Angelo Dell'Acqua, O.SS.C.A. cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Il cardinale Dell'Acqua nel 1968. | |
Tamquam aqua decurrens | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 9 dicembre 1903 a Milano |
Ordinato presbitero | 9 maggio 1928 dal cardinale Eugenio Tosi, O.SS.C.A. |
Nominato arcivescovo | 14 dicembre 1958 da papa Giovanni XXIII |
Consacrato arcivescovo | 27 dicembre 1958 da papa Giovanni XXIII |
Creato cardinale | 26 giugno 1967 da papa Paolo VI |
Deceduto | 27 agosto 1972 (68 anni) a Lourdes |
Angelo Dell'Acqua (Milano, 9 dicembre 1903 – Lourdes, 27 agosto 1972) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Milano il 9 dicembre 1903 da Giovanni Dell'Acqua e Giuseppina Varalli.
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Compiuti gli studi teologici e filosofici presso i seminari di Monza e Milano, si trasferì a Roma, alunno del Pontificio Seminario Lombardo, dove conseguì il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana.
Il 9 maggio 1926, nella chiesa di San Bernardino a Sesto Calende viene ordinato sacerdote della diocesi di Milano. Due anni dopo scelse di entrare nella congregazione degli Oblati dei Santi Ambrogio e Carlo.
Chiamato al servizio diplomatico della Santa Sede, fu segretario della delegazione apostolica in Grecia e Turchia (1931-1935), dove collaborò con gli arcivescovi Carlo Margotti e Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro papa Giovanni XXIII; fu rettore del Seminario Pio-Romeno (1935-1938).
Nell'autunno del 1943, durante i rastrellamenti antiebraici dei nazisti a Roma, in una comunicazione interna denunciava il troppo peso che il destino degli ebrei italiani avrebbe assunto per il lavoro quotidiano della segreteria di Stato.[1]
Nel dopoguerra fu Sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato (1950-1967).
Ministero episcopale e cardinalato
[modifica | modifica wikitesto]Il 14 dicembre 1958 venne eletto arcivescovo titolare di Calcedonia e ricevette la consacrazione episcopale nella basilica di San Pietro in Vaticano dalle mani di papa Giovanni XXIII: nella stessa cerimonia venne ordinato vescovo Albino Luciani, poi papa Giovanni Paolo I.
Il 27 marzo 1965 papa Paolo VI lo volle con sé per assistere all'apertura di una busta sigillata e alla lettura del manoscritto che conteneva. Su questa lettera era scritto il Terzo segreto di Fátima.
Nel concistoro del 26 giugno 1967 papa Paolo VI lo creò cardinale presbitero del titolo dei Santi Ambrogio e Carlo.
Venne nominato presidente della Prefettura degli affari economici della Santa Sede (23 settembre 1967) e il 13 gennaio 1968 venne nominato vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma. Dal 7 novembre 1970 fu arciprete della basilica di San Giovanni in Laterano.
Morì improvvisamente il 27 agosto 1972, all'età di 68 anni, per un attacco di cuore mentre si trovava nel santuario di Nostra Signora di Lourdes. Fu sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero di Sesto Calende; il 31 agosto 1997 i suoi resti furono traslati nella chiesa parrocchiale in cui era stato ordinato presbitero.
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Bernardino Giraud
- Cardinale Alessandro Mattei
- Cardinale Pietro Francesco Galleffi
- Cardinale Filippo de Angelis
- Cardinale Amilcare Malagola
- Cardinale Giovanni Tacci Porcelli
- Papa Giovanni XXIII
- Cardinale Angelo Dell'Acqua, O.SS.C.A.
La successione apostolica è:
- Vescovo Guglielmo Giaquinta (1968)
- Vescovo Daniele Ferrari (1970)
- Vescovo Biagio Vittorio Terrinoni, O.F.M.Cap. (1971)
- Arcivescovo Remigio Ragonesi (1971)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze italiane
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Hubert Wolf et al., Der Papst, der wusste und schwieg, in Die Zeit, n. 18/2020, 23 aprile 2020, pp. 13–14 (online).
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Bollettino Ufficiale di Stato
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mauro Lanfranchi, Il diplomatico che sorrideva. Profilo biografico del Cardinale Angelo Dell'Acqua, Casciago, Arti grafiche varesine, 1997.
- Alberto Melloni (cur.), Angelo Dell'Acqua: prete, diplomatico e cardinale al cuore della politica vaticana (1903-1972), Bologna, Il Mulino, 2004. ISBN 8815102132.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Angelo Dell'Acqua
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dell'Àcqua, Angelo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Dell'Àcqua, Àngelo, su sapere.it, De Agostini.
- Enrico Galavotti, DELL’ACQUA, Angelo, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2015.
- (EN) David M. Cheney, Angelo Dell'Acqua, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, DELL'ACQUA, O.Ss.C.A., Angelo, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 28 marzo 2018.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 268719 · ISNI (EN) 0000 0000 6130 149X · SBN LO1V089055 · BAV 495/105327 · LCCN (EN) n2005007903 · GND (DE) 11606384X · BNF (FR) cb146411692 (data) · J9U (EN, HE) 987012553169005171 |
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