Nell'annata 1991-1992 il Genoa, ancora affidato ad Osvaldo Bagnoli, disputa il massimo campionato raccogliendo 29 punti, dei quali 17 nel girone di andata; ha poi una flessione nella tornata conclusiva, senza tuttavia mai rischiare troppo.
In questa stagione il Grifone ha esordito nelle coppe confederali, partecipando alla Coppa UEFA in virtù del quarto posto conseguito nel campionato precedente. I debuttanti rossoblù sono stati l'autentica rivelazione del torneo, uscendo solo in semifinale contro gli olandesi dell'Ajax, poi vincitori del trofeo, dopo aver eliminato nei turni precedenti gli spagnoli del Real Oviedo, due squadre di Bucarest (la Dinamo e la Steaua) e i rientranti inglesi del Liverpool – in particolare, la vittoria 1-2 nel retour match del 18 marzo 1992 ad Anfield è la prima di una squadra italiana sul campo dei Reds.[1]
Nella Coppa Italia il Genoa entra in scena nel secondo turno eliminatorio, battendo il Taranto; quindi nel terzo turno ha superato il Pisa, finché nei quarti di finale è stato estromesso dal Parma, che in seguito si aggiudicherà la manifestazione.
Due i frombolieri dell'attacco genoano: l'uruguaiano Carlos Aguilera con 18 reti, dei quali 10 in campionato, 4 in Coppa Italia e 4 in Coppa UEFA, e il cecoslovacco Tomas Skuhravy autore di 15 centri, dei quali 11 in campionato, uno in Coppa Italia e 3 in Coppa UEFA.