Bairo
Bairo comune | |
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La Torre Rossa e La Torre Campanaria | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Città metropolitana | Torino |
Amministrazione | |
Sindaco | Claudio Succio (lista civica Per Bairo) dal 30-6-2017 |
Territorio | |
Coordinate | 45°23′11.71″N 7°45′19.61″E |
Altitudine | 365 m s.l.m. |
Superficie | 7,09 km² |
Abitanti | 791[1] (31-8-2023) |
Densità | 111,57 ab./km² |
Comuni confinanti | Agliè, Castellamonte, Ozegna, Torre Canavese |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 10010 |
Prefisso | 0124 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 001015 |
Cod. catastale | A584 |
Targa | TO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 684 GG[3] |
Nome abitanti | bairesi |
Patrono | san Giorgio |
Giorno festivo | prima domenica di maggio |
Cartografia | |
Localizzazione del comune di Bairo nella città metropolitana di Torino. | |
Sito istituzionale | |
Bairo (pronuncia Bàiro, /'bairo/[4]; Bêr in piemontese) è un comune italiano di 791 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte, che dista circa 38 chilometri a nord da Torino.
Gli abitanti di Bairo sono soprannominati tirapere. Il nome si rifà ad una definizione data ai vecchi bairesi che, nei tempi passati, avevano un concetto particolare dell'ospitalità e pare non disdegnassero accogliere i forestieri, soprattutto quelli che venivano a corteggiare le fanciulle del posto, a suon di pietre.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Centro agricolo della pianura del Canavese, è situato su un piccolo pianoro della destra orografica dell'anfiteatro morenico di Ivrea.
A sud il territorio è pianeggiante e attraversato dal Canale di Caluso o Bealera, derivazione artificiale, in frazione Spineto di Castellamonte, dal torrente Orco che decorre per i territori di Castellamonte, Bairo Canavese, Agliè, San Giorgio Canavese, Montalenghe, Orio Canavese, Barone Canavese, Caluso, Mazzè fino a raggiungere il fiume Dora Baltea.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il suo antico nome Barrium, indicava un luogo circondato da mura oppure è ritenuta valida anche la provenienza da Bauivarii, truppe Bavaresi poste a guardia della via Romea nella zona di Revinacum: oggi il suo nome si trova nel Rione Rugné, che insieme al Rione Centro, Monte e Prale formano il concentrico del Borgo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Feudo dei Vescovi di Ivrea nel periodo medievale, Bairo passa poi sotto i Marchesi di Ivrea e di Monferrato. Nel 1315 viene assoggettato ai Savoia; tra i suoi feudatari ebbe gli Antonioni di San Martino, i Giannotti e i San Martino di Agliè. Nel 1764 venne unita da Carlo Emanuele III di Savoia ai feudi di Agliè e Ozegna.
Dal 1928 al 1955 costituì insieme a Torre Canavese il comune di Bairo Torre.
Dal 1452 vi operò la distilleria Bairo che produsse, per distillazione di aromi in parte provenienti dall'oriente, per diversi secoli l'Amaro Bairo. La ricetta dell'amaro è attribuita a Pietro Michaeli, più noto come Pietro di Bairo. La ricetta fu ripresa dalla ditta Buton di Bologna negli anni '70 e l'amaro venne prodotto su scala industriale.[5]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Bairo sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 novembre 1996.[6]
«Interzato in palo: nel PRIMO e nel TERZO, di vaio minuto, di otto tiri, d'argento e di azzurro, il primo tiro composto di due semipezze e di una pezza, d'argento, e di due pezze, di azzurro; similmente il terzo, il quinto, il settimo tiro; il secondo tiro composto di due semipezze e di una pezza, di azzurro, e di due pezze, di argento; similmente il quarto, il sesto, l'ottavo tiro. Nel SECONDO, di rosso, al leone d'oro, afferrante con le zampe anteriori la mitria d'argento, caricata della crocetta di rosso, posta in banda alzata, esso leone sormontato dalla larva di filugello, posta in fascia, d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[7][8]»
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo D'Emarese. Fu costruito nel XVI secolo da una ricchissima famiglia, che dai Savoia ebbe riconosciuto il baronato. La proprietà passò, all'inizio del Novecento, ai Fratelli Maristi i quali l'adibirono a seminario per la formazione dei missionari fino agli anni sessanta. Dopo 10 anni di abbandono e un'importante ristrutturazione, l'edificio divenne un soggiorno per anziani con il nome di "Residence del Frate"
- La Torre Rossa, che è ciò che rimane a indicare la sede dell'antico castello
- Chiesa parrocchiale di San Giorgio martire, del 1777, è stata edificata su disegno di Giuseppe Bernascone di Varese
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[9]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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29 maggio 2007 | 6 maggio 2012 | Ilario Bolla | Lista civica | Sindaco | |
7 maggio 2012 | 29 giugno 2017 | Albana Bertodatto | Lista civica Insieme per Bairo | Sindaco | |
30 giugno 2017 | in carica | Claudio Succio | Lista civica Per Bairo | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Bairo", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
- ^ Bernard Sallé, Jacques Sallé, Dizionario Larousse degli alcolici e dei cocktails, Gremese Editore, 2004, p. 77.
- ^ Bairo, decreto 1996-11-06 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato, Ufficio araldico, fascicoli comunali, busta 050, fascicolo 7141. URL consultato il 12 settembre 2021.
- ^ Presidenza della Repubblica, D.P.R. di concessione del 6 novembre 1996 (PDF).
- ^ Alias: Vaiato di otto tiri d'argento e d'azzurro, al palo di rosso, caricato del leone d'oro, tenente con le branche anteriori la mitra d'argento, sormontato dalla larva del baco da seta d'oro. Cfr. Bairo, su araldicacivica.it.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 31-12-2019.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bairo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.bairo.to.it.
- Bàiro, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 152652923 · LCCN (EN) n2005018957 · GND (DE) 4831251-4 · J9U (EN, HE) 987007484858505171 |
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