Nella stagione 1975-1976 il Napoli ha chiuso il campionato di Serie A al quinto posto con 36 punti, nel torneo che ha assegnato lo scudetto tricolore per la settima volta al Torino con 45 punti, davanti alla Juventus con 43 punti e al Milan con 38 punti. Sono retrocessi l'Ascoli con 23 punti, il Como con 21 punti e il Cagliari con 19 punti.
In questa stagione il Napoli ha conquistato la sua seconda Coppa Italia, vincendo prima il girone di qualificazione, eliminando Cesena, Palermo, Foggia e Reggiana, poi il girone finale superando Fiorentina, Sampdoria e Milan, e infine battendo nella finale all'Olimpico di Roma, il Verona per 4-0. Il primo trofeo lo aveva vinto nella stagione 1961-1962. A sedere sulla panchina dei partenopei vittoriosi in Coppa Italia, dal 19 giugno c'era il tandem Delfrati-Rivellino, in sostituzione di Luís Vinício il quale aveva invece guidato la squadra per quasi tutta la stagione.
Meno fortunata si rivelò la partecipazione degli azzurri alla Coppa UEFA, conclusasi prematuramente ai trentaduesimi di finale per mano dei sovietici della Torpedo Mosca.
Miglior marcatore stagionale della squadra fu il neoacquisto Giuseppe Savoldi, soprannominato Mister due miliardi per via del notevole prezzo del suo cartellino — rivelatasi l'operazione, all'epoca, più costosa nella storia del calciomercato —,[5] autore di 21 reti di cui 14 in campionato, 6 in Coppa Italia e una in Coppa UEFA.
Elio Tramontano, Da Sallustro a Maradona 90 anni di storia del Napoli, Napoli, Edizioni Meridionali, 1984. ISBN non esistente
Enrico Varriale, Napoli 8½ il film degli 85 anni d'amore tra la città e la sua squadra, Argelato (BO), Minerva Edizioni, luglio 2011, ISBN978-88-7381-381-1.