BRT (azienda)
BRT | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1928 a Bologna |
Fondata da | Divo Bartolini |
Sede principale | Bologna |
Gruppo | DPD |
Settore | Trasporto |
Prodotti | Trasporto di merci |
Fatturato | 1,77 miliardi di €[1] (2021) |
Utile netto | 35,43 milioni di €[1] (2021) |
Dipendenti | 748[2] (2016) |
Sito web | www.brt.it/ |
BRT S.p.A. (precedentemente Bartolini S.p.A.) è un'azienda italiana attiva nel settore del trasporto di merci, controllata per l'85 % da La Poste attraverso il DPDgroup.
Le sue attività principali sono quelle di trasporto nazionale su gomma e di logistica mentre per quelle di trasporto internazionale si avvale della collaborazione di network esteri con copertura di destinazioni in tutto il mondo.
In Italia è presente con 203 filiali sul territorio; i suoi automezzi sono riconoscibili dalla livrea di colore rosso.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'azienda è nata nel 1928 a Bologna. È stata nota sino al 6 giugno 2011 come Bartolini S.p.A., dal nome del fondatore Divo Bartolini; nel 2011 ha cambiato nome in BRT S.p.A., dalle prime tre consonanti.[3]
Nel 2000 una quota del 20 % del capitale sociale è stata acquisita da Poste Italiane attraverso la sua controllata SDA Express Courier, con conseguente formazione di un consorzio tra le tre aziende per lo smistamento di pacchi sul territorio nazionale. Questo accordo è stato anche oggetto di contestazione da parte delle aziende concorrenti in sede legale, ma si è concluso a favore del consorzio stesso.[4] Il consorzio rappresentava il 40 % del mercato.
Nel 2005 Poste Italiane non rinnovò i termini dell'accordo originariamente stipulato e vendette le quote di partecipazione in Bartolini.[5]
Nel 2016 una quota di minoranza dell'azienda è stata acquistata dall'azienda francese DPD (gruppo La Poste), attiva anch'essa nel trasporto merci.[6] Nell'agosto del 2019 La Poste ha aumentato la partecipazione della quota societaria passando dal 37,5 % al 85 % lasciando il controllo del restante 15 % alla famiglia italiana.[7] Dopo questa operazione finanziaria il nuovo Ad dell'azienda, prendendo il posto di Daniele Bartolini, è diventato Dalmazio Manti, già direttore generale.
Nel marzo 2023 la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Milano dispone l'amministrazione giudiziaria per un anno.[8]
A ottobre 2023 Stefania Pezzetti diventa la nuova CEO di BRT.
Dati
[modifica | modifica wikitesto]Al 2001, l'azienda dichiarava un numero annuo di spedizioni e di colli trasportati rispettivamente di 43 e 80 milioni, un fatturato annuale di oltre 927 milioni di euro e la copertura di circa il 22,4 % del mercato italiano nel settore del trasporto di pacchi sino a 30 kg.[4]
Relativamente al 2010 l'azienda ha dichiarato un volume di colli trasportati superiori a 125 milioni. Secondo le statistiche diffuse da Confetra relative all'anno 2012, si è piazzata al secondo posto tra le imprese di trasporto operanti in Italia. Nel 2016 è invece al primo posto[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b BRT S.P.A., su reportaziende.it. URL consultato il 18 marzo 2024.
- ^ a b IMPRESE LEADER DEL TRASPORTO MERCI E DELLA LOGISTICA IN ITALIA - anno 2016 (PDF), su confetra.com, p. 1. URL consultato il 18 marzo 2024.
- ^ Cambio denominazione (PDF), su pdf-archive.com. URL consultato il 19 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2016).
- ^ a b AGCOM, Provvedimento n. 11528 ( I450 ) POSTE ITALIANE-S.D.A. EXPRESS COURIER-BARTOLINI/CONSORZIO LOGISTICA PACCHI (PDF), su agcm.it. URL consultato il 25 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
- ^ Segreteria Nazionale SLC CGIL, DOSSIER POSTE ITALIANE (PDF), su slc-cgil.it, p. 4. URL consultato il 19 maggio 2018.
- ^ Brt, arriva La Poste la Francia sbarca in forze nella logistica italiana, su repubblica.it, 5 dicembre 2016. URL consultato il 19 maggio 2018.
- ^ La Poste acquisirà controllo di Bartolini, su trasportoeuropa.it. URL consultato il 30 agosto 2019.
- ^ Il lato oscuro di Brt e Geodis, i colossi della consegna di pacchi colpiti dalla magistratura. Ecco perché, su open.online.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su BRT
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, EN) Sito ufficiale, su brt.it.
- BRT Corriere Espresso - Sito Ufficiale (canale), su YouTube.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147658163 · LCCN (EN) no2006071612 |
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