Indice
Monti Imatong
Monti Imatong | |
---|---|
Il monte Kinyeti | |
Continente | Africa |
Stati | Sudan del Sud |
Cima più elevata | monte Kinyeti (3 187 m s.l.m.) |
Età della catena | Cenozoico, Neozoico |
Tipi di rocce | basamento cristallino |
I Monti Imatong sono una catena montuosa localizzata principalmente nello Stato di Imatong, nella parte sudorientale del Sudan del Sud, ma che si estende fino alla Regione Settentrionale dell'Uganda. Prima dell'attuale riorganizzazione degli Stati, la catena montuosa faceva parte dell'Equatoria Orientale, uno dei dieci stati del Sudan del Sud.
La vetta più elevata è il monte Kinyeti, alto 3187 m slm, che è anche il picco più elevato del Sudan del Sud.[1] La catena montuosa ha un clima equatoriale ed è ricoperta di fitte foreste montane che accolgono numerose specie selvatiche. Dalla metà del XX secolo l'ecologia dell'ambiente ha cominciato ad essere degradata a causa della deforestazione e dell'allevamento, provocando anche estesi fenomeni di erosione dei pendii.[2]
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]La parte occidentale del massiccio dei Monti Imatong è situato prevalentemente nella contea di Torit, mentre la parte orientale si trova nella contea di Ikotos nello Stato di Imatong. La localizzazione è circa 190 km a sudest di Giuba e a sud della strada principale che collega la città di Torit con Lokichoggio, al di là del confine con il Kenya.[3]
La catena montuosa si innalza in modo ripido rispetto alla pianura circostante, che digrada lentamente dai 1000 m del confine tra Sudan del Sud e Uganda, fino ai 600 m di Torit a nord. Queste pianure sono solcate da diversi corsi d'acqua, separati da bassi rilievi arrotondati, e punteggiate di piccole colline di gneiss, che rappresentano scogli tettonici isolati dal contesto della catena principale.[4]
I monti sono formati da rocce del basamento cristallino che si innalzano attraverso i depositi non consolidati del Cenozoico e del Neozoico presenti nelle pianure della zona di confine tra Sudan del Sud e Uganda. Il tipo di roccia più diffusa è il gneiss leucocratico ricco in quarzo.[5] I monti presentano ripide pieghe e dalle loro pendici sorgano molti fiume ricchi di acqua in tutto l'anno.[3]
Le montagne sono più alte nel settore sudorientale, dove un gruppo di picchi si eleva fino ai 3000 m e la cima più alta, il monte Kinyeti raggiunge i 3187 m.[4] Questo alto gruppo di monti attorno al Kinyeti viene anche chiamato Monti Lomariti o Lolibai, mentre in Uganda vengono chiamati Monti Lomwaga.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Encyclopædia Britannica
- ^ Van Noordwijk, 1984.
- ^ a b Birdlife.
- ^ a b Jackson, 1956.
- ^ Jenkin et al 1977.
- ^ Friis, Vollesen.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Millard Burr e Robert O. Collins, Revolutionary Sudan: Hasan al-Turabi and the Islamist state, 1989–2000, BRILL, 2003, ISBN 90-04-13196-5.
- BirdLife International, SD020 Imatong mountains, su birdlife.org. URL consultato il 28 giugno 2011.
- Encyclopædia Britannica, Imatong Mountains, su britannica.com. URL consultato il 28 giugno 2011.
- T.F. Chipp, The Imatong Mountains, Sudan, in Bulletin of Miscellaneous Information (Royal Gardens, Kew), vol. 6, Royal Botanic Gardens, Kew, 1929, JSTOR 4115389.
- Ib Friis e Kaj Vollesen, Flora of the Sudan-Uganda border area east of the Nile, Kgl. Danske Videnskabernes Selskab, 1998, ISBN 87-7304-297-8.
- Richard Leslie Hill, A biographical dictionary of the Sudan, Routledge, 1967, ISBN 0-7146-1037-2.
- R. H. Hughes e J. S. Hughes, A directory of African wetlands, IUCN, 1992, ISBN 2-88032-949-3.
- J.K. Jackson, The Vegetation of the Imatong Mountains, Sudan, in Journal of Ecology, vol. 44, n. 2, luglio 1956, p. 341, DOI:10.2307/2256827, JSTOR 2256827.
- Jenkin, R N, Howard, W J, Thomas, P, Abel, T M B e Deane, G C, Forestry development prospects in the Imatong Central Forest Reserve, Southern Sudan Volume 1 Summary (PDF), su bodley.ox.ac.uk, Ministry of Overseas Development (UK), 1977. URL consultato l'8 luglio 2011.
- Jenkins, Orville, Nilotic People Group Tree, su orvillejenkins.com. URL consultato il 28 giugno 2011.
- Lutheran World Federation, Sudan: Assistance to Returnees & Local Communities in Ikotos and Kapoeta Counties – AFSD82 (PDF) [collegamento interrotto], su reliefweb.int, 7 maggio 2008. URL consultato l'8 luglio 2011.
- Clement Ochan, Responding to Violence in Ikotos County, South Sudan: Government and Local Efforts to Restore Order, su wikis.uit.tufts.edu, Feinstein International Center, dicembre 2007. URL consultato il 7 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2012).
- Planet Action Report Summary for Sudan / Imatong Mountains Project (PDF), su planet-action.org, Planet Action, 2009. URL consultato il 12 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2011).
- Henry W. Setzer, Mammals of the Anglo-Egyptian Sudan (PDF), in Proceedings of the United States National Museum, vol. 106, n. 3377, 1956, pp. 447-587, DOI:10.5479/si.00963801.106-3377.447. URL consultato il 12 luglio 2011.
- Symptoms and causes: Insecurity and underdevelopment in Eastern Equatoria (PDF) [collegamento interrotto], in Small Arms Survey, vol. 16, aprile 2010. URL consultato il 7 luglio 2011.
- Brian Taylor, Chapter 2 - Geography and History - Northeast Africa - Sudan, Eritrea, Djibouti, Ethiopia & Somalia, su The Ants of Africa, antbase.org. URL consultato il 28 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2011).
- Meine Van Noordwijk, Ecology textbook for the Sudan (PDF), Khartoum University Press,, 1984, ISBN 90-6224-114-X. URL consultato il 4 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- Benaiah Yongo-Bure, Economic development of southern Sudan, University Press of America, 2007, ISBN 0-7618-3588-1.