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'Ndrina Gioffrè
I Gioffrè, insieme ai Santaiti e ai Romeo, sono le 'ndrine egemoni di Seminara. Si occupano di traffico di immigrati, di traffico di armi, droga, sigarette, prostituzione, smaltimento di scorie radioattive, infiltrazioni negli enti locali e riciclaggio[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Anni '60
[modifica | modifica wikitesto]Anni '70 - Faida di Seminara
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni Settanta vincono la faida di Seminara contro la 'ndrina dei Pellegrino. Secondo Nicola Gratteri, i vincenti furono però sospesi dalle riunioni dei capi di tutti i locali della provincia di Reggio Calabria per non aver vendicato l'uccisione di un capobastone. Solo nel 1987 riacquisiscono visibilità con la promozione a santista del capobastone Rocco Gioffrè.
Anni '80
[modifica | modifica wikitesto]Anni '90
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1993 viene ucciso dai Gioffrè Diego Spinella, esponente dell'omonima cosca il quale era diventato molto influente nel traffico di eroina con i turchi.
Anni 2000 - Faida tra i Gioffrè
[modifica | modifica wikitesto]Negli ultimi anni, come si evince dall'operazione Artemisia, in questo periodo in particolare tra il 2006 e il 2009 si è svolta una faida interna tra i Gioffrè di Seminara ('ndoli) e i Caia-Laganà-Gioffrè detti 'ngrisi, che a loro volta successivamente sono entrati in conflitto scindendosi in Caia-Gioffrè e Laganà[2].
Alcuni eventi della faida interna dei Gioffrè di Seminara[2]:
- Il 28 ottobre 2007 viene ferito Vincenzo Gioffrè.
- Il 29 ottobre 2007 vengono feriti Antonio Caia e Carmelo Romeo.
- Il 14 febbraio 2008, Giuseppe Gioffrè tenta l'omicidio di Luigi Tripodi. Verrà arrestato.
- Il 27 marzo 2008 viene ucciso Silvestro Luigi Galati.
- Il 24 novembre 2008 viene ferito Vincenzo Giuseppe Gioffrè.
- Il 13 agosto 2009 viene ucciso Giuseppe Gioffrè.
- Il 30 gennaio 2011 muore per cause naturali Rocco Antonio Gioffrè, presunto boss di Seminara (detto u N'dolu), all'età di 76 anni nel carcere di Messina.
Le elezioni comunali, la faida di San Luca e l'operazione Artemisia
[modifica | modifica wikitesto]- Nel 2006 viene ucciso il capobastone Domenico Gaglioti.
- Nel maggio 2007 da un'intercettazione telefonica si viene a sapere che Rocco Gioffrè convince il sindaco uscente Antonio Pasquale Marafioti a ricandidarsi.
- Il 17 novembre 2007 viene arrestato il sindaco di Seminara Antonio Pasquale Marafioti, il vicesindaco Mariano Battaglia e l'assessore allo Sport Adriano Gioffrè (lista civica) per associazione a delinquere di tipo mafioso. Coinvolti presunti esponenti della 'ndrina Gioffrè di Seminara e anche l'ex sindaco Carmelo Buggè. Il Comune di Seminara era già stato sciolto una volta per infiltrazioni mafiose[3].
- Il 18 novembre 2007, da alcune intercettazioni, si scopre che i Gioffrè avrebbero partecipato e contribuito a riappacificare i due schieramenti della faida di San Luca[4].
- L'11 giugno 2008 viene arrestato Antonino Tripodi detto Ninu u bomber affiliato ai Gioffrè, accusato di associazione mafiosa e controllo delle elezioni comunali di Seminara[5].
- Il 20 aprile 2009 a Seminara, Asti, Brescia, Varese e Vercelli i carabinieri nell'operazione Artemisia hanno arrestato 35 persone, tra cui esponenti dei Gioffrè, per associazione a delinquere di stampo mafioso, tentata estorsione e omicidio[2][6].
Oggi - Riconoscimento dell'esistenza della 'ndrina
[modifica | modifica wikitesto]- Il 13 gennaio 2013 a Corigliano Calabro i carabinieri hanno arrestato Antonio Caia.
Il 3 maggio 2013 la Corte di cassazione riconosce per la prima volta e in via definitiva l'esistenza della 'ndrina Gioffrè di Seminara. La sentenza giunge al termine dell'iter giudiziario iniziato nel 2007 con l'operazione Topa[7].
Il 22 luglio 2018 viene ucciso da 2 sicari in contrada Venere a Seminara Giuseppe Fabio Gioffrè, figlio di Cecè u 'ndolo, coinvolto in passato nel processo Artemisia da cui però ne uscì assolto. Viene anche gravemente ferito un bambino di 10 che era con lui in quel momento[8]. A settembre 2018 vengono arrestate Domenico Fioramonte accusato di omicidio, porto e detenzione di armi e presunto affiliato dei Grasso, Giuseppe Domenico Laganà Comandé e Saverio Rocco Santaiti[9].
Esponenti di spicco
[modifica | modifica wikitesto]- Domenico Gioffrè (? - 19-03-1972), capobastone, muore nella faida di Seminara.
- Antonino Gioffrè, detto Bongo.
- Fabio Giuseppe Gioffrè (1979 - 2018), figlio di Vincenzo Giuseppe, ucciso in contrada Venere di Seminara[9].
- Rocco Antonio Gioffrè (1935 - 30-01-2011), capobastone unico e solo di tutta seminara, arrestato nel novembre 2007 e deceduto il 30 gennaio 2011 per cause naturali.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ SEMINARA SOTTO PRESSIONE, TORNA LA GUERRA DI MAFIA TRA CLAN, PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO, in Melito online. URL consultato l'8 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2011).
- ^ a b c Maxi blitz dei carabinieri nel reggino: 35 arresti, in Nuova Cosenza. URL consultato il 24 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2009).
- ^ 'Ndrangheta, voto controllato. arrestato sindaco di Seminara, in la Repubblica, 17 novembre 2007. URL consultato il 24 giugno 2022 (archiviato il 7 aprile 2022).
- ^ 'SEMINARA/3 - Il "summit" di mafia a Polsi..., in Blogosfere.it. URL consultato l'08-10-2010 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2011).
- ^ Maxi blitz dei carabinieri nel reggino: 35 arresti [collegamento interrotto], in Melito online. URL consultato il 02-11-2010.
- ^ Blitz dei Carabinieri, emesse 35 ordinanze di custodia, su cn24tv.it, 20 aprile 2009. URL consultato il 24 giugno 2022 (archiviato il 15 ottobre 2021).
- ^ Claudio Cordova, Processo "Topa": sentenza definitiva in Cassazione per la 'ndrangheta di Seminara (RC), su Il Dispaccio, 3 maggio 2013. URL consultato il 24 giugno 2022 (archiviato il 24 giugno 2022).
- ^ Alessia Candito, Un morto in agguato di 'ndrangheta, grave un bambino di 10 anni, in la Repubblica, 22 luglio 2018. URL consultato il 24 giugno 2022 (archiviato il 23 luglio 2018).
- ^ a b ‘Ndrangheta, allevatore ucciso e bimbo ferito a Seminara: “Estorsione delle cosche”. Tre arresti, in ilfattoquotidiano.it, 23 settembre 2018. URL consultato il 24 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2022).