Christo e Jeanne-Claude

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Christo e Jeanne-Claude, 2009[1] Premio Premio Imperiale 1995

Christo e Jeanne-Claude fu il progetto comune dei coniugi Christo Vladimirov Javacheff (Gabrovo, 13 giugno 1935 - New York, 31 maggio 2020) e Jeanne-Claude Denat de Guillebon (Casablanca, 13 giugno 1935 - New York, 18 novembre 2009), fra i maggiori rappresentanti della land art e realizzatori di opere su grande scala.

Firma di Christo

Christo Javašev (in bulgaro Христо Явашев?) nacque a Gabrovo, in Bulgaria, il 13 giugno 1935[2], figlio di Vladimir Javašev, imprenditore, e Cveta Dimitrova, segretaria dell'Accademia di Belle Arti di Sofia dove iniziò gli studi nel 1953.

Nel 1956 fu a Praga da dove, l'anno seguente, espatriò in Austria; successivamente fu a Ginevra e, nel 1958, a Parigi da apolide. Lì si guadagnò da vivere dipingendo ritratti, che firmava "Javacheff", traslitterazione francese del cognome di famiglia.

Le sue prime opere firmate "Christo" furono dipinti astratti e impacchettamenti di oggetti (bottiglie, bidoni, cartoni, tavoli ecc.) o di modelli viventi nella tela o nella plastica, che attirarono l'attenzione, tra gli altri, di artisti come Arman e Yves Klein, con cui si unì nel movimento Nouveau Réalisme.

Valley Curtain, 1970-1972

Sempre nel 1958 conobbe Jeanne-Claude Denat de Guillebon, francese nata lo stesso giorno di Christo a Casablanca, in Marocco, figlia del maggiore Léon Denat e di Précilda Feichheimer, resistente durante l'occupazione nazista della Francia. Jeanne-Claude crebbe tra Parigi, Berna (Svizzera) e Tunisi, città dove si diplomò. L'occasione dell'incontro tra i due artisti fu la richiesta di lei a Christo di un ritratto di sua madre[3]. Appena sposata con Philippe Planchon, Jeanne-Claude scoprì di essere incinta di Christo e chiese il divorzio da suo marito. L'11 maggio 1960 nacque Cyril, il figlio della coppia[4].

Nel 1963 i due, legati ormai sentimentalmente, diedero vita anche alla prima collaborazione artistica, nel porto fluviale di Colonia (Germania Ovest) a cui fece seguito l'anno seguente a Parigi la loro prima opera monumentale: Rideau de Fer, un muro di barili d'olio a bloccare rue Visconti, nei pressi della Senna, in segno di protesta al muro di Berlino.

Emigrati negli Stati Uniti nel 1964, iniziarono a realizzare dei progetti di ampio respiro, intervenendo in maniera diretta quanto effimera su edifici, monumenti o paesaggi interi.

Ultimi anni e morte

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009, per le complicazioni di un aneurisma cerebrale, Jeanne-Claude muore. Come lei desiderava, il corpo è stato donato alla scienza.[5] Quest'avvenimento ha fatto sì che Christo annunciasse il suo desiderio di completare le opere Over the River e Mastaba[6]. Christo ha vissuto poi a New York nel quartiere di SoHo, nella casa che ha condiviso per anni con la compagna, fino alla sua morte avvenuta il 31 maggio 2020.[7]

I due artisti sono artefici della land art: intervengono sul paesaggio e lo modificano, nel loro caso in maniera provvisoria. Sono noti soprattutto per le opere realizzate con il tessuto, "imballando" monumenti o stendendo lunghi teli in luoghi naturali.

Porta Pinciana a Roma, 1974

Un esempio di questo si ritrova nella loro celebre opera realizzata tra il 1972 e il 1976 denominata Running Fence. Essa consiste in una recinzione continua, tesa da Est a Ovest per quasi quaranta chilometri tra alcuni declivi della campagna californiana, a nord di San Francisco. Si tratta di una serie di ampi teloni di nylon bianco appesi a un cavo d'acciaio sorretto da oltre duemila montanti metallici che, visti dall'alto, si snodano come un serpente e attraversano valli e colline fino a perdersi all'orizzonte. Quest'opera territoriale è volutamente giocata per contrapposizioni poiché la verticalità della recinzione si oppone nettamente all'orizzontalità del paesaggio e l'artificialità del nylon contrasta con la naturalità dell'erba. Infine anche il biancore dei teli si contrappone ai sobri colori del terreno. Questa incredibile muraglia bianca assume un grandissimo valore simbolico. Quando i teli sono gonfiati dal vento, infatti, l'enorme serpente sembra quasi animarsi e per tutta la sua lunghezza risuona di un crepitare secco e sonoro. Per la realizzazione dell'intero impianto furono necessari quattro anni, ma l'opera ebbe una vita estremamente breve essendo durata solamente quattordici giorni.

Sulla produzione artistica della coppia hanno anche influito il pensiero e l'arte di Man Ray e Joseph Beuys, con particolare riferimento alle opere l'Enigma di Isidore Ducasse del primo e al Pianoforte con Feltro del secondo.[8]

Christo era principalmente l'artista delle opere, mentre Jeanne-Claude l'organizzatrice[9] («Le opere destinate al pubblico sono firmate da Christo e Jeanne-Claude, i disegni da Christo»).

In genere le opere sono state interamente finanziate dalla vendita dei disegni preparatori, collage o modellini. Dal 1972 tutti i loro lavori sono fotografati esclusivamente da Wolfgang Volz;[10] mentre per almeno cinque dei loro maggiori lavori è stato prodotto anche un documentario da parte di Albert e David Maysles.

Realizzazioni principali

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ 2005 Ellis Island Family Heritage Awards, su libertyellisfoundation.org. URL consultato il 3 giugno 2016.
  2. ^ Raffaella De Santis, È morto l'artista Christo, aveva 84 anni, in la Repubblica, 31 maggio 2020. URL consultato l'11 agosto 2020.
  3. ^ Christo and Jeanne-Claude on Art Gallery of NSW'
  4. ^ Artist Profile: Christo and Jeanne-Claude Nancy Doyle Fine Arts
  5. ^ Artist Jeanne-Claude dies aged 74 BBC News
  6. ^ Christo and Jeanne-Claude, su christojeanneclaude.net. URL consultato il 23-11-2009.
  7. ^ https://www.corriere.it/cultura/20_maggio_31/morto-christo-maestro-land-art-924f950e-a377-11ea-8193-03ffea7ed6db.shtml
  8. ^ ShahrazadArt, Christo e Jeanne-Claude, su shahrazadart.wordpress.com, 30 dicembre 2013.
  9. ^ Part of a Creative Powerhouse Behind Ephemeral Artworks The Wall Street Journal
  10. ^ Wolfgang Volz, fotografo ufficiale di Christo., su magazine.sevendays-in.com. URL consultato il 3 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2012).
  11. ^ Foto della fontana "impacchettata" da Christo
  12. ^ Foto del Fortilizio "impacchettato" da Christo Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  13. ^ Foto del Fortliizio "impacchettato" da Christo Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  14. ^ Christo and Jeanne-Claude, The Gates – Smarthistory, su smarthistory.org. URL consultato il 26 giugno 2021.
  15. ^ The floating piers.
  16. ^ Le foto dell’ultima opera di Christo, a Londra, su ilpost.it.
  • Jacob Baal-Teshuva, "Christo e Jeanne-Claude", edizione italiana, Taschen, Köln, 2016, ISBN 978-3-8365-2428-5
  • G. Cricco e F.P. Di Teodoro, Itinerario nell'arte, 2ª ed., Zanichelli, Bologna, 2008, ISBN 978-88-08-22236-7.
  • Calvin Tomkins, Vite d'avanguardia. John Cage, Leo Castelli, Christo, Merce Cunningham, Johnson Philip, Andy Warhol, Genova, Costa & Nolan, 1983, ISBN 88-7648-013-7.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN137146937717513831233 · Europeana agent/base/71019 · ULAN (EN500386392 · GND (DE1106581296