Indice
Palmera (azienda)
Palmera | |
---|---|
Stato | Italia |
Fondazione | 1963 a Genova |
Fondata da | Francisco Palau Dufour |
Chiusura | 2007 (per vendita marchi alla Bolton Group) |
Sede principale | Genova |
Gruppo | Bolton Group |
Settore | Alimentare |
Prodotti | |
Dipendenti | 230[1] (2007) |
Slogan | «Fatto come piace a noi italiani» |
Sito web | www.palmera.it/ |
Palmera è stata un'azienda italiana produttrice di conserve alimentari ittiche. Dal 2007 è un marchio della Bolton Food S.p.A., divisione alimentari della multinazionale Bolton Group di Milano.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'azienda Palmera S.p.A. fu fondata nel 1963 a Genova dall'imprenditore spagnolo Francisco Palau Dufour (1926-2007).[2][3] Lo stabilimento per la lavorazione e l'inscatolamento del tonno, venne aperto a Olbia (SS), in Sardegna, in località Su Arrasolu, che nel periodo iniziale delle sue attività impiegava 40 addetti.[4]
Gli anni settanta-ottanta furono il periodo di maggiore espansione della Palmera, che divenne una delle maggiori aziende italiane del suo settore, ed impiegava oltre 500 addetti.[5] La sua posizione nel mercato italiano del tonno in scatola era quella di seconda dopo la Trinity Alimentari; nel 1985 l'azienda ligure acquistò dalla Sopal, società controllata dall'EFIM, la Alco di Bari, storica azienda produttrice di tonno in vaso.[6] Nel 1991, Palmera fece il suo ingresso nel business degli alimenti per cani e gatti con l'acquisto del marchio Petreet da una società di distribuzione genovese.[7]
Nei decenni successivi Palmera conobbe il suo periodo di declino e di crisi, che portarono alla chiusura dello stabilimento di Bari (con 400 addetti) nel 1996[8], e di quello di Olbia nel 2007.[9] La famiglia Palau sciolse la società e cedette i marchi Palmera, Alco e Petreet alla Bolton Alimentari S.p.A.[10], ma non lo stabilimento sardo, che assieme a parte del personale in cassa integrazione, verrà rilevato nel 2008 dalla Generale Conserve, azienda genovese che commercializza tonni e sgombri inscatolati con il marchio As do Mar.[11]
Informazioni e dati
[modifica | modifica wikitesto]Palmera è il secondo marchio di tonno in scatola dopo Rio Mare, della Bolton Food S.p.A., divisione alimentari della multinazionale Bolton Group di Milano. La sua produzione è concentrata in minima parte nello stabilimento italiano di Cermenate, in provincia di Como, il resto proviene da fornitori terzi in Ecuador e Costa d'Avorio.[12]
La fallita azienda Palmera di Genova nel 1987 deteneva una quota di mercato in Italia del 20%[6], che andò contraendosi all'11,3% del 1999 (compreso pure Alco).[13] Il solo marchio Palmera nello stesso anno possedeva una quota del 9,7%[13], ma dopo il passaggio di proprietà alla Bolton del 2007, andò a contrarsi ulteriormente (3,2 % nel 2009[14]).
Al 2002, Palmera registrava un fatturato di 100 milioni di euro, e aveva una quota di mercato del 10% in Italia, un numero di addetti pari a 450 unità, e una produzione annua intorno alle 18.000 tonnellate.[15] L'azienda esportava la sua produzione (tonno in scatola e tonno in vasetto di vetro, salmone, sardine, sgombri, acciughe in scatola e vongole in vasetto di vetro) in 24 paesi.[15] Nella Bolton Food è un marchio regionale ed è presente unicamente nel mercato italiano.[16]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mozione n. 154/12, su consiglio.regione.sardegna.it. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2019).
- ^ IL TONNO IN SCATOLA ALL’OLIO D'OLIVA: La forza del brand Rio Mare (PDF), su my.liuc.it. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ Redazione, Morto a New York Francisco Palau, papà della Palmera [collegamento interrotto], in La Nuova Sardegna, 12 maggio 2005. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ B. Bandinu, G. Murineddu, E. Tognotti, Olbia, città multietnica, AM&D, 1997, p. 46.
- ^ INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01190 presentata da SATTA ANTONIO (POPOLARI-UDEUR) in data 11/09/2007, su dati.camera.it. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ a b GUERRA DI MILIARDI SULLA MATTANZA, in La Repubblica, 12 febbraio 1988. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ La nostra storia, su petreet.it. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2019).
- ^ M. Scagliarini, «Alco Palmera Bari rischio amianto nel tonno sott'olio e per 400 operai», in La Gazzetta del Mezzogiorno.it, 8 febbraio 2011. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ P. Caboni, Addio di Palmera al sito di Olbia, in Italia Oggi, 25 luglio 2007. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ G. Piga, Palmera ultimo atto, la vendita è regolare [collegamento interrotto], in La Nuova Sardegna, 3 gennaio 2008. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ S. Puorro, Il re del tonno Vito Gulli si presenta e la fabbrica riparte con 23 operai [collegamento interrotto], in La Nuova Sardegna, 29 febbraio 2008. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ R. La Pira, Tonno Palmera “Fatto come piace a noi italiani” dice lo slogan. Cosa vuol dire? La risposta dell'azienda, in Il Fatto Alimentare, 22 ottobre 2013. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ a b Studio di mercato sul ruolo della Grande Distribuzione Organizzata europea nella commercializzazione dei prodotti ittici (PDF), su core.ac.uk. URL consultato il 1º maggio 2019.
- ^ BOLLETTINO N. 36 DEL 24 SETTEMBRE 2012 (PDF), su agcm.it. URL consultato l'8 maggio 2019.
- ^ a b Redazione, UNA STORIA ITALIANA: IL TONNO PALMERA, in Marketpress.info, 15 maggio 2003. URL consultato il 2 maggio 2019.
- ^ Rapporto Socio-Ambientale 2017 (PDF), su qualitaresponsabile.it. URL consultato il 3 maggio 2019.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su palmera.it.