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Salmo 12
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Il salmo 12 (11 secondo la numerazione greca) costituisce il dodicesimo capitolo del Libro dei salmi.
È tradizionalmente attribuito al re Davide. È utilizzato dalla Chiesa cattolica nella liturgia delle ore.
Testo
[modifica | modifica wikitesto]versetto | originale ebraico | traduzione italiana della Cei[1] | latino della Volgata[2] |
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1 | לַמְנַצֵּחַ עַל-הַשְּׁמִינִית, מִזְמוֹר לְדָוִד | Al maestro del coro. Sull'ottava. Salmo. Di Davide. | [In finem pro octava psalmus David] |
2 | הוֹשִׁיעָה יְהוָה, כִּי-גָמַר חָסִיד: כִּי-פַסּוּ אֱמוּנִים, מִבְּנֵי אָדָם | Salvami, Signore! Non c'è più un uomo fedele; è scomparsa la fedeltà tra i figli dell'uomo. |
Salvum me fac Domine quoniam defecit sanctus quoniam deminutae sunt veritates a filiis hominum |
3 | שָׁוְא, יְדַבְּרוּ--אִישׁ אֶת-רֵעֵהוּ: שְׂפַת חֲלָקוֹת--בְּלֵב וָלֵב יְדַבֵּרוּ | Si dicono menzogne l'uno all'altro, labbra bugiarde parlano con cuore doppio. |
Vana locuti sunt unusquisque ad proximum suum labia dolosa in corde et corde locuti sunt |
4 | יַכְרֵת יְהוָה, כָּל-שִׂפְתֵי חֲלָקוֹת-- לָשׁוֹן, מְדַבֶּרֶת גְּדֹלוֹת | Recida il Signore le labbra bugiarde, la lingua che dice parole arroganti, |
Disperdat Dominus universa labia dolosa linguam magniloquam |
5 | אֲשֶׁר אָמְרוּ, לִלְשֹׁנֵנוּ נַגְבִּיר—שְׂפָתֵינוּ אִתָּנוּ: מִי אָדוֹן לָנוּ | quanti dicono: «Per la nostra lingua siamo forti, ci difendiamo con le nostre labbra: chi sarà nostro padrone?». |
Qui dixerunt linguam nostram magnificabimus labia nostra a nobis sunt quis noster dominus est |
6 | מִשֹּׁד עֲנִיִּים, מֵאֶנְקַת אֶבְיוֹנִים:עַתָּה אָקוּם, יֹאמַר יְהוָה; אָשִׁית בְּיֵשַׁע, יָפִיחַ לוֹ | «Per l'oppressione dei miseri e il gemito dei poveri, io sorgerò – dice il Signore – metterò in salvo chi è disprezzato». |
Propter miseriam inopum et gemitum pauperum nunc exsurgam dicit Dominus ponam in salutari fiducialiter agam in eo |
7 | אִמְרוֹת יְהוָה, אֲמָרוֹת טְהֹרוֹת:כֶּסֶף צָרוּף, בַּעֲלִיל לָאָרֶץ; מְזֻקָּק, שִׁבְעָתָיִם | I detti del Signore sono puri, argento raffinato nel crogiolo, purificato nel fuoco sette volte. |
Eloquia Domini eloquia casta argentum igne examinatum probatum terrae purgatum septuplum |
8 | אַתָּה-יְהוָה תִּשְׁמְרֵם; תִּצְּרֶנּוּ, מִן-הַדּוֹר זוּ לְעוֹלָם | Tu, o Signore, ci custodirai, ci guarderai da questa gente per sempre. |
Tu Domine servabis nos et custodies nos a generatione hac et in aeternum |
9 | סָבִיב, רְשָׁעִים יִתְהַלָּכוּן; כְּרֻם זֻלּוּת, לִבְנֵי אָדָם | Mentre gli empi si aggirano intorno, emergono i peggiori tra gli uomini. |
In circuitu impii ambulant secundum altitudinem tuam multiplicasti filios hominum |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La traduzione della Cei è disponibile su La Parola, al pari di altre traduzioni della bibbia.
- ^ La traduzione della Volgata è disponibile sulla Wikisource latina Archiviato il 20 maggio 2011 in Internet Archive..
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[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene la traduzione riveduta Diodati del 1821 del salmo 12
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