Coordinate: 41°34′N 14°59′E

Celenza Valfortore

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Celenza Valfortore
comune
Celenza Valfortore – Stemma
Celenza Valfortore – Bandiera
Celenza Valfortore – Veduta
Celenza Valfortore – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Puglia
Provincia Foggia
Amministrazione
SindacoMassimo Venditti (lista civica AC Alleanza Civica per Celenza) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate41°34′N 14°59′E
Altitudine480 m s.l.m.
Superficie65,42 km²
Abitanti1 376[1] (31-8-2022)
Densità21,03 ab./km²
Comuni confinantiCarlantino, Casalnuovo Monterotaro, Gambatesa (CB), Macchia Valfortore (CB), Motta Montecorvino, Pietramontecorvino, San Marco la Catola, Tufara (CB), Volturara Appula
Altre informazioni
Cod. postale71035
Prefisso0881
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT071018
Cod. catastaleC429
TargaFG
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 997 GG[3]
Nome abitanticelenzani
Patronosan Giovanni
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Celenza Valfortore
Celenza Valfortore
Celenza Valfortore – Mappa
Celenza Valfortore – Mappa
Posizione del comune di Celenza Valfortore nella provincia di Foggia
Sito istituzionale

Celenza Valfortore (Celénze in pugliese[4], fino al 1862 chiamata Celenza) è un comune italiano di 1 376 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.

Geografia fisica

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Celenza Valfortore è situata su una modesta altura dei monti della Daunia, nella valle del Fortore. Si specchia sul lago di Occhito originato artificialmente da quest'ultimo fiume. Celenza Valfortore fino al 2010 fece parte della comunità montana dei Monti Dauni Settentrionali.

Celenza Valfortore

I tre insediamenti preistorici rinvenuti all'interno dei confini comunali (Toppo Capuana, Mulino Dabasso e Madonna delle Grazie) confermano la frequentazione dell'area già a partire dall'Eneolitico, tra 6000 e 2200 anni prima della nascita di Cristo. Gli impianti insediativi crescono e restano attivi per tutta l'età del rame e per buona parte dell'età del bronzo. Di notevole rilevanza storica è il sepolcreto a fossa terragna contenente una decina di inumati, adulti e bambini, adagiati in posizione fetale, come pure i numerosi e significativi reperti custoditi nell'Antiquarium comunale: olle, ciotole, tazze e vasi con decorazioni geometriche, manufatti litici come le asce-martello ai quali si sommano pregevoli pezzi di epoca romana. La porzione di un vaso raffigurante la dea Madre (nume di origini agresti e simbolo di fertilità) e la testa di un volatile (effigie della dea Uccello), qui rinvenute, sono attualmente esposte al museo archeologico nazionale di Manfredonia.[5]

La tradizione attribuisce la fondazione di un nucleo urbano vero e proprio (Celenna) all'eroe omerico Diomede. L'abitato venne distrutto dai Romani nel 275 a.C. a seguito della sconfitta di Pirro, di cui era alleata, e si tramanda storicamente che i suoi resti vennero cosparsi di sale per ordine del console Manlio Curio Dentato. La popolazione, dispersasi, si radunò sulla collina che tuttora è sede della città e rifondò il centro abitato col nome di Celentia ad Valvam.

Nel periodo bizantino il nome venne modificato in Celentia in Capitanata.

Fino all'avvento della Repubblica Partenopea, alla guida di Celenza Valfortore si alternarono diversi feudatari tra i quali si distinsero per un notevole arco di tempo gli esponenti della nobile famiglia pisana dei Gambacorta (XV e XVI secolo). Nel XVI secolo venne cambiato nuovamente il nome in Celenza valle Fortore e si adottò la dea Cerere come simbolo cittadino, simbolo che si ritrova tuttora nel gonfalone della città.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento centri abitati della Puglia non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

Nella chiesa madre è visibile un frammento ligneo della Croce trascinata da Gesù sul monte Calvario; la reliquia riconosciuta con bolla vescovile è conglobata in un cristallo di roccia, affiancata dal frammento di un femore di Santo Stefano e dalla manna di San Nicola di Bari, ovvero un'ampolla d’acqua riempita direttamente dalla tomba del santo.

Il centro conserva integri alcuni elementi delle dominazioni bizantina, normanna e di epoca medievale: nell'anno 1049 il catapano Basilio Boiannes innalza una grande chiesa sui resti della laura preesistente, ampliata nella prima metà del 1600 da Andrea Gambacorta che edifica un monastero (S. Nicola) con tanto di ospedale per la cura degli infermi.

Del 1467 è il palazzo baronale con due torri merlate, ricostruito da Giovanni Gambacorta e più volte rimaneggiato nei secoli per i danni arrecati alla struttura dai terremoti. I Gambacorta abitano la residenza per circa tre secoli e il loro scudo campeggia su due delle tre porte di accesso al borgo ancora esistenti (porta Carlina e porta Nova).

Fonti documentali narrano di un monastero eretto nel 1222 in onore di Francesco d'Assisi, a circa mille passi dall'abitato, per celebrare la visita del santo. Del cenobio ampliato nel 1510 da fra Salvatore Discalciato non resta nemmeno una pietra. La famiglia Gambacorta realizza una nuova struttura nel rione S. Antonio Abate (1522) ma l'impianto attuale è di stampo settecentesco. Del 1740 è invece il santuario di Santa Maria delle Grazie.

Nell'ex monastero di San Nicola è ubicato l'Antiquarium comunale che propone un'ampia raccolta di reperti storico - archeologici del territorio.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[6]

L'economia è basata sull'allevamento e l'agricoltura. Sino ad alcuni anni fa erano attivi un mulino e una fabbrica di coppi, che costituivano le uniche attività manifatturiere di Celenza. Oggi il settore terziario copre il 41% delle attività economiche.[senza fonte] L'assenza di ulteriori attività economiche ha determinato, specie a partire dal secondo dopoguerra, uno spiccato fenomeno migratorio.

Nella zona è in costruzione un eliporto che verrà utilizzato dalla società Alidaunia per i collegamenti con Foggia.[senza fonte]

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
29 dicembre 1988 27 maggio 1989 Mario Vitarelli Partito Socialista Italiano Sindaco [7]
19 giugno 1989 13 giugno 1994 Raffaele Rossi Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale Sindaco [7]
21 giugno 1994 25 maggio 1998 Giovanni Schettino Partito Popolare Italiano Sindaco [7]
25 maggio 1998 28 maggio 2002 Giovanni Schettino L'Ulivo Sindaco [7]
28 maggio 2002 27 maggio 2007 Francesco Santoro Unione di Centro Sindaco [7]
29 maggio 2007 7 maggio 2012 Francesco Santoro lista civica Sindaco [7]
19 maggio 2012 11 giugno 2017 Massimo Venditti lista civica Sindaco [7]
12 giugno 2017 10 dicembre 2020 Luigi Iamele lista civica Sindaco [7]
10 dicembre 2020 4 ottobre 2021 Ernesto Liguori Commissario straordinario [7]
4 ottobre 2021 in carica Massimo Venditti lista civica Sindaco [7]

Patti d'amicizia

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Ha stretto un patto d'amicizia con:

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2022 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 187, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Aldo Fabio Venditto, Compendio di Celenza Valfortore, Aps Archeoclub, Celenza Valfortore, 2017
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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