Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei
(EN) European Conservatives and Reformists Party
PresidenteItalia (bandiera) Giorgia Meloni[1]
SegretarioAntonio Giordano[18]
VicepresidentePolonia (bandiera) Radosław Fogiel
StatoUnione europea (bandiera) Unione europea
Sede4 rue du Trône
1000 Bruxelles, Belgio
AbbreviazionePCRE, ECR, ECRP
Fondazione1º ottobre 2009
IdeologiaConservatorismo[2][3]
Euroscetticismo[2][4]
Liberismo[5]
Conservatorismo nazionale[2][3][6][7][8]
[9]
CollocazioneDestra[10][11][12][13][14]/Estrema destra[15]
Gruppo parl. europeoGruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei[16]
Affiliazione internazionaleUnione Democratica Internazionale
Seggi
52 / 720
(2024)
TestataThe Conservative[17]
Organizzazione giovanileGiovani Conservatori Europei
Iscritti5 (31 dicembre 2022 e 30 novembre 2023), 4 (30 aprile 2021), 10 (30 aprile 2019) e 55 (30 aprile 2020)
Sito webecrparty.eu

Il Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei (in inglese European Conservatives and Reformists Party, ECR), noto dal 2009 al 2016 come Alleanza dei Conservatori e dei Riformisti Europei (AECR) e dal 2016 al 2019 come Alleanza dei Conservatori e dei Riformisti in Europa (ACRE), è un partito politico europeo di destra ed estrema destra avverso al federalismo europeo.[10][19][20][21][22][23]

Il partito è stato fondato il 1º ottobre 2009 dopo la creazione del Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei in Eurocamera a seguito delle elezioni europee del 2009;[24] è stato riconosciuto ufficialmente dal Parlamento europeo nel gennaio del 2010[19][25].

Suo Presidente è, dal 2020, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia e attuale Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana.[26][27]

A livello internazionale è vicino all'Unione Democratica Internazionale[28].

Nel 2006 i Conservatori britannici e il Partito Democratico Civico ceco, che in seno al Parlamento europeo aderivano al Gruppo del Partito Popolare Europeo - Democratici Europei, lanciano il Movimento per la Riforma Europea, associazione europea di centro-destra, conservatrice e moderatamente euroscettica.

A seguito delle elezioni europee del 2009, tali soggetti politici formarono in Eurocamera, unitamente ai polacchi di Diritto e Giustizia e ad altri cinque partiti, il Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei.

Sulla scia della nascita di tale gruppo parlamentare europeo, il 1º ottobre 2009 quasi tutti gli aderenti al gruppo hanno dato vita al partito politico europeo Alleanza dei Conservatori e dei Riformisti Europei, riconosciuto ufficialmente dal Parlamento europeo nel gennaio del 2010[9].

Ad esso hanno successivamente aderito anche alcuni partiti politici di stati non facenti parte dell'Unione europea.

il 6 luglio 2024 l'ECR perde la partecipazione del partito spagnolo Vox, che ha aderito al nuovo gruppo politico Patrioti per l'Europa.

La dichiarazione di Reykjavík del 21 marzo 2014 definisce la base ideale e programmatica su cui si fonda la sua azione:

  • Il Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei (ECR) promuove la giustizia sociale, la sovranità nazionale, la democrazia parlamentare e diffonde i valori della tradizione nazionale, liberale e popolare del Continente.
  • Il Partito ECR crede in un'Europa di nazioni indipendenti e libere che lavorano unitamente per ottenere vantaggi reciproci, mantenendo ciascuna la propria identità e integrità, rifiutando velleitari progetti federalisti e sussidiari, impegnandosi nella direzione di una riduzione della burocrazia e di una puntuale trasparenza nelle istituzioni e nell'utilizzo dei fondi comunitari.
  • Il Partito ECR è impegnato a promuovere l'uguaglianza di tutte le democrazie europee, indipendentemente dalle loro dimensioni e indipendentemente da quali associazioni internazionali aderiscano e sostiene la necessità delle relazioni di sicurezza transatlantica in una NATO moderna e rafforzata delle proprie prerogative.
  • Il Partito ECR ha un atteggiamento severo sulle questioni riguardanti la giustizia, la legalità, la sicurezza e il controllo dell'immigrazione clandestina, puntando all'eliminazione degli abusi di procedure di asilo.
  • Il Partito ECR è consapevole che le società aperte poggino sulla dignità e sull'autonomia dell'individuo, che aspira legittimamente ad essere libero dalla coercizione statale. La libertà dell'individuo include la libertà di religione e culto, la libertà di parola e di espressione, la libertà di movimento e di associazione, la libertà di contratto e di lavoro e la libertà dalla tassazione oppressiva, arbitraria o punitiva.
  • Il Partito ECR riconosce l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, indipendentemente dall'etnia, dal sesso o dalla classe sociale. Respinge ogni forma di estremismo, autoritarismo e razzismo.
  • Il Partito ECR riconosce il ruolo delle associazioni civili, dei sindacati, degli altri corpi intermedi che riempiono lo spazio tra l'individuo e il governo, ritenendo prioritario valorizzare il ruolo della famiglia nella società.
  • Il Partito ECR riconosce la legittimità democratica dello Stato-nazione.
  • Il Partito ECR è impegnato nella diffusione, nel contesto di un imprescindibile Stato di diritto, del libero scambio, della concorrenza aperta in Europa e nel mondo, di una regolamentazione minima, della proprietà privata, di un fisco equo, di sgravi fiscali, di servizi pubblici efficienti.
  • Il Partito ECR sostiene anche i principi della Dichiarazione di Praga del marzo 2009 e il lavoro dei Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei nel Parlamento europeo e dei gruppi affini sulle altre assemblee europee.[29][30][31]

Il partito ECR ha avuto due presidenti:

Presidente Mandato Partito Stato membro
Inizio Fine
1 Jan Zahradil
(1963)
1º ottobre 2009 1º aprile 2020 Partito Democratico Civico Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca
2 Giorgia Meloni
(1977)
29 settembre 2020 in carica Fratelli d'Italia Italia (bandiera) Italia
Stato Partito Europarlamentari
Bulgaria (bandiera) Bulgaria Movimento Nazionale Bulgaro

Българско национално движение

-
Croazia (bandiera) Croazia Sovranisti Croati

Hrvatski Suverenisti

-
Germania (bandiera) Germania Noi Cittadini

Wir Bürger

-
Italia (bandiera) Italia Fratelli d'Italia
24 / 76
Lettonia (bandiera) Lettonia Alleanza Nazionale

Nacionālā Apvienība

2 / 9
Lituania (bandiera) Lituania Azione Elettorale dei Polacchi in Lituania

Lietuvos lenkų rinkimų akcija - Akcja Wyborcza Polaków na Litwie

1 / 11
Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo Partito Riformista di Alternativa Democratica

Alternativ Demokratesch Reformpartei

1 / 6
Polonia (bandiera) Polonia Diritto e Giustizia

Prawo i Sprawiedliwość

18 / 52
Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Partito Democratico Civico

Občanská Demokratická Strana

3 / 21
Romania (bandiera) Romania Partito Alternativa Giusta

Alternativa Dreaptă

-
Slovacchia (bandiera) Slovacchia Libertà e Solidarietà

Sloboda a Solidarita - SaS

-
Svezia (bandiera) Svezia Democratici Svedesi

Sverigedemokraterna

3 / 21

Partner globali

[modifica | modifica wikitesto]
Stato Partito Nome in lingua originale
Albania (bandiera) Albania Partito Repubblicano d'Albania Partia Republikane e Shqipërisë
Bielorussia (bandiera) Bielorussia Fronte Popolare Bielorusso Партыя БНФ
Israele (bandiera) Israele Likud הַלִּיכּוּד
Macedonia del Nord (bandiera) Macedonia del Nord VMRO - Partito Popolare ВMPO–Народна Партија
Regno Unito (bandiera) Regno Unito Partito Unionista dell'Ulster Ulster Unionist Party
Serbia (bandiera) Serbia È abbastanza Dosta je bilo / Доста је било
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Partito Repubblicano Republican Party

Nelle istituzioni europee

[modifica | modifica wikitesto]
Organizzazione Istituzione Numero di seggi
Unione europea Consiglio europeo
2 / 27
Commissione europea
1 / 27
Parlamento europeo
52 / 720

Consiglio europeo

[modifica | modifica wikitesto]

2 dei 27 Capi di Stato o di governo membri del Consiglio europeo appartengono all'ECR:

Commissione europea

[modifica | modifica wikitesto]

Commissione von der Leyen (IX legislatura, dal 1º dicembre 2019)

Commissario/a Incarico e competenza[32] Stato membro Partito nazionale
Janusz Wojciechowski Commissario per l'agricoltura Polonia (bandiera) Polonia PiS

Parlamento europeo

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei.

Nel Parlamento europeo il Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei è rappresentato dal gruppo omonimo, che nella IX legislatura conta 63 eurodeputati. Oltre agli europarlamentari appartenenti al Partito dei Conservatori e dei Riformisti, il gruppo è costituito da 3 membri del Movimento Politico Cristiano d'Europa, 3 membri della Nuova Alleanza Fiamminga (che aderiscono al partito ALE) e un politico indipendente. Presidenti del gruppo sono il polacco Ryszard Legutko e l'italiano Nicola Procaccini. Nella prima metà della IX legislatura il gruppo non esprime alcun Vicepresidente del Parlamento.

Comitato delle Regioni

[modifica | modifica wikitesto]

Nel Comitato europeo delle regioni l'ECR è rappresentato dal gruppo omonimo. Dopo la creazione del gruppo al Parlamento europeo nel 2009 e del partito ACRE nel 2010, il 10 aprile 2013 fu fondato con gli auspici dell'ACRE anche il gruppo ECR al Comitato delle Regioni, guidato dal britannico Gordon Keymer. Il gruppo fu annunciato ufficialmente il 11–12 aprile nel corso della 100ª plenaria del Comitato delle regioni. Al 2021 il presidente del gruppo è Władysław Ortyl, Presidente del Voivodato della Precarpazia. Il 29 giugno 2022 è stato eletto come Presidente Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo. Al gruppo aderiscono politici regionali e locali da Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria; vi appartengono anche esponenti di partiti di destra non membri all'ECR, come la Lega in Italia e il Partito Popolare Danese.

  1. ^ Maicol Pizzicotti Busilacchi, La pietra miliare della Meloni: L'Italia dominerà il Parlamento europeo dopo le elezioni del 2024, su theconservative.online, 22 febbraio 2024.
  2. ^ a b c Wolfram Nordsieck, European Union, su parties-and-elections.eu, 2019. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2017).
  3. ^ a b Comparative European Party Systems: An Analysis of Parliamentary Elections Since 1945, Taylor & Francis, 2019, p. 469, ISBN 978-1-317-49876-6.
  4. ^ Conservative Eurosceptic alliance reaches out to far-right, in Financial Times, 13 novembre 2018.
  5. ^ (EN) European Union, su parties-and-elections.eu. URL consultato il 14 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2022).
  6. ^ Francesco De Palo, Meloni sarà il perno dei conservatori europei? Analisi e scenari, su Formiche.net, 3 gennaio 2023.
  7. ^ Comunicato Stampa, CPAC. Pellegrino (FdI): valori conservatori necessari per battere globalizzazione, su La Voce del Patriota, 25 febbraio 2024.
  8. ^ Ana Toledano, Verso una definizione del "conservatorismo", su theconservative.online, 13 febbraio 2024.
  9. ^ a b 'May Contain Nuts'? The Reality behind the Rhetoric Surrounding the British Conservatives' New Group in the European Parliament, in The Political Quarterly, vol. 81, n. 1, marzo 2010, DOI:10.1111/j.1467-923X.2009.02067.x.
    «when taken together they form not so much a coherent whole as a mix of liberal conservatives (the Conservatives, ODS, LDD and MDF) and conservative nationalists (PiS and TB-LNNK).»
  10. ^ a b
  11. ^ Ursula von der Leyen makes final pledges to secure EU's top job, in The Guardian, 15 luglio 2019.
    «Von der Leyen says in her letters that she hopes the "snapshot" on her positions, some of which are retreads of previous proposals from the commission, will reassure her critics, although there is a risk of putting off MEPs within the more Eurosceptic and rightwing European Conservatives and Reformists group, in which Poland's Law and Justice is the largest party.»
  12. ^ Explainer: Von der Leyen's rocky path to confirmation as EU Commission chief, in Reuters, 12 luglio 2019.
    «The right-wing European Conservatives and Reformists (ECR), will decide just ahead of the vote whether to support von der Leyen, but officials say the group is divided over the issue.»
  13. ^ Meloni allarga il campo della destra Ue, entra anche Zemmour, su Il Sole 24 ORE, 8 febbraio 2024.
  14. ^ https://euractiv.it/section/elezioni-europee-2024/news/il-partito-di-estrema-destra-francese-riconquete-si-unisce-al-gruppo-europeo-dei-conservatori-e-riformisti/
  15. ^ Italian 'post-fascist' far-right party joins Tories' EU-wide political group set up by David Cameron, in Independent, 21 febbraio 2019.
  16. ^ ECR Group in the European Parliament, su ECR Group.
  17. ^ The Conservative, su The Conservative.
  18. ^ Ecr party, successo della convention di Scilla. Giordano: "Avviciniamo l'Europa ai cittadini", su Secolo d'Italia, 4 settembre 2023.
  19. ^ a b John McCormick, European Union Politics, Palgrave Macmillan, 2015, p. 247, ISBN 978-1-137-45340-2.
  20. ^ (EN) The Brief: European Conservatives and Reformists - a closer look, su euronews, 14 maggio 2019. URL consultato il 7 ottobre 2022.
  21. ^ Marion Marechal: "Con Ecr battiamo Macron, saremo terzi al Parlamento europeo" - 01. Ansalive - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 7 febbraio 2024.
  22. ^ Roberto Penna, Atreju 2023: Si afferma il modello Meloni come esempio in Occidente, su La Voce del Patriota, 20 dicembre 2023.
  23. ^ Rodrigo Gómez, Santiago Abascal (VOX) si reca a Washington per partecipare al CPAC 2024, su theconservative.online, 22 febbraio 2024.
  24. ^ (EN) William Hague gives a reply (if not an answer) to the question:, su Conservative Home. URL consultato il 24 luglio 2021.
  25. ^ Cillian Donnelly, All Not Well In New Eurosceptic Alliance, 19 gennaio 2010. URL consultato il 10 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2011).
  26. ^ Paola Di Caro, Giorgia Meloni al vertice dei conservatori Ue: è la prima italiana a guidare un partito europeo, su Corriere della Sera, 29 settembre 2020. URL consultato l'11 settembre 2022.
  27. ^ Giorgia Meloni eletta presidente dei conservatori e dei riformisti europei, su repubblica.it.
  28. ^ History - International Democracy Union, su idu.org, 1º febbraio 2018.
  29. ^ About.
  30. ^ Hannes Gissurarson, European Conservatives Gather in Rome, su theconservative.online, 4 dicembre 2023.
  31. ^ Gabriele Caramelli, Conferenza dell’ECR: la nuova famiglia conservatrice europea, su La Voce del Patriota, 15 dicembre 2023.
  32. ^ Commissione europea, Die Kommissare, su ec.europa.eu, Commissione europea. URL consultato l'11 settembre 2018.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN7529147907515479210004 · GND (DE1118750411