Indice
Ugo Poletti
Ugo Poletti cardinale di Santa Romana Chiesa | |
---|---|
Il cardinale Poletti il 12 luglio 1978. | |
Spes certa poli | |
Incarichi ricoperti |
|
Nato | 19 aprile 1914 ad Omegna |
Ordinato presbitero | 29 giugno 1938 |
Nominato vescovo | 21 luglio 1958 da papa Pio XII |
Consacrato vescovo | 14 settembre 1958 dall'arcivescovo Gilla Vincenzo Gremigni, M.S.C. |
Elevato arcivescovo | 26 giugno 1967 da papa Paolo VI |
Creato cardinale | 5 marzo 1973 da papa Paolo VI |
Deceduto | 25 febbraio 1997 (82 anni) a Roma |
Ugo Poletti (Omegna, 19 aprile 1914 – Roma, 25 febbraio 1997) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato ad Omegna il 19 aprile 1914, fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1938. Fu prima pro-vicario e poi vicario generale della diocesi di Novara. Papa Pio XII, il 12 luglio 1958 lo elesse vescovo titolare di Medeli e ausiliare di mons. Gilla Vincenzo Gremigni, arcivescovo-vescovo di Novara, che lo consacrò il successivo 14 settembre nella cattedrale della diocesi. Partecipò a tutte le sessioni del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Il 7 gennaio 1963, alla morte del proprio vescovo, venne eletto vicario capitolare di Novara, per essere chiamato, l'anno successivo, a Roma a dirigere le Pontificie Opere Missionarie. Il 26 giugno 1967 fu nominato da papa Paolo VI arcivescovo di Spoleto. Due anni dopo, il 3 luglio 1969 fu nominato arcivescovo titolare di Cittanova e secondo vicegerente di Roma, divenendo così uno dei più stretti collaboratori del cardinale Angelo Dell'Acqua, vicario di Roma, alla cui improvvisa morte, venne nominato, il 13 ottobre 1972, pro-vicario generale di Roma.
Papa Paolo VI lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 5 marzo 1973 con il titolo dei Santi Ambrogio e Carlo. Il 6 marzo fu nominato vicario generale di Roma e il 26 marzo successivo anche arciprete dell'Arcibasilica di San Giovanni in Laterano. Sempre polemico nei riguardi delle amministrazioni della capitale, il 12 febbraio 1974, insieme a don Luigi Di Liegro, organizzò un convegno rimasto celebre con il titolo "Sui mali di Roma", anche se il titolo ufficiale era "La responsabilità dei cristiani di fronte alle attese di giustizia e di carità nella diocesi di Roma". Iniziato nella basilica di San Giovanni in Laterano, il convegno segnalò le debolezze e le carenze di Roma, indicandone i responsabili.
Partecipò ai due conclavi del 1978. Nel 1986 nominò padre Gabriele Amorth esorcista della diocesi di Roma, chiedendogli di affiancare l'allora esorcista in carica padre Candido Amantini. Il 26 agosto 1986 fu incaricato da papa Giovanni Paolo II di erigere il primo Seminario Redemptoris Mater a Roma, dopo che gli iniziatori del Cammino neocatecumenale avevano presentato l'idea al Pontefice. Dal 1985 al 1991 fu presidente della Conferenza Episcopale Italiana. In tale veste firmò con Franca Falcucci, allora Ministro della Pubblica Istruzione, l'intesa per l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole italiane. Il 17 gennaio 1991 rinunciò, per raggiunti limiti d'età, agli uffici di cardinale vicario di Roma e di arciprete dell'Arcibasilica Lateranense, contestualmente cessò il suo incarico di presidente della CEI e fu nominato arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore.
Si spense, per un improvviso attacco cardiaco, mentre era ricoverato presso il Policlinico Agostino Gemelli per erisipela, il 25 febbraio 1997. È sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore.
Nel 2005, la giornalista Raffaella Notariale, indagando sul caso Orlandi, evidenziò che fu il cardinale Poletti, su richiesta del rettore della basilica, don Pietro Vergari, a firmare l'autorizzazione alla sepoltura nella cripta di Sant'Apollinare di Enrico De Pedis, il quale, come emerse da processi successivi, risulterà essere un esponente della Banda della Magliana. La famiglia di De Pedis, infatti, aveva elargito ingenti offerte per la basilica. Nel 2012 la salma è stata rimossa[1].
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Papa Pio X
- Cardinale Gaetano De Lai
- Cardinale Raffaele Carlo Rossi, O.C.D.
- Arcivescovo Gilla Vincenzo Gremigni, M.S.C.
- Cardinale Ugo Poletti
La successione apostolica è:
- Vescovo Giulio Salimei (1973)
- Vescovo Clemente Riva, I.C. (1975)
- Vescovo Diego Natale Bona (1985)
- Vescovo Pietro Garlato (1986)
- Arcivescovo Giovanni Marra (1986)
- Vescovo Antonio Bianchin (1987)
- Vescovo Luca Brandolini, C.M. (1987)
- Arcivescovo Giuseppe Mani (1987)
- Vescovo Salvatore Boccaccio (1987)
- Vescovo Bassano Staffieri (1989)
- Vescovo Giuseppe Matarrese (1989)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 'Renatino' resta a Sant' Apollinare, su ricerca.repubblica.it, 4 ottobre 2005.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ugo Poletti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Polétti, Ugo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giorgio Vecchio, POLETTI, Ugo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 84, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2015.
- Ugo Poletti, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Registrazioni di Poletti / Ugo Poletti, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- (EN) David M. Cheney, Ugo Poletti, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, POLETTI, Ugo, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88623193 · ISNI (EN) 0000 0001 0922 7840 · SBN CFIV038939 · BAV 495/113057 · LCCN (EN) no2023080199 · GND (DE) 1247553019 |
---|