Jon Moss

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Jon Moss
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
GenereNew wave[1][2]
Pop rock[1]
Post-punk[2]
Dance rock[2][3]
Hard rock[4]
Heavy metal[4]
Punk rock[3]
Blue-eyed soul[1]
Periodo di attività musicale1976 – 1986
1998 – 2002
2008 – in attività
StrumentoBatteria
Percussioni
EtichettaAlliance
Virgin
EMI
BMG
River
Sony
Captain Oi
Sanctuary
VocalEssence
Gruppi attualiLondon
Gruppi precedentiThe Damned
The Nipple Erectors
Culture Club
Adam & the Ants
Album pubblicati29
Studio10
Live1
Raccolte18
Opere audiovisive3

Jonathan Aubrey Moss, detto Jon (Wandsworth, 11 settembre 1957[5]), è un batterista e percussionista britannico, celebre per essere stato uno dei componenti dei London, dei Culture Club, degli Adam & the Ants, dei The Damned e dei The Nipple Erectors.

Moss ebbe un rapporto sentimentale con il leader dei Culture Club Boy George. Sebbene non ne parlò mai quando i Culture Club erano all'apice del successo, durante una successiva riunione del gruppo negli anni novanta Moss dichiarò apertamente la relazione avuta con George e l'amore che nutriva per lui. All'epoca Moss aveva una moglie e tre figli.[6] Secondo un'intervista di Boy George apparsa sul sito internet Perez Hilton Moss divorziò dalla moglie Barbara ("Babs") nel 2008.[7] Ma secondo altre fonti risulterebbe ancora sposato.

Nel 1985, produsse alcuni pezzi per una band, i Woyeyeh di cui faceva parte Sheila. Successivamente ai Culture Club, pubblicò un singolo con il gruppo Heartbeat Uk, intitolato Jump to It. Fu anche il produttore del loro disco omonimo.

Nel 1989, con il nome Rubberman, pubblicò su una white label un pezzo di musica acid house strumentale. Boy George utilizzò quella traccia per creare la canzone After the Love, che fu pubblicata come singolo per il gruppo inglese Jesus Loves You nel 1989. Tra gli anni 1991-1992 fu impegnato con i Promised Land, insieme a Nick Feldman del gruppo pop Wang Chung. Pubblicarono alcuni singoli (Something in the Air e Circle in the Square) e l'album omonimo Promised Land.

Moss fece parte della riunione dei Culture Club avvenuta tra il 1998 e il 2002.

Suonò anche con il gruppo rock/punk dei Fassbender tra il 2003 e il 2005. Moss è attualmente membro dei gruppi DanMingo e Dirth. Ha anche suonato e registrato con la cantautrice Londinese Anca.

Nel mese di luglio 2005, Moss partecipò come batterista al singolo di beneficenza People I Don't Know Are Trying to Kill Me, scritto dal giornalista Neil McCormick, con lo scopo di aiutare le famiglie delle vittime degli attentati terroristici di Londra.[8]

A giugno del 2006, si sparse la voce che Moss potesse prendere parte ad una nuova riunione dei Culture Club, con un nuovo cantante, Sam Butcher, poiché Boy George rifiutò di parteciparvi. In ogni caso, il progetto dei nuovi Culture Club non andò a buon fine e Moss si ritirò ancor prima che l'idea fosse definitivamente accantonata.

Moss è stato recentemente intervistato dallo Hampstead Village Voice in merito alla sua vita e carriera.[9]

Con i Culture Club

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Lo stesso argomento in dettaglio: Culture Club § Discografia.
Lo stesso argomento in dettaglio: London (gruppo musicale britannico) § Discografia.

Con i The Damned

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Con i The Nipple Erectors

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Album dal vivo

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Con Adam & the Ants

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Lo stesso argomento in dettaglio: Adam & the Ants § Discografia.
  1. ^ a b c (EN) Culture Club, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 ottobre 2009.
  2. ^ a b c (EN) Adam & the Ants, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 ottobre 2009.
  3. ^ a b (EN) The Damned, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 ottobre 2009.
  4. ^ a b (EN) London, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 ottobre 2009.
  5. ^ (EN) Jon Moss, su allmusic.com. URL consultato il 29 ottobre 2009.
  6. ^ Boy will be boy - musician Boy George - includes related article on Culture Club - Interview | Advocate, The | Find Articles at BNET.com
  7. ^ 1. BOY GEORGE CHATTING WITH PEREZ HILTON - YouTube
  8. ^ Telegraph.co.uk (XML). URL consultato il 30 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2007).
  9. ^ Hampsteadvillagevoice.com

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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