Utente:Waltramp/Sandbox 1a

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La prima pietra d'inciampo collocata a Trieste fu dedicata a Carlo Nathan Morpurgo. Attualmente a Trieste si trovano 129 pietre d'inciampo: 16 furono posate nel 2018,[1] 13 nel 2019,[2] 21 nel 2020,[3] 13 nel 2021[4] 22 nel 2022 [5]. Le pietre sono state poste su iniziativa del Museo ebraico Carlo e Vera Wagner in collaborazione con il Comune, il CDEC di Milano e l'ANED di Trieste. Le due pietre poste il 25 gennaio 2022 sono state invece collocate per iniziativa della Questura di Trieste e di ANPS.[6][7][8][9][10][11] Il 18 e 28 gennaio 2023 posizionate 31 nuove pietre d'inciampo a Trieste, tra cui la prima pietra d'inciampo dedicata ad un rom e sinto italiano.[12][13][14]. Nel 2024 sono state posate 13 pietre. [15]

Elenco pietre d'inciampo nel Comune di Trieste

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Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
23 gennaio 2018 Via San Francesco, 19
davanti la Sinagoga

45°39′12.07″N 13°46′47.73″E
QUI LAVORAVA
CARLO NATHAN
MORPURGO
NATO 1890
ARRESTATO 20.1.1944
DEPORTATO
ASSASSINATO 4.11.1944
AUSCHWITZ
Morpurgo, Carlo Nathan Carlo Nathan Morpurgo (Trieste, 24 agosto 1890 - Auschwitz, 4 novembre 1944), figlio di Giacomo e Giuseppina Gentilli, segretario della Comunità Ebraica cittadina, rinuncia a fuggire all’estero per aiutare i concittadini, riesce a mettere in salvo i rotoli della Torah, gli argenti rituali e preziosi documenti, nascondendoli in una stanza segreta della Sinagoga, non segnata dalle mappe, prima di essere arrestato dalle SS nel gennaio 1944. Detenuto per mesi nel carcere cittadino di via Coroneo, il 2 settembre è deportato nel Reich destinato ad Auschwitz dove giunge il 7 settembre. Assassinato il 4 novembre 1944. [16]
Piazza Cavana, 3

45.648436°N 13.767066°E
QUI ABITAVA
SARINA SALONICCHIO
VIVANTE
NATA 1891
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
MORTA 15.4.1945
BERGEN-BELSEN
Salonicchio Vivante, Sarina Sarina Salonicchio Vivante (Corfù, 1891 - Bergen-Belsen, 15 aprile 1945), anche Alessandra Salonicchio, figlia di Moisè ed Ester Salonicchio, coniugata con Zaccaria Vivante, madre di Giulia, Ester, Enrichetta, Moisè e Diamantina. Arrestata il 6 novembre 1944 insieme alle quattro figlie, Moisè lo sarà un mese dopo, con esse dal carcere di Trieste il 24 febbraio sono tutte deportate nel Reich con destinazione Ravensbrück dove giungono il 17 marzo. Sarina è assassinata a Bergen-Belsen il 15 aprile 1945. Anche la madre Ester, le sue due sorelle ed il fratello non sopravviveranno alla Shoah. [17]
QUI ABITAVA
DIAMANTINA VIVANTE
NATA 1928
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
BERGEN-BELSEN
LIBERATA
Vivante, Diamantina Diamantina Vivante (Trieste, 8 ottobre 1928 - ???, ???), figlia di Zaccaria e Sarina Salonicchio. Arrestata a Trieste con la madre e le tre sorelle il 6 novembre 1944, con loro subisce la deportazione nel Reich. Unica della famiglia Vivante a sopravvivere alla Shoah.[18]
QUI ABITAVA
ENRICHETTA VIVANTE
NATA 1921
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
MORTA 15.4.1945
BERGEN-BELSEN
Vivante, Enrichetta Enrichetta Vivante (Trieste, 12 maggio 1921 - Bergen-Belsen, 15 aprile 1945), figlia di Zaccaria e di Sarina Salonicchio, arrestata a Trieste con la madre e le tre sorelle il 6 novembre 1944, con loro subisce la deportazione nel Reich e l'internamento a Ravensbrück dove giungono il 17 marzo. Come la madre assassinata a Bergen-Belsen nello stesso giorno, 15 aprile 1945.[19]
QUI ABITAVA
ESTER VIVANTE
NATA 1918
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
MORTA 4.6.1945
BERGEN-BELSEN
Vivante, Ester Ester Vivante (Trieste, 12 febbraio 1918 - Bergen-Belsen, 4 giugno 1945), figlia di Zaccaria e di Sarina Salonicchio, arrestata a Trieste con la madre e le tre sorelle il 6 novembre 1944, con loro subisce la deportazione nel Reich e l'internamento a Ravensbrück dove giungono il 17 marzo 1945. Assassinata a Bergen-Belsen il 4 giugno 1945.[20]
QUI ABITAVA
GIULIA VIVANTE
NATA 1916
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
MORTA 30.4.1945
BERGEN-BELSEN
Vivante, Giulia Giulia Vivante (Trieste, 12 giugno 1915 - Bergen-Belsen, 30 aprile 1945), figlia di Zaccaria e di Sarina Salonicchio, arrestata a Trieste con la madre e le tre sorelle il 6 novembre 1944, con loro subisce la deportazione nel Reich e l'internamento a Ravensbrück dove giungono il 17 marzo 1945. Muore a Bergen-Belsen nel giorno della liberazione del campo: 30 aprile 1945.[21]
QUI ABITAVA
MOISE VIVANTE
NATO 1925
ARRESTATO 17.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
MORTO 1945
BERGEN-BELSEN
Vivante, Moisè Moisè Vivante (Trieste, 20 ottobre 1925 - ???, 30 aprile 1945), figlio di Zaccaria e di Sarina Salonicchio, arrestato a Trieste il 17 dicembre 1943, circa un anno prima dell'arresto della madre e sorelle. Dal carcere di Trieste è deportato ad Auschwitz il 6 gennaio 1944 e giugendovi il 12. Non è sopravvissuto alla Shoah: come la sorella muore a Bergen-Belsen nel giorno della liberazione del campo, 30 aprile 1945[22]
Piazza della Borsa, 4

45°38′59.68″N 13°46′10.87″E
QUI ABITAVA
ERNESTO MARCHERIA
NATO 1898
ARRESTATO 3.11.1943
DEPORTATO 1943
ASSASSINATO 2.5.1944
AUSCHWITZ
Marcheria, Ernesto Ernesto Marcheria (Trieste, 23 marzo 1898 - Auschwitz, 2 maggio 1944), anche Ernesto Marcaria, macellaio, figlio di Giacomo e Ida Marcaria, coniugato con Anna Nacson, quattro figli, Giacomo, Raffaele, Ida e Stella. Arrestato insieme ai familiari il 3 novembre 1943, con loro è detenuto a Trieste prima della deportazione per tutti ad Auschwitz il 7 dicembre 1943. Matricola 168010, Ernesto muore al campo il 2 maggio 1944. Medesima sorte per la moglie ed il figlio Raffaele.[23][24]
QUI ABITAVA
GIACOMO MARCHERIA
NATO 1926
ARRESTATO 3.11.1943
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
DACHAU
LIBERATO
Marcheria, Giacomo Giacomo Marcheria (Trieste, 21 ottobre 1926 - ???, ???) figlio di Ernesto e Anna Nacson. Arrestato il 3 novembre 1943 a Trieste insieme ai genitori e ai fratelli, con loro è deportato nel Reich, destinazione Auschwitz giungendovi l'11 dicembre. Trasferito a Dachau, sopravvive alla Shoah così come le due sorelle. [25][26]
QUI ABITAVA
IDA MARCHERIA
NATA 1929
ARRESTATA 3.11.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
RAVENSBRÜCK
LIBERATA
Marcheria, Ida Ida Marcheria (Trieste, 13 agosto 1929 - ???, ???) figlia di Ernesto e Anna Nacson. Arrestata il 3 novembre 1943 a Trieste insieme ai genitori e ai fratelli, con loro è deportata nel Reich, destinazione Auschwitz giungendovi l'11 dicembre. Trasferita a Ravensbrück, matricola 70412, sopravvive alla Shoah così come la sorella e Giacomo.[27][28]
QUI ABITAVA
RAFFAELE
MARCHERIA
NATO 1927
ARRESTATO 3.11.1943
DEPORTATO 1943
ASSASSINATO
AUSCHWITZ
Marcheria, Raffaele Raffaele Marcheria (Trieste, 19 dicembre 1927 - Auschwitz, 1 maggio 1944) figlio di Ernesto e Anna Nacson. Arrestato il 3 novembre 1943 a Trieste insieme ai genitori e ai fratelli, con loro è deportato nel Reich, destinazione Auschwitz giungendovi l'11 dicembre. Matricola 168012 non sopravvive alla Shoah, identica sorte per i genitori. [29][30]
QUI ABITAVA
STELLA MARCHERIA
NATA 1930
ARRESTATA 3.11.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
RAVENSBRÜCK
LIBERATA
Marcheria, Stella Stella Marcheria (Trieste, 14 dicembre 1930 - ???, ???) figlia di Ernesto e Anna Nacson. Arrestata il 3 novembre 1943 a Trieste insieme ai genitori e ai fratelli, con loro è deportata nel Reich, destinazione Auschwitz giungendovi l'11 dicembre. Trasferita a Ravensbrück, matricola 70413 sopravvive alla Shoah cosí come la sorella e Giacomo.[31][32]
QUI ABITAVA
ANNA
NACSON MARCHERIA
NATA 1903
ARRESTATA 3.11.1943
DEPORTATA 1943
ASSASSINATA 11.12.1943
AUSCHWITZ
Nacson Marcheria, Anna Anna Nacson Marcheria , (Corfù, 22 dicembre 1903 - Auschwitz, 11 dicembre 1943) figlia di Raffaele e Stella Dente, oniugata con Ernesto Marcaria, madre di Giacomo, Raffaele, Ida e Stella. Arrestata il 3 novembre 1943 a Trieste insieme al marito ed i figli, con loro è deportata nel Reich, destinazione Auschwitz giungendovi l'11 dicembre. Assassinata al suo arrivo al campo. Anche il marito ed il figlio Raffaele non sopravviveranno alla Shoah.[33][34]
Piazza Giotti, 1

45°39′13.64″N 13°46′47.06″E
QUI ABITAVA
EUGENIO GIACOBBE
BERGER
NATO 1867
ARRESTATO 20.8.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Giacobbe Berger, Eugenio Eugenio Giacobbe Berger (Pécs, 9 settembre 1867 - Auschwitz, ???) figlio di Giulio e Regina Breuer. Dal 1890 a Trieste, coniugato con Elvira Marcovich, cattolica, dal quale avrà un figlio. In seconde nozze sposa Adele Rumpler. Cittadino italiano dal 1921. Il 20 agosto 1944 è arrestato a Venezia con la moglie ed il nipote Alberto Montanari di sette anni ospite in casa dei nonni. Tutti e tre vengono internari alla Risiera di San Sabba prima della deportazione ad Auschwitz. Nessuno di loro sporavvive alla Shoah.[35]
QUI ABITAVA
ALBERTO MONTANARI
NATO 1936
ARRESTATO 20.8.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Montanari, Alberto Alberto Montanari (Trieste, 10 novembre 1836 - Auschwitz, ???), figlio di Bruno Montanari e Carola Goldstein, nipote di Eugenio Berger e Adele Rumpler, è arrestato con i nonni, di cui era ospite, a Venezia il 20 agosto 1944 e con loro internato prima alla Risiera di San Sabba quindi deportati ad Auschwitz. Nessuno dei tre sopravvive alla Shoah.[36].
I genitori di Alberto si salvarono grazie alla generosità e all'aiuto ricevuto dalla famiglia Ordan che offrì loro nascondiglio.[37]
QUI ABITAVA
ADELE
RUMPLER BERGER
NATA 1879
ARRESTATA 20.8.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Rumpler Berger, Adele Adele Rumpler Berger (Budišov, 13 febbraio 1879 - Auschwitz, ???), figlia di Salomone e Sofia Knoepfelmacher, coniugata con Eugenio Berger in seconde nozze. Arrestata a Venezia con il marito ed il nipote Alberto Montanari di sette anni ospite in casa dei nonni. Tutti e tre vengono internari alla Risiera di San Sabba prima della deportazione ad Auschwitz. Nessuno di loro sporavvive alla Shoah.[38]
29 gennaio 2019 Via del Monte, 1

45°38′57.11″N 13°46′27.37″E
QUI ABITAVA
SAUL DUBINSKY
NATO 1885
ARRESTATO 30.11.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Dubinsky, Saul Saul Dubinsky (Poltava, 25 agosto 1885 - Auschwitz, ???), figlio degli ebrei ucraini Davide e Ljuba Gleichenghans, coniugato con Ljuba Strilzov, padre di Gina Dubinsky. Insieme alla sua famiglia si rifugia a Trieste per sfuggire i frequenti pogrom zaristi. Diventa il custode della Sinagoga cittadina. Con l'entrata in guerra dell'Italia la famiglia Dubinsky, in quanto ebrei stranieri, subisce l'internamento nei predisposti campi per stranieri e alla proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943 fa seguito l'arresto, 30 novembre 1943 (data certa solo per padre e figlia). Al carcere di Macerata segue il trasferimento a Fossoli, da dove tutti e tre, seppur in date diverse, sono deportati nel Reich con destinazione Auschwitz. Nessuno della famiglia sopravvive alla Shoah.[39][40]
QUI ABITAVA
LJUBA
STRILZOV DUBINSKY
NATA 1887
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Strilzov Dubinsky, Ljuba Ljuba Strilzov Dubinsky (Ekaterinoslav, 1 giugno 1887 - Auschwitz, ???), figlia di Abramo, coniugata con Saul Dubinsky, madre di Gina Dubinsky, condivide la tragica sorte dei due famigliari, ma le notizie al suo riguardo sono meno dettagliate. Unica certezza il non essere sopravvissuta alla Shoah.[41]
QUI ABITAVA
GINA DUBINSKY
NATA 1918
ARRESTATA 30.11.1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 26.2.1944
Selde Dubinsky, Regina Regina Selde Dubinsky (Linz, 17 aprile 1918 - Auschwitz, 26 febbraio 1944), detta Gina, figlia degli ebrei ucraini Saul Dubinskye Ljuba Strilzov, apprendista sarta. Condivide la tragica sorte dei genitori. All'arresto e l'internamento a Fossoli, segue la deportazione ad Auschwitz, prima tra i suoi famigliari. Come i genitori non sopravvive alla Shoah.[42]
Via del Toro, 18

45°39′00.75″N 13°46′45.01″E
QUI ABITAVA
DIAMANTINA
BARNESTEIN
NATA 1897
ARRESTATA 22.10.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Barnestein, Diamantina Diamantina Barnestein (Istanbul, 1867 - Auschwitz, ???), della sua vita non si hanno molte notizie se non che risiede a Trieste dal primo dopoguerra e che all'arresto del 22 ottobre del 1943 segue la deportazione ad Auschwitz. Non sopravvive alla Shoah.
Il fratello Daniele sfuggì alla deportazione riparando in Grecia. Nel cimitero ebraico di Trieste c'è una tomba per Stella Barnestein (morta il 10 aprile 1964) e per Daniele Barnestein (morto il 12 ottobre 1977). Sulla lapide Diamantina Barnestein è menzionata in una riga, con l'indicazione che fu deportata nel 1944. [43]
Via del Trionfo, 3

45°38′52.12″N 13°46′08.55″E
QUI ABITAVA
MARCO MOISE
MUSTACCHI
NATO 1916
ARRESTATO 9.6.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
SACHSENHAUSEN
LANDSBERG AM LECH
KAUFERING - DACHAU
MORTO 15.5.1945
Mustacchi, Marco Moisè Marco Moisè Mustacchi (Trieste, 28 luglio 1916 - Dachau, 15 maggio 1945), figlio Sabato e Stameta Nacson, coniugato con Tina Sara Raseni. Arrestato a Trieste, deportato nel Reich, dopo numerosi forzati trasferimenti nei vari Lager nazisti, finisce la sua esistenza, debilitato e minato dall'internamento, a Dachau a pochi giorni dalla liberazione del campo ad opera degli americani. Riposa nel Cimitero militare italiano di Monaco di Baviera.[44]
Via di Torre Bianca, 22

45°39′09.61″N 13°46′28.2″E
QUI ABITAVA
GINO PARIN
(POLLACK)
NATO 1876
ARRESTATO
DEPORTATO 1944
BERGEN-BELSEN
ASSASSINATO 9.6.1944
Autoritratto
Pollack, Federico Guglielmo Jehuda Federico Guglielmo Jehuda Pollack (Trieste, 25 agosto 1876 - Bergen-Belsen, 9 giugno 1944), alias Gino Parin, figlio di Lodovico e Berta Glass, artista di fama. Malgrado la sua cittadinanza svizzera, subisce persecuzioni razziali fino all'arresto e l'internamento a Fossoli prima della deportazione a al campo di Bergen-Belsen dove arriva il 20 maggio 1944. Assassinato il 9 giugno 1944.[45]
Via Filzi, 17

45°39′13.82″N 13°46′27.73″E
QUI ABITAVA
GISELLA HAFFNER
NATA 1876
ARRESTATA 20.1.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 2.2.1944
Haffner, Gisella Gisella Haffner (Jászberény, 28 aprile 1876 - Auschwitz, 2 febbraio 1944), figlia di Giacomo e Emilia Forti. Arrestata a Trieste, internata alla Risiera di San Sabba quindi, il 28 gennaio 1944, deportata ad Auschwitz. Assassinata al suo arrivo al campo, 2 febbraio 1944.[46]
Via Palladio, 1

45°39′00.56″N 13°47′02.21″E
QUI ABITAVA
BICE
ROSSI MAESTRO
NATA 1879
ARRESTATA 28.7.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 3.8.1944
Rossi Maestro, Bice Bice Rossi Maestro (Venezia, 10 agosto 1879 – Auschwitz-Birkenau, 3 agosto 1944), figlia di Pellegrino e Estella Maestro, coniugata con Salomone Akivà Maestro. Arrestata a Padova il 28 luglio 1944 insieme al marito, sono entrambi internati alla Risiera di San Sabba prima della deportazione nel Reich destinati ad Auschwitz-Birkenau dove sono assassinati entrambi al loro arrivo al campo, 3 agosto 1944.[47]
Anche il fratello Gino Rossi subisce la stessa sorte non sopravvivendo alla Shoah.
QUI ABITAVA
SALOMONE CARLO
MAESTRO
NATO 1866
ARRESTATO 28.7.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 3.8.1944
Maestro, Salomone Akivà Salomone Akivà Maestro (Fiume, 19 settembre 1866 – Auschwitz-Birkenau, 3 agosto 1944), detto Carlo, figlio di Netaniel e Giulia Maestro, coniugato con Bice Rossi. Arrestato a Padova il 28 luglio 1944 insieme alla moglie, sono entrambi internati alla Risiera di San Sabba prima della deportazione nel Reich destinati ad Auschwitz-Birkenau dove sono assassinati entrambi al loro arrivo al campo, 3 agosto 1944..[48]
Via Petrarca, 5

45°39′02.61″N 13°47′07.64″E
QUI ABITAVA
ENRICO LÖWY
NATO 1876
ARRESTATO 8.8.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1944
Loewy, Enrico Enrico Loewy anche Löwy (Trieste, 8 marzo 1876 – Auschwitz, ???), figlio di Edoardo e Marianna Brisciak, coniugato con Ernesta Majonica, genitore di Lidia Loewy . Arrestato a Trieste l'8 agosto 1944, detenuto alla Risiera di San Sabba prima della deportazione ad Auschwitz. Non sopravvive alla Shoah, così come la figlia..[49]
QUI ABITAVA
LIDIA LÖWY
NATA 1901
ARRESTATA 21.6.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 3.12.1944
Löwy, Lidia Lidia Löwy (Trieste, 8 dicembre 1901 – Auschwitz, 3 dicembre 1944), figlia di Enrico Löwy e Ernesta Majonica, precede di poco il genitore nell'arresto e comune detenzione alla Risiera di San Sabba prima della deportazione, per entrambi, nel Reich destinati ad Auschwitz. Assassinata al campo il 3 dicembre 1944. Ignota la data di morte del padre.[50]
Via Petronio, 19

45°38′38.35″N 13°47′21.11″E
QUI ABITAVA
LAZZARO BELLELI
NATO 1906
ARRESTATO 19.11.1943
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Belleli, Lazzaro Lazzaro Belleli (Alessandria d'Egitto, 10 giugno 1906 – Auschwitz, ???), figlio di Pietro e Alessandra Cantoni, coniugato con Maria Pugliese. Arrestato a Trieste il 19 novembre 1943 precedendo di un solo giorno i genitori. Tutti e tre deportati ad Auschwitz-Birkenau dove giungono l'11 dicembre 1943. Nessuno sopravvive alla Shoah. Medesima tragica sorte per lo zio paterno Moisè, il cui figlio pure deportato invece sopravvive.
Via Valdirivo, 42

45°39′09.75″N 13°46′33.76″E
QUI ABITAVA
GUIDO MAESTRO
NATO 1875
ARRESTATO 28.7.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 3.8.1944
Maestro, Guido Guido Maestro (Fiume, 28 ottobre 1875 – Auschwitz, 3 agosto 1944), figlio di Michele e Anna Janni, coniugato con Vittoria Tommasini. All'arresto a Padova fa seguito la detenzione nella Risiera di San Sabba quindi la deportazione ad Auschwitz il 31 luglio 1944. Assassinato al suo arrivo al campo, 3 agosto 1944.[51]
21 gennaio 2020 Piazza Cavana, 6

45°38′54.4″N 13°46′01.56″E
QUI ABITAVA
DIAMANTINA
ISRAEL MISAN
NATA 1913
ARRESTATA 26.11.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Israel Misan, Diamantina Diamantina Israel Misan (Trieste, 16 agosto 1913 – Auschwitz, ???), figlia di Sabato e Sandra Romano, coniugata con Armando Misan, un figlio, sarta. Arrestata a Firenze, dove aveva cercato rifugio con la famiglia dopo l’occupazione nazista di Trieste. Il marito e il figlio, nascosti in posti diversi nella stessa città, riuscirono a sfuggire alla cattura. Diamantina, prima incarcerata nell'ex convento divenuto prigione femminile di S. Verdiana, dopo dieci giorni, 6 dicembre 1943, è deportata ad Auschwitz. Non sopravvive alla Shoah.[52][40]
Via Domenico Rossetti, 43

45°38′57.15″N 13°47′09.3″E
QUI ABITAVA
ENRICHETTA ALPRON
NATA 1866
ARRESTATA 20.2.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Alpron, Enrichetta Enrichetta Alpron (Trieste, 22 ottobre 1866 - Auschwitz, ???), figlia di Girolamo e Cleopatra Coronel, sorella di Ernesto Alpron, nubile. Arrestata a trieste insieme al fratello , entrambi internati alla Risiera di San Sabba prima della deportazione nel Reich con destinazione Auschwitz. Nessuno dei due sopravvive alla Shoah.[53]
QUI ABITAVA
ERNESTO ALPRON
NATO 1873
ARRESTATO 20.2.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Alpron, Ernesto Ernesto Alpron (Trieste, 31 ottobre 1873 - Auschwitz, ???), figlio di Girolamo e Cleopatra Coronel, fratello di Enrichetta Alpron. Docente di corrispondenza commerciale alla Scuola superiore di Commercio, dopo l'annessione di Trieste all’Italia, è direttore della Banca nazionale di credito. Arrestato a trieste insieme alla sorella, entrambi internati alla Risiera di San Sabba prima della deportazione nel Reich con destinazione Auschwitz. Nessuno dei due sopravvive alla Shoah.[54][40]
Via Giulia, 26

45°39′16.96″N 13°47′22.58″E
QUI ABITAVA
DANIELE ISRAEL
NATO 1910
ARRESTATO 30.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Israel, Daniele Daniele Israel (Trieste, 9 dicembre 1910 - Auschwitz, ???), figlio di Vittorio e Speranza Vivante, coniugato con Anna Bisson, due figli. Arrestato il 30 dicembre del 1943 insieme ai suoceri Vittorio Zadock Bisson e Stella Nacson, insieme rinchiusi al carcere del Coroneo, tutti e tre nel settembre del 1944 deportati ad Auschwitz. Nessuno sopravvive alla Shoah.[55][40]
QUI ABITAVA
REBECCA ENRICHETTA
NACSON
NATA 1900
ARRESTATA 2.6.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
LIBERATA
Nacson, Rebecca Enrichetta Rebecca Enrichetta Nacson (Corfù, 16 agosto 1900 - ???, ???), figlia di Marco e Anna Vital, sorella di Stella Nacson. Arrestata a Trieste il 2 giugno 1944, solo qualche mese dopo la sorella, detenuta nel carcere di via Coroneo prima della deportazione ad Auschwitz dove giunge il 16 giugno 1944. A differenza della sorella sopravvive alla Shoah, liberata il 27 gennaio 1945 dagli uomini dell'Armata Rossa.[56][40]
QUI ABITAVA
STELLA
NACSON BISSON
NATA 1891
ARRESTATA 30.12.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 7.9.1944
Nacson Bisson, Stella Stella Nacson Bisson (Venezia, 12 giugno 1891 – Auschwitz, 7 settembre 1944), figlia di Marco e Anna Vital, coniugata con Vittorio Zadock Bisson, sorella di Rebecca Enrichetta Nacson. Arrestata a Trieste insieme al marito e al genero Daniele Israel, insieme rinchiusi al carcere del Coroneo, tutti e tre nel settembre del 1944 deportati ad Auschwitz. Nessuno sopravvive alla Shoah.[57]
QUI ABITAVA
VITTORIO ZADOCK
BISSON
NATO 1891
ARRESTATO 30.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Bisson, Vittorio Zadock Vittorio Zadock Bisson (Arta, 28 luglio 1891 – Auschwitz, ???), figlio di Giuseppe e Anna Calfa, coniugato con Stella Nacson. Arrestato a Trieste insieme alla moglie e al genero Daniele Israel, insieme rinchiusi al carcere del Coroneo, tutti e tre nel settembre del 1944 deportati ad Auschwitz. Nessuno sopravvive alla Shoah.[58]
Via Giuseppe Vidali, 8

45°38′52.48″N 13°46′48.77″E
QUI ABITAVA
ALLEGRA
ACCO SEMO
NATA 1895
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Acco Semo, Allegra Allegra Acco Semo (Corfù, 30 marzo 1895 – Auschwitz, ???), figlia di Giacomo e Fortunata Levi, coniugata con Leone Semo, quattro figlie tra cui Anita, Ester e Giuliana. Arrestata insieme al marito e figlie, dal carcere di Trieste tutta la famiglia è deportata nel Reich destinata ad Auschwitz giungendovi l'11 dicembre 1943. Nessuno sopravvive alla Shoah.[59]
QUI ABITAVA
ANNA ANITA SEMO
NATA 1930
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Semo, Anna Anita Anna Anita Semo (Trieste, 13 agosto 1930 – Auschwitz, ???), figlia di Leone e Allegra Acco, condivide la tragica sorte dei genitori e delle sorelle: dal carcere di Trieste tutta la famiglia è deportata nel Reich destinata ad Auschwitz giungendovi l'11 dicembre 1943. Nessuno sopravvive alla Shoah.[60]
QUI ABITAVA
ESTER SEMO
NATA 1927
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Semo, Ester Ester Semo (Trieste, 24 dicembre 1927 – Auschwitz, ???), figlia di Leone e Allegra Acco, condivide la tragica sorte dei genitori e delle sorelle: dal carcere di Trieste tutta la famiglia è deportata nel Reich destinata ad Auschwitz giungendovi l'11 dicembre 1943. Nessuno sopravvive alla Shoah.[61]
QUI ABITAVA
GIULIANA LILLY
SEMO
NATA 1923
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Semo, Giuliana Lilly Giuliana Lilly Semo (Trieste, 22 dicembre 1923 – Auschwitz, ???), figlia di Leone e Allegra Acco, condivide la tragica sorte dei genitori e delle sorelle: dal carcere di Trieste tutta la famiglia è deportata nel Reich destinata ad Auschwitz giungendovi l'11 dicembre 1943. Nessuno sopravvive alla Shoah.[62]
QUI ABITAVA
LEONE SEMO
NATO 1887
ARRESTATO 4.12.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 11.12.1943
Semo, Leone Leone Semo (Leskovac, 5 aprile 1876 – Auschwitz, 11 dicembre 1943), commerciante, figlio di Moisè e Luna Corian, coniugato con Allegra Acco, genitore di Anita, Ester, Giuliana e Renata. A Trieste dal 1913, cittadinanza jugoslava, tra il 1941 e 1942 la sua famiglia di origine, a Belgrado, è sterminata dalle persecuzioni antisemite, ma egli stesso, con moglie e figlie, sarà vittima, più tardi, della medesima follia: tutti arrestati a Trieste il 4 dicembre 1943 e dal carcere cittadino deportati poi nel Reich con destinazione Auschwitz giungendovi l'11 dicembre 1943. Nessuno sopravvive alla Shoah.[63][40]
Via Ireneo della Croce, 5

45°39′11.38″N 13°47′05.61″E
QUI ABITAVA
CLEMENTINA
TOSI PAGANI
NATA 1884
ARRESTATA 29.4.1944
DETENUTA
CARCERE DEL CORONEO
RISIERA DI SAN SABBA
ASSASSINATA 26.9.1944
Tosi Pagani, Clementina Clementina Tosi Pagani (???, 5 1884 – Risiera di San Sabba, 26 settembre 1944), vedova Pagani, si trasferisce a Trieste col matrimonio. È arrestata dalle SS nell'aprile '44 accusata di dare alloggio ad alcuni membri della Resistenza operanti nella cosidetta“missione Molina”,[64] che con la radio clandestina impiantata nella sua proprietà trasmettevano informazioni utili agli alleati. Smantellata l'organizzazione clandestina, soto tutti arrestati con Clementina e internati alla Risiera di San Sabba, dove sono assassinati il 26 settembre 1944.[40]
Via Santa Caterina, 7

45°39′02.25″N 13°46′28.37″E
GIUSEPPE
GOLDSCHMIED
NATO 1861
ARRESTATO 6.10.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1944
Goldschmied, Giuseppe Giuseppe Goldschmied (Micesti (Romania), 12 dicembre 1861 – Auschwitz, 1944), figlio di Ignazio e Anna Moeller, coniugato con Paola Rosenthal, fratello di Samuele Goldschmied. Rifugiato in Veneto con la moglie ed il fratello, con lui è arrestato a Conegliano Veneto nell'ottobre del 1944, internati entrambi alla Risiera di San Sabba prima della deportazione, il 16 18 ottobre, nel Reich con destinazione Auschwitz. Entrambi non sopravvivono alla Shoah. Medesima sorte per la moglie di Giuseppe.[65][40]
PAOLA ROSENTHAL
GOLDSCHMIED
NATA 1870
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA
DESTINO SCONOSCIUTO
Rosenthal Goldschmied, Paola Paola Rosenthal Goldschmied (Hohenems (Austria), 1 luglio 1870 – ???, ???), figlia di Federigo e Stefania Guggenheim e Stefania Guggenheim, coniugata con Giuseppe Goldschmied. Arrestata a Trieste un mese dopo il marito, dalla deportazione nulla più si sa del suo destino se non che non è sopravvissuta alla Shoah.[66]
SAMUELE
GOLDSCHMIED
NATO 1864
ARRESTATO 6.10.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1944
Goldschmied, Samuele Samuele Goldschmied (Micesti (Romania), 18 ottobre 1864 – Auschwitz, 1944), figlio di Ignazio e Anna Moeller, coniugato con Gilda Gentilomo, fratello di Giuseppe Goldschmied. Rifugiato in Veneto con la cognata ed il fratello, con lui è arrestato a Conegliano Veneto nell'ottobre del 1944, internati entrambi alla Risiera di San Sabba prima della deportazione, il 16 18 ottobre, nel Reich con destinazione Auschwitz. Entrambi non sopravvivono alla Shoah. Medesima sorte per la moglie del fratello Giuseppe.[67]
QUI ABITAVA
ADA FRANKEL
GOLDSCHMIED
NATA 1889
ARRESTATA 29.2.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 10.4.1944
Frankel Goldschmied, Ada Ada Frankel Goldschmied (Trieste, 1 gennaio 1889 – Auschwitz, 10 aprile 1944), figlia di Marco e Lina Prister, vedova Goldschmied, quattro figli tra cui Livio Goldschmied. Arrestata a Vico Canavese alla fine del febbraio 1944 insieme al figlio Livio, insieme detenuti prima ad Ivrea quindi Fossoli prima della deportazione ad Auschwitz a distanza di qualche mese l'una dall'altro. Ada è assassinata per prima, al suo arrivo al campo il 10 aprile 1944.[68]
QUI ABITAVA
LIVIO
OLDSCHMIED
NATO 1913
ARRESTATO 29.2.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1944
Goldschmied, Livio Livio Goldschmied (Trieste, 27 aprile 1913 – Auschwitz, 1944), partigiano, figlio di Rodolfo Goldschmied e Ada Frankel. Si laurea a Zurigo prima in ingegneria meccanica, quindi consegue altre tre lauree sempre in ambito scientifico. Tornato in Italia si impiega come progettista alla Olivetti di Vico Canavese. Iscritto al Partito d'Azione e legato a Giustizia e Libertà, intrattiene rapporti con l'antifascismo ebraico torinese. Nel 1940 sposa con Sofia Arvanitis dalla quale avrà due figli. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 collabora con le formazioni partigiane locali. È arrestato in seguito a delazione e con lui è arrestata anche la madre, 29 febbraio 1944. Insieme subiscono prima la detenzione ad Ivrea a cui segue Fossoli ed infine la deportazione ad Auschwitz a distanza di qualche mese l'uno dall'altra. Non sopravvivono alla Shoah.[69][40]
STEFY
GOLDSCHMIED ERBER
NATA 1886
ARRESTATA 15.5.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 31.12.1944
Goldschmied Erber, Stefy Stefy Goldschmied Erber (Trieste, 12 gennaio 1886 – Auschwitz, 31 dicembre 1944), figlia di Adolfo e Francesca Rosinger, coniugata con Alessandro Erber, due figli, cognata di Ada Frankel. Arrestata a San Martino (Udine) il 15 maggio del 1944, internata alla Risiera di San Sabba prima della deportazione nel Reich destinata ad Auschwitz, dove muore il 31 dicembre 1944.[70][40]
Via Udine, 22

45°39′31.17″N 13°46′23.57″E
QUI ABITAVA
ALBERTO GOETZL
NATO 1877
ARRESTATO 29.10.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 11.12.1943
Goetzl, Alberto Alberto Goetzl (Magdeburgo , 12 dicembre 1887 – Auschwitz, 11 dicembre 1943), ingegnere, chimico, figlio di Ugo e Amalia Segré, coniugato con Amalia Weiss. Trasferitosi a Trieste in epoca antecedente la Grande Guerra, a Trieste è arrestato insieme alla moglie. Al carcere cittadino fa seguito la deportazione per entrambi, il 7 dicembre 1943, ad Auschwitz. Non sopravvivono alla Shoah. Alberto è assassinato al suo arrivo al campo. Ignoto il destino della moglie.[71][40]
QUI ABITAVA
AMALIA
WEISS GOETZL
NATA 1887
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Weiss Goetzl, Amalia Amalia Weiss Goetzl (Trieste, 12 febbraio 1887 – Auschwitz, ???), figlia di Ignazio e Fortuna Jacchia, coniugata con Alberto Goetzl, condivide il tragico destino del marito: arrestati entrambi, al carcere cittadino fa seguito la deportazione, il 7 dicembre 1943, ad Auschwitz. Non sopravvivono alla Shoah. Il marito è assassinato al suo arrivo al campo, di Amalia è ignoto la sorte.[72])
28 gennaio 2021 Piazza Virgilio Giotti, 1

45°39′12.41″N 13°46′47.63″E
QUI ABITAVA
ENRICO ALMAGIÀ
NATO 1878
ARRESTATO 29.10.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 11.12.1943
Almagià, Enrico Enrico Almagià (Trieste, 17 aprile 1878 – Auschwitz, 11 dicembre 1943),
QUI ABITAVA
GIUSEPPINA
JESURUM
NATA 1869
ARRESTATA 2.11.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 12.1.1944
Jesurum, Giuseppina Giuseppina Jesurum (1869–1944)
Via Antonio Pacinotti, 5

45°38′45.76″N 13°46′29.02″E
QUI ABITAVA
VINCENZO GIGANTE
NATO 1901
ARRESTATO 21.9.1944
DETENUTO
CARCERE DEL CORONEO
RISIERA DI SAN SABBA
ASSASSINATO 22.11.1944
Gigante, Vincenzo Vincenzo Gigante (1901–1944)
Via Bartolomeo Biasoletto, 18

45°39′03.54″N 13°47′35.7″E
QUI ABITAVA
MARIO LEVI
NATO 1885
ARRESTATO 4.6.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Levi, Mario Mario Levi (1885-1944/45)
Via della Cattedrale, 14

45°38′47.81″N 13°46′15.29″E
QUI ABITAVA
SAMUELE LEVI
NATO 1903
ARRESTATO 20.6.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
DACHAU - KAUFERING
ASSASSINATO 19.3.1945
Levi, Samuele Samuele Levi (1903-1945)
Via dell'Eremo, 71

45°38′40.4″N 13°47′55.79″E
QUI ABITAVA
ALBERTO LEVI
NATO 1876
ARRESTATO 10.6.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 25.6.1944
Levi, Alberto Alberto Levi (1876-1944)
Via Roma, 17

45°39′13.67″N 13°46′23.18″E
QUI ABITAVA
ZOE RUSSI
NATA 1905
ARRESTATA 12.11.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Russi, Zoe Zoe Russi (1905–1944/45)[73]
Via Ruggero Timeus, 14

45°39′02.9″N 13°46′49.77″E
QUI ABITAVA
ANNA ISRAEL ISRAEL
NATA 1915
ARRESTATA 26.11.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Israel Israel, Anna Anna Israel Israel (1915–um 1944)
QUI ABITAVA
ISACCO GINO
ISRAEL
NATO 11.8.1942
ARRESTATO 26.11.1943
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Israel, Isacco Gino Isacco Gino Israel (1942–1943, 1944 o 1945)
Via XXX Ottobre, 5

45°39′07.51″N 13°46′28.54″E
QUI ABITAVA
DAVIDE CESANA
NATO 1916
ARRESTATO 29.10.1944
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
BUCHENWALD
MORTO 29.4.1945
Cesana, Davide Davide Cesana (1916–1945)[74]
QUI ABITAVA
GIACOMO CESANA
NATO 1914
ARRESTATO 11.6.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
MAUTHAUSEN-GUSEN
ASSASSINATO 3.2.1945
Cesana, Giacomo Giacomo Cesana (1914–1945)[75]
QUI ABITAVA
RACHELE CESANA
NATA 1919
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 11.12.1943
Cesana, Rachele Rachele Cesana (1919–1943)[76]
QUI ABITAVA
LUCIA
ISRAEL CESANA
NATA 1889
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 11.12.1943
Israel Cesana, Lucia Lucia Israel Cesana (1889–1943)[77]
10 gennaio 2022 Campo San Giacomo, 11

45°38′31.7″N 13°46′45.29″E
QUI ABITAVA
LEONE LAZZARO WANDEL
NATO 1886
ARRESTATO 31.1.1945
DEPORTATO
RAVENSBRÜCK
BERGEN-BELSEN
ASSASSINATO
Lazzaro Wandel, Leone Leone Lazzaro Wandel (1886–1945)
Largo Ugo Mioni, 1

45°38′31.75″N 13°47′06.16″E
QUI ABITAVA
ABRAMINO SALONICCHIO
NATO 1896
ARRESTATO 24.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Salonicchio, Abramino Abramino Salonicchio (1896–1943/45)
Salita al Promontorio, 19

45°38′35.6″N 13°45′40.54″E
QUI ABITAVA
ELISA HERING
NATA 1902
ARRESTATA 23.10.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Hering, Elisa Elisa Hering (Trieste, 1902 – Auschwitz, data ignota)[78]
QUI ABITAVA
VITTORIO HERING
NATO 1906
ARRESTATO 28.10.1944
DEPORTATO 1945
RAVENSBRÜCK
DACHAU
LIBERATO
Hering, Vittorio Vittorio Hering (Trieste, 1906 – )[79]
Via Carlo Ghega, 3

45°39′21.6″N 13°46′21.72″E
QUI ABITAVA
ROBERTO MOISÈ
FINZI
NATO 1881
ARRESTATO 19.3.1944
INTERNATO FOSSOLI
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 23.5.1944
Moisè Finzi, Robert Robert Moisè Finzi (1881–1944)[80]
QUI ABITAVA
ADELE
GENTILOMO FINZI
NATA 1883
ARRESTATA 19.3.1944
INTERNATA FOSSOLI
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 23.5.1944
Gentilomo Finzi, Adele Adele Gentilomo Finzi (1883–1944)[81]
Trieste, Via Cesare Battisti, 26

45°39′12.63″N 13°46′54.65″E
QUI ABITAVA
LINA STEINDLER REVERE
NATA 1866
ARRESTATA 19.12.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 12.1.1944
Steindler Revere, Lina Lina Steindler Revere (1866–1944)
Via del Ponte, 7

45°38′58.85″N 13°46′13.28″E
QUI ABITAVA
LUCIA ELIEZER
NATA 1925
ARRESTATA 2.2.1945
DEPORTATA
RAVENSBRÜCK
BERGEN-BELSEN
LIBERATA
Eliezer, Lucia Lucia Eliezer (1925-)[82]
Via della Madonna del Mare, 19

45°38′48.09″N 13°46′06.22″E
QUI ABITAVA
DARIO DAVID OSMO
NATO 1901
ARRESTATO 31.1.1944
INTERNATO FOSSOLI
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Osmo, Dario David Dario David Osmo (1901-1944/45)
Via Domenico Rossetti, 17

45°39′05.89″N 13°47′01.87″E
QUI ABITAVA
ELDA MAYER GREGO ROMANELLI
NATA 1885
ARRESTATA 30.11.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Mayer Grego Romanelli, Elda Elda Mayer Grego Romanelli (1885–1943/45)
Via Gabriele Foschiatti, 11

45°38′53.8″N 13°46′49.96″E
QUI ABITAVA
ELIA NACSON
NATO 1922
ARRESTATO 30.11.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 7.5.1944
Nacson, Elia Elia Nacson (1922–1944)
Via San Francesco d'Assisi, 30

45°39′14.13″N 13°46′50.44″E
QUI ABITAVA
FANNI LUST
NATA 1903
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 11.12.1943
Lust, Fanni Fanni Lust (1903–1943)
QUI ABITAVA
ERMENEGILDA
TEDESCHI LUST
NATA 1867
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 9.12.1943
DURANTE IL TRASPORTO
Tedeschi Lust, Ermenegilda Ermenegilda Tedeschi Lust (1867–1943)
Via San Maurizio, 8

45°38′56.44″N 13°46′46.45″E
QUI LAVORAVA
CARLO CALZI (KALC)
NATO 1904
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
NATZWEILER-STRUTHOF
ASSASSINATO 19.7.1944
Calzi (Kalc), Carlo Carlo Calzi (Kalc)
QUI LAVORAVA
FRANCESCO
GREGORI (GRGIČ)
NATO 1905
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
ASSASSINATO 26.4.1945
Gregori (Grgič), Francesco Francesco Gregori (Grgič) (1905-1945)
QUI LAVORAVA
ANGELO MATTEONI
NATO 1908
ARRESTATO 10.12.1943/ DEPORTATO 1944
DACHAU
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 25.4.1945
Matteoni, Angelo Angelo Matteoni
QUI LAVORAVA
GIUSEPPE
MOSETTI (MOZETIČ)
NATO 1901
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
NATZWEILER-STRUTHOF
DACHAU
MORTO 24.5.1945
Mosetti (Mozetič), Giuseppe Giuseppe Mosetti (Mozetič)
QUI LAVORAVA
FRANCESCO RAUBER
NATO 1900
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
ASSASSINATO 30.12.1944
Rauber, Francesco Francesco Rauber
QUI LAVORAVA
GIOVANNI VREMEZ
NATO 1881
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
NATZWEILER-STRUTHOF
ASSASSINATO 30.4.1944
Vremez, Giovanni Giovanni Vremez (1881–1944)
QUI LAVORAVA
ERMIDIO ZULIANI
NATO 1908
ARRESTATO 10.12.1943
ASSASSINATO
Zuliani, Ermidio Ermidio Zuliani (1908–1943/1945)
25 gennaio 2022 Via Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, 2
(Questura di Trieste)

45°38′58.96″N 13°46′16.4″E
QUI FU PER SERVIZIO
GIOVANNI PALATUCCI
NATO 1909
ARRESTATO
FIUME
DEPORTATO 1944
DACHAU
ASSASSINATO 10.2.1945
Commissario Palatucci, Giovanni Giovanni Palatucci (1909-1945)
QUI ERA IN SERVIZIO
FELICIANO
RICCIARDELLI
NATO 1898
ARRESTATO 4.1.1944
DEPORTATO 1944
DACHAU
LIBERATO
Commissario Ricciardelli, Feliciano Feliciano Ricciardelli (Montemarano, 1898 - Trieste, 1968)[83]
18 gennaio 2023 Viale XX Settembre, 26

45°39′08.45″N 13°46′55″E
QUI INSEGNAVA
MAURA MORPURGO
NATA 1908
ARRESTATA 2.12.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 6.2.1944
Morpurgo, Maura Maura Morpurgo
Via Enea Silvio Piccolomini, 4

45°39′11.31″N 13°47′00.77″E
QUI ABITAVA
EMMA LEVI
NATA 1861
ARRESTATA 30.11.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Levi, Emma Emma Levi
Via Raffaele Zovenzoni, 4

45°39′11.75″N 13°47′03.47″E
QUI ABITAVA
ALESSANDRO REVERE
NATO 1892
ARRESTATO 29.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Revere, Alessandro Alessandro Revere
Via Luigi Ricci, 2

45°39′18.83″N 13°47′16.51″E
QUI ABITAVA
DARIO DAVID ACCO
NATO 1927
ARRESTATO 25.11.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.2.1944
David Acco, Dario Dario David Acco
Via dei Cunicoli, 7

45°39′18.45″N 13°47′23.01″E
QUI ABITAVA
ELIO ADES
NATO 1870
ARRESTATO 20.1.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 2.2.1944
Ades, Elio Elio Ades
Viale XX Settembre, 87

45°39′15.44″N 13°47′27.19″E
QUI ABITAVA
SALOMONE TIANO
NATO 1915
ARRESTATO 26.2.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Tiano, Salomone Salomone Tiano
Strada di Fiume, 499

45°38′05.12″N 13°49′42.26″E
QUI ABITAVA
TUKAJ JE ŽIVELA

DARINKA PIŠČANC
(SLOVENKA)
NATA/ROJENA 1921
ARRESTATA/ARETIRANA 1944
TRIESTE/TRST
VILLA TRISTE
ASSASSINATA/UMORJENA
22.3.1944
Piščanc, Darinka Darinka Piščanc (Rihemberk , marzo 1921 - Risiera di San Sabba, 22 marzo 1944), partigiana, nome di battaglia Slovenka, di intelligenza brillante frequenta con profitto il liceo Petrarca iscrivendosi successivamente alla Facoltà di Economia a Trieste, ma abbandona gli studi per entrare in clandestinità tra le fila del Fronte di Liberazione del Popolo Sloveno. In seguito a delazione è arrestata dagli uomini di Gaetano_Collotti ed imprigionata dapprima nella sede dell'Ispettorato Speciale di Pubblica Sicurezza a Villa Triste[84] e poi alla sede del comando delle SS dove fu torturata prima di essere assassinata nella Risiera di San Sabba. La zia chiamata per identificare la salma della giovane faticò nel riconoscimento a causa della devastazione del corpo a seguito delle torture.[85]
Piazza della Libertà

45°39′24.57″N 13°46′21.05″E
QUI SUONAVA
ROMANO HELD
NATO 1927
ARRESTATO 1.5.1944
DEPORTATO 1944
DACHAU
LIBERATO
Held, Romano Romano Held (San Pier d'Isonzo, 21 gennaio 1927 - Trieste, 1948), figlio di Alberto, sinto italiano, e Maria Hudorovic, entrambi musicisti. Romano è arrestato in seguito a delazione a 17 anni mentre è in movimento con la propria carovana. Dal carcere di Udine è deportato nel Reich destinato a Dachau dove giunse il 2 giugno 1944, matricola 69525. Alla liberazione del campo ad opera degli americani, nell’aprile del 1945, rientra a Trieste e riprende l'attività di musicista, ma a causa della debilitazione conseguente all'internamento muore a Trieste nel 1948, a 21 anni. La pietra d'inciampo, la prima dedicata ad un rom in Italia, è posata sul luogo dove abitualmente Romano si esibiva.[86]
Via San Nicolò, 32

45°39′01.45″N 13°46′23.82″E
QUI ABITAVA
ALFREDO LEVI
NATO 1908
ARRESTATO 6.6.1944
INTERNATO BOLZANO
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
KAUFERING-DACHAU
ASSASSINATO 6.3.1945
Levi, Alfredo Alfredo Levi
Via delle Ombrelle, 7

45°38′58.2″N 13°46′12.6″E
QUI ABITAVA
LEONE VIVANTE
NATO 1903
ARRESTATO 23.5.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 19.9.1944
Vivante, Leone Leone Vivante
QUI ABITAVA
PACINA ISRAEL
VIVANTE
NATA 1907
ARRESTATA 23.5.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Israel Vivante , Pacina Pacina Israel Vivante
QUI ABITAVA
ENRICHETTA VIVANTE
NATA 1929
ARRESTATA 23.5.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Vivante, Enrichetta Enrichetta Vivante
QUI ABITAVA
FELICE VIVANTE
NATO 1930
ARRESTATO 23.5.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ /ASSASINATO
Vivante, Felice Felice Vivante
QUI ABITAVA
DAVIDE VIVANTE
NATO 1935 /ARRESTATO 23.5.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Vivante, Davide Davide Vivante
Via Guido Reni, 6

45°38′35.75″N 13°45′24.69″E
QUI ABITAVA
RENATO DUSE
NATO 1893
ARRESTATO 26.7.1944
DEPORTATO 1944
DACHAU
MAUTHAUSEN-MELK
ASSASSINATO 24.1.1945
Duse, Renato Renato Duse
28 gennaio 2023 Contovello / Kontovel,
Piazza davanti alla chiesa

45°42′30.7″N 13°44′00.7″E
NA KONTOVELU JE PREBIVAL
A CONTOVELLO ABITAVA

DANILO DANEU
ROJ./NATO 1914
DEPORTIRAN/DEPORTATO
BUCHENWALD
UMORJEN/ASSASSINATO
7.3.1945
Daneu, Danilo Danilo Daneu (???, 20 maggio 1914 - Buchenwald, 7 marzo 1945), detto Č'mparjou, partigiano. Si uni ai partigiani l'8 settembre 1943. Combattente della XIX Brigata Kosovel. Fu catturato e deportato nel campo di concentramento tedesco Buchenwald, dove morì il 7 marzo 1945.
NA KONTOVELU JE PREBIVALA
A CONTOVELLO ABITAVA

MARIJA FRANKIČ
ROJ./NATO 1902
DEPORTIRANA/DEPORTATA
AUSCHWITZ
UMORJENA/ASSASSINATA
10.3.1945
Frankič, Marija Marija Frankič (???, 1 agosto 1902 - Auschwitz, 10 marzo 1945), detta u'd Bolca, partigiana.
NA KONTOVELU JE PREBIVAL
A CONTOVELLO ABITAVA

EMIL ŠTOKA
ROJ./NATO 1913
DEPORTIRAN/DEPORTATO
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
6.4.1945
Štoka, Emil Emil Štoka (???, 22 gennaio 1913 - Dachau, 6 aprile 1945), detto z Dula, partigiano.
NA KONTOVELU JE PREBIVAL
A CONTOVELLO ABITAVA

VOJKO DANEU
ROJ./NATO 1921
DEPORTIRAN/DEPORTATO
BUCHENWALD
UMORJEN/ASSASSINATO
31.12.1944
Daneu, Vojko Vojko Daneu (???, 29 febbraio 1921 - Buchenwald, 31 dicembre 1944), detto Šiša, partigiano. Si uni alla lotta partigiana il 15 febbraio 1944. Era un combattente della XIX Brigata Kosovel. Fu catturato a Pliskovica il 13 giugno 1944 dopo una soffiata. Dapprima fu portato nel carcere dei Gesuiti, poi, il 29 giugno 1944 fu deportato in Germania, dove arrivò al campo di concentramento di Buchenwald il primo luglio 1944. Morì il 31 dicembre 1944.
Prosecco / Prosek n. 2,
davanti al Kulturni dom / Casa di cultura Prosek - Kontovel

45°42′30.22″N 13°43′54.11″E
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

IVAN GUŠTIN
ROJ./NATO 1910
DEPORTIRAN/DEPORTATO
MAUTHAUSEN
UMORJEN/ASSASSINATO
22.2.1945
Guštin, Ivan Ivan Guštin (???, 1910 - Mauthausen, 22 febbraio 1945), partigiano, l’8 settembre 1943 si unì al I Battaglione Carso e successivamente alla II Brigata dell’Armata per la Sicurezza Nazionale.
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

ALOJZ BADALIČ
ROJ./NATO 1914
DEPORTIRAN/DEPORTATO
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
3.3.1945
Badalič, Alojz Alojz Badalič (???, 1914 - Dachau, 3 marzo 1945), nell’agosto del 1943 venne catturato e rinchiuso nel carcere triestino del Coroneo, dove rimase fino al 10 settembre 1943. Il 15 dicembre 1943 si unì alla lotta partigiana nelle file della II Brigata dell’Armata per la Sicurezza Nazionale del IX Corpo. Il 27 novembre 1944 venne catturato nei pressi di Sales e deportato nel campo di concentramento di Dachau - Leonberg, dove morì il 3 marzo 1945.
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

ALOJZ BAN
ROJ./NATO 1890
DEPORTIRAN/DEPORTATO
NEUENGAMME
UMORJEN/ASSASSINATO
28.1.1945
Ban, Alojz Alojz Ban (???, 1890 - Neuengamme, 28 gennaio 1945), fondatore e presidente del 1º Comitato del Fronte di Liberazione di Prosecco. Successivamente si unì come informatore alla Brigata Srečko Kosovel. Nel novembre del 1944 venne catturato e deportato nel campo di concentramento di Neuengamme nei pressi di Amburgo, dove morì il 28 gennaio 1945.
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

KAREL BAN
ROJ./NATO 1927
DEPORTIRAN/DEPORTATO
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
5.1.1945
Ban, Karel Karel Ban (???, 1927 - Dachau, 5 gennaio 1945), il 5 maggio 1944 si unì alla XVIII Brigata Basovizza e ne divenne intendente. Il 27 novembre 1944 venne catturato e deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì il 5 gennaio 1945.
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

IVAN GUŠTIN
ROJ./NATO 1928
DEPORTIRAN/DEPORTATO
BAUNMENHEIM
UMORJEN/ASSASSINATO
11.4.1945
Guštin, Ivan Ivan Guštin (???, 1928 - Bäumenheim, 11 aprile 1945), membro dell’organizzazione SKOJ di Prosecco. Nel 1944 si unì al I Battaglione Carso. Il 27 novembre 1944 venne catturato e deportato dapprima a Dachau e poi ad Augsburg, Pfersee e Baumenheim, dove morì l’11 aprile 1945.
DANILO RUPEL
ROJ./NATO 14.2.1945
RAVENSBRÜCK
UMORJEN/ASSASSINATO
28.2.1945
Rupel, Danilo Danilo Rupel (Ravensbrück, 14 febbraio 1945 - Ravensbrück, 28 febbraio 1945), nacque nel blocco 32 del campo di concentramento di Ravensbrück, dove morì dopo quattordici giorni, il 28 febbraio 1945.
Santa Croce / Križ
davanti al pozzo a fianco della chiesa principale
all'entrata del cimitero


45°43′57.35″N 13°41′31.89″E
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

DANILO SEDMAK
ROJ./NATO 1904
DEPORTIRAN/DEPORTATO
MAUTHAUSEN
UMORJEN/ASSASSINATO
16.12.1941
Sedmak, Danilo Danilo Sedmak - (Santa Croce, 10 luglio 1904 - Mauthausen, 16 dicembre 1941), figlio di Ivan e Jožefa Košuta, operaio. Visse a Maribor e fu attivista del Fronte di Liberazione del Popolo Sloveno, in sloveno Osvobodilna fronta. Per questo motivo fu arrestato il 17 luglio 1941 e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen dove morì il 16 dicembre 1941.
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

FRANC SEDMAK
ROJ./NATO 1914
DEPORTIRAN/DEPORTATO
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
28.2.1945
Sedmak, Franc Franc Sedmak - (Santa Croce, 8 novembre 1904 - Dachau, 28 febbraio 1945), figlio di Franc e Marija Kobau. Si unì ai partigiani il 1º maggio 1944 nel primo battaglione della Kosovelova brigata. Durante i combattimenti nei pressi di Pliskovica fu preso prigioniero il 17 giugno e deportato prima a Buchenwald e successivamente a Stutthof, Politz e Dachau, dove morì il 28 febbraio 1945.
Santa Croce / Križ
a destra dell'entrata della chiesetta di San Rocco

45°43′55.78″N 13°41′38.38″E
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

IVAN BOGATEC
ROJ./NATO 1887
DEPORTIRAN/DEPORTATO
MAUTHAUSEN
UMORJEN/ASSASSINATO
21.1.1944
Bogatec, Ivan Ivan Bogatec (Santa Croce, 10 ottobre 1887 - Mauthausen, 21 gennaio 1944), figlio di Mihael e Franca Suban, netturbino. Collabora col Fronte di Liberazione del Popolo Sloveno, in sloveno Osvobodilna fronta. L’8 gennaio 1943 è arrestato e rinchiuso nella caserma di Santa Croce, poi è trasferito al carcere triestino del Coroneo fino al 12 marzo 1943, quindi al campo di concentramento di Cairo Montenotte, da dove dopo sette mesi di permanenza, l'8 ottobre 1943, è deportato a Mauthausen, dove muore il 22 gennaio 1944.
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

FERDINAND DOVŠAK
ROJ./NATO 1904
DEPORTIRAN/DEPORTATO
MAUTHAUSEN
UMORJEN/ASSASSINATO
27.2.1942
Dovšak, Ferdinand Ferdinand Dovšak - (Santa Croce, 27 aprile 1904 - Mauthausen, 27 febbraio 1942), figlio di Josip e Marija Tence. Emigrò in Jugoslavia e prima della guerra visse a Zavodnje pri Šoštanju. Attivista del Fronte di Liberazione del Popolo Sloveno, in sloveno Osvobodilna fronta, venne arrestato il 4 luglio 1941 e rinchiuso nella prigione di Celje. Fu condannato ai lavori forzati nella cava di pietra di Mauthausen. Dopo aver scontato la pena, morì di stenti durante il ritorno a casa il 27 febbraio 1942 a Maribor.
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

ADOLF SEDMAK
ROJ./NATO 1927
DEPORTIRAN/DEPORTATO
BUCHENWALD
UMORJEN/ASSASSINATO
25.7.1944
Sedmak, Adolf Adolf Sedmak (Santa Croce, 11 febbraio 1927 - Buchenwald, 25 luglio 1944), figlio di Adolf e Pavla Tence, falegname. L’11 luglio 1944 si arruola alla brigata Gradnik a Veliki dol, dove viene catturato dai tedeschi e portato al Coroneo a Trieste. Dalla prigione di Trieste fu mandato al campo di concentramento di Buchenwald, dove morì il 25 luglio 1944.
16 gennaio 2024 Piazza del Ponterosso, 6

45°39′06.28″N 13°46′21.11″E
QUI ABITAVA
EGON BRUNNER
NATO 1888
RICOVERATO
OSPEDALE PSICHIATRICO
ARRESTATO 28.3.1944
RISIERA DI SAN SABBA
ASSASSINATO 29.3.1944
Brunner, Egon Egon Brunner, (Trieste, 1888 - ???, 28 marzo 1944)
Piazza Sant’Antonio Nuovo, 2

45°39′07.49″N 13°46′26.38″E
QUI ABITAVA
SILVIO SPAGNUL
NATO 1894
ARRESTATO 26.1.1944
DEPORTATO
DACHAU
ASSASSINATO 25.4.1944
Spagnul, Silvio Silvio Spagnul, (Trieste, 1894 - Dachau, 25 aprile 1944)
Via Trento, 12

45°39′15.04″N 13°46′18.87″E
QUI ABITAVA
GIULIO LAGANELLA
NATO 1910
ARRESTATO 18.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
BUCHEMWALD
ASSASSINATO 3.3.1945
Laganella, Giulio Giulio Laganella, (Vieste, 1910 - Buchenwald, 3 marzo 1945)
Via Carlo Ghega, 12
presso Conservatorio di musica

45°39′20″N 13°46′29.72″E
Messanè, Vittorio Vittorio Messanè, (Trieste, 1908 - Auschwitz, 1944)
Via Romagna, 13

45°39′25.56″N 13°46′50.17″E
Lucovich, Fabio Fabio Lucovich (Trieste, 1922 - Ebensee, 1945)
Foro Ulpiano, 5

45°39′16.2″N 13°46′45.8″E
Crismani, Baldo Baldo Crismani (Trieste, 1922 - ???, 2003)
Via Pietro Kandler, 11

45°39′18.58″N 13°47′18.27″E
Jesurum, Berta Berta Jesurum (Trieste, 1872 - Auschwitz, 1944)
Via Giacomo Ciamician, 10

45°38′44.06″N 13°45′57.01″E
Rimini, Pia Pia Rimini (Trieste, 1900 - Auschwitz, ???)
Via dei Giustinelli, 1

45°38′45.53″N 13°46′03.38″E
Spierer, Vittorio Molho Vittorio Molho Spierer (Costantinopoli, 1896 - Ginevra, 1965)
Spierer, Hélène Hélène Spierer (Trieste, 1924 - Ginevra, 2019)
Via del Ponte, 7

45°38′58.85″N 13°46′13.05″E
Eliezer, Abramo Abramo Eliezer (Trieste, 1915 - Bergen-Belsen, ???)
Eliezer, Giuseppe Giuseppe Eliezer (Trieste, 1920 - Bergen-Belsen, ???)
Piazza tra i Rivi, 1

45°39′54.9″N 13°46′19.66″E
Kaučič, Angel Angel Kaučič (Trieste, 1907 - Dachau, 1944)

Sommacampagna

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Nel comune di Sommacampagna sono presenti 13 pietre d'inciampo, poste nel 2024.[87] [88]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
marzo 2024 Via Parco Rimembranza, 11

45°24′25.02″N 10°50′29.36″E
QUI ABITAVA
ANGELO BELLORIO
NATO 1916
ARRESTATO 9.9.1943
DEPORTATO
SANDBOSTEL
ASSASSINATO 18.7.1944
Bellorio, Angelo Angelo Bellorio (Sommacampagna, 12 aprile 1916 - Stalag X-B[89], 18 luglio 1944), figlio di Giuseppe ed Elisabetta Brentegani. Soldato d'Artiglieria Alpina, catturato dai tedeschi a Vipiteno immediatamente dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, deportato nel Reich, internato nello Stalag X-B[89], muore il 10 luglio 1944 in prigionia. È sepolto nel Cimitero militare italiano di Amburgo.[88]
Via Dossobuono, 77
intersezione per corte Pezzette

45°23′54.6″N 10°51′23.9″E
QUI ABITAVA
VITTORIO BONOMI
NATO 1921
ARRESTATO 9.9.1943
DEPORTATO
NORIMBERGA
ASSASSINATO 18.4.1945
Bonomi, Vittorio Vittorio Bonomi (Pescantina, 6 gennaio 1921, - Norimberga, 18 aprile 1945), figlio di Quirino e Maria Righetti, meccanico. Soldato d'Artiglieria Motorizzata, catturato dai tedeschi a Trento e internato a Norimberga, dove muore il 18 aprile 1945, sotto un bombardamento alleato. Riposa nel Cimitero militare italiano di Francoforte sul Meno.[88]
Via Cesare Battisti, 21

45°24′32.25″N 10°50′27.87″E
QUI ABITAVA
LUIGI CASTIONI
NATO 1912
ARRESTATO 9.9.1943
DEPORTATO
BERLINO
ASSASSINATO 7.1.1945
Castioni, Luigi Luigi Castioni (Sommacampagna, 24 dicembre 1912 - Berlino, 7 gennaio 1945), figlio di Giovanni e Angela Lugo, contadino. Soldato di Fanteria catturato dai tedeschi immediatamente dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, in Croazia e deportato nel Reich a Berlino, dove muore il 17 gennaio 1945.[88]
Via Pigno, 4

45°24′29.18″N 10°50′33.22″E
QUI ABITAVA
BRUNO MARCHIORI
NATO 1926
ARRESTATO 9.9.1943
DEPORTATO
KRETELD
ASSASSINATO 5.6.1944
DORTSEN
Marchiori, Bruno Bruno Marchiori (Mira, 7 novembre 1924 - Dorsten, 5 giugno 1944), figlio di Sante e Maria Tonoli, calzolaio, risiede a Sommacampagna. Soldato dell'Artiglieria Corazzata, all'indomani dell'armistizio dell'8 settembre 1943 è catturato dai tedeschi a Rovereto e deportato nel Reich. Internato prima nello Stalag VI-C di Bathorn[90], quindi Stalag VI-J di Fichtenhain/Dorsten, dove muore per polmonite il 5 giugno 1944. Le sue spoglie si trovano nel Cimitero militare italiano di Amburgo.[88]
Via Rezzola, 56
località Terruia

45°25′01.4″N 10°52′17.8″E
QUI ABITAVA
GIOVANNI MIGLIORANZI
NATO 1914
DEPORTATO
DACHAU
ASSASSINATO 24.2.1945
Miglioranzi, Giovanni Giovanni Miglioranzi (Dossobuono di Villafranca, 26 maggio 1914 - Dachau, 24 febbraio 1945), figlio di Giovanni Battista e Albina Martinelli, coniugato con Armida Albertini, due figli. Sospettato di sabotaggio è arrestato il 23 maggio 1944 a Pescantina, trasferito a Bolzano a cui segue la deportazione a Dachau, il 5 ottobre 1944. Classificato "Pol" – (Politisch)[91], matricola 113408, muore al campo il 24 febbraio 1945.[88]
Piazza Castello, 12

45°24′25.64″N 10°50′36.4″E
QUI ABITAVA
BRUNO PASQUALOTTO
NATO 1923
DEPORTATO
LUCKENWALDE
ASSASSINATO 24.2.1944
Pasqualotto, Bruno Bruno Pasqualotto (Castelfranco Veneto, 14 aprile 1923 - Stalag III-A di Luckenwalde,[92] 24 febbraio 1944), figlio di Pietro e Luigia Pegorin, soldato della Guardia alla Frontiera, è arrestato dai tedeschi il 19 settembre 1943 a Fiume e deportato nel Reich internato nello Stalag III-A di Luckenwalde, matricola 120191. Muore al campo il 24 febbraio 1944.[88]
Via Carrari, 48

45°24′19.23″N 10°50′42.02″E
QUI ABITAVA
GIUSEPPE RASPA
NATO 1909
DEPORTATO
WATENSTEDT
ASSASSINATO 23.3.1944
Raspa, Giuseppe Giuseppe Raspa (Sommacampagna, 26 ottobre 1909 - Stalag XI Watenstedt-Salzgitter,[93] 23 marzo 1944), figlio di Terzo e Francesca Gaburro, coniugato con Dosolina Castioni. Lavoratore civile nel Reich catturato nel settembre 1943 e internato nello Stalag XI nei pressi di Watenstedt-Salzgitter. Muore sotto un bombardamento alleato il 23 marzo 1944. È sepolto nel Cimitero militare italiano di Amburgo.[88]
Piazza Roma, 4

45°24′28.44″N 10°50′33.39″E
QUI ABITAVA
ACHILLE SERPELLONI
NATO 1909
ARRESTATO 9.9.1943
DEPORTATO
STABLACK
DESTINO SCONOSCIUTO
Serpelloni, Achille Achille Serpelloni (Sommacampagna, 21 luglio 1909 - ???, ???), figlio di Leonzio e Faustina Dalla Bernardina, coniugato con Maria Albrigo, una figlia. Catturato dai tedeschi immediatamente dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 a Sesana, è deportato nel Reich, internato nello Stalag I-A di Stablack[94], matricola 8522. Ricoverato il 26 marzo 1945 presso l'ospedale di Susz in seguito a bombardamento, di Achille non si hanno più notizie. Considerato disperso. [88]
Via Cesare Battisti, 49

45°24′33.28″N 10°50′23.46″E
QUI ABITAVA
ALESSANDRO ZULIAN
NATO 1916
ARRESTATO 9.9.1943
DEPORTATO
LAMSDORF
ASSASSINATO 24.1.1945
CECOSLOVACCHIA
Zulian, Alessandro Alessandro Zulian (Sommacampagna, 11 settembre 1916 - Karviná, 24 gennaio 1945), figlio di Angelo e Anna Castioni, bracciante. Soldato della Guardia alla Frontiera, catturato dai tedeschi immediatamente dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, a Tarvisio e deportato nel Reich, internato nello Stalag VIII-B[95], muore a Karviná, il 24 gennaio 1945.[88]
Via Verona, 38
località Caselle

45°24′48.23″N 10°54′12.51″E
QUI ABITAVA
RUGGERO TOFFALINI
NATO 1903
DEPORTATO
GEESTHACHT
ASSASSINATO 4.1.1944
Toffalini, Ruggero Ruggero Toffalini (Sommacampagna, 10 gennaio 1903 - Amburgo, 4 gennaio 1944), figlio di Angelo e Carlotta Roina, coniugato con Amalia Rizzi. Lavoratore civile nel Reich alloggiato nel campo comunitario di Geesthacht. Muore presso l’Ospedale generale di Amburgo-Bergedorf il 4 gennaio 1944. Riposa nel Cimitero militare italiano di Amburgo.[88]
Via Valle Molini, 23
Custoza
QUI ABITAVA
BENIGNO ALDEGHERI
NATO 1922
ARRESTATO 8.9.1943
DEPORTATO
FRANCIA
ASSASSINATO 6.9.1944
CHALON-SUR-SAONE
Aldegheri, Benigno Benigno Aldegheri (Custoza, 21 agosto 1922 - Chalon-sur-Saône, 6 settembre 1944), figlio di Marcello e Ottavia Anselmi, contadino. Soldato d'Artiglieria Alpina, catturato dai tedeschi sul fronte francese immediatamente dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, internato nel campo di concentramento di Grenoble. Muore sotto un bombardamento alleato a Chalon-sur-Saône il 6 settembre 1944.[88]
località Due Palme
Custoza
QUI ABITAVA
BRUNO FASOLI
NATO 1924
ARRESTATO 8.9.1944
DEPORTATO
DORSTEN
ASSASSINATO 8.4.1944
Fasoli, Bruno Bruno Fasoli (Sommacampagna, 30 ottobre 1924 - Dorsten, 8 aprile 1944), figlio di Gaetano e Lucia Albertini, mugnaio. Artigliere catturato alla proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943 a Riva del Garda, deportato nel Reich, internato nello Stalag VI-J di Fichtenhain, muore l'8 aprile 1944 nello Stalag VI-J Dorsten.[88]
Via Ossario, 2
Custoza, nei pressi di Villa Vento

45°22′51.2″N 10°47′40.5″E
QUI ABITAVA
ERNESTO POLATO
NATO 1915
ARRESTATO 11.9.1943
DEPORTATO
TORUN
ASSASSINATO 17.7.1944
Polato, Ernesto Ernesto Polato (Sommacampagna, 6 giugno 1915 - Stalag XX-A,[96] 17 luglio 1944), figlio di Giuseppe e Cornelia Piona, contadino. Artigliere catturato l'11 settembre 1943 a Rovereto, deportato nel Reich internato nello Stalag XX-A nei pressi di Toruń, matricola 28890. Muore al campo il 17 luglio 1944. Riposa nel Cimitero militare italiano a Varsavia.[88]

Sesto San Giovanni

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A Sesto San Giovanni sono state posate 11 pietre d'inciampo il 16 gennaio 2023, 15 nel 2024.[97] [98]La restituzione di un'identità ai deportati politici sestesi, saranno 553, è opera meritoria di Giuseppe "Peppino" Valota, figlio di uno dei deportati, autore delle due pubblicazioni citate.[99][100]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
16 gennaio 2023 Viale Italia 780

45°32′56.94″N 9°15′27.35″E
QUI ABITAVA
STEFANO BELLI
NATO 1911
ARRESTATO 28.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 5.5.1945
GUSEN
Belli, Stefano Stefano Belli (Monza, 6 gennaio 1911 - Gusen, 5 maggio 1945), aggiustatore meccanico presso il reparto bulloneria dell'azienda siderurgica Falck di Sesto San Giovanni. Riconosciuto partecipante agli scioperi operai del marzo 1944 è arrestato, a casa, nella notte del 28 marzo 1943 dai fascisti e incarcerato a San Vittore[101]. Deportato politico nel Reich internato a Mauthausen col numero di matricola 61556, quindi a Gusen dove muore il 5 maggio 1945.[100]
Viale Italia 616

45°32′43.88″N 9°15′17.5″E
QUI ABITAVA
CESARE LORENZI
NATO 1903
ARRESTATO 4.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
DECEDUTO 22.5.1945
Lorenzi, Cesare Cesare Lorenzi (Guardistallo, 14 dicembre 1903 - Mauthausen, 22 maggio 1945), nel 1922 è accusato dell'uccisione di un fascista è rinchiuso nel carcere di volterra per sei mesi, subendo anche tortura[102]. Meccanico specializzato presso la Falck di Sesto San Giovanni, in seguito alla sua partecipazione agli scioperi operai del marzo 1944, è arrestato in strada e tradotto nel carcere di San Vittore[101], in seguito, deportato politico nel Reich internato a Mauthausen, poi trasferito a Auschwitz, nuovamente Mauthausen dove assiste alla liberazione del campo, ma non sopravvive che 17 di giorni ad essa.[100]
Via Dante 171

45°32′14.81″N 9°14′15.6″E
QUI ABITAVA
ANGELO BIFFI
NATO 1909
ARRESTATO 28.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 15.4.1945
GUSEN
Biffi, Angelo Angelo Biffi (Villa d'Adda, 11 giugno 1909, - Gusen, 15 aprile 1945), tornitore presso la Falck. Per la sua partecipazione agli scioperi operai del marzo 1944, è prelevato in casa, di notte, dai fascisti, rinchiuso nel carcere di San Vittore[101], poi alla Caserma Umberto I[103] di Bergamo, da dove sarà poi deportato come detenuto politico, con uno dei tanti treni della morte in partenza dal binario 1[104] della stazione ferroviaria orobica, nel Reich, internato nei campi di lavoro e di sterminio: prima Mauthausen con immatricolazione 61566, infine Gusen dove si spegne a pochi giorni dalla liberazione del campo.[100]
Via Como 13

45°31′44.85″N 9°13′57.68″E
QUI ABITAVA
GIUSEPPE VALENARI
NATO 1897
ARRESTATO 14.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 15.11.1944
GUSEN
Valenari, Giuseppe Giuseppe Valenari (Cologna Veneta, 26 agosto 1897 - Gusen, 15 novembre 1944), gruista presso le officine Breda, in seguito alla partecipazione agli scioperi operai del marzo 1944, viene arrestato a casa, nella notte, incarcerato a San Vittore[101], portato alla Caserma Umberto I[103] di Bergamo quindi internato come detenuto politico nel campo di Gusen. Dalla Caserma Umberto I riuscirà a far trapelare alcuni biglietti alla famiglia.[100]
Via Monfalcone 4

45°31′32.95″N 9°13′41.18″E
QUI ABITAVA
PRIMO TORTIROLI
NATO 1902
ARRESTATO 10.9.1943
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 19.4.1945
GUSEN
Tortiroli, Primo Primo Tortiroli (Casalbuttano, 6 maggio 1902 - Gusen, 19 aprile 1945), tornitore alla Breda officine, arrestato mentre si trova al bar, per la partecipazione agli scioperi operai del marzo 1943, segue il destino dei colleghi e compagni di lotta: San Vittore, Caserma Umberto I[103] di Bergamo dal cui Binario 1 segue deportazione nei campi di Mauthausen quindi Gusen dove muore il 19 aprile 1945.[100]
Via Monte San Michele 37

45°31′40.12″N 9°13′40.68″E
QUI ABITAVA
FRANCESCO CAPELLINI
NATO 1904
ARRESTATO 14.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 21.9.1944
HARTHEIM
Capellini, Francesco Francesco Capellini (Settala, 30 dicembre 1904 - Hartheim, 21 settembre 1944), verniciatore presso officine Breda, causa la partecipazione agli scioperi operai del marzo 1944 è arrestato in casa, di notte, incarcerato a San Vittore[101], quindi Bergamo nella Caserma Umberto I[103], deportato con uno dei tanti treni della morte nel Reich, internato come detenuto politico Mauthausen quindi Gusen dove muore il 21 settembre 1944.[100]
Via Cattaneo 38

45°31′53.87″N 9°13′33.12″E
QUI ABITAVA
GUIDO VALOTA
NATO 1905
ARRESTATO 14.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 5.4.1945
STEYR
Valota, Guido Guido Valota (Bariano, 3 dicembre 1905 - Steyr, 5 aprile 1945), attrezzista meccanico presso le officine meccaniche Breda, appassionato dilettante autoditatta violinista, in seguito agli scioperi operai del marzo 1944 è prelevato di notte da casa e tradotto a San Vittore, quindi come i tanti compagni e colleghi, alla Caserma Umberto I[103] di Bergamo, da dove riesce a far uscire una lettera per la moglie, quindi con uno dei treni della morte in partenza dal Binario 1[104] della città, deportato politico nel Reich, internato Mauthausen quindi Gusen. Muore durante una delle cosiddette "marce della morte". Bruciato nel forno crematorio di Steyr. Papà dell'autore del libro citato.[100]
Via Cattaneo 9

45°31′52.64″N 9°13′32.41″E
QUI ABITAVA
GIUSEPPE MERATI
NATO 1885
ARRESTATO 4.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 16.12.1944
HARTHEIM
Merati, Giuseppe Giuseppe Merati (Sesto San Giovanni, 27 maggio 1885 - Hartheim, 16 dicembre 1944), pensionato, custode di un deposito di biciclette, arrestato in casa, di sera, tradotto a San Vittore[101] quindi nel campo di concentramento e transito di Fossoli e poi Bolzano, infine internato ad Hartheim dove muore il 16 dicembre 1944. Padre di Ettore.[100]
QUI ABITAVA
ETTORE MERATI
NATO 1912
ARRESTATO 4.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 22.4.1945
GUSEN
Merati, Ettore Ettore Merati (Cinisello Balsamo, 23 febbraio 1912 - Gusen, 22 aprile 1945), infermiere presso la Breda, arrestato sul luogo di lavoro e ivi torturato. Portato a San Vittore, poi Fossoli, poi Bolzano. Deportato politico nel Reich a Mauthausen, muore nel campo di Gusen. È figlio di Giuseppe.[100]
Via Rovani 311

45°32′08.06″N 9°13′18.92″E
QUI ABITAVA
ORIADE PREVIATI
NATO 1900
ARRESTATO 14.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 3.2.1945
GUSEN
Previati, Oriade Oriade Previati (Copparo, 12 giugno 1900 - Gusen, 3 febbraio 1945), gruista presso le officine Breda, per la partecipazione agli scioperi operai del marzo 1944, è arrestato di notte in casa, tradotto a San Vittore[101], Caserma Umberto I[103] di Bergamo, deportato Mauthausen quindi Gusen dove muore il 3 febbraio 1945.[100]
Piazza Diaz 14

45°32′16.44″N 9°14′16.49″E
QUI ABITAVA
GUGLIELMO SISTIERI
NATO 1912
ARRESTATO 26.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 29 3.1945
Sistieri, Guglielmo Guglielmo Sistieri (Granze di Vescovana, 11 maggio 1912 - Mauthausen, 3 febbraio 1945), gruista presso la Falck, è arrestato in conseguenza alla partecipazione agli scioperi operai del marzo 1944, segue il tragico destino dei tanti colleghi e compagni: incarcerato a San Vittore[101], portato alla Caserma Umberto I[103] a Bergamo, deportato come politico nel Reich, con un treno della morte partito dal Binario 1[104] della città orobica, è internato nel campo di Mauthausen dove muore il 29 marzo 1945.[100]
13 gennaio 2024 Via Canducci, 5

45°32′39.38″N 9°15′20.34″E
QUI ABITAVA
NATALE CANDUCCI
NATO 1897
ARRESTATO 6.12.1943
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 8 10.194A
Canduccci, Natale Natale Canduccci (Cesena, 25 dicembre1897 - Wien-Floridsdorf[105] 8 ottobre 1944), antifascista, attivista del PCd'I nel 1935 a seguito delle angherie delle camicie nere si trasferisce, con moglie e le tre figlie piccole, nell'hinterland milanese, trovando lavoro presso la Falck Concordia di Sesto San Giovanni. Attivo nella "184ª Brigata Sap Luciano Migliorini” è arrestato in fabbrica il 6 dicembre 1943 e carcerato prima a Monza quindi San Vittore[101], fino al 4 marzo, quando dal Binario 21 di Milano è deportato nel Reich, a Mauthausen prima quindi Florisdorf[105] dove muore l'8 ottobre 1944.[106]
Via Giovanna d'Arco, 17

45°32′16.41″N 9°14′19.15″E
QUI ABITAVA
RAFFAELE CARDELLINI
NATO 1898
ARRESTATO 4.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 15.11.1944
GUSEN
Cardellini, Raffaele Raffaele Cardellini (Offagna, 30 aprile 1898 - Gusen, 15 novembre 1944), trasferitosi a Sesto San Giovanni trova lavoro come meccanico presso la Falck Concordia. Per la sua partecipazione allo sciopero generale dei giorni precedenti è arrestato fuori da un esercizio commerciale il 4 marzo 1944. Trasferito a San Vittore[101], è deportato nel Reich il 13 aprile, con destinazione Mauthausen, matricola 63705, quindi Gusen, dove muore il 15 novembre 1944.[100]
Via Giovanna d'Arco, 124

45°32′12.45″N 9°14′25.77″E
QUI ABITAVA
ANGELO VILLA
NATO 1913
ARRESTATO 13.10.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 17.5.1945
Villa, Angelo Angelo Villa (Sesto San Giovanni, 6 febbraio 1913 - Mauthausen, 17 maggio 1945), partigiano, lattoniere presso la Breda, è commissario politico di distaccamento della "55^ Brigata Garibaldi Rosselli". L'8 ottobre del 1944 è ferito durante un combattimento a Introbio, curato dai vallligiani, in seguito a delazione è arrestato a Barzio il 13 ottobre. Dal carcere di Monza è a San Vittore[101] il 17 novembre, quindi Bolzano da dove è deportato il 1 gennaio 1945 per Mauthausen giungendovi l'11 gennaio. Trasferito subito a Gusen, poi nuovamente Mauthausen dove muore il 17 maggio 1945.[100]
Via Garibaldi, 65

45°32′10.56″N 9°14′14.55″E
QUI ABITAVA
ALESSANDRO DONADONI
NATO 1913
ARRESTATO 14.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 7.7.1944
GUSEN
Donadoni, Alessandro Alessandro Donadoni (Sesto San Giovanni, 18 febbraio 1913 - Gusen, 27 luglio 1944), operaio alla Breda, accusato di aver partecipato allo sciopero generale dei giorni precedenti, è arrestato in casa di notte il 14 marzo 1944. Al carcere di Monza segue quello di San Vittore[101], quindi il transito dalla Caserma Umberto I°[103] di Bergamo da dove, il 5 aprile è deportato nel Reich col convoglio partito dal Binario 1 cittadino destinato a Mauthausen. Segue l'internamento al sottocampo di Gusen, dove muore il 7 luglio 1944.[100]
Viale Gramsci, 104

45°32′10.47″N 9°14′00.15″E
QUI ABITAVA
ALDO GUERRA
NATO 1912
ARRESTATO 1.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 22.3.1945
GUSEN
Guerra, Aldo Aldo Guerra (Amriswil, 10 settembrre 1912 - Gusen, 22 marzo 1945), ragioniere alla Bianchi, è arrestato davanti alla fabbrica il 1 marzo 1944 e detenuto a San Vittore[101], trasferito a Fossoli, dal quale il 5 aprile 1944 è deportato a Mauthausen, matricola 61664. Infine è trasferito a Gusen, dove muore il 22 marzo 1945.[100]
Piazza IV novembre, 9

45°32′03.71″N 9°13′50.35″E
QUI ABITAVA
FRANCESCO
ARRICIATI
NATO 1913
ARRESTATO 14.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 25.7.1944
LINZ
Arriciati, Francesco Francesco Arriciati (Bressana Bottarone, 21 novembre 1911 - Linz, 25 luglio 1944), occupato presso la Breda di Sesto San Giovanni è arrestato il 14 marzo 1944 a casa, di notte, a causa della partecipazione allo sciopero generale dei giorni precedenti. Da San Vittore[101], immediatamente trasferito alla Caserma Umberto I°[103] di Bergamo da dove, il 17 marzo è deportato nel Reich col convoglio partito dal Binario 1 cittadino e destinato a Mauthausen, matricola 58675. Muore al sottocampo di Linz il 25 luglio 1944.[100]
Via Breda, 20

45°31′56.51″N 9°13′46.48″E
QUI ABITAVA
CELESTE BOLOGNESI
NATO 1884
ARRESTATO 14.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 16.5.1944
Bolognesi, Celeste Celeste Bolognesi (Montanaso Lombardo, 9 luglio 1884 - Mauthausen, 16.5.1944), occupato presso la Breda di Sesto San Giovanni è arrestato al posto del figlio Alfredo. Dopo il transito da San Vittore prima, Caserma Umberto I°[103] di Bergamo poi, il 17 marzo è sul convoglio con destinazione Mauthausen, dove muore il 16 maggio 1944.[100]
Via Monte S.Michele, 149

45°31′28.79″N 9°13′37.56″E
QUI ABITAVA
ALBERTO BUOSO
NATO 1895
ARRESTATO 28.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 1.4.1945
AUSCHWITZ
Buoso, Alberto Alberto Buoso (Fratta Polesine, 17 settembre 1895 - Auschwitz, 1 aprile 1945), muratore, occupato presso la Falck di Sesto San Giovanni è arrestato il 28 marzo 1944 a casa, di notte, a causa della partecipazione allo sciopero generale dei giorni precedenti. Da San Vittore[101], immediatamente trasferito alla Caserma Umberto I°[103] di Bergamo da dove, il 5 aprile è deportato nel Reich col convoglio partito dal Binario 1 cittadino e destinato a Mauthausen, matricola 61585. Il 1° dicembre 1944 risulta la sua presenza ad Auschwitz, dove muore il 1° aprile 1945.[100]
Via Fiume, 48

45°31′24.49″N 9°13′33.62″E
QUI ABITAVA
PRIMO BULGARELLI
NATO 1900
ARRESTATO 1.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 22.4.1945
GUSEN
Bulgarelli, Primo Primo Bulgarelli (Pegognaga, 16 marzo 1900 - Gusen, 22.4.1945), falegname modellista presso la Breda di Sesto San Giovanni è arrestato il 1° marzo 1944, a casa, di notte. Dopo il transito da San Vittore prima, è a Fossoli a cui segue, l'8 marzo, la deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen, quindi Gusen, dove muore il 22 aprile 1945.[100]
15 gennaio 2024 Via G.Pascoli, 13

45°31′52.61″N 9°13′39.52″E
QUI ABITAVA
LUCIANO MORGANTI
NATO 1897
ARRESTATO 3.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 15.11.1944
EBENSEE>
Morganti, Luciano Luciano Morganti (Villadossola, 17 luglio 1897 - Ebensee, 15 novembre 1944), antifascista, operaio presso la Breda di Sesto San Giovanni, con la moglie gestisce anche un locale pubblico che è base per gli antifascisti clandestini e per tale ragione subisce numerose e ripetute disposizioni di chiusura e nel locale subisce l'arresto il 3 marzo 1944. Il giorno successivo, dal carcere di San Vittore è immediatamente deportato a Mauthausen, immatricolato 57602, quindi trasferito a Ebensee dove è assassinato il 15 novembre 1944.[100]
Via Bergomi, 8

45°31′53.17″N 9°13′29.93″E
QUI ABITAVA
LUIGI TANSINI
NATO 1888
ARRESTATO 13.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 28.12.1944
GUSEN
Tansini, Lugi Lugi Tansini (Paderno Cremonese, 17 novembre 1888 - Gusen, 28 dicembre 1944), noto anarchico, capo squadra elettricisti alla Breda, di Sesto San Giovanni. Il suo attivismo politico, l'opposizione manifesta al regime gli causano tre anni di confino politico e continua sorveglianza fino all'arresto del marzo 1944, conseguenza dello sciopero generale dei giorni precedenti. Da San Vittore a Fossoli fino al 27 aprile, è a Bolzano, quindi deportato nel Reich con destinazione Mauthausen, infine trasferito a Gusen, dove muore il 28 dicembre 1944.[100]
Via Filzi, 7

45°31′59.34″N 9°13′34.45″E
QUI ABITAVA
ANGELO BARBIERI
NATO 1907
ARRESTATO 14.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 7.3.1945
GUSEN
Barbieri, Angelo Angelo Barbieri (Borgo San Giovanni, 6 settembre 1907 - Gusen, 7 marzo 1945), attivista comunista, condannato nel 1931 a 5 anni di reclusione, liberato per amnistia nel '32, sorvegliato dalla polizia fino all'arresto del marzo '43 per la partecipazione allo sciopero generale dei giorni precedenti alla Breda, di Sesto San Giovanni dov'era occupato come fresatore. Dal carcere di San Vittore è trasferito alla Caserma Umberto I°[103] di Bergamo da dove, il 17 marzo 1944 è deportato nel Reich col convoglio partito dal Binario 1 cittadino e destinato a Mauthausen, matricola 58691. Muore al campo di Gusen il 7 marzo 1945.[106]
Via Cesare Battisti, 29

45°32′01.83″N 9°13′38.19″E
QUI ABITAVA
MARIO PIRACCINI
NATO 1903
ARRESTATO 6.12.1943
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 26.11.1944
GUSEN
Piraccini, Mario Mario Piraccini (Cesena, 5 dicembre 1903 - Gusen, 26 novembre 1944), socialista, trasferitosi a Milano è assunto alla Falck come segretario del direttore dello stabilimento. All'interno della fabbrica organizza l’invio in montagna dei renitenti alla leva. Una delazione ne causa l'arresto, unitamente a Natale Canducci, il 6 dicembre 1944, nella Direzione, ad opera dell' OVRA, la Polizia politica fascista, accompagnata dalle SS. Al carcere allestito nella Villa Reale di Monza seguono 6 mesi di reclusione a San Vittore, dove le testimonianze ci parlano della solidarietà e aiuto morale che dava a chiunque. Il 9 giugno è trasferito a Fossoli quindi Bolzano, prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen, matricola 82475 ed infine trasferito a Gusen, dove muore il 26 novembre 1944 di setticemia per una ferita al braccio.[106]
Via Cristoforo Colombo,39

45°32′29.39″N 9°13′55.88″E
QUI ABITAVA
ELISEO PICARDI
NATO 1920
ARRESTATO 16.11.1943
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 29.3.1945
EBENSEE
Picardi, Eliseo Eliseo Picardi (San Giovanni Valdarno, 8 agosto 1920 - Ebensee, 29 marzo 1945), patriota, operaio alla Falck di Sesto San Giovanni è arrestato il 16 novembre 1943 a Bratto, insieme al fratello Licinio, per attività politica clandestina. Recluso a Clusone, poi Monza, San Vittore, prima della deportazione, il 4 marzo 1944 per il Reich con destinazione Mauthausen, matricola 57614. Muore al campo di Ebensee il 29 marzo 1945.[100]
Via Toti, 62

45°32′44.71″N 9°14′00.5″E
QUI ABITAVA
SEVERINO SINGIA
NATO 1917
ARRESTATO 7.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 19.1.1945
GUSEN
Singia, Severino Severino Singia (Villa Cogozzo, 21 novembre 1917 - Gusen, 19 gennaio 1945), operaio presso la Breda di Sesto San Giovanni è arrestato IL 7 marzo 1944, in strada. Dopo il transito da San Vittore, Fossoli, quindi Bolzano, il 4 agosto 1944 è deportato a Mauthausen, poi trasferito a Gusen dove muore il 19 gennaio 1945.[100]

La città di Padova accoglie 34 pietre d'inciampo, la prima delle quali è stata collocata il 13 gennaio 2015.[107][108]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
13 gennaio 2015 Via Petrarca, 15

45°24′45.14″N 11°52′24.99″E
QUI ABITAVA
MARIO FOÀ
NATO 1896
ARRESTATO 25.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Foà, Mario Mario Foà (Padova, 9 luglio 1896 - ???, ???), figlio di Vittorio e Rosina Sara Angeli, rappresentante di tessuti, coniugato con Giulia Formiggini. Dopo l'8 settembre ‘43, iniziata l'occupazione tedesca, i Foà cercarono di fuggire in Svizzera, ma il 25 novembre furono catturati dalla Milizia confinaria. Vennero detenuti nel carcere di Como e poi in quello di Milano. Tutta la famiglia fu deportata il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz con il convoglio n. 5.
Mario morì dopo il 17 aprile 1944, anch’egli in luogo ignoto.
QUI ABITAVA
GIULIA FORMIGGINI FOÀ
NATA 1904
ARRESTATA 25.11.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
MORTA
DURANTE IL TRASPORTO
Formiggini Foà, Giulia Giulia Formiggini Foà (Padova, 20 maggio 1904 - ???, dicembre 1944), figlia di Anselmo Formiggini e Ines Liscia, coniugata con Mario Foà. Dopo l'8 settembre '43, iniziata l'occupazione tedesca, i Foà cercarono di fuggire in Svizzera, ma il 25 novembre furono catturati dalla Milizia confinaria. Vennero detenuti nel carcere di Como e poi in quello di Milano. Tutta la famiglia fu deportata il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz con il convoglio n. 5.
Giulia morì durante il trasporto.
QUI ABITAVA
GIORGIO AMOS FOÀ
NATO 1927
ARRESTATO 25.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Foà, Giorgio Amos Giorgio Amos Foà (Padova, 13 febbraio 1927 - ???, 28 gennaio 1944), figlio di Mario e Giulia Formiggini. Dopo l'8 settembre ‘43, iniziata l'occupazione tedesca, i Foà cercarono di fuggire in Svizzera, ma il 25 novembre furono catturati dalla Milizia confinaria. Vennero detenuti nel carcere di Como e poi in quello di Milano. Tutta la famiglia fu deportata il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz con il convoglio n. 5.
Giorgio, il figlio maggiore di 16 anni, studente liceale, muore il 28 gennaio 1944 in luogo ignoto.
QUI ABITAVA
GIANCARLO FOÀ
NATO 1930
ARRESTATO 25.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Foà, Giancarlo Giancarlo Foà (padova, 28 marzo 1930 - ???, ???), figlio di Mario e Giulia Formiggini. Dopo l'8 settembre ‘43, iniziata l'occupazione tedesca, i Foà cercarono di fuggire in Svizzera, ma il 25 novembre furono catturati dalla Milizia confinaria. Vennero detenuti nel carcere di Como e poi in quello di Milano. Tutta la famiglia fu deportata il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz con il convoglio n. 5.
Di Giancarlo, 13 anni, non si conoscono il luogo e le circostanze della morte.
QUI ABITAVA
VITTORIO ENZO FOÀ
NATO 1934
ARRESTATO 25.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 11.12.1943
Foà, Vittorio Enzo Vittorio Enzo Foà (Padova, 5 febbraio 1934 - Auschwitz, 11 dicembre 1944), figlio di Mario e Giulia Formiggini. Dopo l'8 settembre ‘43, iniziata l'occupazione tedesca, i Foà cercarono di fuggire in Svizzera, ma il 25 novembre furono catturati dalla Milizia confinaria. Vennero detenuti nel carcere di Como e poi in quello di Milano. Tutta la famiglia fu deportata il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz con il convoglio n. 5.
Vittorio, di 9 anni, è assassinato all'arrivo al campo l'11 dicembre.
Via Roma, 48

45°24′19.42″N 11°52′34.49″E
QUI ABITAVA
ADA ANCONA
GESESS
NATA 1896
ARRESTATA 16.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 3.8.1944
Ancona Gesess, Ada Ada Ancona Gesess (Trieste, 3 agosto 1896 - Auschwitz, 3 agosto 1944), figlia di Felice e di Elisa Vita, coniugata con Elia Gesess. La coppia aveva due figlie, Elisa e Sara. Elia, Ada e la piccola Sara, tentano la fuga in Svizzera, ma furono arrestati il 16 dicembre 1943 a Tirano, detenuti al carcere di Sondrio e trasferiti prima al campo di concentramento di Vo' Vecchio e poi alla Risiera di San Sabba a Trieste. Infine, il 31 luglio 1944, deportati ad campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 33T. Lì Ada e la figlia furono assassinate il 3 agosto 1944 in una camera a gas. L'unica della famiglia che sopravvisse alla Shoah fu Elisa. Quando i suoi genitori e la sorellina tentarono la fuga, Elisa era incinta. Si nascose con il marito e il figlio nella zona del Monte Grappa. Morì il 28 agosto 2005.[109][110]
QUI ABITAVA
ELIA GESESS
NATO 1898
ARRESTATO 16.12.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 15.2.1945
DACHAU
Gesess, Elia Elia Gesess (Odessa, 6 ottobre 1898 - Dachau, 15 febbraio 1945), figlio di Simeone e Fanny Grangischj, coniugato con Ada Ancona. Fuggito dalla rivoluzione bolscevica del 1917, dapprima si stabilì a Udine, poi a Padova. Coniugato con Ada Ancona, due figlie. Elia, la moglie e la figlia Sara, mentre tentavano la fuga in Svizzera, furono arrestati il 16 dicembre 1943 a Tirano, detenuti al carcere di Sondrio e trasferiti prima al campo di concentramento di Vo' Vecchio e poi alla Risiera di San Sabba a Trieste. Infine furono deportati il 31 luglio 1944 al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 33T. Lì la famiglia fui separata. Immediatamente dopo l'arrivo moglie e figlia furono assassinate in una camera a gas. Elia invece fu scelto per lavori forzati. Trasferito in seguito al campo di concentramento di Dachau, vi fu assassinato il 15 febbraio 1945.[109][111]
QUI ABITAVA
SARA GESESS
NATA 1937
ARRESTATA 16.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 3.8.1944
Gesess, Sara Sara Gesess (Padova, 17 marzo 1937 - Auschwitz, 3 agosto 1944), figlia di Elia ed Ada Ancona, una sorella maggiore, Elisa. Mentre la sorella, suo marito e loro figli si nascondevano nelle montagne, Elia, sua moglie e la piccola Sara tentavano la fuga in Svizzera. Tuttavia, furono arrestati il 16 dicembre 1943 a Tirano, detenuti al carcere di Sondrio e trasferiti prima al campo di concentramento di Vo' Vecchio e poi alla Risiera di San Sabba a Trieste. Grazie alla madre, la fanciulla riuscì di sfuggire ai tedeschi per due volte, a Vò e a Padova. Però fu ogni volta ripresa. È deportata insieme ai genitori il 31 luglio 1944 al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 33T. Lì fu assassinata il 3 agosto 1944 insieme alla madre in una camera a gas.[109][112]
19 gennaio 2016 Via Roma, 30

45°24′21.94″N 11°52′30.38″E
QUI ABITAVA
MARCELLO LEVI
MINZI
NATO 1894
ARRESTATO 4.2.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 3.8.1944
Levi Minzi, Marcello Marcello Levi Minzi (Padova, 7 luglio 1894 - Auschwitz, 3 agosto 1944), figlio di Giuseppe e Clotilde Levi, coniugato con Elena Nora, due figli. Condusse un negozio di mobili. Antifascista già dal 1926, dopo le leggi razziali fasciste del 1938 la moglie ed i figli si spostavano a Milano, dove i figli poterono continuare gli studi nella scuola ebraica della città. Marcello rimase a Padova, nascosto da una famiglia. Scoperto, fu arrestato il 4 febbraio 1944, internato prima al campo di concentramento di Vo' Vecchio, il 28 luglio 1944 fu prelevato dall'ospedale di Padova dov'era ricoverato e deportato alla Risiera di San Sabba a Trieste, infine il 31 luglio 1944 è deportato nel Reich destinato al campo di concentramento di Auschwitz. Il 3 agosto 1944 venne assassinato al suo arrivo al campo.[109][113]
Via San Martino e Solferino, 9

45°16′13.31″N 11°56′09.51″E
QUI ABITAVA
GEMMA BASSANI
NATA 1911
ARRESTATA 16.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Bassani, Gemma Gemma Bassani (Chioggia, 22 marzo 1911 - Auschwitz, ???) figlia di Filiberto e Alba Sinigallia, un fratello. Divenne presto orfana e in seguito visse con il fratello. Si laureò in lettere all'Università di Padova. Divenne insegnante come il fratello. Dopo le leggi razziali fasciste del 1938, espulsi entrambi dalle scuole pubbliche, continuarono a insegnare in scuole ebraiche. Gemma anche dava lezioni private di musica a Venezia per poter sopravvivere. Si sposava segretamente con un non-ebreo. Fu arrestata il 16 dicembre 1943 a Roma e poi internata al campo di concentramento di Vo' Vecchio. Venne deportata al Risiera di San Sabba a Trieste ed al 31 luglio 1944 al campo di concentramento di Auschwitz. Arrivò ad Auschwitz il 3 di agosto 1944. Assassinata in data ignota.[109][114]
QUI ABITAVA
EUGENIO
COEN SACERDOTI
NATO 1880
ARRESTATO 10.5.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 3.8.1944
Coen Sacerdoti, Eugenio Eugenio Coen Sacerdoti (Venezia, 2 marzo 1880 - Auschwitz, 3 agosto 1944), figlio di Marco e Anna Fiandra. Fu un allievo di Pietro Mascagni al Conservatorio di Pesaro. Professore di musica, uomo "di raffinata cultura", coniugato con Amalia Dina. Nel 1936 diventò il rabbino di Padova. Dopo l'inasprirsi delle persecuzioni antiebraiche si nascosero in una casa di campagna. Il 10 maggio 1944 furono arrestati ed internati al campo di concentramento di Vo' Vecchio. Seguiva l'internamento alla Risiera di San Sabba ed il 31 luglio 1944 la deportazione al campo di concentramento di Auschwitz. Furono assassinati tutte e due immediatamente dopo l'arrivo nella notte dal 3 al 4 agosto 1944.[109][115]
QUI ABITAVA
AMALIA DINA
COEN SACERDOTI
NATA 1875
ARRESTATA 10.5.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 3.8.1944
Dina Coen Sacerdoti, Amalia Amalia Dina Coen Sacerdoti (Carrara, 24 dicembre 1875 - Auschwitz, 3 agosto 1944), figlia di Achille e Elvira Dina, coniugata con Eugenio Coen Sacerdoti, rabbino di Padova dal 1936. Dopo la occupazione dell'Italia la coppia si nascondeva in una casa di campagna. Il 10 maggio 1944 furono arrestati ed internati al campo di concentramento di Vo' Vecchio. Seguiva l'internamento a Risiera di San Sabba e il 31 luglio 1944 la deportazione al campo di concentramento di Auschwitz. Furono assassinati tutte e due immediatamente dopo l'arrivo nella notte dal 3 al 4 agosto 1944.[109][116]
QUI ABITAVA
OSCAR COEN
NATO 1887
ARRESTATO 19.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.8.1944
Coen, Oscar Oscar Coen (Alessandria d'Egitto, 28 luglio 1887 - Auschwitz, 6 agosto 1944), figlio di Guglielmo e Ester Salamon. Vive per tanti anni nella sua città natale e poi in Francia. Nel 1936 si sposta a Padova. Fu arrestato il 19 novembre 1943, detenuto al carcere di Padova, poi al campo di concentramento di Vo' Vecchio, quindi deportato il 2 agosto 1944 al campo di concentramento di Auschwitz. Immediatamente dopo il suo arrivo, 6 agosto 1944, è assassinato in camera a gas.[109][117]
21 gennaio 2018 Palazzo del Bo, via VIII Febbraio, 2

45°24′24.16″N 11°52′38.78″E
QUI STUDIAVA
GIORGIO ARANY
NATO 1919
ARRESTATO 6.3.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Arany, Giorgio Giorgio Arany (Győr, 1 dicembre 1919 - Auschwitz, ???), figlio di Desiderio e Caterina Goldberger. Nell'anno accademico 1937-38 s'immatricola alla facoltà di ingegneria dell'Università di Padova. Arrestato il 6 marzo 1944 a Trieste, detenuto prima alla Risiera di San Sabba di Trieste, l'11 giugno 1944 fu deportato al campo di concentramento di Auschwitz. Muore in data ignota.[109][118] Il 6 maggio 1944 anche la madre fu arrestata a Trieste. Soffrì la stessa sorte.[119]
QUI SI LAUREÒ
NORA FINZI
NATA 1909
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Finzi, Nora Nora Finzi (Trieste, 28 agosto 1919 - Auschwitz, ???), figlia di Vittorio e Jole Naschitz. Si diplomò nel 1937 al liceo classico Dante Alighieri di Trieste, allieva di Giani Stuparich. Nell'anno academico 1937-38 si iscrisse alla Facoltà di Lettere dell'Università di Padova e si laureò con una tesi in storia delle religioni nel giugno 1941. Tornata a Trieste fu arrestata insieme al padre il 4 dicembre 1943. Padre e figlia furono assassinati ad Auschwitz. Il padre dopo il trasporto del 7 dicembre 1943, la figlia dopo il trasporto del 6 gennaio 1944.[109][120]
QUI INSEGNAVA
ALBERTO
GOLDBACHER
NATO 1883
ARRESTATO 22.9.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 28.10.1944
Goldbacher, Alberto Alberto Goldbacher (Verona, 25 gennaio 1883 - Auschwitz, 28 ottobre 1944), figlio di Ignazio e Ulda Pardo, coniugato con Aurora Talillo, professore di Ingegneria all'Università di Padova per un lungo periodo. Privato dell'insegnamento in istituzioni pubbliche a seguito delle Leggi razziali fasciste del 1938, insieme a Augusto Levi organizzava una scuola media e superiore per la comunità ebraica di Padova. Il 3 dicembre 1943 fu arrestato e internato al campo di concentramento di Vo' Vecchio; rilasciato dopo otto giorni in quanto contraente di "matrimonio misto", il 22 settembre 1944 è nuovamente arrestato a Piove di Sacco. Detenuto prima nel carcere di Padova, poi a Verona, quindi campo di transito di Bolzano. Venne deportato ad Auschwitz il 24 ottobre 1944 con il convoglio n. 18 e assassinato nelle camere a gas il 28 ottobre 1944, immediatamente dopo l'arrivo.[109][121]
QUI STUDIAVA
GIUSEPPE KROÒ
NATO 1919
ARRESTATO 27.4.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Kroò, Giuseppe Giuseppe Kroò (Budapest, 29 ottobre 1919 - Auschwitz, 31 marzo 1945), figlio di Luigi e Nelly Vamos, un fratello minore: Alessandro. Si è diplomato al liceo scientifico di Fiume e poi, nell'anno accademico 1937-38, si inscrisse alla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Padova. Fu arrestato insieme al padre e al fratello il 27 marzo 1944 a Fiume. I tre furono internati al carcere di Trieste e poi il 27 aprile 1944 deportati al campo di concentramento di Auschwitz dove furono assassinati entrambi: Giuseppe il 31 marzo 1945, il padre il 27 ottobre 1944.
Anche la madre Nelly, il 28 aprile 1944, fu arrestata e deportata al campo di concentramento di Bergen-Belsen. Sopravvisse alla Shoah, così come Alessandro.[109][122][123][124][125]
QUI INSEGNAVA
AUGUSTO LEVI
NATO 1884
ARRESTATO 27.1.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 3.8.1944
Levi, Augusto Augusto Levi (Padova, 31 luglio 1884 - Auschwitz, 3 ottobre 1944), figlio di Guglielmo e Marianna Padova. Insignito Cavaliere della Corona d'Italia nella Grande Guerra. Laureatosi in Fisica, insegnò alla facoltà di Medicina dell'Università di Padova. Coniugato con Giovanna D'Italia, nominato capo d'Istituto del Regio istituto magistrale di Venezia, in seguito all'emanazione delle Leggi razziali fasciste del 1938 viene privato del ruolo di docente. Insieme a Alberto Goldbacher organizza una scuola per la comunità ebraica di Padova. Il 27 gennaio 1944 Augusto, sua moglie e la figlia furono catturati dai fascisti ed internati al campo di concentramento di Vo' Vecchio. Da lì trasferiti al carcere di Padova e infine alla Risiera di San Sabba a Trieste. Il 31 luglio 1944 furano deportati al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio nr. 33T. Augusto e la moglie sono assassinati, inviati alla camera a gas, il 3 ottobre 1944. La figlia Alvise muore il 19 dicembre 1944 al campo di concentramento di Dachau.[109][126][127][128]
QUI STUDIAVA
PAOLO TOLENTINO
NATO 1917
ARRESTATO 3.2.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Tolentino, Paolo Paolo Tolentino (Graz, 19 febbraio 1917 - Auschwitz, ???), figlio di Giuseppe e Anna Flora Polacca. Nell'anno accademico 1935-36 s'immatricola alla facoltà di lettere dell'Università di Padova. Nel 1938 chiede il trasferimento all'Università di Roma perché la famiglia si era trasferita. Fu arrestato il 3 febbraio 1944. Deportato a Verona, successivamente fu trasferito al campo di transito di Fossoli e infine il 26 giugno 1944 al campo di concentramento di Auschwitz dove arriva il 30 di giugno. Muore in data ignota.[109][129]
24 gennaio 2019 via Damiano Chiesa, 4

45°24′20.46″N 11°52′58.5″E
QUI ABITAVA
EVA DUCCI
NATA 1922
ARRESTATA 11.2.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA LUGLIO 1944
Ducci, Eva Eva Ducci (Abbazia, 26 dicembre 1922 - Auschwitz, 30 giugno 1944), figlia di Rodolfo e Luisa Hoffmann, un fratello maggiore, Teodoro. L' 11 febbraio 1944 fu arrestata a Firenze insieme ai genitori e al fratello. Tutti e quattro vennero detenuti prima al carcere di Firenze e poi al campo di Fossoli. Furono deportati al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 9, partendo da Fossoli il 5 aprile 1944 e arrivando il 10 aprile ad Auschwitz. Lì i genitori furono assassinati immediatamente dopo l'arrivo. Eva fu assassinata il 30 giugno 1944.[130]
QUI ABITAVA
LUISA
HOFFMANN DUCCI
NATA 1889
ARRESTATA 11.2.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 10.4.1944
Hoffmann Ducci, Luisa Luisa Hoffmann Ducci (Székesfehérvár, 15 dicembre 1889 - Auschwitz, 10 aprile 1944), figlia di Carlo e Giuseppina Gruenwald, Coniugata con Rodolfo Ducci, due figli, Teodoro e Eva. L'11 febbraio 1944 fu arrestata a Firenze insieme al marito e ai figli. Tutti e quattro vennero detenuti prima al carcere di Firenze e poi al campo di Fossoli. Furono deportati al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 9, partendo da Fossoli il 5 aprile 1944 e arrivando il 10 aprile ad Auschwitz. Lì, Luisa e suo marito furono assassinati immediatamente dopo l'arrivo.[131]
QUI ABITAVA
RODOLFO DUCCI
NATO 1887
ARRESTATO 11.2.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 10.4.1944
Ducci, Rodolfo Rodolfo Ducci (Budapest, 9 marzo 1887 - Auschwitz, 10 aprile 1944), figlio di Carlo e Fanny Stein, coniugato con Luisa Hoffman, due figli, Teodoro e Eva. L'11 febbraio 1944 fu arrestato a Firenze insieme alla moglie e ai figli. Tutti e quattro vennero detenuti prima al carcere di Firenze e poi al campo di Fossoli. Furono deportati al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 9, partendo da Fossoli il 5 aprile 1944 e arrivando il 10 aprile ad Auschwitz. Lì Rodolfo e sua moglie furono assassinati immediatamente dopo l'arrivo.[132]
QUI ABITAVA
TEO DUCCI
NATO 1913
ARRESTATO 11.2.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
MAUTHAUSEN
LIBERATO
Ducci, Teodoro Teodoro Ducci (Budapest, 12 agosto 1913 - ???, 12 novembre 2002), figlio di Rodolfo e Luisa Hoffmann, una sorella minore, Eva. Studiò scienze politiche presso l'Università Cà Foscari di Venezia. Per tutti gli anni '30 svolse attività di traduttore per l'Università di Padova e per la casa editrice Baldini & Castoldi di Milano. Si laureò nel novembre 1939. Nel febbraio del 1944 fu arrestato a Firenze insieme ai genitori e alla sorella. Detenuti prima al carcere di Firenze e poi al campo di Fossoli. Furono deportati al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 9, il 5 aprile 1944 e arrivando il 10 aprile ad Auschwitz. Lì i genitori furono assassinati immediatamente dopo l'arrivo. La sorella morì il 30 giugno. Teo fu trasferito a Mauthausen nel gennaio 1945. Liberato dagli americani nel maggio 1945. Nel dopoguerra divenne dirigente d'azienda. Parallelamente svolse un'intensa opera per la conservazione della memoria della Shoah. Scrisse libri e articoli e partecipò alle attività dell'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (ANED) di Milano.[133] Morì il 12 novembre 2002.
via delle Piazze, 26

45°24′21.87″N 11°52′33.62″E
IN PADUA ABITAVA
GIUSEPPE PARENZO
NATO 1886
ARRESTATO 29.7.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 3.8.1944
Parenzo, Giuseppe Giuseppe Parenzo (Padova, 12 dicembre 1886 - Auschwitz, 3 agosto 1944), figlio di Libero e Anita Praga, un fratello maggiore, Italo, già catturato nel dicembre 1943, Giuseppe fu arrestato a Padova al 29 luglio 1944. Duo giorni dopo, i due fratelli furono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz, partendo il 31 luglio 1944 e arrivando il 3 agosto 1944. Non sono sopravvissuti alla Shoah. Furono assassinati tutte e due immediatamente dopo l'arrivo.[134][135]
IN PADUA ABITAVA
ITALO PARENZO
NATO 1883
ARRESTATO DIC. 1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 3.8.1944
Parenzo, Italo Italo Parenzo (Rovigo, 26 agosto 1883 - Auschwitz, 3 agosto 1944), figlio di Libero e Anita Praga, un fratello minore, Giuseppe. Fu arrestato a Padova il 1 dicembre 1943 e detenuto al campo di concentramento di Vo' Vecchio. Fu trasferito alla Risiera di San Sabba a Trieste. Anche suo fratello fu catturato al 29 luglio 1944. Duo giorni dopo, i due fratelli furono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz, partendo il 31 luglio 1944 e arrivando il 3 agosto 1944. Non sono sopravvissuti alla Shoah. Furono assassinati tutte e due immediatamente dopo l'arrivo.[134]
23 gennaio 2020 Via Giovanni Prati, 7

45°24′21.38″N 11°52′29.22″E
QUI ABITAVA
GIULIO ANCONA
NATO 1872
ARRESTATO 30.7.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.8.1944
Ancona, Giulio Giulio Ancona (Padova, 29 febbraio 1872 - Auschwitz, 6 agosto 1944), Giulio, tappezziere, coniugato con Ada Levi, quattro figli di cui solo la figlia Irma vive ancora con i genitori all'epoca dell'arresto del capofamiglia, 3 dicembre 1943. Il pomeriggio del giorno successivo ache le due donne sono arrestate e trasferite al Campo di Vo' come già Giulio. Il 17 luglio le due donne sono trasferite dai tedeschi nel carcere di Padova, poi alla Risiera di San Sabba ed il 31 luglio deportate ad Auschwitz dove sono ragginte il 6 agosto da Giulio, assassinato il giorno stesso dell suo arrivo. Nessuno della famiglia sopravvive alla Shoah. [136]
QUI ABITAVA
ADA LEVI
NATA 1874
ARRESTATA 31.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 3.8.1944
Levi Ancona, Ada Ada Levi Ancona (Padova, 19 aprile 1874 - Auschwitz, 3 agosto 1944), condivide la tragica sorte del coniuge Giulio Ancona e della figlia Irma.
QUI ABITAVA
IRMA ANCONA
NATA 1903
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 3.8.1944
Ancona, Irma Irma Ancona (Padova, 12 ottobre 1903 - Auschwitz, 3 agosto 1944), condivide la tragica sorte dei genitori Giulio e Ada Levi. Assassinata con la madre al loro arrivo al campo di Auschwitz, il 3 agosto 1944.[137]
21 gennaio 2021 Via San Martino e Solferino, 30

45°24′21.99″N 11°52′30.38″E
QUI ABITAVA
GUIDO USIGLI
NATO 1873
ARRESTATO 30.7.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.8.1944
Usigli, Guido Guido Usigli (Padova, 8 luglio 1873 - Auschwitz, 6 agosto 1944), celibe, arrestato la prima volta nella sua abitazione nel pomeriggio del 4 dicembre 1943 ed internato nel campo di Vo’ il giorno successivo. Tornato in libertà sotto vigilanza, è arrestato nuovamente dalla polizia tedesca nella retata del 30 luglio 1944. Il campo di concentramento provinciale di Vo’ è stato chiuso il 17 luglio, e Guido Usigli è incarcerato a Verona e da lì, il 2 agosto 1944, é deportato ad Auschwitz sul convoglio n. 14. È ucciso all’arrivo, il 6 agosto 1944[138].
Via San Martino e Solferino, 13

45°24′20.61″N 11°52′32.69″E
QUI ABITAVA
ESTER GIOVANNA
COLOMBO
NATA 1927
ARRESTATA 2.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Colombo, Ester Giovanna Ester Giovanna Colombo (Padova, 9 marzo 1927 - Auschwitz, ???) figlia di Ferruccio e Maria Boaretto di razza "mista", Ester Giovanna potrebbe essere lei stessa considerata di razza "mista", ma non essendo sposati i genitori e cresciuta secondo la religione ebraica, non può avvalersi delle dispense previste. Dopo essere vissuta per qualche tempo a Venezia, è arrestata con una zia il 2 dicembre 1943 a Olgiate Comasco, forse in un tentativo di fuga in Svizzera. Viene internata nel campo di Fossoli, da dove, rivolgendosi al Ministero dell’Interno tenta di far valere la sua “arianità ex madre” che però non le viene riconosciuta e non la salva dalla deportazione ad Auschwitz. Il 22 febbraio è sullo stesso treno di Primo Levi con la stessa destinazione. Non sopravvive alla Shoah.[139]
Via delle Piazze, 28

45°24′21.72″N 11°52′33.06″E
A PADOVA ABITAVA
CELINA TRIESTE
NATA 1908
ARRESTATA 6.10.1944
INTERNATA
RISIERA DI SAN SABBA
ASSASSINATA OTT. 1944
Trieste, Celina Celina Trieste (Padova, 11 agosto 1912 - Risiera di San Sabba, ottobre 1944), vive con il padre Moisè Eugenio, anziano e infermo. La loro casa diventa, dal 1938, punto di riferimento per gli studenti della scuola ebraica, che lì si trovano per i doposcuola organizzati da Celina. Donna colta e attiva, negli anni del liceo è stata compagna di classe di Mario Todesco, divenuto poi professore dello stesso liceo, ucciso dai fascisti nel luglio del 1944, medaglia d’oro al valore civile della Resistena. Celina si laurea nel 1932 in Lettere all’Università di Padova. Nell’ottobre del 1943, quando tutti gli ebrei sono costretti alla fuga o alla ricerca di un nascondiglio, Celina trova rifugio prima presso l’ospedale psichiatrico di Padova, e poi in quello di S. Clemente a Venezia. Da lì il 6 ottobre è prelevata dai tedeschi e portata a Trieste, alla Risiera di San Sabba. Lì, dichiarandosi non in grado di sopportare il viaggio di deportazione, è uccisa alla fine di ottobre.[140]
Piazza del Santo
A PADOVA ABITAVA
P.PLACIDO CORTESE
NATO 1907
ARRESTATO 6.10.1944
INCARCERATO
TRIESTE SEDE GESTAPO
ASSASSINATO 15.11.1944
Cortese, Nicolò Nicolò Cortese (Cherso, 7 marzo 1907 - Trieste, 15 novembre 1944), Nicolò professa i voti perpetui come Fra Placido nel 1928 . Nel 1937 è a Padova. Qui dirige “Il Messaggero di Sant’Antonio” e dal 1942 assiste i prigionieri di guerra sloveni e croati, internati nel campo di concentramento alla periferia di Padova. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, Padre Cortese diventa un importante punto di riferimento della rete partigiana clandestina impegnata a portare in salvo in Svizzera persone ricercate dai nazifascisti. Padre Placido fornisce gli indumenti e il denaro necessari a produrre i documenti d’identità contraffatti, usando le foto portate dai fedeli presso la tomba di Sant’Antonio. Fino a quando le SS, in seguito a delazione, lo arrestano e lo portano nella sede della Gestapo a Trieste. Muore per le torture subite, verso la metà di novembre del 1944. Il suo corpo viene probabilmente bruciato nel forno del crematorio della Risiera di San Sabba.[141].
27 gennaio 2022 Palazzo del Bo, via VIII Febbraio, 2
QUI STUDIAVA
DESIDERIO MILCH
NATO 1923
ARRESTATO 20.3.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Milch, Desiderio Desiderio Milch (Fiume, 11 agosto 1912 - Auschwitz, ???), nacque a Fiume da una famiglia mista, e studiò lettere a Padova; con il padre, venne arrestato a Fiume dalle SS, ed entrambi vennero avviati ad Auschwitz dove furono uccisi in data ignota[142].
Via dei Fabbri, 3

45°24′22.83″N 11°52′32.06″E
QUI ABITAVA
PAOLO SHAUL LEVI
NATO 1904
ARRESTATO 6.12.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Levi, Paolo Paolo Levi (Padova, 9 gennaio 1904 - Auschwitz, ???), figlio di Cesare e Noemi Levi. Laureato in Giurisprudenza nel 1926, omosessuale, ma per tale motivo non è mai stato perseguito dal fascismo. Nel 1940 è internato nel campo per "ebrei pericolosi" di Gioia del Colle. Arrestato perché contrario all'entrata in guerra dell'Italia passa al campo di Isola del Gran Sasso. Liberato dopo la caduta di Mussolini nel 1943, torna in Veneto . Il 5 dicembre dello stesso anno, dopo la nascita della RSI, viene arrestato a Chioggia, detenuto a Venezia, portato poi nel campo di raccolta di Fossoli il 31 dicembre. Durante questi anni di reclusione, usa le sue conoscenze legali per aiutare gli altri detenuti. Il 22 febbraio 1944 con lo stesso convoglio di Primo Levi èdeportato nel Reich insieme a 650 prigionieri, destinati ad Auschwitz, al suo arrivo al campo, il 26 febbraio è assassinato in camera a gas.[143].
  1. ^ Lastre della memoria in tre piazze e una via di Trieste per le vittime dei lager, in ilpiccolo.it, 23 gennaio 2018. URL consultato il 28 giugno 2024.
  2. ^ Shoah, 13 nuove Pietre d’inciampo in memoria delle vittime dei lager, in triesteprima.it, 16 gennaio 2019. URL consultato il 28 giugno 2024.
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