Dionisodoro
Dionisodoro (in greco antico: Διονυσόδωρος?, Dionysódōros; Chio, V secolo a.C. – V secolo a.C.) è stato un filosofo e retore greco antico, sofista e contemporaneo di Socrate.
Visse a lungo ad Atene, dove si stabilì dopo essere stato esiliato da Turi, e insegnò prima arte militare, poi retorica. È ricordato insieme al fratello minore Eutidemo nel dialogo platonico intitolato a quest'ultimo, in qualità di rappresentante dell'eristica, l'arte sofistica che mira alla confutazione dell'avversario, riducendolo al silenzio per mezzo di sofismi e argomentazioni capziose.[1]
Alcuni critici, come lo Schleiermacher, misero in dubbio l'esistenza storica di Dionisodoro,[senza fonte] ma non vi sono argomenti a sufficienza per dubitare delle notizie di Platone che, fra l'altro, concordano con quelle di Senofonte.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La maggioranza delle notizie biografiche su Dionisodoro e suo fratello si devono proprio a questo dialogo. Cfr. Eutidemo 271c-272b.
- ^ Senofonte, Memorabili III, 1, 1.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dionisodòro di Chio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Guido Calogero, DIONISODORO, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
- Dionisodoro di Chio, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- Dionisodòro di Chio, su sapere.it, De Agostini.
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