile 2011 oltre che nelle borse regionali di Barcellona, Valencia e Bilbao.

Iberia e British Airways hanno sottoscritto un accordo preliminare di fusione nel novembre 2009.[4][5] Nell'aprile 2010, Iberia e British Airways hanno firmato un accordo di fusione con data di completamento prevista entro fine 2010, in modo da assicurare i necessari adeguamenti normativi;[6] la fusione si è conclusa il 21 gennaio 2011 e la negoziazione delle azioni di IAG presso le borse di Madrid e Londra è iniziata il 24 gennaio dello stesso anno.[7]

Nel marzo 2011, IAG ha firmato un contratto con Airbus per l'acquisto di otto A330-300 e l'opzione di ulteriori otto, da inserire nella flotta a lungo raggio di Iberia.[8] Il 6 ottobre 2011 IAG ha creato Iberia Express, una nuova compagnia aerea low-cost per operare voli a corto e medio raggio dall'aeroporto di Madrid-Barajas.[9] Iberia Express ha iniziato le operazioni di volo il 25 marzo 2012.[10]

Il 22 dicembre 2011 IAG ha stipulato un accordo con Lufthansa per l'acquisizione di British Midland International (BMI) per una somma pari a 172,5 milioni di sterline;[11] siccome l'affare avrebbe fatto aumentare la quota di slot di IAG all'aeroporto di aeroporto di Londra-Heathrow dal 45% al 54%,[12] IAG ha dovuto rinunciare a 12 slot giornalieri e ne ha dovuti dare in affitto altri due. L'acquisizione è stata completata il 20 aprile 2012 e per tutto l'anno la flotta e le rotte di BMI sono state integrate in quelle di British Airways.[13]

L'8 novembre 2012 IAG ha formulato un'offerta pari a 7 € per ogni azione ordinaria, con un esborso complessivo di 113 milioni di euro, per l'acquisizione di Vueling, la compagnia aerea low-cost spagnola con sede a Barcellona. Il patrimonio totale al 30 settembre 2012 di Vueling era pari a 805 milioni di euro, e nello stesso anno la compagnia ha generato utili prima delle imposte pari a 59 milioni di euro. Il 9 aprile 2013 è stata aumentata l'offerta fino a 9,25 € per azione, accettata dal consiglio di amministrazione di Vueling il 23 aprile successivo.[14][15] Nel frattempo, a inizio dicembre 2012, IAG ha completato la fusione delle operazioni cargo di British Airways, BMI e Iberia in una singola compagnia denominata IAG Cargo.[16]

Nell'aprile 2013 IAG ha effettuato un ordine di 18 Boeing 787 Dreamliner per un importo complessivo di 4,5 miliardi di dollari,[17] in previsione della sostituzione, entro il 2021, di alcuni dei Boeing 747 presenti nella flotta di British Airways.[17] Il 16 ottobre del 2013 Iberia ha presentato la nuova livrea che sarà utilizzata su tutti i suoi velivoli a partire dal novembre 2013.[18]]

Durante il Farnborough Airshow tenutosi nel luglio 2014, IAG ha convertito in ordine le opzioni di 20 Airbus A320neo. I velivoli entreranno nella flotta di British Airways e saranno utilizzati sulle rotte a corto raggio.[19]

Nel gennaio 2015, dopo averne già presentate due non accettate, IAG ha presentato un'ulteriore offerta da 1 miliardo di sterline per l'acquisizione di Aer Lingus.[20] Il consiglio di amministrazione di Aer Lingus ha accettato l'offerta alla fine del mese,[21] mentre il governo irlandese, per quanto riguardava la sua quota di partecipazione nella compagnia, l'ha accettata nel maggio 2015.[22] L'acquisizione è diventata effettiva il 18 agosto 2015.[23][24]

Nel mese di aprile 2016 Qatar Airways ha annunciato di aver aumentato la propria partecipazione in IAG dal 9,99% al 12%[25], portandola poi nel maggio dello stesso anno al 15,01%.[26]

Nel 2017 IAG ha lanciato la nuova compagnia sussidiaria Level, operante da Barcelona El Prat come vettore low-cost a lungo raggio. Mentre nel luglio 2018 sempre come Level ma con licenza austriaca, ha iniziato a operare voli low-cost europei di medio raggio.

Nel 2019 IAG ha completamente ceduto la propria partecipazione in Norwegian Air Shuttle.[27]

Nel febbraio 2022 acquista da Globalia una partecipazione del 20% nella compagnia aerea Air Europa: successivamente le due aziende si accordano per una cessione del restante 80% soggetta però al vaglio dell'antitrust UE.

Nell'agosto 2024, dopo mesi di estenuanti trattative con l'antitrust UE, IAG annuncia di voler rinunciare all'acquisto della totalità delle azioni di Air Europa: il motivo sono le richieste eccessive necessarie ai fini dell'ottenimento del via libera comunitario che rendeno non più conveniente l'acquisizione.

Sussidiarie e affiliate

[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo IAG è così formato:

Azionisti di minoranza

[modifica | modifica wikitesto]

Gli azionisti di minoranza del gruppo IAG sono i seguenti:[28]

Azionista Quota
Qatar Airways 25,35%
Capital Research & Management Co 3,33%
Capital International Ltd 1,46%
Templeton Global Advisors Ltd 1,41%
BlackRock Investment Management 1,15%
Amundi Ireland Ltd. 1,07%
Lansdowne Partners LLP 0,99%
The Vanguard Group, Inc. 0,76%
Artemis Investment Management LLP 0,70%
Vanguard Global Advisers LLC 0,62%
Un Airbus A330-300 di Aer Lingus
Un Boeing 747-400 di British Airways
Un Airbus A330-200 di Iberia
Un Airbus A320-200 di Vueling
Flotta complessiva di IAG (giugno 2016)
Aereo Totale Ordini Compagnie aeree
BA[29] CJ[30] EC[31] IB[32] I2[33] YW[34] MN[35] VY[36] EI[37]
Airbus A318 2 0 2/0
Airbus A319 66 1 44/0 16/0 5/1 1/0
Airbus A320-200 225 1 66/1 13/0 19/0 93/0 34/0
Airbus A321-200 47 0 18/0 15/0 2/0 9/0 3/0
Airbus A330-200 8 4 4/4 4/0
Airbus A330-300 12 2 8/0 4/2
Airbus A340-300 5 0 5/0
Airbus A340-600 17 0 17/0
Airbus A350 XWB 0 1 0/1
Airbus A380-800 11 1 11/1
ATR 72 5 0 5/0
Boeing 737–400 11 0 11/0
Boeing 737–800 5 0 5/0
Boeing 747-400 39 0 39/0
Boeing 757–200 7 0 3/0 4/0
Boeing 767–300 11 1 11/0 0/1
Boeing 777-200ER 46 0 46/0
Boeing 777-300ER 12 0 12/0
Boeing 787-8 8 0 8/0
Boeing 787–9 8 8 8/8
Bombardier CRJ200 10 0 10/0
Bombardier CRJ900 13 0 13/0
Bombardier CRJ1000 14 0 14/0
Saab 2000 2 0 2/0
Embraer E-170 6 0 6/0
Embraer E-190 13 1 13/1
Totale 599 20 265/10 21/1 3/1 74/4 21/0 37/0 16/0 112/1 50/3

Programma fedeltà

[modifica | modifica wikitesto]

Dal 16 novembre 2011 il gruppo IAG utilizza il programma fedeltà Avios in sostituzione del precedente Air Miles.[38] I punti Avios sono la valuta del programma frequent flyer di Iberia, British Airways, Aer Lingus e Qatar Airways, e possono essere utilizzati anche per i viaggi all'interno dell'alleanza Oneworld.

  1. ^ (EN) About us, su iairgroup.com. URL consultato il 20 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2015).
  2. ^ (EN) Meenal Vamburkar, British Airways and Iberia agree on merger, su newstatesman.com, 8 aprile 2010. URL consultato il 20 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2015).
  3. ^ (EN) The World’s Biggest Public Companies, su forbes.com. URL consultato il 20 giugno 2016.
  4. ^ (EN) Tracy Rucinski e Rhis Jones, British Airways, Iberia agree to £4 billion merger, su uk.reuters.com, 12 novembre 2009. URL consultato il 20 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2016).
  5. ^ (EN) BA and Iberia agree merger deal, su news.bbc.co.uk, 12 novembre 2009.
  6. ^ (EN) Robert Plummer, BA's Iberia tie-up nears lift-off, su news.bbc.co.uk, 8 aprile 2010. URL consultato il 20 giugno 2016.
  7. ^ (EN) British Airways, Iberia merge effective, su iol.co.za, 22 gennaio 2011. URL consultato il 20 giugno 2016.
  8. ^ (EN) IAG snaps up new Airbus jets for Iberia, su thelocal.es, 22 settembre 2014. URL consultato il 20 giugno 2016.
  9. ^ (EN) Max Kingsley-Jones, IAG approves 2012 launch for Iberia Express, su flightglobal.com, 6 ottobre 2011. URL consultato il 20 giugno 2016.
  10. ^ (EN) Spanish new low-cost airline Iberia Express launched, su bbc.com, 25 marzo 2012. URL consultato il 20 giugno 2016.
  11. ^ (EN) British Airways owner IAG buys BMI from Lufthansa, su bbc.com, 22 dicembre 2011. URL consultato il 20 giugno 2016.
  12. ^ (EN) Lufthansa to sell BMI to British Airways owner IAG, su bbc.com, 4 novembre 2011. URL consultato il 20 giugno 2016.
  13. ^ (EN) Dan Milmo, International Airlines Group completes bmi acquisition, su theguardian.com, 20 aprile 2012. URL consultato il 20 giugno 2016.
  14. ^ (EN) Spain's Vueling accepts takeover bid from IAG, su reuters.com, 9 aprile 2013. URL consultato il 20 giugno 2016.
  15. ^ (EN) International Airlines gains control of Spain's Vueling, su reuters.com, 23 aprile 2013. URL consultato il 20 giugno 2016.
  16. ^ (EN) IAG Cargo launches brand, su aircargonews.net, 5 dicembre 2012. URL consultato il 20 giugno 2016.
  17. ^ a b (EN) Dan Milmo, IAG and Boeing agree $4bn Dreamliner deal, su theguardian.com, 3 aprile 2013. URL consultato il 20 giugno 2016.
  18. ^ (EN) David Kaminsky-Morrow, Iberia unveils new colour scheme, su flightglobal.com, 15 ottobre 2013. URL consultato il 20 giugno 2016.
  19. ^ (EN) IAG orders 20 A320neo Family aircraft, su airbus.com, 14 luglio 2014. URL consultato il 20 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  20. ^ (EN) Robert Wall, British Airways Parent IAG Moves a Step Closer to Buying Aer Lingus, su wsj.com, 26 gennaio 2015. URL consultato il 20 giugno 2016.
  21. ^ (EN) Antonia Molloy, Aer Lingus board backs takeover offer from BA owner IAG, su independent.co.uk, 27 gennaio 2015. URL consultato il 20 giugno 2016.
  22. ^ (EN) Ireland to sell Aer Lingus stake to IAG, su bbc.com, 26 maggio 2015. URL consultato il 20 giugno 2016.
  23. ^ (EN) Fiona Reddan, Aer Lingus joins IAG as shareholders approve deal, su irishtimes.com, 18 agosto 2015. URL consultato il 20 giugno 2016.
  24. ^ (EN) Pamela Newenham, IAG formally takes control of Aer Lingus, su irishtimes.com, 2 settembre 2015. URL consultato il 20 giugno 2016.
  25. ^ (EN) Deena Kamel, Qatar Air Increases Its Stake in British Airways Owner IAG, su bloomberg.com, 27 aprile 2016. URL consultato il 20 giugno 2016.
  26. ^ (EN) Ben Martin, Qatar Airways lifts stake in British Airways owner IAG, su telegraph.co.uk, 17 maggio 2016. URL consultato il 20 giugno 2016.
  27. ^ (EN) Ben, Ouch: IAG Selling Stake In Norwegian, No Longer Interested In Takeover, su One Mile at a Time, 24 gennaio 2019. URL consultato il 13 settembre 2019.
  28. ^ International Consolidated Airlines Group, S.A.: azionisti, dirigenti e profilo società | IAG | ES0177542018 | MarketScreener, su it.marketscreener.com. URL consultato il 6 luglio 2023.
  29. ^ (EN) Fleet matrix, su planespotters.net. URL consultato il 20 giugno 2016.
  30. ^ (EN) Fleet matrix, su planespotters.net. URL consultato il 20 giugno 2016.
  31. ^ (EN) Fleet matrix, su planespotters.net. URL consultato il 20 giugno 2016.
  32. ^ (EN) Fleet matrix, su planespotters.net. URL consultato il 20 giugno 2016.
  33. ^ (EN) Fleet matrix, su planespotters.net. URL consultato il 20 giugno 2016.
  34. ^ (EN) Fleet matrix, su planespotters.net. URL consultato il 20 giugno 2016.
  35. ^ (EN) Fleet matrix, su planespotters.net. URL consultato il 20 giugno 2016.
  36. ^ (EN) Fleet matrix, su planespotters.net. URL consultato il 20 giugno 2016.
  37. ^ (EN) Fleet matrix, su planespotters.net. URL consultato il 20 giugno 2016.
  38. ^ (EN) Patrick Burgoyne, AirMiles says adios, returns as Avios, su creativereview.co.uk, 2 settembre 2011. URL consultato il 20 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN880145857885923020998