2º nel girone D della Prima Categoria Lombarda, ammesso alla finale Lombarda. 1º alla finale Lombarda, ammesso alle semifinali Nord. 1º nel girone C delle semifinali Nord, rinuncia allo spareggio con il Torino per l'accesso alla finale nazionale del campionato settentrionale.
Il Legnano, nella stagione 1920-1921, si aggiudica il girone D del torneo regionale di qualificazione del campionato settentrionale venendo promosso al girone regionale finale, che vince davanti a Inter e Milan. In quest'ultima fase degne di nota sono le due vittorie contro il Milan. La creazione di un'ulteriore fase a gironi, quella regionale finale, è necessaria per l'aumento del numero delle squadre affiliate, che testimonia la crescente popolarità del calcio.
Nel girone di semifinale nazionale i lilla arrivano primi a pari merito con il Torino e disputano quindi in campo neutro con i granata, il 26 giugno 1921, lo spareggio per accedere alla finale nazionale del campionato settentrionale. Lo spareggio è necessario nonostante la vittoria del Legnano per 3 a 2 proprio contro i granata alla sesta giornata a cui segue però un'inaspettata sconfitta dei Lilla contro il Mantova ultimo in classifica nel recupero della quinta giornata. In particolare, il successo nella sesta giornata contro il Torino è salutato dalla presenza record, tra gli spalti, di molti tifosi lilla.
Lo spareggio con il Torino finisce (1-1) dopo il supplementare ad oltranza; si gioca per 158 minuti[1], poi l'arbitro decreta la fine dell'incontro per la spossatezza delle due compagini e per la sopravvenuta oscurità. Gli spareggi all'epoca non si concludono infatti dopo i tempi supplementari e i successivi tiri di rigore, ma si proseguono ad oltranza fino alla prima e decisiva rete di una delle due compagini (ora conosciuta come sudden death o golden goal). La Federazione fissa la ripetizione della partita alla settimana successiva, il 3 luglio[2]. Questo lasso di tempo viene però giudicato insufficiente dalle due società, che si ritirano dal campionato a tre sole partite dalla finalissima che assegna il titolo di campione d'Italia[2]. Le polemiche che ne scaturiscono portano alla nascita della Confederazione Calcistica Italiana[2].
La gara di spareggio fra le due capolista venne sospesa nel corso dell'oltranza[9] dopo 158' di gioco. Entrambe le squadre rinunciarono al secondo incontro e si ritirarono dal campionato per esaurimento delle forze; quindi nessuna delle due conquistò la finale nazionale del torneo settentrionale.
^Originariamente prevista per il 12 febbraio. Rinviata al 13 marzo, venne sospesa al 76' per il ritiro del Legnano dal campo. Fu confermato a tavolino il risultato ottenuto dall'Inter sul campo.
^Originariamente prevista e giocata a Mantova il 5 giugno, venne interrotta sul risultato di 2 a 2 per incidenti e ripetuta il 19 giugno.
^La partita proseguì a oltranza dopo che permaneva la parità dopo i tempi supplementari. L'arbitro la fece terminare al 158' per la sopravvenuta oscurità.
^Ad oltranza, ma non è stata sufficiente, perché la partita è stata sospesa per sopravvenuta oscurità. All'epoca non esistevano i tempi supplementari. Passati i 90' regolamentari vinceva chi segnava per primo.
^Le due squadre rinunciarono di comune accordo al secondo spareggio venendo eliminate dal campionato.
^Le partite di spareggio all'epoca non terminavano dopo i tempi supplementari: si andava avanti ad oltranza fino al primo e decisivo gol di una delle due squadre (adesso chiamato sudden death o golden goal). Permanendo la situazione di parità, la gara veniva sospesa per sopravvenuta oscurità e fatta ripetere.