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Riassunto
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1
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- ^ Primo derby tra Genoa e Sampdoria della storia, al quale assiste anche il Presidente della Repubblica Enrico De Nicola. I blucerchiati disputano e vincono la loro prima stracittadina contro il Genoa, con il risultato finale che porta le firme di Baldini, autore di una memorabile conclusione scoccata da trenta metri incastratasi fra il palo e la traversa, Frugali e Fiorini.
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2
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- ^ Nonostante le condizioni climatiche estreme nelle quali si gioca la partita di ritorno arride nuovamente ai blucerchiati, che colgono un grande successo seppur correndo qualche rischio inutile nella parte conclusiva della partita. Al loro primo anno di vita i blucerchiati conquistano così entrambi i derby in palio, cosa che in seguito accadrà solamente nel 1950-1951, nel 1959-1960, nel 2016-2017 e nel 2021-2022 oltre che nel 2002-2003 (ma in Serie B) a favore della Sampdoria e nel 1964-1965, nel 2008-2009 e nel 2010-2011 a favore del Genoa.
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3
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- ^ Primo successo in un derby per il Genoa: la Sampdoria passa in vantaggio dopo pochi minuti grazie a Baldini, lesto a recuperare un pallone svirgolato da Sardelli e fortunato nel trovare la deviazione di Cappellini che inganna il portiere rossoblù dopo la sua conclusione da posizione angolata. Nella ripresa pareggia Verdeal, che trafigge Lusetti con un tiro improvviso, e sigla il successo, nel finale, l'ala destra Trevisani su cross di Dalla Torre.
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4
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- ^ Derby disputato di giovedì per evitare la concomitanza con le elezioni del 18 aprile. I rossoblù partono forte e trovano la via della rete con Dalla Torre, chiudendo il primo tempo in vantaggio. Baldini pareggia per la Sampdoria all'inizio del secondo tempo e malgrado una pressione costante verso la porta avversaria i blucerchiati devono accontentarsi del pareggio.
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5
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- ^ Si tratta della più sonante affermazione nella storia del derby, del massimo scarto in un derby, nonché del derby con il massimo numero di reti realizzate da una squadra (5) e complessivamente (6). Dopo una manciata di minuti la Sampdoria passa in vantaggio con Curti, arrivato a Genova solo tre giorni prima della stracittadina. Baldini raddoppia poco dopo e non serve a nulla la rete di Corradini, perché nella ripresa Bassetto segna il terzo gol e ci pensa il compagno di squadra Prunecchi un minuto dopo a gelare le residue speranze rossoblù. I tifosi blucerchiati sono al settimo cielo, i genoani sono invece impietriti. Completa l'apoteosi ancora Curti, che firma la propria doppietta personale mettendo il sigillo sull'ampio successo blucerchiato.
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6
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- ^ Le due squadre si presentano mescolate davanti agli spettatori prima del fischio d'inizio. Il pareggio a reti bianche non rispetta l'andamento della partita, che vede le due squadre affrontarsi a viso aperto, offrendo un bel gioco e sprecando numerose occasioni. Da segnalare soprattutto un gol annullato a Baldini, in posizione di fuorigioco al momento del tiro.
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7
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- ^ Uno dei quattro derby di campionato, insieme a quelli del 13 marzo 1977, del 22 ottobre 2016 e del 30 aprile 2022, in cui sono stati sbagliati dei calci di rigore: in tal caso gli errori dal dischetto furono addirittura due, di Boyé per il Genoa e di Bassetto per la Sampdoria. Quest'ultimo, però, si riscattò segnando il gol decisivo con la complicità del portiere rossoblù Piani, che si lasciò sfuggire la palla dopo la conclusione dell'attaccante blucerchiato.
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8
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- ^ In un piacevole clima primaverile le due squadre si dividono la posta in palio. Avanti dopo pochi minuti il Genoa grazie allo scambio tra Aballay e Formentin in area di rigore, la Sampdoria pareggia a venti minuti dalla fine dopo un'elaborata azione, che vede Baldini servire un pallone al centro dell'area il quale, inizialmente respinto dalla difesa genoana, viene recuperato e riproposto al centro da Bertani con Sabbatella che insacca da pochi passi dopo la convulsa respinta sulla linea di Becattini.
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9
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- ^ Un derby caratterizzatosi per le difficili condizioni climatiche, con il campo colmo di pozzanghere e fango. Nonostante la grande prestazione del portiere genoano Gualazzi, che tiene più volte in partita i suoi, la Sampdoria vince grazie ai gol segnati dai suoi terzini. Da segnalare l'espulsione di Nilsson per aver colpito Lucentini e il gol di Baldini su rigore, che con questa trasformazione diventa l'unico giocatore nella storia del derby ad aver segnato con tre maglie diverse.
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10
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- ^ Un derby di ritorno che dal punto di vista della classifica non interessava alla Sampdoria, tranquilla a metà graduatoria, ma era decisivo per il Genoa, in lotta per non retrocedere. Dopo un quarto d'ora i blucerchiati conducono per 2-0, ma allo scadere del primo tempo De Prati accorcia le distanze. Nel secondo tempo, dopo l'espulsione del genoano Baldini, storico ex, lo svedese Mellberg pareggia a otto minuti dalla fine. Dopo soli cinque minuti però l'argentino Sabbatella gela la Nord con un tiro dal limite dell'area. Il Genoa quell'anno retrocederà per la seconda volta nella sua storia.
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11
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- ^ Dopo il ritorno del Genoa nella massima serie, a Marassi è di nuovo tempo di derby. La Sampdoria vince di stretta misura grazie alla rete messa a segno da Testa, che raccoglie la deviazione aerea di Conti e spedisce la palla in rete in semirovesciata proprio sotto un'ammutolita Nord. A nulla servirà la reazione genoana nella ripresa, che si dispera per un clamoroso errore di Pravisano a porta spalancata. Per contro i blucerchiati riescono a bucare una seconda volta la porta difesa da Franzosi con una conclusione da trenta metri di Tortul, che l'arbitro Liverani annulla per un millimetrico fuorigioco dello stesso Tortul.
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12
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- ^ La sfida di ritorno si risolve con un salomonico 0-0, utile ad entrambe le compagini per distanziare ulteriormente le squadre impegnate nella lotta per non retrocedere.
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13
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- ^ Entrambe le squadre si presentano al derby veleggiando nelle zone basse della classifica: la Sampdoria staziona al penultimo posto, il Genoa è soltanto un gradino sopra. Il risultato finale di 2-2 rispecchia il vivace andamento della partita: il Grifone passa per primo in vantaggio grazie all'azzurro Carapellese, i blucerchiati impattano una prima volta con Ronzon poco prima dell'intervallo ed in avvio di secondo tempo, grazie a Tortul, ribaltano momentaneamente il punteggio. La palla viene rimessa al centro del campo ed un giro d'orologio dopo il Genoa pareggia con Dal Monte, sancendo un pareggio di grande importanza per entrambe le squadre ai fini della permanenza nella massima serie.
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15
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- ^ Il derby è deciso, a sorpresa, da Maurinho Di Pietro, meteora brasiliana che vive il suo unico giorno di gloria della sua avventura genovese proprio in occasione della stracittadina. Le due reti ai blucerchiati saranno infatti le sue uniche in Italia in 8 presenze complessive.
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17
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- ^ In un piacevole clima primaverile le due squadre si affrontano a viso aperto, dando vita ad un derby particolarmente incerto e combattuto. Carapellese, che devia in tuffo un calcio di punizione battuto sulla corsia di destra da Dalmonte, e Macor, autore di un tocco di sinistro di controbalzo, illudono i tifosi rossoblù portando il Genoa sul 2-0, ma in venti minuti la Sampdoria, ispirata da Ocwirk, tarpa le ali al Grifone prima impattando il punteggio e successivamente trovando la rete della vittoria. L'austriaco, infatti, in chiusura della prima frazione di gioco serve in area di rigore Firmani che, con un sinistro in diagonale, segna il gol che accorcia le distanze mentre in avvio di ripresa segna di testa, trasformando una punizione dalla sinistra di Azeglio Vicini, poco prima che il Genoa si rovini con le sue stesse mani, complice la decisiva autorete di De Angelis, autore di una sfortunata deviazione su calcio d'angolo che sancisce un memorabile successo blucerchiato in rimonta.
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18
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- ^ Si tratta dell'unico derby arbitrato da uno straniero, l'austriaco Mayer. Quella di Farina resta tuttora l'ultima autorete blucerchiata nel derby.
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19
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- ^ Originariamente previsto il 20 ottobre, l'arbitro Pietro Bonetto di Torino provò a far iniziare l'incontro nonostante la copiosa pioggia, ma le precarie condizioni del campo di gioco lo costrinsero a sospenderlo dopo soli tre minuti di gioco. La sospensione della partita portò, secondo il regolamento dell'epoca, alla sua ripetizione integrale, che venne disposta per il successivo venerdì 1º novembre, il Giorno dei Santi, sotto la direzione di Raoul Righi. Il recupero per l'impraticabilità di campo passò alla storia come il derby di Abbadie: il talentuoso uruguaiano, detto El Pardo per le movenze feline, fu il protagonista assoluto della vittoria rossoblù, propiziando infatti tutte le marcature genoane.
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21-22
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- ^ Minima distanza temporale fra due derby (solo 21 giorni). La Sampdoria vince il girone B, comprendente anche Alessandria e Vigevano, e passa il turno.
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23
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- ^ Un derby combattutissimo che si infiamma particolarmente nell'ultimo quarto d'ora, quando Cucchiaroni gela per ben due volte Ghezzi e la tifoseria genoana, cui resta solo la consolazione della rete del momentaneo pareggio e poi della bandiera firmata da Maccacaro.
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25
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- ^ I blucerchiati si tolgono la soddisfazione di inguaiare ulteriormente i rivali cittadini, alle prese con una classifica decisamente complicata e in grande crisi di gioco. La rete di Mora permette alla Sampdoria di chiudere il primo tempo in vantaggio, ma nella ripresa Abbadie regola momentaneamente il conto. A poco meno di venti minuti dalla fine, però, Ocwirk supera Buffon fissando il risultato sul definitivo 2-1. Il Genoa è ultimo a quota 3, la Sampdoria sale invece al quinto posto a 10 punti.
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26
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- ^ Al momento del derby di ritorno, contro i cugini ormai rassegnati alla retrocessione in Serie B, la Sampdoria è desiderosa di recuperare il terreno perduto nelle precedenti giornate. L'incontro è molto equilibrato per un'ora abbondante di gioco, poi i blucerchiati si scatenano con Mora e la doppietta di Skoglund che inchiodano Buffon e condannano i rossoblù alla sconfitta.
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27
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- ^ L'inizio di campionato dei blucerchiati è zoppicante e caratterizzato da quattro sconfitte in sei gare, compreso un derby inopinatamente perso sotto i colpi di Bean e Firmani. A seguito della sconfitta nella stracittadina il tecnico blucerchiato Lerici viene esonerato, al suo posto subentra l'austriaco Ocwirk.
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28
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- ^ Le due squadre arrivano al derby di ritorno separate in classifica da quattro punti, ma il Grifone stazione in una posizione molto più tranquilla. Pantaleoni porta in subito vantaggio i rossoblù, ma il pareggio blucerchiato arriva un quarto d'ora dopo grazie a Toschi. Il pari non basta e nell'intervallo Ocwirk dà la giusta carica alla squadra per riscattare la sconfitta dell'andata. Quella realizzata dal brasiliano Da Silva è rimasta l'ultima doppietta blucerchiata in un derby di campionato per 53 anni, fino a quella realizzata da Roberto Soriano nel derby del 5 gennaio 2016.
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29
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- ^ Un derby insolito, disputatosi di gennaio per la prima volta nella storia: Piaceri segna di spalla e quando mancano venti minuti alla fine l'arbitro Campanati sospende la partita per nebbia. Il risultato rimarrà 1-0 per il Genoa.
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30
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- ^ Se all'andata il Genoa aveva vinto di misura grazie al gol di spalla di Piaceri, nella sfida di ritorno è la Sampdoria ad avere la meglio in casa dei rossoblù grazie al colpo di testa di Barison, bravo ad anticipare il diretto avversario sul calcio d'angolo battuto da Salvi.
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31
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- ^ Ultimo derby vinto in casa dal Genoa in Serie A prima di un digiuno di oltre 30 anni. Roberto Lerici, in questa sfida alla guida dei rossoblù e sulla panchina blucerchiata nel derby del 14 ottobre 1962, è il primo allenatore a disputare il derby su entrambe le panchine.
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32
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- ^ Sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite per fallo di Delfino su Dal Monte, Baveni tocca a Zigoni che buca la barriera ed insacca alle spalle di Sattolo. La doppia vittoria genoana nei derby di campionato, però, non sarà sufficiente ai rossoblù per evitare, al contrario dei cugini, la retrocessione.
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33
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- ^ Prima sfida ad eliminazione diretta fra Genoa e Sampdoria, valida per il primo turno di Coppa Italia.
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- ^ La prima stracittadina in Serie B, giocata sotto un vero e proprio diluvio, si conclude con pareggio a reti bianche, risultato che interrompe una serie di nove derby consecutivi senza la divisione della posta in palio, un record assoluto.
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- ^ Sugli sviluppi confusi di una punizione Garbarini respinge corto e Rivara, con il collo del piede destro, azzecca l'angolo alto verso cui inutilmente vola Battara. Il derby di ritorno si colora di rossoblù e Paolo Tabanelli diventa il primo e finora unico allenatore ad aver vinto il derby alla guida di entrambe le squadre.
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- ^ Le formazioni genovesi chiudono appaiate all'ultimo posto il gruppo 3 comprendente anche Juventus e Cesena.
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- ^ Entrambe le genovesi vengono eliminate dall'Inter, nel gruppo 4 comprendente anche il Pisa.
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- ^ Entrambe le genovesi vengono eliminate dalla Juventus, nel gruppo 4 comprendente anche Bari e Taranto.
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- ^ Come nel 1969, l'Inter elimina entrambe le genovesi dalla Coppa Italia, nel gruppo 4 composto anche da Catanzaro e Lecco.
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- ^ Sono otto anni che la partita più attesa manca dal cartellone del teatro di Marassi in Serie A. Si decide tutto nel primo tempo: Rossinelli si concede il sogno di un colpo di tacco smarcante, giusto a pescare il compagno Salvi libero di sfoderare una mezza rovesciata di prima e mandare nel sette la palla. Prima che il tempo finisca Maraschi arriva tutto solo davanti al portiere rossoblù Spalazzi, ma non riesce a trafiggerlo, perché prima di lui lo fa, sciaguratamente, Maselli, con un autogol millimetrico. E in archivio finisce un 2-0 per la Sampdoria.
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- ^ Derby da ultima spiaggia, con il Genoa penultimo e la Sampdoria ultima in classifica. Al genoano Derlin risponde il doriano Maraschi con una rovesciata all'89' su cross di Prini. Grande soddisfazione per la tifoseria sampdoriana, perché agguantare un derby all'ultimo minuto è sempre una grande gioia. Entrambe retrocederanno poi in Serie B, ma la Sampdoria verrà ripescata a scapito del Verona per illecito sportivo di quest'ultimo.
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- ^ Derby tra due squadre piuttosto spente che si conclude con un pareggio di rigore: per primo sul dischetto si presenta Pruzzo, poi in avvio di ripresa tocca a Callioni pareggiare il conto.
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- ^ Questa partita viene considerata come la rivincita rossoblù del derby disputato il 22 aprile 1951. Le parti sono invertite, il Genoa staziona a metà classifica mentre la Sampdoria è penultima. Neanche il tempo d'iniziare che Zecchini, con un potente tiro da fuori area, supera il portiere genoano Girardi regalando il vantaggio ai blucerchiati, ma in chiusura di primo tempo Damiani raccoglie una respinta del portiere Di Vincenzo e lo scavalca con un pallonetto. Nella ripresa il Genoa attacca e Pruzzo ha la possibilità di segnare su rigore, ma l'occasione viene sciupata: è il terzo rigore sbagliato in un derby di campionato. A dieci minuti dalla fine è però lo stesso Pruzzo a ricevere un traversone in area per poi depositare in rete con un imponente stacco di testa, che ammutolisce definitivamente la Sud. Le sconfitte casalinghe del Genoa contro Bologna e Foggia saranno poi decisive per la retrocessione dei blucerchiati.
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- ^ Il successo nel derby non è sufficiente ai blucerchiati per vincere il girone 6 e passare il turno, impresa riuscita al Napoli. Il Genoa chiude all'ultimo posto a pari merito con Atalanta e Rimini.
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- ^ Roselli vendica lo sgarbo ricevuto dai cugini nel girone d'andata decidendo un derby che la Sampdoria non vinceva da sei anni.
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- ^ Un derby storico per i blucerchiati che, nel primo anno della presidenza di Paolo Mantovani e dopo essere stati per ben due volte in svantaggio, riescono alla fine a ribaltare il risultato con il gol decisivo di Roselli direttamente su punizione.
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- ^ Si decide tutto nell'arco di due minuti: la Sampdoria passa in vantaggio con Delneri, che approfitta del forte vento di tramontana per segnare un gol direttamente da calcio d'angolo che fa impazzire la Sud, ma due giri d'orologio dopo pareggia Manfrin su rigore. Il punteggio non si smuoverà più dall'1-1.
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- ^ Come nella partita d'andata, le due squadre si dividono la posta in palio: al gol di Todesco risponde Roselli, al suo terzo gol nella stracittadina, che su assist di Delneri e sotto un diluvio pazzesco beffa il portiere avversario.
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- ^ È il derby del record assoluto di spettatori al Ferraris in una partita di campionato: sono addirittura 57.815 i paganti, oltre 2.000 sopra l'allora capienza ufficiale. La prima rete, causata da un pasticcio difensivo tra Viola e Peters, permette a Mancini di festeggiare i 18 anni segnando. Il Genoa pareggia poi con Fiorini. Degni di nota due pali per i rossoblù e uno per i doriani.
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- ^ I rossoblù, nonostante una posizione di classifica drammatica e le tante assenze, strappano un punto prezioso in chiave salvezza contro una Sampdoria che colpisce quattro pali e trova un Martina in stato di grazia. Derby molto teso in campo e fuori: Pellegrini si lussa una clavicola mentre Briaschi è colpito da una monetina. Quarto pareggio consecutivo (record assoluto).
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- ^ Sono tre anni che nessuno vince il derby. Ci pensa Faccenda al quarto d'ora ad infilare la propria porta mentre un grandissimo Mancini firma il colpo del ko. Il Genoa è ultimo, sarà l'anno della sua retrocessione.
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- ^ I rossoblù si giocano il tutto per tutto nel derby di ritorno, nella speranza di portare a casa punti pesanti in chiave salvezza. La Sampdoria, invece, è reduce dal pareggio con la Juventus e spera di bissare la vittoria dell'andata. I blucerchiati, che si vedono annullare dall'arbitro Agnolin due gol, non si riescono però ad avere la meglio dei rivali.
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- ^ Massimo intervallo di tempo (oltre 5 anni) intercorso senza la disputa di un derby. Nella prima stracittadina dopo quella della Columbus Cup il Genoa, seppur giocando alla pari contro i cugini in formazione tipo già collaudata, soccombe in virtù del rigore trasformato da Vialli.
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- ^ Fontolan apre un derby agitato, vincendo un contrasto di testa e freddando il portiere blucerchiato Pagliuca con una conclusione ravvicinata. Il Genoa continua a premere, Urban fallisce il raddoppio e lentamente la Sampdoria entra in partita: allo scadere del primo tempo Vialli risponde al gol del Genoa eludendo un difensore e superando Gregori con un preciso piatto. Nella ripresa Mancini, il gemello di Vialli, regala la vittoria ai blucerchiati con un tap-in da pochi passi.
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- ^ Una data storica per i tifosi genoani che, nell'anno dello scudetto blucerchiato, vincono il derby d'andata con una magistrale punizione dalla distanza del terzino brasiliano Branco sotto la Gradinata Nord. La foto di quel gol verrà stampata su una cartolina che i tifosi genoani spediranno ai cugini blucerchiati per Natale.
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- ^ Un derby ricco di occasioni, giocato alla pari dalle due squadre e speculare anche nei gol, tutti segnati nel primo tempo. Signorini apre le marcature dopo pochi minuti con un gran colpo di testa su calcio d'angolo, lo emula Katanec su cross di Lombardo al quarto d'ora pareggiando momentaneamente il conto. I rossoblù tornano di nuovo avanti poco dopo, con un gran tiro di Bortolazzi su punizione dal limite. Il gol del pareggio finale è segnato da Mancini, sempre su punizione dal limite allo scadere del primo tempo. Nella ripresa accade poco o nulla e le due squadre si accontentano del pareggio.
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- ^ Netta affermazione della Sampdoria, che riesce a chiudere il primo tempo in vantaggio per 2-0. All'inizio della ripresa la Gradinata Nord bersaglia di carta igienica il portiere avversario Pagliuca che si stava posizionando fra i pali, costringendo l'arbitro a sospendere la partita per dieci minuti. A nulla serve l'intervento del presidente Spinelli, bersagliato anch'egli da rotoli di carta dopo essersi presentato in campo per cercare di calmare la sua tifoseria. La partita riprende, il Genoa accorcia le distanze, ma nel quarto d'ora finale la Sampdoria colpisce due volte in contropiede.
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- ^ Nella prima stracittadina della storia giocata in notturna come posticipo serale e trasmessa, per l'occasione, dalla televisione a pagamento Tele+, Ruotolo realizza la rete più precoce della storia del derby con la complicità di Pagliuca, che sbaglia completamente l'intervento sul tiro del centrocampista rossoblù. In chiusura di primo tempo tocca a Platt pareggiare i conti, lesto nel deviare in porta una ribattuta dopo aver spizzato un cross dalla trequarti di sinistra di Evani sui piedi di Lombardo, il quale stoppa di petto e tira addosso a Berti uscitogli incontro.
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- ^ Succede tutto in un minuto: il Genoa passa in vantaggio con Vink, meteora rossoblù dell'era Spinelli capace di segnare una spettacolare marcatura che lo vede partire dalla propria metà campo, saltare in serie Jugović, Vierchowod, Serena e Sacchetti e superare il portiere blucerchiato Pagliuca, che in uscita riesce solo a toccare il pallone. Neanche il tempo di esultare che il suddetto Jugović, al suo secondo centro nella stracittadina, pareggia immediatamente il conto.
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- ^ Sotto una sottile ma fitta pioggia, la Sampdoria ha ragione dei cugini grazie ad un dominio territoriale netto. I rossoblù passano comunque in vantaggio per primi con il giapponese Miura che, su lancio di Manicone deviato da Skuhravý, anticipa e batte Zenga in uscita. Il vantaggio del Genoa dura però appena sessanta secondi, il tempo che Vierchowod impiega per beffare Tacconi con un preciso colpo di testa. A confezionare il vantaggio dei blucerchiati ci pensa Jugović, che con un lancio profondo permette a Lombardo di segnare a porta vuota sull'uscita disperata di Tacconi. Nel finale Maspero, su tocco di Mancini, segna una grande punizione di sinistro rendendo inutile il gol in mischia di Galante.
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- ^ Derby storico che pone fine all'imbattibilità della Sampdoria nei derby in trasferta, che durava da 16 sfide e 28 anni, 31 se si considerano solo i derby in Serie A. Van't Schip e Skuhravý ribaltano il risultato in otto minuti in quello che è tuttora l'ultimo derby di campionato vinto da una squadra passata in svantaggio. La vittoria del derby non sarà tuttavia sufficiente ai rossoblù per evitare la retrocessione, giunta dopo lo spareggio disputato contro il Padova.
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- ^ I blucerchiati sciupano il doppio vantaggio e non approfittano della superiorità numerica per avere ragione di un Genoa combattivo. Nel primo tempo il portiere genoano Berti para un rigore all'ex Montella, cosa che impedisce all'attaccante campano di essere il primo realizzatore di una tripletta nel derby, impresa poi riuscita al genoano Milito nel 2009.
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69
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- ^ Un derby storico per il Genoa che, nella ripetizione della gara del 28 agosto 1996, si aggiudica nettamente la sfida nonostante la differenza di categoria, rimanendo l'unico successo della storia dei rossoblù in un derby ad eliminazione diretta sino a quello del 26 novembre 2020.
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70
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- ^ A cinque anni dall'ultima sfida e nella prima stagione di Serie B dopo 18 anni di Serie A, la Sampdoria viene raggiunta sul pareggio a tre minuti dalla fine da un gol di stinco di Ruotolo, idolo di una Gradinata Nord in estasi. Per beffa comune, i gol sono giunti al termine dei tempi che erano stati giocati meglio dall'avversario. Otto ammoniti e due espulsi il bilancio di un derby da battaglia, alla fine equilibrato e giocato con grande vigore da entrambe le parti.
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- ^ Nel derby di ritorno il Genoa punisce ancora di più la Sampdoria, sconfiggendola con un gol dell'ex Carparelli, a segno con un'incornata beffarda sul calcio d'angolo battuto da Manetti. Quell'anno la Sampdoria mancherà la promozione in Serie A per un solo punto, il Genoa concluderà invece più indietro.
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- ^ Inizialmente programmato per il 6 novembre 2000, la partita venne rinviata al giorno dopo dalla prefettura a causa delle forti piogge. Dopo un primo tempo chiuso a reti inviolate, la ripresa si apre con una palla gol clamorosa per i blucerchiati sciupata da Esposito, che spreca da meno di un metro dopo che Flachi l'aveva servito sottomisura. Poco dopo la Sampdoria passa comunque in vantaggio con Flachi che apre splendidamente per Esposito, il quale serve una palla tagliata al centro dell'area che Dionigi deve solo spingere in rete. I rossoblù provano a reagire ma i blucerchiati raddoppiano nel quarto d'ora finale con Esposito che, in sospetta posizione di fuorigioco, realizza deviando a rete una palla sporca di Bonomi.
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- ^ Primo derby vinto da Franco Scoglio sulla panchina rossoblù. Capolavoro tattico dell'allenatore di Lipari che blocca magistralmente le fonti di gioco blucerchiato arretrando la posizione al romeno Codrea. Apre Mutarelli con un colpo di testa nelle battute iniziali, chiude Stroppa in azione di contropiede.
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- ^ Il Genoa si presenta al derby da capolista, la Sampdoria invece veleggia nelle zone basse della classifica. I rossoblù di Franco Scoglio vincono il derby grazie alla magistrale punizione a foglia morta di Francioso.
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- ^ Probabilmente il punto più basso della storia congiunta delle due società, dato che per la prima volta entrambe sono in lotta per non retrocedere in Serie C1: ne scaturisce un derby brutto, con pochissime emozioni e dominato dalla paura di perdere. La divisione della posta in palio sarà comunque importante per entrambe le formazioni, che riusciranno in extremis a salvarsi.
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- ^ Derby valevole per il girone 1 della Coppa Italia, vinto dai blucerchiati e comprendente anche Lucchese e Siena. La Sampdoria, grande favorita della vigilia e sostenuta in tribuna anche da Gianluca Vialli, passa subito in vantaggio con Flachi, bravo a ribadire in rete un precedente tiro di Domizzi deviato da un difensore. Nella ripresa il Genoa pareggia con De Francesco che, ispirato dal traversone di Gabsi, supera Turci con un preciso colpo di testa, ma i blucerchiati si riportano in vantaggio poco dopo con Bazzani, che devia in rete un pallone non trattenuto dal portiere Brivio su precedente calcio di punizione di Flachi. La Sampdoria non ha poi grandi difficoltà a controllare il risultato sino al termine. Da segnalare che la partita è stata ripetutamente interrotta dall'arbitro Bolognino, la prima volta per la caduta di un tifoso nel fossato di protezione davanti alla Gradinata Nord, la seconda per la pioggia, la terza per un oggetto piovuto dai Distinti che ha sfiorato un guardalinee.
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- ^ Il primo tempo è tutto appannaggio della Sampdoria, che trova due gol nel giro di mezz'ora: prima Bazzani riceve palla dentro l'area e riesce a superare il proprio marcatore scagliando di forza la palla alle spalle di Brivio, poi Gasbarroni effettua un bel cross a centro area dove Flachi colpisce al volo per il raddoppio blucerchiato. Al 44' l'arbitro Rodomonti sospende la gara affinché possano attivarsi i soccorsi ad un tifoso doriano caduto nel fossato della Gradinata Sud, il quale riporta solo qualche escoriazione. Nella ripresa Volpi sbaglia un calcio di rigore per fallo in area di Cvitanović ai danni di Gasbarroni. Il pericolo scampato scuote il Genoa, che nella seconda parte del secondo tempo riesce a costringere sulla difensiva gli avversari accorciando le distanze con D'Isanto, che supera Turci con un grande tiro a giro da fuori area. Dopo il gol il Genoa spinge cercando la rete del pareggio, invano.
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- ^ Annata trionfale per i tifosi della Sampdoria che, al primo anno dell'era Garrone, sfatando la tradizione sfavorevole (solo 3 vittorie nei 14 precedenti) delle stracittadine disputate in cadetteria, si aggiudicano anche il terzo derby stagionale e per la prima volta una squadra vince tre derby consecutivi nella stessa stagione. La squadra di Novellino si aggiudica la terza stracittadina della stagione grazie alle reti degli inattesi protagonisti Živković e Conte. La Sampdoria a fine stagione viene promossa in Serie A, mentre il Genoa, in un periodo difficile passato tra vari cambi societari, retrocede in Serie C1 dalla quale verrà ripescato in Serie B a seguito delle vicende inerenti al Caso Catania.
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- ^ Complice la grande attesa e la paura, da ambo le parti, di sbagliare una partita così sentita, il primo derby dopo quattro anni e mezzo di assenza è avaro di emozioni. L'unica curiosità è rappresentata dal debutto ufficiale di Antonio Cassano con la maglia blucerchiata, che gioca una frazione di gara nel finale dopo essere subentrato al posto di Vincenzo Montella.
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- ^ Un derby che profumava d'Europa vista la classifica delle due compagini genovesi, situate a ridosso della zona UEFA. Partita sostanzialmente equilibrata nel primo tempo con un'occasione per parte capitate rispettivamente sui piedi di Maggio per la Sampdoria e sulla testa di Di Vaio per il Genoa. La gara cambia faccia nel secondo tempo, con i blucerchiati che prendono coraggio e causano l'espulsione di Danilo. Non paga, la Sampdoria preme e passa in vantaggio a soli cinque minuti dalla fine grazie alla rete di Maggio, servito con una gran palla lavorata da Cassano sulla fascia.
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- ^ Derby estremamente combattuto, con ben 11 ammoniti, 6 nella Sampdoria e 5 nel Genoa, deciso nei primi minuti della ripresa dal potente e preciso colpo di testa di Milito, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Milanetto. Nel finale Fornaroli segna la rete del possibile pareggio su assist di Delvecchio, ma il gol viene annullato per fuorigioco di quest'ultimo. Da riportare, a titolo di curiosità, che l'arbitro dell'incontro è stato Stefano Farina, genovese ma iscritto alla sezione di Novi Ligure.
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- ^ Il Genoa si aggiudica anche il derby di ritorno per la prima volta dal 1964-1965 con una magnifica prestazione dell'argentino Milito, che mette a segno la prima tripletta nella storia del derby. I rossoblù tornano a vincere un derby in Serie A con più di un gol di scarto e con tre reti all'attivo, cosa che non accadeva dal 1957. Derby record anche in fatto di espulsioni, ben tre: Ferrari e Thiago Motta per il Genoa, Campagnaro per i blucerchiati.
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- ^ Sfida vinta nettamente dal Genoa che domina l'avversario dall'inizio alla fine. Il Grifone si porta in vantaggio su rigore nelle prime fasi di gara, quindi resta con un uomo in meno a causa dell'espulsione di Biava e gioca per mezz'ora in inferiorità numerica, ma raddoppia con Rossi e chiude i conti con Palladino sempre su rigore. La Sampdoria chiude invece con due uomini in meno in virtù delle espulsioni di Rossi e Cacciatore. Il Genoa, per la prima volta nella storia, vince tre derby consecutivi seppur in stagioni diverse mentre Gian Piero Gasperini diventa il primo allenatore ad essersi aggiudicato tre derby consecutivi in campionato.
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- ^ Altro derby di grande importanza, sia per i blucerchiati, impegnati nella rincorsa alla Champions, sia per i rossoblù, ancora in corsa per l'Europa League. La sfida, equilibrata, sarà decisa da una rete di Antonio Cassano, che sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Palombo, realizza di testa su assist di Lucchini. La Sampdoria torna a vincere un derby casalingo in Serie A dopo oltre 15 anni.
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- ^ Inizialmente in programma la sera del 19 dicembre 2010, venne rinviato dall'arbitro Emidio Morganti a causa della neve per poi essere recuperato il 16 febbraio 2011. Partita giocata decisamente meglio dal Genoa per quanto riguarda il primo tempo, con i rossoblù che colpiscono due traverse, mentre la Sampdoria si rende pericolosa in due occasioni con Guberti. Poco dopo la ripresa Rafinha mette a segno il gol decisivo con un potente destro da fuori area. Successivamente cala il gioco del Grifone e la Sampdoria prende coraggio, senza però riuscire a creare grandi occasioni da rete. Il triplice fischio finale sancisce la meritata vittoria rossoblù.
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- ^ Avanti il Grifone con l'ex sampdoriano Floro Flores al termine del primo tempo, il pareggio dei blucerchiati è firmato da Pozzi, che sfrutta un errore di Eduardo. Quando l'incontro pare avviato a terminare con un pareggio, Boselli, all'ultimo istante, segna la rete che darà la vittoria al Genoa, nel frattempo rimasto in inferiorità numerica per l'espulsione di Mesto, sancendo in pratica la retrocessione in Serie B della Sampdoria, che avverrà matematicamente la giornata successiva, penultima di campionato.
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- ^ Derby di bassa classifica (Sampdoria penultima, Genoa ultimo), con entrambe le squadre reduci da una lunga serie di sconfitte consecutive (sette per i blucerchiati, cinque per i rossoblù). Dopo un quarto d'ora la Sampdoria passa in vantaggio grazie alla rete di Poli (al primo gol in Serie A e con la maglia blucerchiata), raddoppio sempre nel primo tempo con un clamoroso autogol di Bovo. A circa un quarto d'ora dalla fine Immobile la riapre, prima del definitivo 3-1 siglato a due minuti dalla fine dall'argentino Icardi sotto la Gradinata Sud (anche lui al primo gol in massima serie). I blucerchiati tornano a segnare tre gol in un derby dopo 18 anni, Luigi Delneri è il primo allenatore ad aver perso il derby alla guida di entrambe le squadre.
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- ^ Torna il pareggio nel derby dopo otto sfide senza la divisione della posta in palio. Partita tesa e povera di occasioni, con la Sampdoria che passa in vantaggio nel primo tempo grazie alla punizione di Éder, che calcia rasoterra e beffa la barriera. Nel finale del secondo tempo i blucerchiati rimangono in inferiorità numerica a causa dell'espulsione di Costa, alla quale segue il pareggio del Genoa grazie al tiro-cross di Matuzalém, autore, nelle prime fasi di gioco, di un bruttissimo intervento su Krstičić.
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- ^ È stato il derby di campionato in assoluto più anticipato come data di calendario, mentre come giornata di campionato (la 3ª) è preceduto solo dalla sfida fra Andrea Doria e Sampierdarenese del 21 ottobre 1945, disputato alla 2ª giornata. Il Genoa vince nettamente il derby con tre reti di altrettanti nuovi acquisti, due dei quali, Antonini e Calaiò, sono all'esordio assoluto in rossoblù e lo stesso Antonini è un ex sampdoriano. Per la prima volta una squadra vince un derby fra Genoa e Sampdoria in trasferta con tre gol di scarto (in assoluto l'impresa era già riuscita all'Andrea Doria nel derby del 16 dicembre 1945) e per la prima volta il Genoa vince realizzando tre reti in un derby in trasferta contro la Sampdoria (ne aveva realizzati quattro nel derby contro il Liguria del 10 maggio 1942).
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- ^ Derby inizialmente programmato domenica 2 febbraio alle 12:30, quindi spostato a lunedì 3 febbraio alle ore 20:45 dal Comitato per l'Ordine Pubblico per la concomitanza con la Fiera di Sant'Agata e dopo le minacce di sciopero delle tifoserie. La vittoria va ai blucerchiati e come all'andata a segnare è un nuovo acquisto, Maxi López, alla sua prima partita nella sua seconda esperienza alla Sampdoria, con una rete a metà del primo tempo dopo uno scambio con Éder.
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- ^ In una partita avara di emozioni, dove le due squadre, intente soprattutto a non scoprirsi, finiscono per annullarsi a vicenda, i blucerchiati vincono la stracittadina grazie alla punizione calciata da Gabbiadini ad un quarto d'ora dalla fine, che viene impercettibilmente sporcata dal difensore genoano De Maio, il cui tocco inganna Perin. L'azione parte con due giocatori della Sampdoria in leggero fuorigioco, ma il tocco del difensore francese rende ininfluente la posizione irregolare.[9] I blucerchiati tornano a vincere due derby consecutivi in Serie A dopo 54 anni.
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- ^ Originariamente previsto per sabato 21 febbraio, complice la pioggia torrenziale che colpì Genova per tutta la giornata e che rese impraticabile il campo l'incontro venne rinviato e si disputò tre giorni più tardi. La sfida di ritorno, giocata a viso aperto dalle due formazioni, vede il Genoa passare in vantaggio grazie al tap-in di Falque su cross di Niang. I rossoblù vengono però raggiunti quasi immediatamente dai blucerchiati complice un errore di Roncaglia, che permette ad Éder di rubargli palla poco fuori dall'area di rigore genoana e trafiggere Perin. Nel finale Obiang per la Sampdoria e Kucka per il Genoa hanno la possibilità di regalare la vittoria alle rispettive squadre, ma entrambi falliscono l'occasione.
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- ^ Il secondo derby disputato a gennaio, dopo quello del 19 gennaio 1964, tra il Genoa e la Sampdoria è un'altra stracittadina da bassa classifica, con i rossoblù al quart'ultimo posto e la Sampdoria tre gradini sopra. I blucerchiati passano in vantaggio con Soriano poco dopo il quarto d'ora di gioco, abile a sfruttare l'assist di Cassano, e raddoppiano con Éder, per la terza volta a segno in un derby, a cinque minuti dall'intervallo. Lo stesso Soriano firma la doppietta personale nei primi minuti del secondo tempo, un'evenienza che non vedeva protagonista un giocatore in maglia blucerchiata dal 1963 con China da Silva. La partita sembra chiusa, ma il Genoa accorcia le distanze con un gol di testa con Pavoletti e sciupa un minuto dopo una clamorosa occasione capitata sui piedi di Lazović. A dieci minuti dalla fine è ancora Pavoletti ridurre le distanze, ma nonostante il brivido finale sono i blucerchiati a festeggiare.
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- ^ È stato il derby in assoluto più avanti nel calendario del campionato, essendosi disputato alla 37ª giornata, mentre come data di calendario è secondo solo al derby del 10 maggio 1981, disputatosi però in Serie B. Il Genoa, già salvo aritmeticamente a differenza della Sampdoria nonostante le due genovesi siano divise da soli tre punti di differenza, parte subito bene e trova il gol con il suo capocannoniere Pavoletti al termine di un'azione avviata da Rigoni all'interno dell'area di rigore per l'inserimento di Ansaldi, che crossa rasoterra per il taglio sul primo palo di Pavoletti, che arpiona la sfera con il destro e brucia l'uscita bassa di Viviano. Poco prima della mezz'ora il raddoppio genoano porta la firma di Suso, che corona al meglio una transizione genoana condotta centralmente proprio da Pavoletti, il quale serve lo spagnolo che stringe da destra, punta Cassani, indovina l'allungo e libera un mancino a giro centrando l'angolino basso. Il Genoa mantiene sempre il pallino del gioco, i blucerchiati non reagiscono e quando manca un quarto d'ora dalla fine è ancora Suso a chiudere definitivamente la partita.
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- ^ Le due squadre arrivano al derby occupando posizioni in classifica differenti: il Genoa staziona a ridosso dell'Europa, la Sampdoria naviga più in basso. Il primo tempo, decisamente vivace già dai primi minuti, vede i blucerchiati passare in vantaggio grazie al colombiano Muriel, che sfrutta al meglio un'azione di Fernandes e Quagliarella per trafiggere Perin. Il Genoa non si scompone e va al contrattacco, trovando la rete del pareggio con Rigoni, abile a sfruttare una disattenzione difensiva dei blucerchiati per impattare il punteggio. La formazione rossoblù preme e colpisce due traverse, prima con Izzo e poi con Burdisso, inoltre vede annullarsi un gol a Pandev in dubbia posizione di offside, ma nel finale della frazione la Sampdoria risponde prima colpendo anch'essa una traversa con Silvestre, poi procurandosi un rigore con Quagliarella respinto però da Perin (quarto rigore fallito in derby di campionato, a oltre 29 anni dall'ultimo errore commesso da Roberto Pruzzo, secondo per la Samp a oltre 67 anni dall'unico precedente, protagonista Adriano Bassetto). Il secondo tempo si apre con il gol della vittoria per la Sampdoria, scaturito da un'azione personale di Muriel che serve una palla tesa al centro dell'area e deviata dal difensore genoano Izzo nella sua stessa porta. Il Genoa si spinge in avanti, nell'ultimo quarto d'ora con particolare ferocia, ma non riesce ad impensierire la retroguardia blucerchiata. Al fischio finale di Tagliavento la Sampdoria festeggia la vittoria numero 40 in un derby.
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- ^ In una partita avara di emozioni e piuttosto bloccata tatticamente, la Sampdoria prevale grazie alla rete del colombiano Muriel, lesto ad approfittare dell'incomprensione tra Ntcham e Muñoz per trafiggere Lamanna con un preciso piattone destro e diventando il primo giocatore sampdoriano dopo Mora a segnare in entrambe le sfide in massima serie. I blucerchiati aggiornano la storia della stracittadina tornando a vincere due derby in Serie A, un fatto che non accadeva dalla stagione 1959-1960. Per la prima volta nella sua storia, inoltre, la Sampdoria vince quattro derby consecutivi in trasferta.
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- ^ Le due squadre arrivano alla stracittadina con umori e posizioni in classifica opposti: il Genoa è impelagato nella zona retrocessione, la Sampdoria staziona a ridosso della zona europea. La partita è aperta dai tentativi del genoano Lapadula, che in acrobazia sfiora il gol da pochi metri, ma in vantaggio passa la Sampdoria: l'uruguaiano Ramírez sfrutta la sponda di testa di Zapata, resiste al ritorno di Zukanović e batte Perin con un morbido tocco sotto. Il Genoa si lancia all'attacco ma, esclusa una traversa colpita da Rosi, non crea grossi pericoli alla retroguardia blucerchiata. Nella ripresa il Genoa spinge e sfiora il gol con Rigoni, che colpisce di testa poco sopra la traversa, ma rischia di subire il raddoppio sia per mano di Quagliarella, che sfrutta un errore di Rossettini per saltare Perin appoggiando però a lato da posizione defilata, sia per mano di Álvarez, che appena entrato sciupa il raddoppio a poco meno di dieci minuti dalla fine. Poco dopo è comunque lo stesso Quagliarella a farsi perdonare dell'errore precedente, insaccando a porta vuota il secondo assist di giornata di Zapata, che anticipa il portiere rossoblù in uscita. L'ultima occasione genoana arriva dai piedi di Miguel Veloso, che esplode un tiro da fuori area ben parato da Viviano. Al fischio finale può festeggiare la Gradinata Sud.
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- ^ La stracittadina di ritorno termina con un pareggio a reti inviolate dopo una partita senza troppe emozioni, in cui prevale il timore di perdere. La Sampdoria, in buona posizione di classifica e desiderosa di rilanciarsi in chiave Europa League, attua uno sterile dominio territoriale senza trovare il guizzo vincente, complice un Genoa capace di difendere con ordine un punto che lo allontana quasi definitivamente dalla zona retrocessione. Due azioni dubbie nelle rispettive aree di rigore accendono gli animi, con i blucerchiati che protestano per una trattenuta di Rigoni su Praet mentre i rossoblù lamentano un presunto contatto fra lo stesso Rigoni, in posizione di fuorigioco al momento dell'azione, e Viviano.
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- ^ Un punto a testa, figlio del pareggio finale, permette a Genoa e Sampdoria di superare la crisi e mettere fine alle rispettive strisce di tre sconfitte consecutive. Derby da bomber, con Quagliarella che lo apre dopo pochi minuti di gioco con un colpo di testa su un cross teso di Ramírez dalla destra e con Piątek che gli risponde dal dischetto poco dopo il quarto d'ora con un rigore da lui guadagnato e trasformato, complice l'incertezza del centrale sampdoriano Andersen. In un derby senza vincitori, se c'è qualcuno che forse può recriminare qualcosa è il Genoa, che gioca meglio e crea le occasioni più importanti, ma deve cedere di fronte all'ottima prova dell'estremo difensore blucerchiato Audero, in almeno tre circostanze decisivo, su Piątek due volte e successivamente su Kouamé.
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- ^ Il derby di ritorno sorride alla Sampdoria, che sconfigge i rivali cittadini segnando nei primi minuti delle due frazioni di gara. L'avvio è giocato su ritmi altissimi: dopo pochi secondi dal fischio d'inizio Kouame sfiora il palo alla destra di Audero, l'immediata ripartenza sampdoriana vede Linetty impegnare Radu, che però nulla può sulla conclusione ravvicinata di Defrel, che anticipa Biraschi su cross di Quagliarella e porta in vantaggio i blucerchiati dopo soli tre giri d'orologio. Il Genoa fatica a riorganizzarsi, rendendosi pericoloso solo quando la Sampdoria abbassa troppo il baricentro o sbaglia in impostazione. Dopo pochi minuti dall'inizio del secondo tempo, il genoano Biraschi tocca il pallone con la mano in area, venendo espulso: Quagliarella segna il calcio di rigore regalando il doppio vantaggio ai blucerchiati. La squadra di Prandelli fatica a riorganizzarsi, la Sampdoria continua a rendersi pericolosa e solo con l'ingresso di Sanabria e Favilli il controllo del gioco passa ai rossoblù, ma è troppo tardi.
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- ^ Le due squadre arrivano al derby in piena zona retrocessione (Sampdoria terzultima, Genoa penultimo) dopo un avvio di campionato decisamente travagliato e segnato da avvicendamenti tecnici su entrambe le panchine (esonerati Eusebio Di Francesco ed Aurelio Andreazzoli in favore di Claudio Ranieri e Thiago Motta). In una gara per lunghi tratti brutta, spezzettata, fallosa e poco spettacolare, indirizza la stracittadina in favore della Sampdoria, più cinica e con più qualità in panchina, uno splendido mancino di Gabbiadini dal limite dell'area di rigore, subentrato ad un quarto d'ora dal termine e servito dal compagno Linetty, lesto ad approfittare di un disimpegno errato di Ghiglione. L'attaccante, già a segno nella sfida del 28 settembre 2014, rilancia la Sampdoria nella corsa salvezza, relegando il Genoa, fumoso e decisamente poco coordinato, al penultimo posto in classifica.
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- ^ Inizialmente in calendario il 3 maggio, è stato riprogrammato a seguito della sospensione del campionato per la Pandemia di COVID-19. Il primo derby di campionato della storia ad essere disputato a luglio è appannaggio del Genoa, che passa per primo in vantaggio grazie al rigore concesso dall'indecisione di Colley e trasformato da capitan Criscito. Gabbiadini (a segno in tre derby) pareggia al 32' ma la rete vittoria è firmata al 72' da Lerager, su errore di Bereszyński. Prima sconfitta di Claudio Ranieri da allenatore in una stracittadina.
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- ^ Il derby di andata si conclude in parità, con tutte le reti segnate nel primo tempo: apre le marcature Jankto con un pregevole tiro dalla distanza, risponde Scamacca pochi minuti dopo. Nel secondo tempo le occasioni latitano: la migliore di queste capita sui piedi del blucerchiato Damsgaard, ma la mira è imprecisa. Il risultato non cambia più e ne scaturisce un punto a testa.
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- ^ Nel primo derby di Coppa Italia dopo più di 18 anni il Genoa torna al successo in questa competizione dopo oltre 24 anni di digiuno (ultima vittoria risale al 1996). Dopo l'iniziale vantaggio della squadra di Ranieri, con la rete di Valerio Verre, una doppietta di Scamacca e una rete di Lukas Lerager ribaltano il risultato in favore del Genoa. Una doppietta di un giocatore in un derby mancava dal 2016, quando Suso siglò due gol con la maglia del Genoa, mentre era dal 1995 che una squadra non vinceva in rimonta una stracittadina.
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- ^ Il derby di ritorno si conclude con lo stesso risultato dell'andata. La partita nel primo tempo è molto bloccata, con le squadre che si annullano a vicenda e creano poche occasioni. Nella ripresa il Genoa sblocca la sfida con Zappacosta, abile a saltare Tonelli e a siglare la rete del vantaggio. Sarà poi lo stesso difensore blucerchiato a pareggiare i conti con un colpo di testa su calcio d'angolo battuto da Candreva. Era dalla stagione 1993-1994 che entrambi i derby di campionato non si chiudevano in parità, e anche allora il risultato fu di 1-1 in ambedue le occasioni.
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- ^ Ennesimo derby di bassa classifica, con il Genoa terzultimo e la Sampdoria poco sopra, per la seconda volta nella storia disputato di venerdì. Partono meglio i blucerchiati, a segno dopo pochi minuti grazie alla quarta segnatura in un derby per Manolo Gabbiadini. Il Genoa si rende pericoloso appena iniziata la ripresa, ma Hernani sciupa malamente. Poco dopo, su un ribaltamento di fronte, Caputo approfitta di una non impeccabile respinta di Sirigu su conclusione di Candreva e sigla il raddoppio. Il terzo gol blucerchiato è frutto di una bella trama tra Gabbiadini, Caputo ed Adrien Silva, che libera lo stesso Gabbiadini alla conclusione, deviata nella propria porta dal difensore rossoblù Vanheusden. Nel finale Destro, subentrato, accorcia le distanze con un pregevole colpo di testa mentre un tiro di Candreva colpisce il palo. Poco dopo il genoano Vásquez centra il palo a sua volta e il risultato non cambia più.
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- ^ La sfida di ritorno, fondamentale per entrambe le squadre ai fini della permanenza nel massimo campionato, è decisa dalla marcatura di Sabiri a metà della prima frazione di gioco: da un traversone proveniente dalla destra di Candreva, il pallone è raccolto dalla corsia opposta dall'accorrente Augello e riproposto in area sui piedi dell'ex giocatore dell'Ascoli, che realizza in spaccata il gol partita (primo tedesco in gol nel derby). In pieno recupero il Genoa ha la possibilità di pareggiare i conti, dopo che il VAR assegna ai rossoblu un calcio di rigore per tocco con il braccio in area di Alex Ferrari su colpo di testa di Destro, ma Criscito si fa respingere il tiro da Audero, che diventa il terzo portiere blucerchiato a parare un rigore in campionato dopo Pietro Bonetti nel 1949 e Rosario Di Vincenzo nel 1977.
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