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Pietro Iotti
Pietro Iotti, meglio noto come Piero Iotti (Sant'Ilario d'Enza, 25 aprile 1926 – Sant'Ilario d'Enza, 9 marzo 2016), è stato un politico, antifascista e scrittore italiano, attivo nella divulgazione contro il nazismo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1944, dopo avere conseguito la maturità scientifica, si è iscritto alla facoltà di ingegneria presso l'Università di Parma, impegnato nell'Azione Cattolica.
Per la sua attività antifascista e di partigiano SAP, venne arrestato dalle SS, il 15 novembre 1944, tradotto al campo di smistamento di Bolzano, il 16 dicembre 1944, fino al 6 gennaio 1945, e successivamente venne tradotto a Mauthausen, dove giunse l'8 gennaio 1945, e qui gli venne assegnato il numero di matricola 115.561. Liberato dal sottocampo di Gusen, in data 5 maggio 1945, è tornato a casa con Arnaldo Bocconi, il 24 giugno 1945, in condizioni di estrema debilitazione.
Il dopoguerra
[modifica | modifica wikitesto]Ripresa la vita normale, dopo una lunga convalescenza, si è dedicato all'impegno politico, per poi ricoprire incarichi di Sindaco a Sant'Ilario d'Enza nel 1951, fino al 1960, e dal 1961, a 1969, di Assessore Comunale prima alla cultura e successivamente all'urbanistica nel comune di Reggio Emilia.
Dal 1969 al 1980, ricopre importanti cariche nella Cooperazione di Produzione e Lavoro, contribuendo alla trasformazione del settore delle piccole cooperative locali fino a sistemi di aziende con dimensioni e strategie di valenza nazionale.
Pur essendo in pensione continua nell'impegno civile e politico e da ex-deportato collabora attivamente con il mondo della scuola della Provincia di Reggio Emilia, attraverso numerosi incontri con scolaresche e accompagnando personalmente delegazioni di studenti in visita al campo di concentramento di Mauthausen.
Ha testimoniato nel processo all'aguzzino nazista Michael Seifert detto "Misha", il quale è stato rintracciato in Canada, condannato all'ergastolo il 24 novembre 2000, dal Tribunale Militare di Verona, ed estradato in Italia nel febbraio 2008[1].
Muore all'età di 89 anni nella sua abitazione a Sant'Ilario d'Enza il 9 marzo 2016.
Il funerale si è svolto in forma civile venerdì 11 marzo 2016 alle ore 14:30 con partenza dalla Sala del Commiato in via Edison n. 7 a Calerno, quindi sosta all'abitazione in via Stalingrado a Sant'Ilario d'Enza e da qui in corteo per l'omaggio al monumento dei caduti in Piazza della Repubblica. Si prosegue per il palazzo municipale e quindi si prosegue in corteo a piedi per il cimitero di Sant'Ilario d'Enza dove viene sepolto e dove riposerà.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il testo della sentenza
- ^ Onorificenze, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica. URL consultato il 23-1-2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pietro Iotti, Tullio Masoni, Sono dov'è il mio corpo: memoria di un ex deportato a Mauthausen, Editrice La Giuntina, 1995, ISBN 8880570439
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Pietro Iotti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pietro Iotti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sono dov'è il mio corpo. Il filmato è stato prodotto da TR Video di Reggio Emilia nell'anno 2006 ed è stato girato nei luoghi del Lager di Mauthausen e donato per uso mediatico dal Comune di Sant'Ilario d'Enza di Reggio Emilia. Hanno collaborato l'Auser e l'Anpi locale.
- (EN) Mauthausen memorial, su mauthausen-memorial.at.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50049543 · ISNI (EN) 0000 0000 6677 4560 · SBN CUBV134087 · LCCN (EN) no2002021604 · J9U (EN, HE) 987007263122305171 |
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