Fano
Fano comune | |
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L'Arco d'Augusto, nel centro storico | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Pesaro e Urbino |
Amministrazione | |
Sindaco | Luca Serfilippi (Lega) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 43°50′33″N 13°00′49″E |
Altitudine | 12 m s.l.m. |
Superficie | 121,84 km² |
Abitanti | 59 946[1] (31-7-2024) |
Densità | 492,01 ab./km² |
Frazioni | Belgatto, Bellocchi, Caminate, Carignano, Carrara di Fano, Centinarola, Cuccurano, Falcineto, Fenile, Fosso Sejore, Madonna del Ponte Metauro, Magliano, Metaurilia, Monte Giove, Ponte Sasso, Prelato, Roncosambaccio, Rosciano, San Biagio, San Cesareo, Sant'Angelo, Sant'Andrea in Villis, Sant'Orso, Tombaccia, Torrette di Fano, Tre Ponti[senza fonte] |
Comuni confinanti | Cartoceto, Mombaroccio, Mondolfo, Pesaro, San Costanzo, Terre Roveresche |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 61032 |
Prefisso | 0721 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 041013 |
Cod. catastale | D488 |
Targa | PU |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 130 GG[3] |
Nome abitanti | fanesi |
Patrono | san Paterniano |
Giorno festivo | 10 luglio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Fano nella provincia di Pesaro e Urbino | |
Sito istituzionale | |
Fano (Fan in dialetto gallo-piceno) è un comune italiano di 59 946 abitanti[1] della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. La città è famosa per il suo carnevale, uno dei più antichi d'Italia[4]. È la terza città più popolosa delle Marche, dopo Ancona e Pesaro[5].
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Fano è circondata a nord-ovest dalle colline che degradano dolcemente in prossimità del torrente Arzilla. La città si trova, seppur lievemente, sopraelevata rispetto al livello del mare (Arco di Augusto altitudine 17 m[6]). Il litorale si suddivide in Lido e Sassonia, entrambi con coste basse, la prima sabbiosa, la seconda ghiaiosa. A sud è presente la cosiddetta "Piana del Metauro", una delle poche aree pianeggianti delle Marche, che si espande anche all'interno per alcuni chilometri. La costa meridionale si suddivide in Torrette, Ponte Sasso e Metaurilia.
Confina a nord-ovest con il comune di Pesaro; a ovest, confina tramite la valle del torrente Arzilla e le colline che la dividono con quella del Foglia con i comuni di Mombaroccio e Cartoceto (salendo sopra i 300 m s.l.m. nel territorio di Cartoceto); a sud, salendo ripidamente a circa 200 m s.l.m. confina con il municipio di Piagge (co-capoluogo del nuovo comune di Terre Roveresche), ad est con il comune di San Costanzo salendo alcune dolci colline e con il comune di Mondolfo. Il territorio di Fano è attraversato dal Vallato del Porto o Canale Albani[7], un canale artificiale alimentato dal fiume Metauro. Il Vallato passa per la centrale idroelettrica della Liscia e si immette nel porto-canale di Fano.
Clima
[modifica | modifica wikitesto]I dati climatici locali vengono registrati dalla stazione meteorologica di Fano.
Fano, secondo la Classificazione di Köppen, è compresa nella zona climatica Csa (clima temperato umido a estate asciutta e molto calda), mentre secondo la classificazione climatica dei comuni italiani appartiene alla zona E. Per quanto concerne la classificazione sismica appartiene alla zona 2: sismicità media.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]«E fa saper a' due miglior di Fano
a messer Guido e anco ad Angiolello,
che, se l'antiveder qui non è vano,
gittati saran fuor di lor vasello
e mazzerati presso a la Cattolica
per tradimento d'un tiranno fello.»
Fano fu un centro piceno, come testimoniano ritrovamenti sporadici avvenuti in città e gli scavi di Montegiove e Roncosambaccio[8].
Fu poi un importante centro romano, conosciuto come Fanum Fortunae, nome che rimanda al "Tempio della Fortuna", probabilmente eretto a testimonianza della battaglia del Metauro: era l'anno 207 a.C. e le legioni romane sbaragliarono l'esercito del generale cartaginese Asdrubale, uccidendone il condottiero che, dopo aver varcato le Alpi con gli elefanti da guerra, intendeva ricongiungersi al fratello Annibale.
La città ebbe un notevole sviluppo durante il dominio romano grazie alla sua posizione strategica sulla via che congiungeva la valle del Tevere alla Gallia Cisalpina. Nel 49 a.C. Gaio Giulio Cesare la conquistò assieme a Pesaro, dando così inizio alla Guerra Civile contro l'antagonista Pompeo.
Solo successivamente Cesare Ottaviano Augusto dota l'insediamento di mura di cinta (ancora parzialmente visibili), elevando l'insediamento allo stato di colonia romana col nome di Colonia Julia Fanestris[9].
Alcuni secoli dopo, nel 271 d.C., si svolse nei suoi pressi la battaglia di Fano che segnò la fine del tentativo degli Alemanni di raggiungere Roma, sconfitti dall'imperatore Aureliano.
Durante l'invasione d'Italia (452-453) da parte di Attila, Fano mandò, insieme alle altre città vicine di Rimini ed Ancona, aiuti militari alla città di Aquileia che nel 452 era sotto assedio. Il comandante fanese Bartolagi da Fano morì durante l'assedio e le sue spoglie furono poi traslate nella chiesa di S. Pietro in Episcopio in Fano. La città di Fano fu saccheggiata da Attila nel 453 d.C. prima di dirigersi verso Roma dove, secondo la tradizione, la sua avanzata fu fermata dal Pontefice Papa Leone I[10].
Durante la Guerra gotica del VI secolo, a causa alla sua posizione nei collegamenti tra nord e sud Italia, venne assediata e devastata dagli Ostrogoti di Vitige (538) e poco tempo dopo ricostruita dall'esercito bizantino di Belisario e Narsete.
Successivamente entrò a far parte della Pentapoli marittima (Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona) di cui era a capo. Subì successivamente l'occupazione dei Longobardi e dei Franchi, fino a quando Ottone III non la donò a papa Silvestro II.
Nel 1141 la città divenne protettorato della Repubblica di Venezia in seguito alla firma di un trattato[11].
Nel XIII secolo Fano si costituì comune; nel secolo successivo fu per un breve periodo sotto il dominio estense, dopo di che fu dilaniata dalla lotta intestina tra due famiglie: i del Cassero e i da Carignano.
Alla fine del XIII secolo la città passò sotto il dominio Malatesta di Rimini, grazie ad un complotto ordito da questi ultimi contro le due famiglie rivali. La famiglia Malatesta rimase al potere nella città fino al 1463, quando Sigismondo Malatesta dovette lasciare Fano al duca di Urbino Federico da Montefeltro dopo un lungo assedio, nel corso del quale fu danneggiato l'Arco d'Augusto, simbolo della città. La popolazione si rifiutò di entrare a far parte del Ducato di Urbino e perciò divenne vicariato ecclesiastico.
Durante l'occupazione napoleonica dello Stato Pontificio fu saccheggiata e gravemente bombardata dall'esercito del Bonaparte. Diverse opere d'arte presero la via della Francia[12] a causa delle spoliazioni napoleoniche. Secondo il catalogo pubblicato nel Bulletin de la Société de l'art français del 1936[13], delle tre opere d'arte catalogate a Fano e inviate in Francia nessuna fece ritorno. Tra di esse l'opera di Guido Reni inviata al Musee Napoleon Cristo consegna le chiavi a San Pietro, anticamente presso la Chiesa di San Pietro in Valle, ma non restituita dal Museo dopo il congresso di Vienna.
Fano partecipò attivamente ai moti risorgimentali con la creazione di governi provvisori.
Durante la prima guerra mondiale (1915-1918) subì numerosi bombardamenti navali austriaci e anche nella seconda guerra mondiale (1940-1945), trovandosi sulla Linea Gotica, subì numerose incursioni aeree alleate miranti alla distruzione dei suoi ponti ferroviari e stradali e, da parte dell'esercito tedesco in ritirata, la distruzione di quasi tutti i suoi campanili (tranne quelli di S. Francesco di Paola e di San Marco), della torre civica, del maschio della rocca malatestiana e del suo porto peschereccio, ritenuti dal nemico infrastrutture sensibili[14] da non lasciare nelle mani degli alleati.
Già da fine XIX secolo a Fano era presente la coltivazione del cavolfiore, nella varietà tardiva (invernale) destinata perlopiù all'esportazione verso paesi del nord. Nel 1934 venne fondata la frazione di Metaurilia, unico caso di borgata rurale fascista nelle Marche, con l'intento di dedicarla interamente a tale coltivazione, che infatti ebbe un notevole sviluppo. Negli anni sessanta la produzione di cavolfiore era ancora una delle più importanti attività fanesi, con rilevanti esportazioni verso il centro e nord Europa. La varietà di cavolfiore era nota come Tardivo Fanese, rendeva fino a 22.000-24.000 piante per ettaro, ed era un successo grazie alle sue qualità. Nel 1966 il 20% dell'esportazione italiana di cavolfiore era fanese; circa 350.000 quintali ne vennero spediti all'estero, 3200 vagoni ferroviari di cui 2000 in Germania, e 25.000 quintali sui mercati nazionali. Questo successo, che terminò negli anni settanta, all'epoca rese Fano famosa come città del cavolfiore[20][21].
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]La blasonatura ufficiale dello stemma di Fano è la seguente:[22]
«Partito merlato innestato d'argento e di rosso, con tre merli d'argento e tre di rosso, il primo merlo di rosso. Sotto lo scudo su lista bifida e svolazzante, di rosso, il motto, in lettere maiuscole d'oro: Ex concordia felicitas.»
La descrizione del gonfalone è la seguente:[22]
«Drappo partito di rosso e di bianco…»
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi ufficialmente con decreto del presidente della Repubblica del 25 giugno 1992[23].
Il Comune fa anche uso di una bandiera partita: nel primo fasciato di rosso e di bianco; nel secondo di bianco[22].
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Cattedrale di Santa Maria Assunta. Fondata nel XII secolo e poi ampliata e modificata. Conserva un pulpito e la barocca Cappella Nolfi del XVII secolo.
- Basilica di San Paterniano; ha la dignità di basilica minore[24]
- Chiesa di Santa Maria del Gonfalone
- Chiesa di Santa Maria Nuova
- Chiesa di San Cesareo diacono e martire, in località San Cesareo
- Chiesa di San Tommaso
- Chiesa di San Marco
- Chiesa di San Pietro in Valle
- Chiesa di San Pio X
- Chiesa di San Silvestro
- Chiesa di San Domenico
- Chiesa di Sant'Antonio Abate
- Chiesa di Sant'Agostino
- Chiesa di San Francesco
- Chiesa di Sant'Arcangelo
- Chiesa di San Pietro in Episcopio
- Chiesa di San Leonardo
- Chiesa di San Giuseppe al Porto
- Chiesa di Santa Maria del Suffragio
- Chiesa di San Michele
- Chiesa di Santa Cristina o dei Cappuccini
- Chiesa e convento di San Francesco di Paola
- Santuario della Beata Vergine del Ponte Metauro
- Eremo di Monte Giove
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]Fanum Fortunae era sicuramente, in epoca romana, un importante centro sacro, infatti la città mostra nel suo nome un chiaro riferimento a un'area sacra o tempio (Fanum) dedicato al culto della dea Fortuna. Sin dall'80-70 a.C. è da considerarsi certa la presenza romana in Fano. Il culmine della presenza romana si ha nel periodo imperiale augusteo ed infatti risalgono a quell'epoca un gran numero di monumenti.
- Arco d'Augusto. Da sempre simbolo della città di Fano, fu in epoca romana la principale porta d'accesso alla Colonia Julia Fanestris, dedotta dall'imperatore Augusto nella località di Fanum Fortunae (dal tempio dedicato alla dea Fortuna). Costruito sul punto in cui la via Flaminia s'innesta nel decumano massimo della città, il monumento si data, tramite l'iscrizione del fregio, al 9 d.C..
- Cardo e Decumano. Nella pianta attuale della città di Fano e ancora evidente: il decumanus maximus (attuale via Arco d'Augusto), prosecuzione urbana della strada consolare Flaminia, ed il cardus maximus ad esso perpendicolare, rintracciabile in parte tra l'attuale Corso Matteotti e la parallela via Nolfi. All'incontro di questi assi stradali si troverebbe il foro. Ai due assi stradali principali si affiancano, a distanze regolari, decumani e cardini minori.
- Via Flaminia. Fu la strada voluta dal console Flaminio, da cui prende il nome, e costruita a partire dal 220 a.C. Congiunge Roma a Rimini e probabilmente segue per lunghi tratti antiche strade protostoriche umbre. Solo i punti del tragitto più "difficili" venivano lastricati, mentre gli altri erano brecciati. A Fano la Flaminia entrava in città dall'Arco di Augusto e giunta in centro ripartiva per Rimini uscendo dalla Porta della Mandria (dietro il monumento ai caduti).
- Palazzo della Ragione, risalente al 1299 ma molto rimaneggiato, al punto che nella metà del XIX secolo vi fu installato il Teatro della Fortuna.
- Corte Malatestiana. Il Palazzo dei Malatesta venne eretto a partire dal XV secolo e presenta due ali, una in stile gotico e l'altra dominata dalla cosiddetta Loggia del Sansovino, rinascimentale. Dal 1463, quando cadde la signoria malatestiana e la città passò allo Stato Pontificio, divenne sede del Comune.
- Palazzo Bracci Pagani
- Palazzo Montevecchio[25]
Monumenti
[modifica | modifica wikitesto]- Bassorilievo di San Paterniano. Raffigurante san Paterniano, patrono e primo vescovo della città di Fano, vissuto tra il III e il IV secolo, è stato completamente restaurato. Si tratta di una scultura in pietra arenaria del secolo XV che fino al 1926 si trovava murata nella casa che è posta all'angolo tra la piazza XX Settembre ed il corso Matteotti, casa già dei Conti Giacobini, nobili di Fano, patrizi di Jesi, originari di Staffolo. Come riporta Piercarlo Borgogelli Ottaviani in Studia Picena[26]
«questa scultura rappresenta il santo protettore Paterniano rivestito degli abiti pontificali che, giunte le mani, serra col braccio sinistro sul cuore, invece del pastorale, segno della sua dignità episcopale, il gonfalone di Fano, il quale nell'alto rilievo riproduce esattamente il campo e le tre pezze sovrapposte…»
L'intervento di restauro è stato eseguito dal restauratore Daniele Nardini. Il bassorilievo è esposto nello scalone di accesso al Palazzo malatestiano. La figura più nota di san Paterniano è senz'altro quella che campeggia in posizione centrale nel trittico dei Protettori che decora la facciata del palazzo del Podestà in piazza XX Settembre. La sua posizione simboleggia la preminenza che al vescovo fanese fu attribuito dal Consiglio maggiore della città rispetto agli altri due santi patroni: sant'Eusebio e san Fortunato. Nell'edicola manca un altro santo, sant'Orso, di cui una statua un tempo si trovava nei pressi della chiesa di Sant'Antonio, nel trebbio cittadino. Tutti e quattro i santi protettori di Fano comunque compaiono nelle vetrate policrome dell'abside del Duomo.
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Mura. La cinta muraria difensiva cittadina, ancora ben conservata, venne dapprima costruita dai Romani nel IX secolo d.C., poi ampliata dai Malatesta nel quattrocento e infine rinforzate dai sovrani pontifici nel '500. Volute dall'imperatore Augusto, le mura romane si conservano ancora oggi per circa i due terzi del circuito originario. La cinta si dirige a nord-ovest dalla porta di Augusto fino a raggiungere la quattrocentesca Rocca Malatestiana.
Siti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]- Basilica vitruviana
- Porta della Mandria.[27].
- Anfiteatro romano di Fano[28].
- Teatro romano di Fano[29].[30].
- Domus romana in Piazza XX Settembre[31].
- Domus romana in via Abbazia[32].
- Area archeologica di Piazza Amiani[33].
- Area archeologica di S. Agostino[34].
- Acquedotto romano di Fano[35].
- Grotta di San Paterniano[36].
- Augusteum di Fano.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[37]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2022 vi erano 4060 stranieri, pari al 7,28% della popolazione.[38]
Tradizioni e folclore
[modifica | modifica wikitesto]- Il Carnevale di Fano, con la tradizionale sfilata domenicale dei carri allegorici, si svolge nelle tre domeniche prima dell'inizio della quaresima lungo viale Gramsci. Esso risulta essere uno dei carnevali più antichi d'Italia, la prima testimonianza risale infatti ad un documento del 1347[39].
- La Festa del mare, tradizionale commemorazione estiva dei caduti fanesi del mare: la prima domenica di agosto dal vecchio porto un corteo di barche porta al largo una corona d'alloro alla memoria dei marinai e dei pescatori periti in mare. Nella serata la festa si conclude con uno spettacolo di fuochi di artificio.
- La Fiera Mercato dell'Antiquariato è presente il secondo fine settimana di ciascun mese.
- La Fiera di San Bartolomeo, fiera cittadina, si svolge gli ultimi giorni di agosto nelle vie limitrofe al Lungomare di Sassonia.
- Il 10 luglio ricorre la festa cittadina del patrono, in onore di San Paterniano.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Il Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano comprende quattro aree tematiche: archeologia, ceramiche, numismatica e pinacoteca[40]
- Il Museo della Via Flaminia situato all'interno della Chiesa di San Michele[41]
- Quadreria della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano[42]
- Museo delle scienze naturali presso Palazzo Bracci Pagani[43]
- Museo Diocesano[44]
- Museo Etnico Bagnaresi presso il Palazzo Malatestiano[45]
Biblioteche
[modifica | modifica wikitesto]Le principali biblioteche in città sono:
Media
[modifica | modifica wikitesto]Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- FanoTV (canale 19 DDT)
Eventi
[modifica | modifica wikitesto]- Fano Jazz by the Sea[46], iniziativa sostenuta dall'Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Fano e da altre Istituzioni, è stato fondato nel 1993 ed ha luogo generalmente alla fine di luglio con concerti di musicisti italiani ed internazionali.
- Passaggi Festival, evento culturale dedicato alla saggistica, si svolge in genere nell'ultima settimana di giugno con presentazioni, mostre, attività e spettacoli nel centro storico e sul lungomare[47].
- Il Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce, giunto nel 2019 alla sedicesima edizione, si svolge nel lungomare del Lido di Fano.
- Fano International Film Festival, rassegna di cortometraggi aperta a registi italiani e stranieri, si tiene nel mese di ottobre alla Sala Verdi e al Teatro della Fortuna presso il Palazzo della Ragione.
- Fano dei Cesari, rievocazione storica degli usi e costumi degli antichi romani, ha luogo nel mese di luglio con sfilate, spettacoli ed attività nei luoghi storici della città.
- Incontro Internazionale Polifonico "Città di Fano", giunto nel 2019 alla 46ª edizione, si svolge alla fine di agosto presso la Basilica di San Paterniano ed in altri luoghi del centro storico.
- Premio e Giornate di Letteraria, a partire dal 2014, premio letterario e festival che si tiene a ottobre, organizzato dall'associazione Letteraria con il Comune di Fano.[48]
- Boomerang Rewind Festival 80/90®, evento multidisciplinare dedicato agli anni 80 e 90, nato nel 2022, si svolge solitamente verso la fine di giugno presso il lungomare del Lido e dell'Arzilla, fondatori: Emanuela Giorgi e Nicola Anselmi.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Torrette: conta poche centinaia di abitanti ma in estate la popolazione aumenta grazie all'arrivo di numerosi turisti (soprattutto dalla vicina Umbria), attratti dal mare e dalle spiagge sabbiose della frazione. Il nome Torrette deriva da un albergo dismesso risalente al periodo della Belle époque costituito da una struttura delimitata da due torricine, tuttora presente lungo la Statale Adriatica, e costituente con la vicina vecchia chiesetta il vecchio nucleo della località. Il centro turistico di Torrette si sviluppa a mare della strada nazionale Adriatica, mentre la zona residenziale a monte della Statale stessa.
- Ponte Sasso
- Carrara: è l'ultima frazione del comune verso l'entroterra, sorge lungo la via consolare Flaminia. Le origini di questa frazione risalgono agli inizi del IIX secolo. Gli abitanti di San Cesareo, un piccolo paese che sorge sulla collina e che sovrasta il luogo, iniziarono a trasferirsi a valle, dove fu costruita un'altra chiesa, e colonizzarono quella zona strategicamente più favorevole ai commerci data l'adiacenza a una vecchia e importante via di comunicazione, la via Flaminia appunto. Il nome di questa frazione deriva dal potente signorotto del luogo, il Conte Setti Carraro, padrone della chiesa, del vecchio casolare ancora esistente, anche se disabitato e in rovina, di tutti i terreni ad esso adiacenti, e altri appezzamenti concessi in usufrutto ai contadini del luogo. In suo onore chiamarono il paese Carrara. La divisione in "Carrara Alta" e "Carrara Bassa" deriva dal fatto che gli abitanti della valle erano più ricchi dei contadini che vivevano in collina perché oltre all'attività agricola locale il commercio era fiorente e quindi vendevano i loro prodotti con i molti mercanti che passavano per la via Flaminia.
- Bellocchi: è una frazione di Fano sita tra Rosciano e Cuccurano, lungo la strada provinciale 92 che collega Fano con Piagge. È sede della zona industriale di Fano[49]. Conta qualche migliaio di abitanti in aumento grazie alla costruzione di un nuovo quartiere residenziale. È inoltre famosa perché durante la 2ª guerra mondiale un gruppo di agricoltori rubò un velivolo leggero, chiamato "cicogna". Dal 2006 si organizza una festa a fine estate (Il palio della cicogna) in cui, contornata da giochi di intrattenimento per i più piccoli, si ricorda il fatto[50].
- Metaurilia, borgata di fondazione fascista creata tra il 1934 e il 1938 dal geometra Alfonso Fiori, a seguito di parziale bonifica della zona, appoderamento e assegnazione.
Ex Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Marotta: parte del centro abitato di Marotta ha fatto parte del comune di Fano fino al 18 luglio 2014, data in cui è entrato in vigore, in seguito ad un referendum consultivo tenutosi nel mese di marzo dello stesso anno[51], la legge regionale che prevede l'incorporazione della frazione fanese nel comune di Mondolfo.
Quartieri
[modifica | modifica wikitesto]Agli inizi del XX secolo la città di Fano era tutta circoscritta all'interno delle mura; la suddivisione in quartieri corrispondeva alle chiese più importanti (Duomo, San Paterniano, San Marco, Piattelletti) e fuori dalle mura vi erano insediamenti solo nelle vie principali di accesso.
A partire dalla seconda metà del Novecento questi insediamenti si sono notevolmente sviluppati andando a formare anche quartieri all'esterno delle mura che ben presto sono stati inglobati nella città. Tra questi, degni di nota, da nord a sud sono: Gimarra, Lido, Paleotta, Trave, Poderino, Fanfani, Fano2, San Cristoforo, Don Gentili, Sant'Orso, Vallato, La Colonna,[52] San Lazzaro, Sassonia e Ponte Metauro.
Sant'Orso
[modifica | modifica wikitesto]Sant'Orso è uno dei quartieri più popolosi di Fano: a partire dagli anni '60 ha subito un primo notevole incremento con la nascita di casette singole per poi espandersi ancora di più negli anni '80 grazie alla creazione di numerosi condomini e villette a schiera.
Il nome del quartiere S. Orso deriva dalla denominazione di una fossa detta "Fossa Sant'Orso", la quale, nonostante sia stata parzialmente coperta, è ancora ben visibile.
Secondo una famosa leggenda l'avvallamento si formò in seguito ad un fatto avvenuto mentre si stava celebrando la solennità di Sant'Orso, vescovo della città. Un contadino, infatti, pur essendo stato ammonito di rispettare la festa, continuava ad arare il campo imprecando contro il santo e dicendo: "Se egli è un Orso, io sono un cane". Fu così che improvvisamente la terra si aprì e l'uomo venne inghiottito insieme ai suoi buoi e all'aratro.
Un'edicola con una Madonnina, edificata nel 1848 dal vescovo di Fano Luigi Carsidonio e Filippo Rinalducci, amministratore della città, attraverso un'epigrafe latina ricorda l'origine del luogo e del fatto.[53]
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Artigianato
[modifica | modifica wikitesto]Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e attive vi sono quelle artigianali, come la rinomata arte della tessitura finalizzata alla realizzazione di tappeti e di tanti altri prodotti caratterizzati da motivi artistici pregiati, e la lavorazione del rame, impiegata sia per la decorazione di edifici e luoghi di culto di tutto il mondo sia per la realizzazione di statue e di monili.[54] Importanti ed apprezzate sono anche le lavorazioni orafe, del ferro battuto, del legno, del vetro e della ceramica.
Altra attività economica diffusa è la pesca: Fano è difatti famosa sia per il suo porto turistico, sia per quello a cui i pescatori affidano le loro barche. Tra i vari tipi di pesca è praticata anche quella ai molluschi.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Fano è al centro di un importante nodo stradale per lo svincolo di vie di grande comunicazione nazionali ed internazionali.
È attraversata in senso longitudinale dalla strada statale 16 Adriatica che collega Padova ad Otranto e dalla Autostrada A14 "Adriatica" che collega Bologna a Taranto. Sempre longitudinalmente è stazione ferroviaria lungo il collegamento Bologna-Ancona.
Nell'estate del 2017 le città di Pesaro e Fano hanno lanciato il progetto di un arretramento della ferrovia adriatica, spostandone il percorso lungo il tracciato dell'autostrada A14 anziché lungo la costa. Il progetto, collegato a una rete più ampia di interventi infrastrutturali nella zona e sostenuto anche dalla regione Marche, è stato presentato al Ministero dei Trasporti e all'Anas.[55]
In senso trasversale, fin dall'antichità, la città di Fano è stata collegata a Roma attraverso una delle più celebri strade consolari: la via Flaminia, oggi affiancata dalla superstrada Fano – Grosseto, detta "dei Due Mari", che metterà in comunicazione la costa adriatica con quella del Mar Tirreno. Fino al 1987, inoltre, è stata in funzione la linea ferroviaria Fano-Urbino che, risalendo la valle del Metauro, consentiva di raggiungere Fermignano ed Urbino e, fino al 1944, anche Fabriano e quindi Roma.
Per quanto riguarda i collegamenti aerei, la città dispone di un aeroporto turistico che si trova a 51 chilometri dall'aeroporto internazionale "Raffaello Sanzio" di Ancona-Falconara e a 49 chilometri da quello internazionale di Rimini, mentre per i collegamenti marittimi con le altre nazioni del Mar Mediterraneo fa riferimento al porto di Ancona distante circa 50 km. Anche a Fano è presente un importante porto turistico ed è il diciassettesimo porto peschereccio dell'Adriatico.
Da Pesaro a Fano esiste un tratto di circa 10 km di pista ciclabile costiera facente parte della Ciclabile Adriatica.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
settembre 1944 | gennaio 1945 | Enzo Capalozza | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [56] |
febbraio 1945 | ottobre 1945 | Egidio Del Vecchio | Democrazia Cristiana | Sindaco | [56] |
ottobre 1945 | aprile 1946 | Giovanni Anelli | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [56] |
aprile 1946 | giugno 1951 | Silvio Battistelli | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [56] |
giugno 1951 | giugno 1952 | Guido Adanti | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [56] |
giugno 1952 | settembre 1956 | Renato Grottoli | Democrazia Cristiana | Sindaco | [56] |
settembre 1956 | luglio 1957 | Domenico Pace | Commissario prefettizio | [56] | |
luglio 1957 | ottobre 1958 | Elia Augusto Gambini | Sindaco | [56] | |
ottobre 1958 | dicembre 1958 | Roberto Puglisi | Sindaco | [56] | |
dicembre 1958 | gennaio 1961 | Onofrio Galletti | Commissario prefettizio | [56] | |
gennaio 1961 | febbraio 1965 | Guido Fabbri | Sindaco | [56] | |
febbraio 1965 | agosto 1970 | Rino Giovanetti | Sindaco | [56] | |
agosto 1970 | luglio 1975 | Marzio Filippetti | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [56] |
luglio 1975 | agosto 1980 | Enzo Cicetti | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [57] |
agosto 1980 | maggio 1983 | Franco Trappoli | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [57] |
maggio 1983 | marzo 1986 | Gustavo Mazzoni | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [57] |
marzo 1986 | giugno 1988 | Paolo Carboni | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [57] |
6 giugno 1988 | 1º luglio 1990 | Aldo Enzo Darvini | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [57] |
2 luglio 1990 | 17 luglio 1992[58] | Francesco Baldarelli | Partito Comunista Italiano Partito Democratico della Sinistra |
Sindaco | [57] |
18 luglio 1992 | 23 aprile 1995 | Giuliano Giuliani | Democrazia Cristiana | Sindaco | [57] |
24 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Cesare Carnaroli | Centro-sinistra | Sindaco | [59] |
14 giugno 1999 | 26 giugno 2004 | Cesare Carnaroli | Centro-sinistra | Sindaco | [60] |
27 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Stefano Aguzzi | Centro-destra | Sindaco | [61] |
8 giugno 2009 | 8 giugno 2014 | Stefano Aguzzi | Centro-destra | Sindaco | [62] |
9 giugno 2014 | 9 giugno 2019 | Massimo Seri | Centro-sinistra | Sindaco | [63] |
10 giugno 2019 | 9 giugno 2024 | Massimo Seri | Centro-sinistra | Sindaco | [64] |
10 giugno 2024 | in carica | Luca Serfilippi | Centro-destra | Sindaco | [65] |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]Fano è gemellata con[66]:
Sport
[modifica | modifica wikitesto]- Calcio
- La squadra principale è l'Alma Juventus Fano 1906 che milita attualmente in Serie D e gioca le partite in casa allo stadio Raffaele Mancini che può contenere fino a 8 800 spettatori.
- Altre squadre sono: Sant'Orso (Promozione), CSI Delfino Fano (Seconda Categoria), Cuccurano (Seconda Categoria), Pontesasso (Seconda Categoria), Real Gimarra (Seconda Categoria), Tre Ponti (Terza Categoria) e la squadra giovanile del Fanella.
- Calcio a 5
- La squadra dell'Italservice Pesaro Calcio a 5 ha rappresentato fino al 2016 sia il comune di Fano che quello di Pesaro e attualmente milita nella serie A del Calcio a 5 nazionale. Fano però vanta la presenza di altre squadre come ad esempio l'Alma Juventus Fano che milita al momento in serie C2.
- Pallacanestro
- La principale squadra della città è l'A.S.D. Basket Fanum che milita attualmente in Serie D.
- Ginnastica ritmica
- La Società Aurora Fano ha vinto 11 scudetti nel campionato di Serie A italiano, inoltre è stata fucina di campioni a livello nazionale sia per la categoria Allieve che Junior, sia per la categoria Senior: questa società ha dato ginnaste alla Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica, sia alla squadra d'insieme (Camilla Bini, Valeria Schiavi) che all'individuale (Laura Zacchilli, Letizia Rossi). Inoltre questa società organizza dall'anno 2010 la seconda tappa dei Campionati mondiali di ginnastica ritmica presso l'Adriatic Arena di Pesaro.
- Pallavolo
- La società Virtus volley milita in Serie A3 nel 2022-23. Per questa ragione il Comune di Fano ha messo a disposizione alla squadra il palazzetto recentemente ristrutturato.
- Atletica leggera
- ColleMar-athon, maratona con partenza da Barchi nell'entroterra metaurense e arrivo a Fano, si svolge la prima domenica di maggio.[67]
- Ultimate Frisbee
- L'associazione Ultimate Frisbee Fano Association esiste nel territorio fanese dal 2001. Le squadre maschili, femminili e miste militano nei campionati di serie A delle rispettive categorie. L'associazione ha vinto in totale 8 campionati[68].
- Drone Racing
- Drone Racing Fano è un'associazione sportiva dilettantistica di corse di droni, la prima nelle Marche. Si occupa della diffusione di questo sport in Italia, in particolare grazie all'organizzazione della Coppa Italia DRF, torneo nazionale di corse di droni riconosciuto dal CONI[69].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 4 ottobre 2024. URL consultato il 4 ottobre 2024.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Documenti conservati nell'Archivio Storico Comunale esistente presso l'Archivio di Stato - sezione di Fano e nella Biblioteca Federiciana di Fano - Sezione Emeroteca.
- ^ Comuni delle Marche per popolazione, su Tuttitalia.it. URL consultato il 27 ottobre 2016 (archiviato il 13 novembre 2016).
- ^ Fano - Gola del Furlo in Mountain Bike / Bicicletta - Mappa, Roadbook e distanze, su piste-ciclabili.com. URL consultato il 31 dicembre 2009 (archiviato il 17 luglio 2009).
- ^ www.lavalledelmetauro.org, su lavalledelmetauro.org. URL consultato il 2 maggio 2013 (archiviato il 4 ottobre 2013).
- ^ Antonio Mario Radmilli, Popoli e civiltà dell'Italia antica, edizioni Biblioteca di storia patria, 1974
- ^ Voce Fano in Enciclopedia dell'Arte Antica (1960)
- ^ Pietro Maria Amiani, Memorie istoriche della città di Fano, raccolte e pubblicate da Pietro Maria Amiani, stamp. di G. Leonardi, 1751. URL consultato il 13 agosto 2019.
- ^ Mirko Riazzoli, Cronologia di Venezia dalla fondazione ai giorni nostri.
- ^ Notice de tableaux dont plusieurs ont été recueillis à Parme et à Venise : exposés dans le grand salon du Musée Napoléon, ouvert le 27 thermidor an XIII, De l'imprimerie des sciences et des arts, Paris.
- ^ Marie-Louise Blumer, Catalogue des peintures transportées d'Italie en Francce de 1796 à 1814, collana Bulletin de la Société de l'art français, 1936, fascicule 2.
- ^ (EN) Report of British War Crimes Section of Allied Force Headquarters on German Reprisals for Partisan Activities in Italy, su ess.uwe.ac.uk. URL consultato il 12 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2012).
- ^ (EN) Generalmajor Dietrich Beelitz, su geocities.com. URL consultato il 12-08-2008 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2009).
- ^ (DE) Deutsches Generalslager Bellaria, su bundesarchiv.de. URL consultato il 12 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2008).
- ^ Quartier generale tedesco, Bellaria,
- ^ (EN) Some of the prisoners held at Special Camp 11, su bridgend-powcamp.fsnet.co.uk. URL consultato il 12-08-2008 (archiviato il 14 ottobre 2013).
- ^ (EN) German Document Index (PDF), su stengerhistorica.com. URL consultato il 12-08-2008 (archiviato il 29 settembre 2007).
- ^ Attività economiche: l'ortofrutticoltura (JPG), in Fano - Notiziario di informazione sui problemi cittadini, anno 2, n. 2, Comune di Fano, aprile-giugno 1966, pp. 2-6.
- ^ Il perché di un successo, su ecomuseometaurilia.it.
- ^ a b c Fano, su Araldicacivica. URL consultato il 27 febbraio 2023.
- ^ Fano, su Ufficio araldico - Fascicoli comunali, Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 27 febbraio 2023.
- ^ (EN) Catholic.org Basilicas in Italy Archiviato il 26 dicembre 2015 in Internet Archive.
- ^ Comune di Fano. Palazzo Montevecchio.
- ^ Vol. XII, 1936.
- ^ lavalledelmetauro.it, Fano: La Porta della Mandria o Porta Ovest Archiviato il 30 giugno 2016 in Internet Archive.
- ^ lavalledelmetauro.it, Fano: l'Anfiteatro romano Archiviato il 30 giugno 2016 in Internet Archive.
- ^ Ilrestodelcarlino.it, Il teatro romano risorgerà... in 3D Archiviato il 2 giugno 2016 in Internet Archive.
- ^ lavalledelmetauro.it, Fano: il Teatro romano Archiviato il 30 giugno 2016 in Internet Archive.
- ^ lavalledelmetauro.it, Fano: domus romana in Piazza XX Settembre Archiviato il 30 giugno 2016 in Internet Archive.
- ^ patrimoniosos.it, FANO - Domus di via Abbazia dimenticata Archiviato il 14 settembre 2016 in Internet Archive.
- ^ lavalledelmetauro.it, Fano: Area archeologica di Piazza Amiani Archiviato il 30 giugno 2016 in Internet Archive.
- ^ lavalledelmetauro.it, Fano: Area archeologica di S. Agostino Archiviato il 30 giugno 2016 in Internet Archive.
- ^ lavalledelmetauro.it, Fano: L'Acquedotto romano Archiviato il 30 giugno 2016 in Internet Archive.
- ^ lavalledelmetauro.it, Fano: la Grotta di S. Paterniano Archiviato il 30 giugno 2016 in Internet Archive.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Popolazione straniera residente, su demo.istat.it.
- ^ lavalledelmetauro.it, Carnevale di Fano - Documenti Storici - 1347, su lavalledelmetauro.it. URL consultato il 21 gennaio 2020 (archiviato il 1º marzo 2017).
- ^ Comune di Fano, Museo Civico Palazzo Malatestiano, su museocivico.comune.fano.pu.it. URL consultato il 18 marzo 2020 (archiviato il 22 gennaio 2019).
- ^ Sistema Museo, Museo della Via Flaminia, in Sistema Museo. URL consultato il 4 aprile 2017 (archiviato il 5 aprile 2017).
- ^ Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, La Quadreria della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, su fondazionecarifano.it. URL consultato il 18 marzo 2020 (archiviato il 19 ottobre 2019).
- ^ Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, 'Museo di Scienze Naturali' di Fano, su fondazionecarifano.it. URL consultato il 18 marzo 2020 (archiviato il 14 dicembre 2019).
- ^ Regione Marche, Museo Diocesano, su regione.marche.it. URL consultato il 18 marzo 2020.
- ^ Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, Museo Etnico Bagnaresi - Visite, su fondazionecarifano.it. URL consultato il 18 marzo 2020 (archiviato il 16 maggio 2019).
- ^ Fano Jazz By The Sea, su fanojazznetwork.it (archiviato il 29 aprile 2015).
- ^ Passaggi Festival, a Fano il regno della saggistica. URL consultato il 21 gennaio 2020 (archiviato l'11 aprile 2020).
- ^ Letteraria, ecco 'Le Giornate del Premio' a Fano, su ilrestodelcarlino.it. URL consultato l'11 giugno 2024.
- ^ Zona industriale Bellocchi, TuttoCittà
- ^ Palio della cicogna Archiviato il 13 gennaio 2009 in Internet Archive.
- ^ Copia archiviata, su referendum.marche.it. URL consultato il 13 luglio 2014 (archiviato il 24 settembre 2015).
- ^ Il nome del quartiere deriva dal Santuario della beata Vergine della Colonna, abbattuto nel 1940 per ragioni militari.
- ^ Pietro Maria Amiani; Memorie istoriche della città di Fano, volume I, (1751) Forni Editrice- Bologna
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 12.
- ^ Infrastrutture e cultura. Pesaro e Fano ora varano la grande alleanza. URL consultato il 9 ottobre 2017 (archiviato il 9 ottobre 2017).
- ^ a b c d e f g h i j k l m Domenica si vota per eleggere il 23° sindaco della Città della Fortuna. (Guarda l’elenco), su occhioallanotizia.it, 24 maggio 2014. URL consultato il 25 settembre 2022 (archiviato il 16 gennaio 2021).
- ^ a b c d e f g Copia archiviata, su amministratori.interno.it. URL consultato il 16 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2017).
- ^ Dimissionario
- ^ Ministero dell'interno, Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it.
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- ^ Ministero dell'interno, Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Ministero dell'interno, su elezioni.interno.gov.it.
- ^ La Città Archiviato il 15 marzo 2016 in Internet Archive., comune.fano.pu.it
- ^ gazzetta.it, ColleMar-athon per vedere sempre il mare. URL consultato il 20 gennaio 2020.
- ^ FIFD, Federazione Italiana Flying Disc - FIFD, su fifd.it. URL consultato il 1º febbraio 2019 (archiviato il 4 gennaio 2019).
- ^ Drone Racing Fano, su ttp-technology.it. URL consultato il 30 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2021).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pietro Maria Amiani; Memorie istoriche della città di Fano, 1751 (ristampato nel 1967) vol. 1 google, vol. 2 google
- Ulrico Agnati, Per la storia romana della provincia di Pesaro e Urbino, Roma (L’Erma di Bretschneider) 1999
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Aeroporto di Fano
- Alma Juventus Fano 1906
- Arco d'Augusto (Fano)
- Basilica di Fano
- Carnevale di Fano
- Atleta di Fano
- Ferrovia Fano-Urbino
- Pentapoli bizantina
- Oltraggio di Fano
- Moti di Fano
- Moretta fanese
- 121º Reggimento fanteria "Macerata"
- 94º Reggimento fanteria "Messina"
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fano
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Fano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.fano.pu.it.
- (EN) Fano, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Assessorato al turismo, su turismofano.com.
- Restauro Statua di S. Paterniano - Casa dei conti Giacobini, su patrimoniosos.it.
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