Indice
Eyalet di Erzegovina
Eyalet di Erzegovina | |
---|---|
L'eyalet di Erzegovina negli anni 1850 | |
Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | Eyalet-i Hersek |
Lingue ufficiali | turco ottomano |
Lingue parlate | turco ottomano, serbo, croato, albanese |
Capitale | Mostar |
Dipendente da | Impero ottomano |
Politica | |
Forma di Stato | Eyalet |
Forma di governo | Eyalet elettivo dell'Impero ottomano |
Capo di Stato | Sultani ottomani |
Nascita | 1833 |
Causa | Rivolta bosniaca |
Fine | 1851 |
Causa | Riunione dell'Eyalet alla Bosnia |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Erzegovina |
Economia | |
Commerci con | Impero ottomano |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Islam, Cristianesimo ortodosso, Cattolicesimo |
Religione di Stato | Islam |
Religioni minoritarie | Ebraismo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Eyalet di Bosnia |
Succeduto da | Eyalet di Bosnia |
L'eyalet di Erzegovina (in turco Eyâlet-i Hersek) o pascialato d'Erzegovina, fu un eyalet dell'Impero ottomano dal 1833 al 1851. La sua capitale era Mostar.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il pascialato nacque inizialmente come sangiaccato nel 1462, con sua capitale Foča. Il primo sanjak-bey di Erzegovina fu Hamza Beg. La sede del sangiaccato fu poi spostata a Pljevlja (Taslidža). Il Sangiaccato di Erzegovina era parte dell'eyalet di Rumelia e più tardi entrò a far parte del pascialato di Bosnia.
La rivolta bosniaca
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1831, il kapudan bosniaco Husein Gradaščević occupò Travnik, chiedendo l'autonomia e la fine del governatorato militare in Bosnia.[1] Nell'ambito delle rivalità tra bey e kapudani, il gran visir ottomano riuscì a rintracciare delle forze in Erzegovina guidate da Ali Agha Rizvanbegović, nativo dell'Erzegovina, presso Gradačac.[1] La rivolta venne quindi repressa e nel 1833 venne costituito un nuovo eyalet di Erzegovina derivato dalla parte meridionale dell'eyalet di Bosnia e venne assegnato in governo proprio ad Ali Agha Rizvanbegović come ricompensa per il contributo dato alla repressione della rivolta.[1] Questa nuova entità perdurò solo alcuni anni: dopo la morte di Rizvanbegović, il territorio tornò all'Eyalet di Bosnia.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Suddivisioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]L'eyalet di Erzegovina era formato dalle seguenti kaza: Prijepolje, Taslidža con Kolašin e Šaranci con Drobnjak, Čajniče, Nevesinje, Nikšić, Ljubinje-Trebinje, Stolac, Počitelj, Blagaj, Mostar, Duvno e metà della circoscrizione di Konjic che costituisce a parte meridionale della Neretva.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Gábor Ágoston e Bruce Alan Masters, Encyclopedia of the Ottoman Empire, Infobase Publishing, 2009, p. 91, ISBN 978-1-4381-1025-7.