Indice
Ammasso di Lambda Orionis
Ammasso di Lambda Orionis Associazione stellare | |
---|---|
Cr 69 | |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Orione |
Ascensione retta | 05h 35m 2s[1] |
Declinazione | +09° 42′ :[1] |
Distanza | 1600 a.l. (490 pc) |
Magnitudine apparente (V) | 2,8[1] |
Dimensione apparente (V) | 70' |
Velocità radiale | 31,38 km/s[1] km/s |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Associazione stellare |
Altre designazioni | |
Associazione di Lambda Orionis; Orion OB2; Cr 69; OCl 479.0; ALR-GC C 0532+099[1] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di associazioni stellari |
L'Ammasso di Lambda Orionis (noto anche con la sigla Cr 69 o, talvolta, come Orion OB2) è una brillante associazione stellare, visibile con facilità nella costellazione di Orione. Fu menzionata anche da Tolomeo, che la riportò nel suo Almagesto.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]L'ammasso di Lambda Orionis è una delle associazioni stellari più appariscenti: si trova nell'emisfero boreale, ma è talmente prossimo all'equatore celeste da risultare visibile da tutte le aree popolate della Terra;[2][3] consiste in un gruppo di stelle azzurre visibili a nord del grande rettangolo di stelle che rappresenta la figura di Orione, circa due gradi a nord della linea che congiunge le stelle Betelgeuse e Bellatrix. Rappresenta la testa di Orione.
Il binocolo è lo strumento ideale per la sua osservazione, in quanto è molto esteso e un telescopio non è in grado di fornire un suo quadro d'insieme. Ingrandimenti superiori tuttavia consentono di individuare una debole nebulosa diffusa che sembra permeare l'ammasso, che ben si evidenzia nelle foto ad infrarossi.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]L'ammasso consiste in un gruppo di stelle azzurre di sequenza principale costituenti un'associazione OB, la più luminosa delle quali è λ Orionis (Heka o Meissa), talvolta usata per dare il nome all'intera associazione; a sud est si aggiunge apparentemente una stella gialla, la φ² Ori, ma in realtà quest'ultima si trova a poco più di 100 anni luce da noi, mentre l'ammasso sta a 1600 anni luce.
Nella stessa area sono presenti alcune centinaia di stelle molto giovani, in fase pre-sequenza principale, che indicherebbero che l'intera zona è stata influenzata da un'esplosione di supernova avvenuta 1-2 milioni di anni fa.[4] Un vasto sistema nebuloso, noto come Sh2-264, si estende in direzione dell'associazione; si tratta della regione nebulosa da cui l'associazione ha avuto origine.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 15 gennaio 2009.
- ^ Come si evince da: (EN) Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge University Press, ISBN 0-933346-90-5. URL consultato il 4 dicembre 2020.
- ^ Una declinazione di 10°N equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 80°; il che equivale a dire che a nord dell'80°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud dell'80°S l'oggetto non sorge mai.
- ^ Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Caldwell Objects, Cambridge University Press, 2003, ISBN 0-521-55332-6.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Opere generali
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: Hidden Treasures, Cambridge University Press, 2007, ISBN 0-521-83704-9.
- A. De Blasi, Le stelle: nascita, evoluzione e morte, Bologna, CLUEB, 2002, ISBN 88-491-1832-5.
Carte celesti
[modifica | modifica wikitesto]- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0, 2ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
- Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ammasso di Lambda Orionis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Variability in the Lambda Orionis Cluster, su arxiv.org.
- LAMBDA ORIONIS STAR FORMING REGION (PDF), su astroscu.unam.mx.