Nella stagione 2020-2021 il Livorno, fresco di retrocessione dalla Serie B, a stagione appena iniziata affronta due problematiche: la prima riguarda la cessione da parte dell'ex presidente Spinelli, e la seconda è incentrata sulla creazione della nuova rosa; proprio di quest'ultimo aspetto si occupa il direttore sportivo Cozzella.[1] Il 4 settembre il nuovo diesse amaranto diventa Raffaele Rubino, appena svincolatosi dal Trapani; la prima operazione ufficiale portata a termina dal nuovo dirigente è la cessione a titolo definitivo del difensore centrale Matteo Di Gennaro, che passa alla Reggiana.[2] Il 16 settembre avviene il cambio di proprietà in maniera ufficiale: finisce così dopo 21 anni la presidenza di Aldo Spinelli ed inizia l'era Navarra; di conseguenza viene modificata anche la composizione del consiglio di amministrazione della società.[3] La nuova presidenza però, complici anche le divergenze tra i finanziatori dell'operazione e i nuovi soci, prende delle decisioni che destabilizzano la società:
il ruolo di direttore sportivo ritorna a Vittorio Cozzella, che prende dunque il posto del neo dirigente Rubino, e di conseguenza viene revocato il trasferimento di Di Gennaro.[4]
In campionato le cose si mettono male sin dall'inizio e neanche l'avvicendamento tecnico in panchina tra Alessandro Dal Canto e Marco Amelia aiuta a raddrizzare la situazione. Anzi la stagione termina nel peggior modo possibile con la seconda retrocessione consecutiva, sancita il 2 maggio dalla sconfitta casalinga (0-2) contro la Pro Sesto. Sono 34 i punti raccolti sul campo con il terz'ultimo posto finale, ma con una penalizzazione di cinque punti, che danno il risultato ufficiale di 29 punti e l'ultima posizione della classifica. Il Livorno torna così dopo quasi 30 anni tra i Dilettanti.