Dopo la Liberazione, a seconda guerra mondiale terminata, la F.I.G.C. decide di ripristinare i campionati tenendo conto dei tornei disputati dalle squadre durante il campionato 1942-1943, cioè l'ultima stagione ufficiale organizzata dalla Federazione. Data la situazione ancora difficile a causa delle conseguenze di cinque anni di guerra, la Federazione predispone dei campionati provvisori: al Nord un torneo di Serie A ed uno misto di Serie B e C (a cui prende parte anche il Legnano come squadra di Serie C), mentre al Sud un campionato misto di Serie A e B. La Federazione organizza anche un torneo di Serie C diviso in due leghe, una al Nord ed una al Centro-Sud.
Con la ripresa delle attività ufficiali, il Legnano ha un nuovo presidente, Pino Mocchetti, che ha fin da subito l'obiettivo di riportare i Lilla in Serie A. Il torneo misto di Serie B e C prevede un girone finale a cui sarebbero state ammesse le prime due classificate di ogni gruppo; il vincitore del torneo finale sarebbe stato poi promosso nella massima serie. Nel ruolo di giocatore-allenatore viene chiamato Attilio Demaria. Gli acquisti sono molti e di alto livello tecnico: vengono tesserati il portiere Ugo Innocenti, il difensore Franco Petermann, i centrocampisti Bruno Crola e Massimiliano Zandali e gli attaccanti Antonio Torreano, Carlo Gobbi e Umberto Guarnieri. A differenza delle stagioni precedenti, visto l'obiettivo del presidente Mocchetti, i giocatori migliori non vengono ceduti.
I Lilla, che sono inseriti nel girone B della Serie B-C Nord, si classificano al 4º posto con 26 punti, a 2 lunghezze dalla Pro Patria, a 7 punti dalla Cremonese capolista (entrambe qualificate al girone finale) e a 13 lunghezze del Trento fanalino di coda. Invece, per quanto riguarda la Coppa Alta Italia, il Legnano arriva quinto ed ultimo classificato nel girone D.
A stagione terminata i Lilla sono ammessi d'ufficio in Serie B per via della decisione di organizzare il torneo cadetto - ancora per due stagioni - a più gironi in modo tale da limitare il costo delle trasferte per poi tornare, successivamente, al girone unico; in questo modo il numero di squadre ammesse in Serie B cresce notevolmente, e di questo ne beneficia anche il Legnano.