Alessandro Haber

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Alessandro Haber
Alessandro Haber nel 2010
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenerePop rock
Periodo di attività musicale1967 – in attività
StrumentoVoce
EtichettaHobo
Album pubblicati6
Studio4
Live1
Raccolte1

Alessandro Haber (Bologna, 19 gennaio 1947) è un attore, regista e cantante italiano.

Nel corso della sua carriera, tra i vari premi, ha vinto un David di Donatello, un Globo d'oro e cinque Nastri d'argento.

Alessandro Haber nasce a Bologna il 19 gennaio 1947, da padre romeno di origine ebraica e da madre italiana di religione cattolica non praticante. Trascorre l'infanzia in Israele, per poi ritornare con la famiglia in Italia, sempre nel capoluogo emiliano, all'età di nove anni.

Dopo gli studi secondari superiori, nel 1967 esordisce al cinema ottenendo la parte di Rospo nel film La Cina è vicina di Marco Bellocchio. Il primo ruolo da coprotagonista gli sarà offerto solo 19 anni dopo da Pupi Avati in Regalo di Natale. Haber si è cimentato in ruoli drammatici e comici; in quest'ultimo ambito si ricordano la presenza in Fantozzi subisce ancora di Neri Parenti (1983) nei panni del professor Zambrini, detto "Jack Lo Squartatore", un chirurgo molto egocentrico e sadico che opera per sbaglio il protagonista Ugo Fantozzi (Paolo Villaggio), e quella in Amici miei - Atto IIº di Mario Monicelli (1982) nel ruolo del vedovo Paolo, che all'inizio del film è vittima di un atroce scherzo da parte del personaggio del professor Sassaroli (Adolfo Celi), il quale lo fa andare su tutte le furie raccontandogli di essere stato per anni l'amante della sua defunta moglie Adelina.[1]

Alessandro Haber in La Cina è vicina (1967)

In teatro recita in Orgia di Pier Paolo Pasolini, Woyzeck di Georg Büchner, Arlecchino, Ugo di Carla Vistarini, Scacco pazzo (da cui ha poi tratto l'omonimo film del 2003 che lo ha visto debuttare come regista) e L'avaro di Molière. Nel 1974 ottiene il ruolo del dottore ne La cena delle beffe di Sem Benelli diretto da Carmelo Bene.[2] Sempre come attore teatrale, nel 2006 si aggiudica il premio Gassman come miglior attore per l'interpretazione di Zio Vanja nell'omonimo testo di Anton Čechov.

Negli anni novanta recita in Parenti serpenti del 1992 di Mario Monicelli, in Palla di neve del 1995 di Maurizio Nichetti, nel ruolo dell'antagonista Marcov, e in quattro film di Leonardo Pieraccioni: I laureati del 1995, Il ciclone del 1996, un cameo in Fuochi d'artificio del 1997 e infine Il paradiso all'improvviso del 2003. Nel 1990 partecipa come corista in Finalmente Ciao Ciao, facendo un piccolo cameo. In seguito Haber ha anche scritto e cantato canzoni; il suo primo album si intitola Haberrante, cui fanno seguito: Qualcosa da dichiarare e Il sogno di un uomo. Francesco De Gregori scrive inoltre per lui La valigia dell'attore. Nel 2006 partecipa al documentario dedicato ad Adolfo Celi e diretto da Leonardo Celi Adolfo Celi, un uomo per due culture. Nel 2010 partecipa anche al film documentario Pupi Avati, ieri oggi domani, dedicato al regista Pupi Avati, presentato in anteprima al Festival di Bellaria.

Negli ultimi anni porta in scena, nei principali teatri italiani, lo spettacolo Haberowski, con il quale interpreta gli scritti e le poesie dello scrittore Charles Bukowski. Nel 2017 interpreta le poesie di Gabriele Tinti dando voce ai capolavori dei Musei Capitolini e del Museo archeologico nazionale di Napoli,[3] oltre ad affiancare Claudia Cardinale nel film Rudy Valentino - Divo dei divi. Nel 2018 interpreta il cardinale Mazzarino nel film Moschettieri del re - La penultima missione di Giovanni Veronesi,[4] e affianca Matilda De Angelis nel film Youtopia. Nel 2019 ritorna a lavorare con Pupi Avati, dopo 15 anni, nel film Il signor Diavolo, tratto dall'omonimo romanzo scritto dallo stesso Avati.[5] Nel 2022 affianca Ambra Angiolini nel film La notte più lunga dell'anno.

Il 15 settembre 2018 ha sposato a Roma l'attrice Antonella Bavaro, dalla quale aveva già avuto una figlia nel 2004.[6]

Nel 2022 si è sottoposto a un intervento chirurgico per uno schiacciamento di due vertebre, che non ha tuttavia avuto successo, obbligandolo a sottoporsi a una seconda operazione e a una lunga riabilitazione.[7] Nel 2023, dopo un anno e mezzo di piscina e fisioterapia, ha ripreso a camminare con le stampelle.[8]

Alessandro Haber nel 2007
Alessandro Haber nel film Regalo di Natale (1986)

Album in studio

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Album dal vivo

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Collaborazioni

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  • Alessandro Haber e Mirko Capozzoli, Volevo essere Marlon Brando (ma soprattutto Gigi Baggini), Baldini+Castoldi, 2021, ISBN 978-8893883733.

Riconoscimenti

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Alessandro Haber è stato doppiato da:

  1. ^ a b Alessandro Haber, in MYmovies.it, Mo-Net Srl. URL consultato il 6 dicembre 2018.
  2. ^ La cena delle beffe, su teatrostabile.abruzzo.it. URL consultato il 31 maggio 2023.
  3. ^ Letteratura - tematiche, su Rai Cultura. URL consultato il 16 dicembre 2021.
  4. ^ Favino, Mastandrea, Papaleo e Rubini sono i Moschettieri del Re, su dire.it, 3 dicembre 2018. URL consultato il 6 dicembre 2018.
  5. ^ Il signor Diavolo. Trama e trailer del film di Pupi Avati al cinema, su Sololibri.net, 14 agosto 2019. URL consultato il 17 agosto 2019.
  6. ^ Alessandro Di Liegro, Alessandro Haber, il matrimonio con Antonella Bavaro a Roma: festa da film a Trastevere, su Leggo, 15 settembre 2018. URL consultato il 6 dicembre 2018.
  7. ^ Concetta Desando, Alessandro Haber: «Da otto mesi vivo su una sedia a rotelle », in iO Donna, RCS MediaGroup S.p.A., 18 novembre 2022. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  8. ^ Valerio Cappelli, Alessandro Haber: «Nanni Moretti non mi chiama più, non so perché. Giuliana De Sio baciò un altro e la tradii con le sue amiche», in Corriere della Sera, RCS MediaGroup S.r.l., 24 novembre 2023. URL consultato il 24 novembre 2023.
  9. ^ Alessandro Haber - CinemaItaliano.info, su cinemaitaliano.info. URL consultato il 18 gennaio 2022.
  10. ^ a b #, Si chiude il BA Film Festival con una serata d'eccezione che guarda già alla XX edizione, su Sempione News, 13 novembre 2021. URL consultato il 18 gennaio 2022.
  11. ^ Puglia International film Festival - Tutti i premi, su CinemaItaliano.info, 29 luglio 2020. URL consultato il 18 gennaio 2022.
  12. ^ Redazione, Puglia international Film Festival 2020, ecco tutti i vincitori, su Abruzzo News, 29 luglio 2020. URL consultato il 18 gennaio 2022.
  13. ^ Per amore, solo per amore (1993), in MYmovies.it, Mo-Net Srl. URL consultato il 6 dicembre 2018.
  14. ^ David di Donatello 2021 Tutte le candidature, su inventaunfilm.it. URL consultato il 18 gennaio 2022.
  15. ^ Associazione della Stampa Estera in Italia, su stampa-estera.it. URL consultato il 5 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  16. ^ Willy Signori e vengo da lontano (1989), in MYmovies.it, Mo-Net Srl. URL consultato il 6 dicembre 2018.
  17. ^ 1994 (Albo d'oro) | Nastri d'argento [collegamento interrotto], su nastridargento.it. URL consultato il 5 ottobre 2019.
  18. ^ Nastri d'argento 1994, su SNGCI Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. URL consultato l'8 novembre 2022 (archiviato l'8 novembre 2022).
  19. ^ La vera vita di Antonio H. (1994), in MYmovies.it, Mo-Net Srl. URL consultato il 6 dicembre 2018.
  20. ^ Haber protagonista a Casa Pascoli: "Nella carriera di un attore bisogna rischiare", su La Gazzetta del Serchio. URL consultato il 6 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2018).
  21. ^ Alessandro Haber, su IlSussidiario.net, IlSussidiario.net S.r.l., 5 febbraio 2013. URL consultato il 6 dicembre 2018.
  22. ^ Alessandro Haber, la figlia Celeste con la moglie Antonella Bavaro. Ora il film in Umbria con Monica Bellucci, su corrieredellumbria.corr.it. URL consultato il 18 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2021).
  23. ^ Ferruccio Amendola, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net. URL consultato il 9 novembre 2023.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore David di Donatello per il miglior attore non protagonista Successore
Claudio Amendola
per Un'altra vita
1994
per Per amore, solo per amore
Giancarlo Giannini
per Come due coccodrilli
Controllo di autoritàVIAF (EN73463544 · ISNI (EN0000 0000 7841 0115 · SBN RAVV089957 · LCCN (ENno97070376 · GND (DE122534484 · BNE (ESXX5575713 (data) · BNF (FRcb14184608x (data) · J9U (ENHE987007326960605171 · CONOR.SI (SL171071587