Mascioni
Mascioni | |
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Stato | Italia |
Fondazione | 1829 a Cuvio |
Fondata da | Giacomo Mascioni |
Sede principale | Azzio |
Settore | Musicale |
Prodotti | organi a canne |
Sito web | www.mascioni-organs.com/ |
La Mascioni, fondata come Fabbrica d'organi Mascioni, è una ditta che produce e restaura organi a canne con sede ad Azzio (VA).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nata da una famiglia di lunga tradizione organaria, l'azienda fu fondata da Giacomo Mascioni nel 1829, ma trasse origine dall'esperienza di due fratelli conventuali, Pasquale e Giuseppe Mascioni, che si trasferirono a Cuvio, in Valcuvia, dopo la soppressione napoleonica degli ordini religiosi, avvenuta prima del 1803. I due religiosi suggerirono al nipote Giacomo di costruire organi: dopo un periodo trascorso come apprendista dell'organaro Gaspare Chiesa, Giacomo aprì una sua bottega a Comacchio di Cuvio e iniziò a lavorare su committenze provenienti dalla provincia di Varese e dal Canton Ticino, in Svizzera.[1]
Sotto la guida di Vincenzo, nipote di Giacomo, e del figlio Ernesto, nei primi decenni del Novecento, la Ditta crebbe d'importanza raggiungendo livelli tecnici d'avanguardia e notorietà mondiale.
Attualmente la ditta è condotta dal figlio di Ernesto (Eugenio) e dai nipoti (Andrea, Giorgio e Maria Teresa).[2]
Dal 1829 l'azienda ha realizzato oltre 1 200 organi.
Principali realizzazioni
[modifica | modifica wikitesto]L'organo del Duomo di Milano
[modifica | modifica wikitesto]Da notare in particolare la realizzazione del grandioso organo del Duomo di Milano, costruito con la Tamburini di Crema nel 1937-38 su commissione di Benito Mussolini. Nel chiederne la costruzione per donarlo al Duomo, Mussolini chiese che l'organo fosse realizzato con materiali autarchici e dai principali "organari" italiani. All'impresa parteciparono da principio tre aziende, le due citate e Balbiani-Vegezzi-Bossi di Milano. Questi ultimi, tuttavia, rinunciarono all'incarico ritenendo poco professionale che su un organo così imponente fossero utilizzate tecniche eterogenee.[3] L'organo, ospitato dal transetto del Duomo, era dotato di 5 manuali, 2 consolle, 180 registri sonori, 15 350 canne e sette corpi. Nel 1970, nel corso del restauro del Duomo, l'organo fu smontato e fra il 1984 e il 1986 fu rimontato dalla sola ditta Tamburini che lo ha raggruppato in quattro corpi nell'abside e unendo l'organo corale utilizzato durante i lavori. Attualmente l'organo è controllato da due consolle maggiori (una a 5 manuali collocata sull'altare, l'altra a 3 manuali che controlla solo l'organo corale e il grande organo (le due casse antiche). L'organo corale può essere utilizzato anche da solo in quanto dotato di consolle a trasmissione meccanica totalmente indipendente. È possibile inoltre controllare parzialmente l'organo dalle due consolle sugli organi antichi e dall'organo corale.
L'Organo maggiore dell'Abbazia di Montecassino
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1953 gli fu commissionata su progetto fonico dello stesso Mascioni, del prof. Ferruccio Vignanelli e del rev. De Sario, la realizzazione dell'organo maggiore, e il restauro nel 1957 dell'organo del Coro interno del Monastero.
Realizzazioni
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito si trova un elenco parziale delle opere nuove.[4]
Cronologia genealogica della famiglia Mascioni
[modifica | modifica wikitesto]Giacomo I *1811 †1896 | |||||||||||
Anacleto *1837 †1893 | Bernardo *1844 †1890 | Gaspare *1848 †1893 | |||||||||
Enrico I *1867 †1936 | Tullio I *1869 †1950 | Vincenzo I *1871 †1953 | |||||||||
Giacomo II *1897 †1975 | Ernesto *1898 †1980 | Giovanni I *1905 †1979 | Angelo *1907 †1969 | Vincenzo II *1910 †1975 | Tullio II *1914 †1999 | ||||||
Eugenio *1932 | Enrico II *1934 †2021 | Mario *1937 †2020 | Giovanni II *1946 | ||||||||
Andrea *1965 | Giorgio *1966 | Maria Teresa *1978 | |||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mascioni, La storia, su mascioni-organs.com. URL consultato il 15 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2012).
- ^ Famiglia Vincenzo Mascioni srl, su museoweb.it. URL consultato il 24 novembre 2016.
- ^ Emanuele Vianelli, Gli organi del Duomo di Milano dal XV secolo, su cmdm.it, Cappella Musicale del Duomo di Milano. URL consultato il 15 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2010).
- ^ Elenco nuovi, su mascioni-organs.com. URL consultato il 13 novembre 2016.
- ^ allo stato iniziale.
- ^ rimosso nel 1995.
- ^ modificato da Kuhn nel 1945 e portato a 28 registri.
- ^ unione, modifica e ampliamento dei due organi preesistenti, integrato nel nuovo organo Mascioni-Tamburini del 1937-1938.
- ^ alienato alla fine degli anni 1990; il suo materiale fonico è stato in parte reimpiegato per realizzare nel 1999 l'organo Chichi opus 190 della chiesa di San Giorgio e Madonna della Neve a Niella Belbo.
- ^ ampliato negli anni cinquanta del XX secolo e portato a 49 registri su tre tastiere e pedaliera.
- ^ successivamente sostituito da altri strumenti.
- ^ originariamente a due tastiere e pedaliera e con 34 registri, ampliato negli anni settanta del Novecento.
- ^ trasferito nell'aula 19 del conservatorio Luigi Cherubini di Firenze.
- ^ ampliato nel 1973 dai Fratelli Marin e portato a 18 registri su due tastiere e pedaliera.
- ^ acquistato nel 2000 dalla chiesa dei Santi Mario e compagni Martiri a Roma ma mai installato.
- ^ ampliato nel 1955 e portato a 46 registri su tre tastiere e pedaliera.
- ^ ampliato nel 2007 dalla ditta Brondino Vegezzi-Bossi e portato a 19 registri.
- ^ trasferito dapprima nel 1935 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Lugano, poi nel 1964 nella chiesa di San Martino a Camorino e una prima volta modificato, poi nel 1994 nella chiesa di Santa Maria della Salute a Roma e ulteriormente modificato.
- ^ in seguito all'ampliamento del 1994, l'organo dispone di 33 registri (dei quali 20 realizzati e 13 predisposti); l'attuale consolle, a due tastiere, apparteneva all'organo opus 730 della chiesa di San Francesco Stigmatizzato in Saione ad Arezzo.
- ^ rimosso nel 2018.
- ^ appendice dell'organo opus 417, ad esso collegato tramite una nuova consolle a cinque tastiere.
- ^ rifacimento dell'organo Serassi opus 271 del 1799, che nel 1834 era stato modificato dalla stessa ditta costruttrice (opus 512).
- ^ ampliato nel 1999-2000 e portato a 63 registri.
- ^ restaurato nel 2001 da Alessandro Giacobazzi e portato a 23 registri.
- ^ organo provvisorio.
- ^ insieme a Tamburini.
- ^ restaurato ed ampliato da Tamburini della prima metà degli anni ottanta del XX secolo.
- ^ trasferito, al termine del completamento dell'organo opus 506, nella chiesa di San Silvestro ad Asti.
- ^ restaurato ed ampliato nel 2000 e portato a 50 registri.
- ^ restaurato e ampliato dalla ditta Mascioni nel 1959 e nel 1999.
- ^ trasferito successivamente nella chiesa del Santissimo Sacramento a Trento.
- ^ ampliato nel 2010 e portato a 38 registri su tre manuali e pedale.
- ^ rimosso nel 2004 e sostituito dall'opus 1182.
- ^ ampliato nel terzo quarto del XX secolo e portato a 38 registri su tre tastiere e pedaliera.
- ^ inaugurato nel 1952.
- ^ ampliato nel 1983 e portato a 41 registri su tre tastiere e pedaliera.
- ^ ampliato nel 2007 e portato a 46 registri.
- ^ trasferito in una delle aule in seguito della trasformazione del complesso in sede dell'istituto musicale Vincenzo Bellini e alla costruzione dell'organo opus 1159.
- ^ ampliamento di un organo costruito nel 1926 dalla ditta Walcker. Modificato nel 1991 da Carlo Soracco.
- ^ ampliamento di un organo costruito da Balbiani Vegezzi-Bossi nel 1928.
- ^ a b successivamente ampliato e portato a 28 registri.
- ^ 15 realizzati, 36 predisposti.
- ^ rifacimento di un organo costruito da Peter Conacher nel 1894.
- ^ costruito in due fasi nel 1961 (Corale e Positivo, quest'ultimo poi denominato Cappella, 31 registri) e nel 1967 (Grand'Organo ed Espressivo, 41 registri che si aggiungono ai precedenti), ampliato nel 1991 (101 registri), nel 2000 (104 registri) e nel 2016-2017. Il numero dei registri si riferisce allo stato attuale.
- ^ successivamente ampliato e portato a 18 registri.
- ^ trasferito successivamente nella cappella del Campo Pio XI - Cavalieri di Colombo a Roma.
- ^ ricostruzione dell'organo opus 889 del 1915.
- ^ dal 1988 Collegio Diocesano Missionario Redemptoris Mater.
- ^ trasferito nel 1975 nella chiesa di Santa Lucia a Roma.
- ^ trasferito nella basilica di Maria Santissima delle Grazie a Benevento.
- ^ rifacimento di un organo costruito da Graziadio Antegnati nel 1588 e successivamente più volte modificato.
- ^ ricostruzione dell'organo Serassi opus 224 del 1787.
- ^ ampliato nel 2016 e portato a 63 registri su cinque tastiere e pedaliera.
- ^ rifacimento di un organo costruito dalla ditta Balbiani nel 1962 per la cattedrale di Pavia in occasione del trasferimento dello strumento a Voghera.
- ^ rifacimento di un organo costruito dai Fratelli Ruffatti nel 1952.
- ^ ampliato nel 2021 e portato a 60 registri.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Autori vari, Mascioni 1829-1999. 170 years of organ building history. A catalogue of the organs built and restored by the Mascioni organ factory in Cuvio-Azzio (Varese, Italy), Azzate, Consorzio artigiano L.V.G., 2001.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mascioni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, DE, EN) Sito ufficiale, su mascioni-organs.com.