Giovanna Mezzogiorno

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Giovanna Mezzogiorno al Festival di Cannes 2010

Giovanna Mezzogiorno (Roma, 9 novembre 1974) è un'attrice italiana.

Nel corso della sua carriera di attrice di cinema ha ottenuto numerosi premi, tra cui: 1 David di Donatello, 4 Nastri d'argento, 3 Globi d'oro, 2 Ciak d'oro, 2 premi Flaiano, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla 62ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia per La bestia nel cuore e un riconoscimento come migliore attrice protagonista da parte del National Society of Film Critics Awards, l'associazione dei critici cinematografici statunitense.

Giovanna Mezzogiorno è figlia d'arte, nata dall'attore napoletano Vittorio Mezzogiorno e dall'attrice milanese Cecilia Sacchi. I suoi nonni materni erano il critico cinematografico Filippo Sacchi e Josepha Gianzana, figlia del banchiere Mino Gianzana e zia di Giangiacomo Feltrinelli. Dopo i primi nove anni vissuti nel quartiere romano di Casal Palocco, si trasferisce con la famiglia a Milano. Qui frequenta il "Ginnasio Liceo Statale Cesare Beccaria", ma dopo due bocciature si trasferisce a un liceo linguistico, dove si diploma. In seguito studia recitazione e lavora per due anni a Parigi, presso il laboratorio teatrale del regista britannico Peter Brook, amico e maestro di suo padre Vittorio; suo padre muore nel gennaio 1994 per un collasso cardiaco.[1][2]

La sua carriera comincia nel 1995, quando debutta a teatro in Qui est là, un riadattamento dell'Amleto, ad opera dello stesso Peter Brook, in cui Giovanna ha il ruolo di Ofelia.[3] Nel 1997 debutta nel cinema con un film di Sergio Rubini, Il viaggio della sposa, per il quale vince il Premio Flaiano come migliore interprete femminile. Successivamente recita nel film Del perduto amore, di e con Michele Placido, e nel film tv Più leggero non basta, diretto da Elisabetta Lodoli. Nel 1999 è al fianco di Claudio Bisio in Asini. Nel 2000 è nel ricco cast internazionale della miniserie tv francese, I miserabili. Sempre nel 2001, recita la parte di Giovanna nel film Tutta la conoscenza del mondo di Eros Puglielli, con Giorgio Albertazzi.[3]

Il 2001 è l'anno della consacrazione con L'ultimo bacio di Gabriele Muccino, con Stefano Accorsi. Il 2002 la vede impegnata con un ruolo difficile, quello di Ilaria Alpi, la giovane giornalista del TG3 morta in circostanze ancora non chiarite durante la guerra civile in Somalia. Il film, dal titolo Ilaria Alpi - Il più crudele dei giorni, diretto da Ferdinando Vicentini Orgnani, le frutta il Nastro d'argento alla migliore attrice protagonista.[4] Seguono, nel 2003, il film tv Il segreto di Thomas e il film La finestra di fronte, di Ferzan Özpetek, con Raoul Bova e Massimo Girotti. In questo film recita la parte di Giovanna, una ragazza che, grazie al misterioso incontro con un anziano che non ha più ricordi, ritroverà la memoria dei propri sentimenti. Per La finestra di fronte riceve numerosi premi, per la sua interpretazione da attrice protagonista: il David di Donatello, il Nastro d'argento, il Globo d'oro, il Ciak d'oro e, ancora una volta, il Premio Flaiano.[5] Compare, insieme ad altri componenti del cast, anche nel videoclip del brano Gocce di memoria di Giorgia, tema musicale del film.

Nel 2004 è Lena nel film di Sergio Rubini L'amore ritorna, dove recita insieme allo stesso Rubini, a Michele Placido, a Mariangela Melato, a Fabrizio Bentivoglio e a Margherita Buy. Nello stesso anno la vediamo come protagonista nella commedia di produzione italo-francese Il club delle promesse. Ritorna inoltre a recitare in teatro in 4.48 Psychosis, una pièce di Sarah Kane, per la regia di Piero Maccarinelli. Nel 2005 interpreta Sabina in La bestia nel cuore di Cristina Comencini, una giovane doppiatrice che attraversa il lato oscuro della sua vita, legato a un episodio di abuso. Grazie a questa interpretazione vince la Coppa Volpi, per la miglior interpretazione femminile alla 62ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[6] Il film viene candidato nel 2006 all'Oscar al miglior film straniero.

Nel 2006 è la protagonista del film di fantascienza AD Project, diretto da Eros Puglielli, ancora accanto a Giorgio Albertazzi. L'anno successivo è Fermina Daza in L'amore ai tempi del colera, con Javier Bardem. Sempre nel 2007 è sul grande schermo con il film di Francesca Archibugi, Lezioni di volo e in quello d'esordio di Davide Marengo, Notturno bus, al fianco di Valerio Mastandrea. Nel 2008 è la protagonista in Vincere, film diretto da Marco Bellocchio, in cui interpreta Ida Dalser, presunta prima moglie di Benito Mussolini. La sua interpretazione le vale un Nastro d'argento e un Globo d'oro e anche una candidatura come miglior attrice ai David di Donatello 2010.[7][8]

Giovanna Mezzogiorno alla 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (2009)

Nel 2009 è anche protagonista, insieme a Riccardo Scamarcio, del film sul terrorismo La prima linea, regia di Renato De Maria. Inoltre è co-produttrice e voce narrante del film-documentario Negli occhi, sulla vita e sulla carriera del padre, presentato in concorso nella sezione "Controcampo Italiano" della 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[9] Nel 2010 prende parte al set del primo film diretto da Rocco Papaleo, Basilicata coast to coast. Nel 2011 negli Stati Uniti è stata premiata come migliore attrice protagonista per il ruolo di Ida Dalser in Vincere dal National Society of Film Critics Awards 2010 - l'associazione a stelle e strisce di critici cinematografici.[10] Nel 2017 torna a lavorare con Ferzan Özpetek nel film Napoli velata.

Sul set del film Più leggero non basta (1998) conosce Stefano Accorsi, che diventa il suo compagno per un lungo periodo. Sul set di Vincere ha conosciuto il macchinista Alessio Fugolo che ha sposato nel 2009 a Griante con cerimonia civile[11] e dal quale ha avuto due gemelli nati il 26 agosto 2011.[12][13] La coppia si è separata nel 2022.[14]

Riconoscimenti

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Onorificenze straniere

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  1. ^ Mezzogiorno, Giovanna, in Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 16 febbraio 2016.
  2. ^ È morto l'attore Vittorio Mezzogiorno, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 16 febbraio 2016.
  3. ^ a b Giovanna Mezzogiorno, su Comingsoon.it. URL consultato il 17 febbraio 2016.
  4. ^ Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni [collegamento interrotto], su host.uniroma3.it. URL consultato il 17 febbraio 2016.
  5. ^ Sito ufficiale - Premi, su saverioferragina.com. URL consultato il 17 febbraio 2016.
  6. ^ La Biennale di Venezia - I premi della Mostra, su labiennale.org. URL consultato il 17 febbraio 2016.
  7. ^ "Vincere" di Marco Bellocchio, su cinema.studionews24.com. URL consultato il 18 febbraio 2016.
  8. ^ David di Donatello 2010, su cinefile.biz. URL consultato il 18 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  9. ^ Silvia Fumarola, Giovanna Mezzogiorno "Alla ricerca di mio padre", su la Repubblica, 6 agosto 2009. URL consultato il 18 febbraio 2016.
  10. ^ Daniela Catelli, Giovanna Mezzogiorno premiata dalla National Society of Film Critics, su Comingsoon.it, 10 gennaio 2011. URL consultato il 18 febbraio 2016.
  11. ^ Giovanna Mezzogiorno sposa sul lago di Como, su Sky TG24, 26 ottobre 2009. URL consultato il 15 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2015).
  12. ^ Giovanna Mezzogiorno: «Sono diventata "torinese" per amore e per i miei figli», su cronacaqui.it.
  13. ^ Giovanna Mezzogiorno: "Ecco perché ho scelto di far crescere i miei figli a Torino", su torinoggi.it.
  14. ^ Giovanna Mezzogiorno: «Mi sono separata da poco. Ora basta con le falsità su di me», su Il Mattino, 19 agosto 2022. URL consultato il 6 settembre 2022.
  15. ^ CIAK D’ORO 2003: 4 PREMI A OZPETEK E SALVATORES, su e-duesse.it. URL consultato il 04/06/03 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2020).
  16. ^ Ciak d’Oro 2020: migliore attrice protagonista, su ciakmagazine.it. URL consultato il 04/10/20.
  17. ^ (FR) L'actrice Giovanna Mezzogiorno Chevalière des Arts et des Lettres, su ambafrance-it.org. URL consultato il 10 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2015).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore David di Donatello per la migliore attrice protagonista Successore
Marina Confalone
per Incantesimo napoletano
2003
per La finestra di fronte
Penélope Cruz
per Non ti muovere
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