Ma'arrat al-Nu'man
Ma'arrat al-Nu'man città | |
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in arabo معرة النعمان? | |
Fotografie di luoghi di interesse della città. | |
Localizzazione | |
Stato | Siria |
Governatorato | Idlib |
Distretto | Ma'arrat al-Nu'man |
Sottodistretto | Ma'arrat al-Nu'man |
Territorio | |
Coordinate | 35°38′41″N 36°40′26″E |
Altitudine | 522 m s.l.m. |
Abitanti | 87 742 (2009) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |
Maʿarrat al-Nuʿmān (in arabo معرة النعمان?) è una città della Siria occidentale, sita lungo l'autostrada che unisce Aleppo a Hama, presso le Città Morte di Bara e Sergilla.
La cittadina, nota come Arra ai Greci e Marre ai Crociati, ha al giorno d'oggi unito il suo nome tradizionale a quello del suo primo Wali musulmano, al-Nuʿmān ibn Bashīr, un Compagno di Maometto.[1]
Oggi la cittadina ha un museo contenente mosaici provenienti dalle Città Morte, una moschea col minareto ricostruito dopo il terremoto del 1170, la madrasa Abū al-Farāwīs che risale al 1199 e i resti della cittadella medievale. La cittadina è stata anche il luogo natale del grande poeta classico Abū l-ʿAlāʾ al-Maʿarrī (973 - 1057).
Massacro di Maʿarrat al-Nuʿmān
[modifica | modifica wikitesto]L'evento più obbrobrioso di tutta la storia della città data alla fine del 1098, durante la Prima Crociata. Dopo che i Crociati, guidati da Raimondo di Saint Gilles e da Boemondo di Taranto, ebbero con successo superato le mura di Antiochia, al termine di un faticoso assedio, si trovarono con vettovaglie del tutto insufficienti ad alimentare i guerrieri cristiani. Le loro incursioni nelle regioni circostanti nel corso dell'inverno non dettero i risultati sperati. Dal 12 dicembre, data in cui i Crociati raggiunsero Maʿarrat al-Nuʿmān, molti di loro soffrivano già di inedia e di malnutrizione. Demolirono quindi le mura della cittadina e massacrarono i suoi 20 000 abitanti. Tuttavia, questa volta, secondo alcuni scrittori, dal momento che non vi trovarono cibo a sufficienza, essi si sarebbero abbandonati al cannibalismo.
Uno dei comandanti crociati scrisse a papa Urbano II:
«Una terribile carestia ha colpito l'esercito a Maʿarrat al-Nuʿmān e lo ha costretto alla crudele necessità di alimentarsi coi cadaveri dei Saraceni»
Radulfo di Caen, un altro cronista, scrisse:
«A Maʿarra le nostre truppe hanno bollito pagani adulti vivi nelle caldaie; hanno impalato ragazzi e li hanno divorati arrostiti»
Questi eventi ebbero un forte impatto sugli abitanti locali del Vicino Oriente. I Crociati avevano già una pessima reputazione di crudeltà e di barbarie tra i musulmani, gli ebrei e persino fra i cristiani ortodossi (la crociata era cominciata poco tempo dopo il Grande Scisma del 1054).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Maʿarrat al-Nuʿmān significa in arabo "La caverna di al-Nuʿmān".
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Amin Maalouf, Le crociate viste dagli arabi, Società editrice internazionale, Torino 1989. ISBN 8805050504 (ed. orig.: Amin Maalouf, Les croisades vues par les arabes, Paris 1983. ISBN 978-2-290-11916-7).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ma'arrat al-Nu'man
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- I cannibali di Maʿarrat al-Nuʿmān su Utah Indymedia
- Encyclopedia of the Orient, su i-cias.com. URL consultato il 26 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2021).
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