Olgiate Comasco
Olgiate Comasco comune | |
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La parrocchiale dei SS. Ippolito a Cassiano (a sinistra), la chiesa di San Gerardo (al centro) e Villa Camilla (a destra) | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Como |
Amministrazione | |
Sindaco | Simone Moretti (lista civica di centro-sinistra[1]) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021) |
Territorio | |
Coordinate | 45°47′N 8°58′E |
Altitudine | 400 m s.l.m. |
Superficie | 10,96 km² |
Abitanti | 11 887[2] (30-11-2020) |
Densità | 1 084,58 ab./km² |
Frazioni | Baragiola, Bontocco, Boscone, Cantalupo, Cascina del Pè, Casletto, Gerbo, Rongio, Somaino |
Comuni confinanti | Albiolo, Beregazzo con Figliaro, Colverde, Faloppio, Lurate Caccivio, Oltrona di San Mamette, Solbiate con Cagno |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 22077 |
Prefisso | 031 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 013165 |
Cod. catastale | G025 |
Targa | CO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 719 GG[4] |
Nome abitanti | olgiatesi |
Patrono | santi Ippolito e Cassiano |
Giorno festivo | 13 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Olgiate Comasco nella provincia di Como | |
Sito istituzionale | |
Olgiate Comasco (Ulgiaa in dialetto comasco[5][N 1], AFI: /ulˈdʒaː/) è un comune italiano di 11 887 abitanti[2] della provincia di Como in Lombardia.
Il comune è situato in una posizione strategica in quanto dista solamente 10 km dal capoluogo provinciale Como, 14 km dal comune di Varese, 8 km dalla frontiera italo-svizzera Bizzarone-Novazzano e circa 45 km dal capoluogo lombardo Milano.
Al suo settentrione si sviluppa un'area geografica al quale è legato etimologicamente, l'Alto Olgiatese, una zona collinare-pedemontana prealpina che rappresenta la transazione da Pianura Padana a Prealpi ed Alpi.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Sulla prima parte del toponimo (olgi-, pronunciato [uldʒ-] in lombardo) non sono mancate ipotesi che lo riconducessero a qualche raro nome latino, proprio (*Ulvius/Ulbius) o comune (olla = sorta di contenitore)[6]. In realtà, alla luce delle conoscenze odierne, è di chiara origine celtica: olca, infatti, in gallico significa "terreno arabile o arato" ed è utilizzato anche da san Gregorio di Tours con lo stesso significato[7]. Questo significato piuttosto generico ne spiega la diffusione anche in altri toponimi (es. Olgiate Molgora, Olgiate Olona, Olcio e probabilmente anche, per aferesi, Alzate Brianza)[8]. La terminazione della parola (-ate in italiano, -aa in lombardo), condivisa con più di altri cento comuni lombardi, è un'antica terminazione celtica o pre-celtica utilizzata per generare un nome di luogo a partire da un nome comune.[6]
La seconda parte del toponimo fu invece aggiunta per un Regio Decreto del 1862 e indica la posizione geografica, probabilmente per differenziare il toponimo da Olgiate Olona e Olgiate Molgora.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Centro dalle origini liguri-celtiche, Olgiate iniziò a svilupparsi in epoca romana,[9] quando il territorio era attraversato dalla via Novaria-Comum, strada romana che metteva in comunicazione i municipia di Novaria (Novara) e Comum (Como) passando per Sibrium (Castel Seprio). A questo periodo risalgono alcuni ritrovamenti archeologici avvenuti nel XIX secolo, quando tra i vari reperti furono trovate alcune ceramiche del I secolo realizzate dall'officina aretina di Marco Perennio.[9] Una necropoli dell'età romana si sarebbe invece trovata tra le località Baiettino e Vigna dei Ronchetti.[10]
Tra i secoli IX al XIII secolo la località è attestata come abitato di arimanni longobardi, ai quali si devono l'edificazione della chiesa di San Cassiano e la denominazione Olgeate, qui dicitur Longobardorum, appellativo che nel XVI secolo si ritrovò ancora saltuariamente nella forma "Olgiate Lombardone".[9]
Alcuni documenti del 1215 rivelano che in età comunale Olgiate fosse dotato di un proprio podestà.[9]
Gli annessi agli Statuti di Como del 1335 riportano "Olzate" tra i comuni che, all'interno della pieve di Uggiate, hanno l'incarico della manutenzione del tratto della stratam de Cardevio compreso tra la platea que est ad domos quondam Alberti Zanforgi e il Sassum de Cardevio.[11] Gli stessi Statuti rivelano come Olgiate ricoprisse, per tutta la pieve, il ruolo di centro di distribuzione del sale e di sede della tesoreria (la cosiddetta "caneva"), con gli Umiliati nel ruolo di tesorieri pubblici (canevari) in una casa ancor oggi visibile all'interno dell'abitato.[9]
A partire dal periodo Visconteo e Sforzesco del Ducato di Milano, le terre di Olgiate ospitarono residenze nobiliari di famiglie comasche quali gli Odescalchi, i Lucini, i Rovelli, i Volpi[9] e i Raimondi.[10]
Nel 1652, le terre di Olgiate, Somaino e Baragiola furono messe all'asta dal governo spagnolo dello Stato di Milano intenzionato a finanziare le spese militari di Filippo IV. All'asta partecipò anche la città di Como, interessata ad evitare che queste zone e altri territori delle pievi di Uggiate, Fino e Zezio finissero nelle mani di terzi che - in virtù dei diritti feudali concessi al vincitore dell'asta - avrebbero potuto sottrarre gli abitanti di tali terre all'obbligo di versare tasse alla stessa città.[12]
Sempre inserito nella stessa pieve fino al termine del XVIII secolo, nel 1751 il comune di Olgiate era ancora soggetto a un pagamento quindicennale per la redenzione[11] con cui, nel 1652, aveva ottenuto il riscatto dall'infeudazione.[9] Sempre nel 1751, il territorio comunale comprendeva già i cassinaggi di “Cassina della Fornace”, Bontocco, Cantalupo, “Cassina della Brugheria”, “Cassina di Castello”, “San Giorgio”, Ronsio e “Cassina del Pè”.[11] Due anni più tardi il comune di Olgiate risulta comprendere anche la comunità di Somaino, che fino almeno al 1751 costituiva ancora un'entità comunale autonoma.[11][13] Dal 1757 il territorio di Olgiate si estese anche a Baragiola, fino al 1751 comune a sé stante ma nel 1753 già aggregata a Gironico al Monte.[14][15]
Durante la Repubblica Cisalpina di Napoleone Bonaparte, il comune viene per la prima identificato con la denominazione di "Olgiate Comasco" e scelto come uno dei capoluoghi distrettuali del Dipartimento dell'Olona (Legge 2 Vendemmiale dell'anno VII, 23 settembre 1798).[9] Un successivo decreto di riorganizzazione amministrativa del Regno d'Italia napoleonico datato 1807 sancì l'annessione di Solbiate al comune olgiatese.[16] Tutte le decisioni napoleoniche furono abrogate con la Restaurazione.[17]
Negli anni del Risorgimento, Olgiate rappresentò una postazione strategica per le truppe di Garibaldi, il quale nel 1848 chiese ufficialmente il supporto della Deputazione Comunale locale e nel 1859 si accampò in paese per preparare la battaglia di San Fermo.[9]
Successivamente all'unità d'Italia, il comune si chiamò "Olgiate" fino al 1862, anno in cui la denominazione venne cambiata in "Olgiate Comasco" (R.D. 14 dicembre 1862, n. 1059).[18]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 agosto 1970.[19]
I tre castelli sono ripresi dal blasone della famiglia Castelli, ai quali sono state affiancate due api a simboleggiare l'operosa volontà degli abitanti.[20]
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 17 gennaio 2000[19]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa parrocchiale dei Santi Ippolito e Cassiano
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante la chiesa debba il suo aspetto attuale ad un rifacimento[21] avvenuto negli anni 1891-1895,[22] l'esistenza dell'edificio religioso è già attestata nel 1093, anno in cui un numeroso gruppo di arimanni decise di regalare la chiesa all'abbazia di Cluny[9] tramite l'Abbazia di San Giovanni Battista di Vertemate.[23] Attorno alla chiesa, allora in stile romanico, i cluniacensi costruirono un loro monastero, il quale fu attivo fino al XII secolo.[9] Della struttura originaria sopravvivono oggi alcuni elementi dell'abside e della parte superiore della navata centrale[10]. Tracce dell'edificio romanico si riscontrano anche in alcune decorazioni in pietra[21] disposte lungo il fianco sinistro della chiesa[24]. Internamente, spiccano pitture di Luigi Morgari[25] e, in controfacciata, un organo a canne del 1846[26] di Francesco Carnisi[26]. Il campanile della chiesa è detto "del fico", per via dell'omonima pianta che vi cresceva fino al 1929[10].
Chiesa di San Gerardo
[modifica | modifica wikitesto]Al XIII secolo[9] risale la chiesa di San Gerardo[27],[28] ristrutturata nel Cinquecento[29] e attestata nella parrocchia di Olgiate nel 1788.[30]
La chiesa divenne segno tangibile della devozione degli olgiatesi a san Gerardo dei Tintori, iniziata con un voto fatto nel 1207[9][31][32] e che ancor oggi prosegue con un pellegrinaggio alla tomba monzese del santo ogni 25 aprile.[33][10][34]
Internamente, due Madonne e una Fuga in Egitto dipinti da Torildo Conconi.
Altro
[modifica | modifica wikitesto]Nel Medioevo, durante l'età dei comuni, sul territorio corrispondente all'odierno comune di Olgiate Comasco si contavano, oltre alla suddetta chiesa di Sant'Ippolito, quella di San Giorgio, quella di Sant'Ilario a Baragiola (demolita probabilmente verso la fine del XIX secolo[26]) e quella Santa Maria a Somaino.[9]
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Volta (XVI secolo),[35] attuale sede comunale e già proprietà dell'omonimo scienziato comasco.[9]
- Villa Camilla, già proprietà della famiglia Camozzi in periodo risorgimentale.[9] Commissionata dalla famiglia Lucini-Passalacqua a Gioacchino Crivelli,[9] la villa ristrutturata a inizio Novecento,[36] periodo in cui ospitò il cardinale Andrea Carlo Ferrari.[9]
- Villa Peduzzi, già Scalini per via del suo primo proprietario (Gaetano Scalini), fu costruita nella seconda metà dell'Ottocento[37] in stile neoclassico.[9] Nel secondo decennio del Novecento, l'edificio fu ristrutturato secondo uno stile eclettico.[9]
- Villa Roncoroni, realizzata a inizio Novecento in stile liberty.[9]
- Villa Terragni (inizi XX secolo).[9]
- Palazzo Bulgheroni[10] (nel centro storico[9]), antica residenza dei Giovio,[9][10] oggetto di una ristrutturazione avvenuta nel 1878[10].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Demografia pre-unitaria
[modifica | modifica wikitesto]- 1751: 910 abitanti a Olgiate, 40 a Somaino e 57 a Baragiola[11][13][14]
- 1771: 1 157 abitanti[15]
- 1799: 1 250 abitanti[16]
- 1805: 1 269 abitanti[16]
- 1809: 1 745 abitanti (dopo la temporanea annessione di Solbiate)[16]
- 1853: 1 934 abitanti[38]
Demografia post-unitaria
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[39]
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Quartieri
[modifica | modifica wikitesto]Il centro abitato di Olgiate Comasco è costituito da vari quartieri, posti intorno al centro storico, che hanno come origine alcune cascine. Attorno a esse, con il boom edilizio degli anni sessanta, la campagna è stata deturpata dalla cementificazione, che ha portato alla costituzione delle attuali aree edificate.
Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Bontocco
[modifica | modifica wikitesto]Piccolo centro rurale nato nelle campagne a nord-est del capoluogo comunale. Lo sviluppo urbanistico della seconda metà del Novecento ha portato alla costruzione di molte case intorno alle cascine storiche poste a poche centinaia di metri dal nucleo, costituendo un unico agglomerato.
Cascina del Pè
[modifica | modifica wikitesto]Inizialmente una singola cascina con corte situata a 1,2 km a sud-est del centro storico di Olgiate, lo sviluppo urbanistico ha visto la nascita di un nuovo paese che si estende per 0,65 kmq e conta diverse centinaia di abitanti. A nord della statale Briantea, che taglia in due il centro abitato, è situato il quartiere Montello. Altro quartiere è quello della Cappelletta, che prende il nome da una cappella ivi presente. Il paese è servito dalle scuole materna e primaria e da un grande parco pubblico.
Rongio
[modifica | modifica wikitesto]Posto a sud del capoluogo, il centro storico è costituito da una decina di corti. Nelle vicinanze scorre la Roggia Antiga, oltre la quale si trova la zona industriale.
Somaino
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è situato a ovest di Olgiate, da cui dista 1,6 km, vicino alla strada statale Briantea. Vi si trovano la moderna chiesa della Visitazione, la scuola elementare e la farmacia, che servono anche il nucleo di Casletto, situato a poca distanza e noto per la sua area commerciale. A sud della statale sorgono il quartiere di Somainello e la zona industriale.
Altre località abitate
[modifica | modifica wikitesto]Nuclei abitati: Baragiola, Boscone, Cantalupo, Casletto, Gerbo.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Terra originariamente dalla vocazione agricola, nella prima metà del XX secolo Olgiate Comasco assistette a un discreto sviluppo industriale, dapprima nell'ambito della manifattura e successivamente nei settori della meccanica e della chimica[10].
A Olgiate Comasco hanno sede la valigeria Bric's, la Tessitura Boselli, la Tessitura Taiana Virgilio, la SISME S.p.A.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1885 al 1966 era in funzione la Ferrovia Como-Varese delle Ferrovie Nord Milano, a scartamento ordinario e a Olgiate Comasco aveva la sua stazione ferroviaria. Nel 1948 la ferrovia venne elettrificata e nel 1966 venne soppressa definitivamente e abbandonandola completamente. Con la chiusura di questa linea si è perso di incrementare il trasporto passeggeri, ma soprattutto un collegamento diretto con Como, Varese e Laveno.
Tuttora Olgiate Comasco gode dei servizi di FNMAutoservizi, in particolare sul territorio comunale transitano i bus della linea Como-Varese con diverse fermate e quelli della linea Olgiate Comasco-Tradate.
Altre linee di trasporto
[modifica | modifica wikitesto]Olgiate Comasco è attraversata dalla strada statale 342 Briantea che divide il centro cittadino in due parti e dalla strada provinciale Lomazzo-Bizzarone. La città non è direttamente collegata con la rete autostradale ma è facilmente raggiungibile tramite le uscite Lomazzo Nord, Fino Mornasco e Como centro dell'autostrada A9 Lainate-Como.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Liancourt[40]
- Pesterzsébet[40], circoscrizione di Budapest
- San Cataldo[41]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Per il dialetto comasco, si utilizza l'ortografia ticinese, introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale Famiglia Comasca nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rinnovo dei Consigli comunali nel Varesotto
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 452, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ a b Il nome "Olgiate Comasco" [collegamento interrotto], su comune.olgiate-comasco.co.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Al tema olc- segue la "i" denominale; la "g" è prodotta per ordinaria lenizione.
- ^ R. Matasović, Etymological Dictionary of Proto-Celtic, Brill, Leiden, 2008.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x La Storia di Olgiate Comasco [collegamento interrotto], su comune.olgiate-comasco.co.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ a b c d e f g h i Borghese, pp. 337-338.
- ^ a b c d e Comune di Olgiate, sec. XIV - 1757, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Mancini, pp. 15-19
- ^ a b Comune di Somaino, sec. XIV - 1757, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ a b Comune di Baragiola, sec. XVI - 1757, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ a b Comune di Olgiate, 1757 - 1797, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ a b c d Comune di Olgiate, 1798 - 1815, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Comune di Solbiate, 1816 - 1859, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Comune di Olgiate Comasco, 1859 - [1971], su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ a b Olgiate Comasco, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 5 novembre 2022.
- ^ Olgiate Comasco, su Stemmi dei Comuni della Provincia di Como. URL consultato il 5 novembre 2022.
- ^ a b Nicola Gini, La chiesa parrocchiale dei Santi Ippolito e Cassiano compie cento anni, su Prima Como, 29 dicembre 2023. URL consultato il 29 dicembre 2023.
- ^ Chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano - complesso, Via Vittorio Emanuele II - Olgiate Comasco (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Priorato dei Santi Cassiano e Ippolito, 1093 - sec. XIII – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ TCI, Guida d'Italia [...], p. 283.
- ^ Nicola Gini, La chiesa parrocchiale dei Santi Ippolito e Cassiano compie cento anni, su Prima Como, 29 dicembre 2023. URL consultato il 29 dicembre 2023.
- ^ a b c Visita virtuale alla chiesa parrocchiale, su Parrocchia Olgiate Comasco. URL consultato il 2 dicembre 2023.
- ^ (EN) Chiesa di S Gerardo Olgiate Comasco,, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 2 dicembre 2023.
- ^ Chiesa di S. Gerardo - complesso, Piazza San Gerardo - Olgiate Comasco (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ La Storia di Olgiate Comasco, su comune.olgiate-comasco.co.it. URL consultato il 2 dicembre 2023.
- ^ Parrocchia dei Santi Ippolito e Cassiano, sec. XVI - [1989] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ L’urna di San Gerardo de’ Tintori torna a Olgiate Comasco – Chiesa di Milano, su chiesadimilano.it. URL consultato il 2 dicembre 2023.
- ^ L'urna di San Gerardo de'Tintori torna a Olgiate Comasco - Vatican News, su www.vaticannews.va, 3 ottobre 2023. URL consultato il 2 dicembre 2023.
- ^ Perché da 800 anni gli olgiatesi vengono in pellegrinaggio a Monza (e il don lo farà a piedi), su ilcittadinomb.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Chiese, su ProLoco Olgiatese. URL consultato il 2 dicembre 2023.
- ^ Palazzo Volta, Piazza Alessandro Volta, 1 - Olgiate Comasco (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Villa Camilla - complesso, Piazza Umberto I, 11 - Olgiate Comasco (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Villa Peduzzi - complesso, Via Roma, 59,61 (P) - Olgiate Comasco (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Comune di Olgiate, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ a b gemellaggi, Presentazione dei gemellaggi - portale internet della città di Olgiate Comasco, su comune.olgiate-comasco.co.it. URL consultato il 7 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Gemellaggio tra i comuni di San Cataldo ed Olgiate Comasco, su comune.san-cataldo.cl.it, Comune San Cataldo, 24 settembre 2009. URL consultato il 27 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annalisa Borghese, Olgiate Comasco, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992.
- Touring Club Italiano (a cura di), Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano), Milano, Touring Editore, 1999, ISBN 88-365-1325-5.
- Ivo Mancini e Giorgio Castiglioni, La comunità di Drezzo nei secoli, Como, Edizioni New Press, 2009.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Olgiate Comasco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.olgiate-comasco.co.it.
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