Britten-Norman BN-2 Islander
Britten-Norman BN-2 Islander | |
---|---|
Un Britten-Norman Islander fotografato all'aeroporto di Krems | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da trasporto |
Equipaggio | 1 o 2 |
Costruttore | Britten-Norman |
Data primo volo | 13 giugno 1965 |
Data entrata in servizio | 24 aprile 1967 |
Esemplari | 1 200 circa |
Altre varianti | Britten-Norman Trislander Britten-Norman Defender |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 10,86 m (35 ft 8 in) |
Apertura alare | 14,94 m (49 ft 0 in) |
Altezza | 4,18 m (13 ft 9 in) |
Superficie alare | 30,2 m² (325 ft²) |
Carico alare | 9,78 kg/m² (20 lb/ft²) |
Peso a vuoto | 1 667 kg (3 675 lb) |
Peso carico | fino a 2 994 kg (6 600 lb) |
Peso max al decollo | 2 994 kg (6 600 lb) |
Passeggeri | fino a 9 |
Propulsione | |
Motore | 2 Lycoming O-540-E4C |
Potenza | 260 hp (195 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 273 km/h (170 mph) |
Velocità di stallo | 64 km/h (40 mph) |
Velocità di crociera | 257 km/h (160 mph) |
Velocità di salita | 295 m/min (970 ft/min) |
Autonomia | 1 400 km (874 mi) |
Tangenza | 4 024 m (13 200 ft) |
Note | i dato sono relativi alla versione BN-2A Islander |
dati estratti da The Observer's Book of Aircraft[1] | |
voci di aerei civili presenti su Teknopedia |
Il Britten-Norman BN-2 Islander è un bimotore a pistoni multiruolo ad ala alta da trasporto leggero, progettato e prodotto originariamente dall'azienda britannica Britten-Norman Limited negli anni sessanta.
Nelle sue numerose versioni, come aereo di linea dalla capacità di 10 passeggeri, come aereo postale e cargo, l'Islander ha riscosso un grande successo in campo internazionale ottenendo, come asserisce il sito ufficiale della Britten-Norman, lo status di velivolo commerciale tra i più venduti in Europa occidentale[2] e venendo impiegato in oltre 750 esemplari da operatori in tutto il mondo. Inoltre, benché concepito come velivolo civile, venne utilizzato come trasporto leggero da oltre 30 aeronautiche militari mondiali e nelle forze di polizia britanniche ed in seguito prodotto in alcune versioni studiate espressamente per ruoli in ambito militare.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]L'Islander viene concepito nei primi anni sessanta dai fondatori dell'azienda che portava il loro nome, John Britten e Desmond Norman. Il mercato suggeriva la possibilità di introdurre un velivolo che potesse essere proposto nella fascia di utilizzo riservata al trasporto regionale ed i due soci e progettisti videro un'opportunità per compiere un salto di qualità dell'azienda.
Fondata nel 1953, fino ad allora aveva operato nel campo della conversione e manutenzione di aerei agricoli e nella produzione di hovercraft per conto della British Hovercraft Corporation[3]. I disegni del progetto vennero impostati nel 1963 e dopo due anni il prototipo era pronto per i primi collaudi. L'esemplare, al quale venne assegnata la denominazione BN-2 ed immatricolato G-ATCT[4], venne portato in volo per la prima volta il 13 giugno 1965,[4][5] dalla pista aziendale a Bembridge, sull'Isola di Wight (Inghilterra), a cui seguirono una serie di test atti a raffinare un progetto che si rivelò già in grado di soddisfare le specifiche che si erano proposti.
Dopo pochi giorni dal volo inaugurale, il 17 giugno il BN-2 G-ATCT venne esposto ufficialmente al pubblico al Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget. Il secondo velivolo venne realizzato l'anno successivo; immatricolato G-ATWU era il modello di preserie e venne portato in volo il 28 agosto 1966. Entrambi erano motorizzati con due Rolls-Royce/Continental IO-360-B, motori a 4 cilindri contrapposti raffreddati ad aria da 210 hp (157 kW), configurazione con la quale, il 10 agosto, il velivolo ottenne la certificazione dalla Federal Aviation Administration; il nome "Islander" venne apposto a completare la denominazione aziendale il successivo 15 agosto[4]. La motorizzazione venne sostituita nella versione di serie, uscita dagli stabilimenti e portata in volo il 24 aprile 1967, dai più potenti Lycoming O-540-E4C capaci di erogare 260 hp (195 kW) ciascuno. Questa era denominata BN-2A e differiva dai prototipi per alcune migliorie, riguardanti principalmente dettagli aerodinamici e l'avionica.
Vista la versatilità dell'aereo ne sono state create anche delle varianti ad uso bellico, quali:
- il Defender, che volò per la prima volta il 20 maggio 1970, dotato di armi per l'attacco al suolo;
- il Maritime Defender, destinato a ricerca e salvataggio (SAR), al pattugliamento costiero e al controllo della pesca.
Nel 1978 è stata sviluppata una versione ulteriormente migliorata, l'Islander BN-2B II. I miglioramenti inclusero un incremento di capacità di carico e modifiche all'apparato propulsivo, al fine di ridurre le emissioni acustiche del motore. Altre modifiche opzionali consistevano in una versione allungata per un'aumentata capienza del bagaglio. Con queste modifiche successive il velivolo è stato indicato come BN-2T.
Un tentativo di realizzare un Islander con una capienza maggiorata ha portato alla nascita del BN-2A Mk III Trislander. Questo velivolo ha una fusoliera allungata, un carrello di atterraggio modificato e un terzo motore (alloggiato in coda). Il prototipo è stato realizzato modificando il prototipo originale del BN-2 ed ha volato l'11 settembre 1970.
L'Islander, oltre che dalla Britten-Norman, è stato prodotto su licenza da altre aziende, quali l'URMA, azienda rumena che costruisce il velivolo dal 1969, in stabilimenti a Gosselies (Belgio) dal 1973 e nelle Filippine.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]L'Islander è un aereo ad ala alta con caratteristiche STOL, in quanto può decollare e atterrare agevolmente in meno di 400 m.
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]I dati sono estratti da Airlife's General Aviation.[6]
- BN-2
- prototipo, portato in volo per la prima volta nel 1966, equipaggiato con due motori a cilindri contrapposti Lycoming O-540-E4B5 da 260 hp ciascuno.
- BN-2A
- versione di produzione in serie, sostanzialmente simile al prototipo se non per una serie di modifiche minori ed un superiore peso massimo al decollo.
- BN-2A-2
- evoluzione del BN-2A, caratterizzato dall'adozione di flap modificati ed una coppia di motori ad iniezione Lycoming IO-540-K1B5 da 300 hp.
- BN-2A-3
- versione del BN-2A-2 caratterizzata dall'adozione di un'ala dalla maggiore apertura ed equipaggiato con serbatoi supplementari subalari.
- BN-2A-6
- evoluzione del BN-2A, caratterizzato dall'adozione di modifiche all'ala tecnologicamente avanzate ed equipaggiato con due motori a cilindri contrapposti Lycoming O-540-E4C5 da 260 hp ciascuno.
- BN-2A-7
- versione del BN-2A-6 caratterizzata dall'adozione di un'ala dalla maggiore apertura e dall'incremento della capacità dei serbatoi del combustibile.
- BN-2A-8
- versione del BN-2A-6 caratterizzata dall'adozione di droop flap.
- BN-2A-9
- versione del BN-2A-7 caratterizzata dall'adozione di droop flap.
- BN-2A-10
- versione del BN-2A-8 caratterizzata da un incremento del peso massimo al decollo e dall'adozione di una coppia di motori Lycoming TIO-540-H1A (turbocompressi e con iniezione) da 270 hp ciascuno.
- BN-2A-20
- versione del BN-2A-2 con peso massimo al decollo incrementato ed una serie di modifiche minori.
- BN-2A-21
- versione del BN-2A-3 con peso massimo al decollo incrementato.
- BN-2A-23
- versione del BN-2A-21 caratterizzata dall'adozione di un naso allungato.
- BN-2A-24
- versione del BN-2A-26 con il naso allungato.
- BN-2A-25
- versione del BN-2A-27 con il naso allungato.
- BN-2A-26
- versione del BN-2A-8 con peso massimo al decollo incrementato.
- BN-2A-27
- versione del BN-2A-9 con peso massimo al decollo incrementato.
- BN-2A-30
- versione aereo anfibio a scarponi del BN-2A-20, equipaggiata con una coppia di galleggianti, attaccati alle gambe di forza dell'originale carrello, che incorporano le ruote dello stesso.
- BN-2A-41
- variante, nota come Turbo Islander, caratterizzata dall'adozione del naso allungato, droop flap e dall'adozione di una coppia di motori turboelica Lycoming LTP-101, portata in volo per la prima volta nel 1977.
- BN-2B Defender
- variante da trasporto militare, nota come Defender, caratterizzata da una serie di modifiche per adeguarla alle nuove esigenze, tra cui l'adozione di piloni subalari ed una coppia di motori Lycoming IO-540-K1B5 ad iniezione da 300 hp ciascuno.
- BN-2B-20
- evoluzione del BN-2A-20, caratterizzata da una serie di modifiche al fine di una migliore insonorizzazione, incremento del peso massimo al decollo ed altre modifiche minori.
- BN-2B-21
- versione del BN-2A-21 con le modifiche adottate dal Model B.
- BN-2B-26
- versione del BN-2A-26 con le modifiche adottate dal Model B.
- BN-2B-27
- versione del BN-2A-27 con le modifiche adottate dal Model B.
- BN-2T
- variante, nota come Turbine Islander, basata sul BN-2A-26 dal quale si distingueva per l'adozione di una coppia di motori turboelica Allison 250-B17C da 320 shp.
- Islander AL.Mk 1
- variante militare multiruolo, realizzata su specifica del British Army per un bimotore destinato al collegamento ed alla ricognizione aerea, e costruita in sette esemplari. Venne utilizzata in missioni di ricognizione e fotografia aerea nell'Irlanda del Nord durante l'Operazione Banner. Tutti gli esemplari facevano parte del No. 1 Flight, Army Air Corps basato sulla base di RAF Aldergrove.[7]
- Islander CC.Mk 2 e CC.Mk 2A
- variante militare, realizzata su specifica del Royal Air Force per un bimotore destinato alla comunicazione e costruita in tre esemplari.[8][9][10]
- Maritime-Defender
- variante militare destinata alla marina militare nei ruoli di ricognizione aerea armata e pattugliamento marittimo.
- BN-2A-III Trislander
- variante trimotore, nota come Trislander, del BN-2A, caratterizzata dallo scompartimento passeggeri a 18 posti ed equipaggiata con tre motori a cilindri contrapposti Lycoming O-540-E4C5 da 260 hp ciascuno.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Civili
[modifica | modifica wikitesto]- Divi Divi Air (Still in operations) (3)
- EZAir (Still in operations) (1)
- Winair (Still in operations) (3)
- Windward Express (Still in operations) (2)
- Aero Services
- Tropical Air Services
- Golden Eagle Airlines
- Airlines of Tasmania
- Pacific Sun
- Air Fiji
- Pacific Island Sea Planes
- Northern Air Service
- Air Hamburg
- FLN FRISIA-Luftverkehr
- Luftverkehr Friesland Harle (LFH)
- Ostfriesische Lufttransport (OLT)
- New Japan Aviation
- Air Dolphin
- Kyokushin Air - Operazioni sospese il 1º ottobre 2008.
- New Central Air Service
- Ryukyu Air Commuter
- Aer Arann
- Garda Air Support Unit - Irish Police
- Aviones de Panama S.A.
- Aero Taxi
- PARSA
- ANSA
- TRANSPASA
- AVIATUR
- Air Panama (recently)
- Aero Taxis de CV
- Aspiring Air Wanaka NZWF
- Great Barrier Airlines Auckland NZAA e NZGB
- Real Journeys Queenstown NZQN
- Southern Air Invercargill NZNV e NZRC
- Wings over Whales Kaikoura NZKI
- Mountain Air
- Blue Islands (Channel Islands)
- Falkland Islands Government Air Service
- Highland Airways
- Isles of Scilly Skybus
- Loganair
- Hampshire Police
- Cheshire Police
Governativi
[modifica | modifica wikitesto]- Police Fédérale - Federale Politie - Föderale Polizei
- 1 BN-2T in servizio dall'agosto del 1997.[11]
- Samoa Americane
- American Samoa Government (ASG) - American Samoa
Militari
[modifica | modifica wikitesto]- 1 BN-2B-26 Islander acquistato di seconda mano sul mercato civile e consegnato nel dicembre 1995.[19][20] Successivamente modificato con un muso più grande per ospitare un radar di ricerca.[19] Un secondo esemplare, un BN-2T, acquistato alla fine del 1997 e modificato allo standard BN-2B-26 prima di essere consegnato nel 1998.[19][20] Sul secondo aereo non è montato alcun radar.[19]
- Marocco
- 12 BN-2 consegnati.[21]
- Mauritania
- 8 AL2 e 6 AL1 consegnati.[25] Di questi, 3 AL1 e 1 CC2 ceduti alla RAF dall'Army Air Corps ad aprile 2019.[26]
- 3 AL1 e 1 CC2 ceduti alla RAF ad aprile 2019.[26]
- Ruanda
- Seychelles
- Sudafrica
- Suriname
- Thailandia
- Emirati Arabi Uniti
- Venezuela
- Zaire
- Zimbabwe
Esemplari attualmente esistenti
[modifica | modifica wikitesto]- un BN-2A con marca 130 è conservato al Museo dell'aviazione di Bucarest[27].
Incidenti
[modifica | modifica wikitesto]Un velivolo Britten Norman BN-2A-27 Islander del 1968 è scomparso nel nulla il 4 gennaio 2013: era in volo sull'arcipelago di Los Roques in Venezuela. A bordo si trovavano 6 persone, delle quali 2 piloti e 4 passeggeri di nazionalità italiana. I passeggeri erano il dirigente d'azienda Vittorio Missoni, figlio dello stilista Ottavio Missoni, e la compagna Maurizia Castiglioni, che viaggiavano con una coppia di amici, l'imprenditore Guido Foresti e Elda Scalvenzi.
Secondo Aviation Safety Network, dal primo volo del 1965 al 2012 l'aereo ha avuto 249 incidenti, con 590 vittime.
Un velivolo Britten Norman BN-2 è caduto in Romania a gennaio 2014, uccidendo il pilota.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Green 1976.
- ^ Britten-Norman Archiviato il 29 aprile 2011 in Internet Archive..
- ^ Simpson 1991 p. 77.
- ^ a b c Britten-Norman Archiviato il 14 aprile 2012 in Internet Archive..
- ^ Green 1976, p. 52.
- ^ Simpson 1991, pp. 78–79.
- ^ Ripley, Tim and Chappel, Mike (1993). Security forces in Northern Ireland (1969-92). Osprey, p. 30.ISBN 1-85532-278-1.
- ^ Lake 2008, pp. 44–45.
- ^ "Islander BN2T CC Mk2." Archiviato il 4 aprile 2012 in Internet Archive. Royal Air Force. Ultimo accesso: 22 novembre 2008. Nota: benché ufficialmente descritto come aereo da collegamento e fotografia aerea, si ritiene fosse impiegato come ricognitore aereo.
- ^ Lake 2008, pp. 45—46.
- ^ "NEW AIRCRAFT FOR GARDA AIR SUPPORT UNIT", su scramble.nl, 27 dicembre 2022, URL consultato il 29 dicembre 2022.
- ^ "ANTIGUA AND BARBUDA AIR WING TO BE ESTABLISHED", su scramble.nl, 6 marzo 2022, URL consultato il 18 novembre 2023.
- ^ "ANTIGUA & BARBUDA'S AIR WING RECEIVES 2ND AIRCRAFT", su scramble.nl, 14 novembre 2023, URL consultato il 18 novembre 2023.
- ^ "Le forze aeree del mondo. Cambogia" - "Aeronautica & Difesa" N. 371 - 09/2017 p. 70
- ^ "Le forze aeree del mondo. Camerun" - "Aeronautica & Difesa" N. 372 - 10/2017 p. 68
- ^ " La Marina Filippina e il suo ammodernamento" - "Rivista Italiana Difesa" N. 2 - 02/2018 pp. 41-47
- ^ "Le forze aeree del mondo. Guyana" - "Aeronautica & Difesa" N. 418 - 08/2021 pag. 66
- ^ "EL CUERPO AÉREO DE GUYANA INCORPORA DOS AVIONES SC.7 SKYVAN" Archiviato il 6 luglio 2019 in Internet Archive., su infodefensa.com, 6 luglio 2019, URL consultato il 17 luglio 2019.
- ^ a b c d "BRITTEN-NORMAN BN-2B-26 ISLANDER IN ARMED FORCES OF MALTA SERVICE", su aerofligt.co.uk, 27 maggio 2016, URL consultato il 28 agosti 2023.
- ^ a b "Le forze aeree del mondo. Malta" - "Aeronautica & Difesa" N. 444 - 10/2023 pag. 66
- ^ "ACCIDENTE DE UN AVIÓN DE LA REAL GENDARMERÍA MARROQUÍ EN EL OCÉANO ATLÁNTICO", su defensa.com, 3 gennaio 2022, URL consultato il 3 gennaio 2022.
- ^ "LES AÉRONEFS DES FORCES AÉRIENNES DES NATIONS DU G5 SAHEL EN 2018 ET EN IMAGES", su avionslegendaires.net, 10 maggio 2018, URL consultato il 8 marzo 2019.
- ^ (EN) World Air Force 2017 (PDF), su flightglobal.com, p. 12. URL consultato il 22 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2018).
- ^ "Le forze aeree del mondo. Nepal" - "Aeronautica & Difesa" N. 452 - 06/2024 pag. 68
- ^ "Le forze aeree del mondo. Gran Bretagna" - "Aeronautica & Difesa" N. 412 - 02/2021 pag. 66
- ^ a b "UK TRANSFERS DEFENDER AND ISLANDER SPECIAL MISSION AIRCRAFT FROM AAC TO RAF", su janes.com, 2 aprile 2019, URL consultato il 2 aprile 2019.
- ^ Riccardo Braccini, Il Museo dell'Aviazione di Bucarest, in jp4 mensile di Aerounautica e Spazio, n. 11, novembre 2010, pp. 82 a.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) William Green, The Observer's Book of Aircraft, London, Frederick Warne & Co. Ltd., 1976, ISBN 0-7232-1553-7.
- (EN) The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985). London: Orbis Publishing, 1985.
- (EN) Simpson, R.W. Airlife's General Aviation. London: Airlife Publishing, 1991, p. 190. ISBN 1-85310-194-X.
Riviste
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lake, Jon. "Aircraft of the RAF - Part 8 Islander." Air International, Vol 75 Number 6, December 2008, pp. 44–46.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Britten-Norman BN-2 Islander
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale del gruppo Britten-Norman, su britten-norman.com.
- (EN) Pagina sul BN2 (sito ufficiale), su britten-norman.com. URL consultato il 18 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2011).
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh96010199 · J9U (EN, HE) 987007532303405171 |
---|