Classe Hatakaze

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Classe Hatakaze
Descrizione generale
Tipocacciatorpediniere lanciamissili
Numero unità2
Proprietà Kaijō Jieitai
CostruttoriMitsubishi Heavy Industries
VaroHatakaze 9 novembre 1984
Shimakaze 30 gennaio 1987
Entrata in servizioHatakaze 27 marzo 1986
Shimakaze' 23 marzo 1988
Caratteristiche generali
Dislocamento4,600 t (standard)

5.900 t (a pieno carico)

Lunghezza150 m
Larghezza16,4 m
Pescaggio4,8 m
Propulsione2 turbine a gas Rolls-Royce Spey SM1A e 2 turbine a gas Rolls-Royce Olympus TM3B per un totale di 72000 hp, configurazione COGAG
Velocità30 nodi (55,56 km/h)
Equipaggio260
Equipaggiamento
Sensori di bordoradar:
  • 1 sistema di elaborazione delle informazioni tattiche OYQ-4-1
  • 1 radar di scoperta aerea OPS-11C
  • 1 radar di scperta aerea e tracciamento AN/SPS-52C
  • 1 radar di scoperta di superficie Japan Radio Company OPS-28B
  • 1 sistema di controllo del tiro FCS-2-21

sonar:

  • 1 sonar a scafo OQS-4A
Sistemi difensivi
  • 1 impianto per il rilevamento delle onde radio e il disturbo NOLQ-1
  • 2 lanciatori per chaff/flares Mk.137 SRBOC
  • 1 dispositivo per decoy trainato Mod. 3
Armamento
Artiglieria
Siluri
  • 2 lanciasiluri tripli Type 68 per armi da 324 mm
Missili
  • 1 sistema di lancio a rampa singola per missili SM-1MR
  • 1 sistema di lancio per 8 missili antisom RUR-5 ASROC
  • 8 missili superficie-superficie RGM-84 Harpoon
Mezzi aerei
Note
dati tratti da Dai cacciatorpediniere Hatakaze ai nuovi Maya[1]
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La classe Hatakaze della Forza marittima di autodifesa giapponese è costituita da due cacciatorpediniere lanciamissili.[1] Queste unità sono state costruite dal 1983 al 1988 dal gruppo Mitsubishi Heavy Industries. La prima unità della classe è entrata in servizio nel 1986.

Progetto e sviluppo

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Il programma 56DDG, che portò alla realizzazione degli Hatakaze, fu avviato nel 1981 per sviluppare una serie di cacciatorpediniere missilistici da affiancare alle equivalenti unità della precedente classe Tachikaze, ma introducendo quei miglioramenti tecnologici che erano ormai disponibili, come la propulsione con turbine a gas. Il design di queste navi anticipa quello delle successive Asagiri, ed è caratterizzato da un castello di prua lungo con ponte superiore completo.

  1. ^ a b Martorella 2018, p. 37.
  • Cristiano Martorella, Dai cacciatorpediniere Hatakaze ai nuovi Maya, in Panorama Difesa, n. 379, Firenze, ED.AI., novembre 2018, pp. 36-43.

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