Indice
Fulvio Collovati
Fulvio Collovati | |||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Collovati in nazionale nel 1979 | |||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||
Altezza | 183 cm | ||||||||||||||||||
Peso | 75 kg | ||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||
Ruolo | Difensore | ||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 1993 | ||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||
Nazionale | |||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||
Palmarès | |||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||
Fulvio Collovati (Teor, 9 maggio 1957) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982.
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Difensore, all'inizio terzino destro e successivamente centrale, era dotato di una buona tecnica individuale.[1] Veniva impiegato in marcatura,[1][2] dove faceva valere la propria abilità nel gioco aereo e nell'anticipo sull'attaccante avversario;[3] per queste sue doti, viene considerato l'erede di Roberto Rosato al Milan.[4]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Milan
[modifica | modifica wikitesto]Nato in Friuli ma cresciuto dall'età di 7 anni a Milano, viene scoperto da Giovanni Trapattoni mentre a 13 anni giocava nell'oratorio di Limbiate,[5] crebbe nelle giovanili del Milan con le quali perse due finali del Torneo di Viareggio, nel 1976 e 1977, venendo premiato anche come miglior giocatore, e partecipò nel 1977 alla vittoria della Blue Stars/FIFA Youth Cup.[6] Esordì in Serie A con i rossoneri nella stagione 1976-1977, sotto la guida di Pippo Marchioro il quale lo impiegò come riserva di Angelo Anquilletti e Giuseppe Sabadini,[4] scendendo in campo 11 volte e conquistando la Coppa Italia.
Nella stagione seguente, con Nils Liedholm in panchina, giocò con più regolarità (25 presenze e 1 gol), ma la consacrazione definitiva avvenne nell'annata 1978-1979 dove disputò 27 partite contribuendo, come uno dei punti di forza della difesa rossonera, allo scudetto della stella.[4] Al termine della successiva stagione il Milan venne condannato alla retrocessione in Serie B per illecito sportivo, e a differenza di altri giocatori Collovati seguì la squadra rossonera fra i cadetti, giocando 36 partite con due reti e riconquistando la massima serie.
Nell'estate 1981 venne nominato nuovo capitano milanista, in sostituzione di Aldo Maldera;[4] tuttavia al termine dell'annata 1981-1982 il Milan retrocedette nuovamente in serie cadetta, questa volta sul campo, subendo una dura contestazione che non risparmiò Collovati, il quale tra le altre cose venne colpito da un sasso lanciato dagli spalti da un tifoso rossonero durante una partita a Como.[7] La fallimentare stagione segnò la fine dell'esperienza in rossonero del difensore.
Inter
[modifica | modifica wikitesto]Collovati, nel frattempo diventato campione del mondo con la nazionale, durante l'estate 1982 preferì lasciare il turbolento ambiente del Milan per accasarsi ai rivali cittadini dell'Inter (in cambio di Pasinato, Canuti e Serena[8]), anche a causa di sopravvenuti dissidi con la società rossonera;[9] per questo fu accusato di tradimento dai tifosi milanisti, e la stampa gli affibbiò il soprannome di "ingrato transfuga".[5]
In nerazzurro disputò quattro stagioni da titolare, le prime due in comproprietà con il Milan,[9] e quindi acquistato definitivamente dalla società interista;[10] qui raggiunse per due anni di fila le semifinali di Coppa UEFA, nel 1984-1985 e 1985-1986, tuttavia sul piano personale perse parte della freschezza atletica delle stagioni precedenti,[8] venendo anche impiegato come libero dall'allenatore Mario Corso.[11]
Udinese, Roma e Genoa
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il Mondiale in Messico, escluso dai piani tecnici dell'Inter,[12] si trasferì nell'ottobre 1986 all'Udinese,[13] con cui rimase però solo una stagione (20 partite e 2 reti) conclusasi con la retrocessione, a causa della penalizzazione di 9 punti inflitta alla squadra friulana.
Nel 1987, a 30 anni, il suo ex tecnico Liedholm lo portò alla Roma, dove disputò due ottime stagioni; in particolare, nella prima giocò in coppia con Gianluca Signorini al centro della difesa.[3] Durante l'esperienza giallorossa segnò un solo gol in campionato, nella trasferta del 27 settembre 1987 sul campo dell'Avellino, in cui i capitolini si imposero per 3-2.[14]
Richiesto da Franco Scoglio,[5] chiuse la carriera nel Genoa con cui giocò per quattro anni, dal 1989 al 1993, tutti disputati in Serie A; con la formazione rossoblù, in seguito passata nelle mani di Osvaldo Bagnoli, raggiunse il quarto posto nel campionato di Serie A 1990-1991 e le semifinali della Coppa UEFA 1991-1992, migliori risultati del grifone dal secondo dopoguerra.
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Convocato dal commissario tecnico Enzo Bearzot, esordì in nazionale il 24 febbraio 1979, a 21 anni, nella partita amichevole Italia-Paesi Bassi (3-0) disputata a Milano.[15] Divenne subito titolare, e realizzò la sua prima rete in azzurro il 16 febbraio 1980, nella gara amichevole vinta per 2-1 contro la Romania a Napoli.
Nonostante la fresca retrocessione in serie cadetta con il Milan, prese parte al campionato d'Europa 1980 dove l'Italia, paese ospitante, si classificò quarta: Collovati fallì il rigore decisivo nella finale per il terzo posto contro la Cecoslovacchia.
Due anni dopo fu tra i protagonisti della vittoriosa spedizione azzurra al campionato del mondo 1982 in Spagna, dove disputò, da titolare e con ottimo rendimento, tutte le gare della manifestazione fino alla finale dell'11 luglio 1982, vinta 3-1 contro la Germania Ovest. Al termine del torneo venne inserito nel Top 11 dei Mondiali.[16]
Dopo il campionato del mondo partecipò alle qualificazioni al campionato d'Europa 1984 per il quale l'Italia non riuscì a qualificarsi; dopodiché perse il posto da titolare come stopper a favore di Vierchowod.[17] Collovati rimase comunque nel gruppo, e il 2 giugno 1985 scese in campo per la prima volta con la fascia di capitano nella partita amichevole contro il Messico (1-1) disputata allo Stadio Azteca di Città del Messico.[18]
Partecipò infine al campionato del mondo 1986 dove fu impiegato unicamente nella terza gara del girone, la partita del 10 giugno vinta 3-2 contro la Corea del Sud, che rimane la sua ultima presenza in maglia azzurra.
Con la nazionale ha totalizzato 50 presenze e realizzato 3 gol.
Dirigente
[modifica | modifica wikitesto]Nel triennio 2001-2004 ricopre l'incarico di direttore sportivo del Piacenza.[19][20]
L'11 settembre 2015 rileva, assieme all'imprenditore Testa, la Pro Patria di Busto Arsizio:[21] ne diventa consigliere d'amministrazione ed è nominato amministratore delegato e direttore generale. Il successivo 6 novembre si dimette dalle cariche, conservando però il seggio nel consiglio d'amministrazione del club.[22]
Dopo il ritiro
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il ritiro dal calcio giocato ha prodotto e condotto numerose trasmissioni televisive, sia nazionali che locali. Ha condotto con la moglie Caterina su Canale Italia Sfoghi di calcio, sull'emittente ligure Telenord la trasmissione sportiva Il derby del Lunedì, e Il Campionato dei Campioni in onda su Odeon TV.[23]
Nel 2006 e nel 2010 è stato opinionista nella trasmissione Rai Notti Mondiali.[24][25] Ha ricoperto lo stesso ruolo in diverse edizioni della La Domenica Sportiva dal 2006 al 2014, mentre nel 2012 è telecronista al campionato d'Europa 2012. Nel novembre del 2014 è uno dei giudici, insieme a Fabio Galante e Nicola Berti, del talent calcistico Leyton Orient condotto da Simona Ventura su Agon Channel.
È inoltre consulente e uomo immagine della società Sport Plus 4 You che si occupa di procura sportiva, impianti sportivi, e marketing.[21] Sposatosi con la giornalista napoletana Caterina Cimmino, anche lei apparsa in numerosi programmi a sfondo sportivo, ha due figlie: Celeste e Clementina.[5]
Da fine gennaio 2018, è opinionista della neonata emittente radiofonica RMC Sport Network.
È stato inoltre ospite fisso a Quelli che il calcio, fino alla stagione 2018-2019 del programma. Nel 2022 per i Mondiali in Qatar è opinionista de Il circolo dei Mondiali su Rai 1. Nell'aprile del 2024 insieme a Sebino Nela è bordocampista in occasione dell'andata dei quarti di finale di Europa League Milan-Roma.
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Presenze e reti nei club
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1975-1976 | Milan | A | 0 | 0 | CI | 2 | 0 | CU | 0 | 0 | - | - | - | 2 | 0 |
1976-1977 | A | 11 | 0 | CI | 3 | 0 | CU | 0 | 0 | - | - | - | 14 | 0 | |
1977-1978 | A | 25 | 1 | CI | 4 | 0 | CdC | 0 | 0 | - | - | - | 28 | 1 | |
1978-1979 | A | 27 | 0 | CI | 2 | 0 | CU | 2 | 0 | - | - | - | 31 | 0 | |
1979-1980 | A | 30 | 0 | CI | 6 | 1 | CC | 2 | 0 | - | - | - | 38 | 1 | |
1980-1981 | B | 36 | 2 | CI | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 39 | 2 | |
1981-1982 | A | 29 | 1 | CI | 4 | 1 | - | - | - | CM | 5 | 1 | 38 | 3 | |
Totale Milan | 158 | 4 | 24 | 2 | 4 | 0 | 5 | 1 | 190 | 7 | |||||
1982-1983 | Inter | A | 28 | 0 | CI | 9 | 1 | CdC | 6 | 0 | - | - | - | 36 | 1 |
1983-1984 | A | 27 | 1 | CI | 5 | 0 | CU | 6 | 2 | - | - | - | 36 | 3 | |
1984-1985 | A | 29 | 2 | CI | 10 | 0 | CU | 9 | 0 | - | - | - | 47 | 2 | |
1985-1986 | A | 25 | 0 | CI | 6 | 1 | CU | 8 | 0 | TE | 0 | 0 | 39 | 1 | |
Totale Inter | 109 | 3 | 30 | 2 | 29 | 2 | 0 | 0 | 168 | 7 | |||||
1986-1987 | Udinese | A | 20 | 2 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 20 | 2 |
1987-1988 | Roma | A | 26 | 1 | CI | 6 | 0 | - | - | - | - | - | - | 32 | 1 |
1988-1989 | A | 19+1[26] | 0 | CI | 8 | 0 | CU | 3 | 0 | - | - | - | 31 | 0 | |
Totale Roma | 45+1 | 1+0 | 14 | 0 | 3 | 0 | - | - | 63 | 1 | |||||
1989-1990 | Genoa | A | 29 | 0 | CI | 2 | 0 | - | - | - | CM | 1 | 0 | 32 | 0 |
1990-1991 | A | 17 | 0 | CI | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 20 | 0 | |
1991-1992 | A | 18 | 0 | CI | 3 | 0 | CU | 3 | 0 | - | - | - | 24 | 0 | |
1992-1993 | A | 8 | 0 | CI | 5 | 0 | - | - | - | - | - | - | 13 | 0 | |
Totale Genoa | 72 | 0 | 13 | 0 | 3 | 0 | 1 | 0 | 89 | 0 | |||||
Totale carriera | 404+1 | 10+0 | 81 | 4 | 39 | 2 | 6 | 1 | 530 | 16 |
Cronologia presenze e reti in nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni giovanili
[modifica | modifica wikitesto]- Milan: 1977
Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Coppa Italia: 1
- Milan: 1976-1977
- Milan: 1978-1979
- Milan: 1980-1981
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Milan: 1982
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Individuale
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Polverosi, p. 657.
- ^ Tosatti, p. 112.
- ^ a b Fulvio Collovati, su enciclopediagiallorossa.com. URL consultato il 30 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2013).
- ^ a b c d Fulvio Collovati, su magliarossonera.it.
- ^ a b c d ESCLUSIVA TMW - Fulvio Collovati: "Ecco perché passai dal Milan all'Inter...", su tuttomercatoweb.com, 17 novembre 2013.
- ^ Blue Stars Youth Tournament, su magliarossonera.it.
- ^ E la torta a... Fulvio Collovati: campione del Mondo al quale la fortuna ha subito strizzato l'occhio, su gianlucadimarzio.com, 9 maggio 2015. URL consultato il 25 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2020).
- ^ a b Sappino, p. 157.
- ^ a b Collovati al Milan (ma partirà), in la Repubblica, 15 giugno 1984, p. 31.
- ^ Duecento miliardi puntati sul calcio: i conti tornano?, in la Repubblica, 8 luglio 1984, p. 26.
- ^ Per il debutto di Corso subito il dubbio più grande, in la Repubblica, 24 novembre 1985, p. 38.
- ^ In tre sottobraccio a Diaz, in la Repubblica, 25 giugno 1986, p. 24.
- ^ Collovati a Udine. Raggiunto l'accordo, in la Repubblica, 30 ottobre 1986, p. 21.
- ^ AVELLINO-ROMA 2-3, su almanaccogiallorosso.it.
- ^ I campioni del mondo '82, su gazzetta.it.
- ^ a b FIFA World Cup All Star Team, su football.sporting99.com. URL consultato il 19 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2016).
- ^ Vierchowod: Lo “zar" che alzò la coppa dalle grandi orecchie, su tuttosport.com, 6 aprile 2019.
- ^ (EN) Fulvio Collovati, su eu-football.info.
- ^ Anche il Piacenza si arrende, su repubblica.it, 10 luglio 2011. URL consultato il 27 marzo 2020.
- ^ Collovati e Cagni, passo d'addio, in la Repubblica, 13 giugno 2004.
- ^ a b Il duo Collovati-Testa si prende la Pro Patria, su varesenews.it, 10 settembre 2015. URL consultato il 9 novembre 2015.
- ^ Pro Patria, giornata nera: prima il deferimento, poi le dimissioni di Collovati, su varesenews.it, 7 novembre 2015. URL consultato il 9 novembre 2015.
- ^ Intervista a Fulvio Collovati, su intervisteromane.net.
- ^ Sky contro Rai, la sfida delle voci vip, in la Repubblica, 3 giugno 2006, p. 56.
- ^ I commentatori Rai e il carro dei perdenti, in Corriere della Sera, 26 giugno 2010, p. 71.
- ^ Spareggio per l'ammissione in Coppa UEFA 1989-1990.
- ^ 4º posto
- ^ 3º titolo mondiale
- ^ Gli azzurri del mundial '82 premiati al CONI con il Collare d'oro al Merito Sportivo, su figc.it, 19 dicembre 2017. URL consultato il 21 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alberto Polverosi, COLLOVATI, Fulvio, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
- Marco Sappino (a cura di), Dizionario del calcio italiano, vol. 2, Milano, Baldini&Castoldi, 2000, ISBN 978-88-8089-862-7.
- Giorgio Tosatti (a cura di), 50 anni che fecero grande il pallone, testo di Adalberto Bortolotti, Milano, Selezione dal Reader's Digest, 1996, ISBN 978-88-7045-191-7.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Fulvio Collovati
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fulvio Collovati
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su collovati.it.
- Alberto Polverosi, COLLOVATI, Fulvio, in Enciclopedia dello Sport, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002-2005.
- Fulvio Collovati, su tuttocalciatori.net, TuttoCalciatori.net.
- (EN) Fulvio Collovati, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Fulvio Collovati (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Fulvio Collovati (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Fulvio Collovati, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (DE) Fulvio Collovati, su fussballdaten.de, Fussballdaten Verlags GmbH.
- (EN, RU) Fulvio Collovati, su eu-football.info.
- Convocazioni e presenze in Nazionale di Fulvio Collovati, su FIGC.it, FIGC.
- Calciatori dell'A.C. Milan
- Calciatori del F.C. Internazionale Milano
- Calciatori dell'Udinese Calcio
- Calciatori dell'A.S. Roma
- Calciatori del Genoa C.F.C.
- Dirigenti sportivi italiani del XX secolo
- Calciatori italiani del XX secolo
- Nati nel 1957
- Nati il 9 maggio
- Nati a Teor
- Insigniti con il Collare d'oro al merito sportivo
- Calciatori della Nazionale italiana
- Calciatori campioni del mondo
- Dirigenti del Piacenza Calcio 1919
- Dirigenti dell'Aurora Pro Patria 1919